Differenze mitosi e meiosi in sintesi [SCHEMA]

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA CELLULA APLOIDE DIPLOIDE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneCONFRONTO FRA MITOSI E MEIOSI: PRINCIPALI DIFFERENZE

MITOSI

MEIOSI

avviene nelle cellule somatiche avviene nelle cellule germinali (gameti maschili-spermatozoi– e femminili- cellule uovo)
implica una sola replicazione del DNA cromosomico (durante la fase S dell’interfase del ciclo cellulare) seguita da una singola divisione del nucleo e del citoplasma. implica una sola replicazione del DNA cromosomico (durante la fase S dell’interfase del ciclo cellulare) seguita da due divisioni nucleari e citoplasmatiche.
divisione conservativa con produzione di due cellule figlie . divisione riduzionale con produzione di quattro cellule figlie diverse.
le due cellule figlie sono identiche alla cellula parentale (corredo cromosomico diploide 2n). le quattro cellule figlie hanno corredo cromosomico aploide n). La distribuzione casuale (segregazione) dei cromosomi e dei geni durante il crossing-over della profase I favorisce la ricombinazione e la variabilità genetica alla base della riproduzione sessuata e dell’evoluzione biologica.
* Di norma non si verifica il crossing-over e l’appaiamento dei cromosomi omologhi. * Di norma nel corso della profase I si verificano processi di crossing-over per ogni coppia di cromosomi omologhi appaiati mediante sinapsi con tetradi -(presentano almeno 2-3 chiasmi implicanti scambi di tratti cromosomici, con i relativi geni; il numero e la posizione di tali chiasmi è casuale e variabile di volta in volta e da cromosoma a cromosoma). Ciò contribuisce ad aumentare ulteriormente la ricombinazione e la variabilità genetica.
* I centromeri si dividono durante la metafase determinando la migrazione dei cromatidi fratelli verso i poli della cellula. * Nella meiosi c’è la segregazione dei cromosomi omologhi durante la I divisione senza implicare la divisione dei centromeri che avviene tardivamente nel corso della II divisione meiotica (simile alla mitosi).
* funzione di sviluppo e crescita degli organismi viventi, di sostituzione e ricambio cellulare e di riproduzione asessuata. * ciclo biologico (riproduzione sessuata e fecondazione).

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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Meiosi: spiegazione di tutte tappe

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma MEIOSI SPIEGAZIONE TUTTE LE TAPPE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgCome abbiamo visto in questo articolo, nella mitosi da una cellula madre si ottengono due cellule figlie identiche, con lo stesso numero di cromosomi della madre; poiché vi sono tante coppie di cromosomi si parla di cellule a “corredo cromosomico” diploide. La meiosi, invece, è una moltiplicazione “riduttiva”, poiché le cellule figlie hanno un corredo cromosomico dimezzato rispetto alla cellula madre: possiedono un cromosoma solo per ogni coppia. Per le cellule umane, ad esempio, nella mitosi si passa da una cellula con 46 cromosomi, cioè con 23 coppie di cromosomi, a due cellule sempre con 46 cromosomi (23 coppie); nella meiosi, da una cellula progenitrice con 46 cromosomi si passa a cellule con 23 cromosomi (un cromosoma per ogni coppia): il corredo cromosomico così dimezzato è detto aploide.

La meiosi riguarda esclusivamente le cellule germinative o gameti: queste cellule devono avere un numero di cromosomi dimezzato perché nella fecondazione, dall’unione di un gamete maschile con un gamete femminile (entrambi aploidi) originerà lo zigote, la prima cellula diploide dalla quale, per effetto di successive mitosi, derivano tutte le cellule (diploidi) dell’organismo.

