Biochimica dell’alcol etilico: assorbimento e distribuzione dell’etanolo

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Profilo cinetico

Il profilo cinetico dell’etanolo si compone di due fasi: una prima fase caratterizzata
dall’assorbimento dell’etanolo ed una seconda che corrisponde alla sua eliminazione
dall’organismo. Tra le due fasi si interpone una terza fase di diminuzione assai rapida del livello di etanolo nel sangue, dovuta alla distribuzione tissutale; tale fase, detta “di
distribuzione”, è trascurabile sotto il profilo cinetico in quanto di durata brevissima (dai 30 ai 60 min.).

Assorbimento

L’etanolo è assorbito molto rapidamente e quasi completamente a livello del tratto
gastrointestinale per diffusione passiva. Una parte viene peraltro biotrasformata già nello stomaco dalla ADH gastrica (metabolismo di primo passaggio), ma in misura minore nella donna ove l’enzima è geneticamente espresso in quantità minore rispetto all’uomo. Nel soggetto a digiuno il tempo di picco plasmatico