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Le tappe della meiosi

La meiosi consente di ottenere una notevole variabilità del patrimonio genetico, per la distribuzione casuale dei membri di ogni coppia di cromosomi all’interno delle cellule figlie (gameti) e per effetto del crossing-over. Le cellule progenitrici (oogoni e spermatogoni) da cui origineranno le cellule germinative (oociti e spermatozoi), aploidi, sono diploidi, posseggono cioè 46 cromosomi, 23 coppie di cromosomi. Ogni coppia è costituita, come per tutte le altre cellule del corpo umano, da un cromosoma proveniente dalla madre e uno dal padre. I due cromosomi che costituiscono una coppia sono simili per forma e dimensione e vengono detti cromosomi omologhi.

La meiosi prevede due divisioni cellulari successive:

  • la prima è la divisione riduzionale, nella quale i due cromosomi di ciascuna coppia si separano, andando ciascuno in una sola delle due cellule figlie, che presentano perciò un numero di cromosomi ridotto a metà, ma già divisi in due cromatidi (cioè con DNA raddoppiato e già pronto a una nuova divisione);
  • la seconda è una divisione equazionale, simile alla mitosi, nella quale, fin dalla profase, i cromosomi sono divisi in due cromatidi.

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Tappe della divisione riduzionale

  1. Profase I. In questa fase si evidenziano i cromosomi, divisi in cromatidi; i due cromosomi di ciascuna coppia si con-giungono (sinapsi), costituendo delle formazioni dette tetradi, perché fatte di quattro cromatidi. I geni corrispondenti sui due cromosomi omologhi si vengono così a trovare a stretto contatto e si può avere lo scambio reciproco di porzioni di DNA corrispondenti tra i due cromosomi: questo fenomeno è detto crossing-over. Tale scambio è molto importante perché permette di ottenere dei “nuovi” cromosomi costituiti da porzioni del cromosoma “paterno” e porzioni del cromosoma “materno”: lo scambio di geni, responsabile della trasmissione dei caratteri ereditari, determina una notevole varietà delle caratteristiche della specie umana grazie al continuo mescolamento, di generazione in generazione, di caratteri appartenenti a individui diversi. Rispetto alla mitosi, la profase I presenta le seguenti differenze: – la congiunzione (sinapsi) dei cromosomi omologhi con formazione delle tetradi; – gli scambi reciproci di porzioni di DNA per crossing-over. La profase I è molto lunga e viene suddivisa in diversi stadi:
    • leptotene: comparsa dei cromosomi sotto forma di lunghi filamenti singoli e sottili (da lepto, che significa “sottile”);
    • zigotene (da zygotos, ossia “unito assieme”): appaiamento dei cromosomi omologhi (sinapsi);
    • pachitene: accorciamento e ispessimento dei cromosomi (da pachys, cioè spesso); le coppie di cromosomi vengono definite bivalenti;
    • diplotene: sdoppiamento dei cromosomi in cromatidi, con formazione delle tetradi; i cromatidi omologhi si scambiano porzioni di DNA (crossing-over) incrociandosi in punti detti chiasmi.
    • diacinesi: scomparsa del nucleolo e della membrana nucleare e formazione del fuso; la diacinesi corrisponde alla prometafase.
  2.  Prometafase I: si forma il fuso mitotico con i centrioli ai poli opposti, mentre la membrana nucleare è scomparsa: non vi sono differenze con la mitosi.
  3. Metafase I: le fibre del fuso si collegano ai cromosomi: ogni cromosoma, diviso in due cromatidi tenuti insieme per il centromero, è legato alle fi bre del fuso di un solo polo: i cromosomi omologhi sono connessi ai poli opposti. Si ha l’allineamento dei cromosomi sul piano equatoriale (piastra metafasica). Nella mitosi ogni cromosoma è collegato ai due poli; nella meiosi, invece, ogni cromosoma è collegato solo a uno dei due poli, con l’omologo (cioè il cromosoma della stessa coppia) collegato al polo opposto .
  4. Anafase I: si ha la migrazione dei cromosomi verso i poli. I cromosomi omologhi migrano verso i poli opposti. Nella mitosi il centromero si divide e i due cromatidi costituenti ogni cromosoma migrano verso poli opposti; nella meiosi, invece, il centromero non si divide e tutto il cromosoma formato dai due cromatidi uniti per il centromero migra verso un polo, mentre il suo omologo si porta all’altro polo . Così a un polo avremo 23 cromosomi e all’altro i 23 omologhi, tutti già divisi in due cromatidi.
  5. Telofase I: si completa la separazione delle due cellule, che sono aploidi perché contengono solo 23 dei 46 cromosomi; ma ogni cromosoma è già“sdoppiato” in due cromatidi uniti per il centromero ed è quindi pronto a una seconda divisione.

Tappe della divisione equazionale

La seconda divisione della meiosi (divisione equazionale) porta alla separazione dei cromatidi. Essa è del tutto uguale a una mitosi che parte da una profase già iniziata, con la differenza che sia la cellula di partenza, con i cromosomi già divisi in due cromatidi, sia le cellule figlie, hanno un numero di cromosomi dimezzato, sono cioè cellule aploidi.

  1. Profase II: la profase I è molto lenta e si completa in giorni, mesi o addirittura anni; la profase II, invece, inizia subito dopo la telofase I, cioè subito dopo la fine della prima divisione meiotica, senza l’interposizione di una fase di riposo o interfase. 2.
  2. Prometafase e metafase II: come per la mitosi, si forma il fuso, la piastra equatoriale, e si collegano le fibre del fuso al centromero di ogni cromosoma, che resta così connesso a entrambi i poli.

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Riproduzione cellulare e ciclo cellulare

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma RIPRODUZIONE CELLULARE CICLO CELLULARE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLa maggior parte delle cellule è in grado di duplicarsi: da una cellula madre possono originarsi due cellule figlie, identiche alla cellula madre. Se l’organismo è unicellulare, la duplicazione della cellula corrisponde alla riproduzione dell’intero organismo. Negli organismi pluricellulari la riproduzione cellulare consente l’accrescimento dell’organismo e la sostituzione di cellule invecchiate, danneggiate o morte. La riproduzione cellulare è detta anche divisione cellulare, perché la cellula madre, per dare origine alle cellule figlie, si divide in due parti più o meno uguali.

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Il ciclo cellulare

La vita di una cellula va dalla sua “nascita”, per effetto della mitosi, alla sua morte o, se la cellula è in grado di riprodursi, fino alla sua successiva divisione, per effetto di un’altra mitosi, che darà origine a due nuove cellule figlie, uguali alla cellula madre. Se trascuriamo l’evento morte, il ciclo vitale della cellula va da una mitosi all’altra.

La mitosi si svolge in un periodo relativamente breve e gran parte del ciclo cellulare è occupato da una fase di relativo riposo, detta interfase. In realtà, durante l’interfase si verificano una serie di processi preparatori, senza i quali la mitosi non potrebbe attuarsi. In una fase chiamata periodo S (periodo di Sintesi) si verifi ca l’autoduplicazione del DNA; questa fase è preceduta dalla fase G1 (G da Gap = intervallo) e seguita dalla fase G2; durante queste due fasi non si ha sintesi di DNA. Nella fase G1 vengono sintetizzati RNA transfer, ribosomi, RNA messaggeri e numerosi enzimi, importanti per la successiva duplicazione del DNA (tra questi enzimi la DNA polimerasi, che ha il compito di ricostruire le nuove catene di DNA). Nella fase G2, che segue la sintesi del DNA (periodo S), vengono prodotte importanti proteine strutturali, come quelle dei microtubuli che formano il fuso mitotico, struttura responsabile della separazione dei cromosomi durante la mitosi (cariocinesi). Il ciclo cellulare comprende perciò: l’interfase (con la fase G1, poi la fase S e la fase G2) la mitosi (o cariocinesi) e la citodieresi (divisione del citoplasma). In una cellula di mammifero in coltura il ciclo cellulare si completa in 18-24 ore.

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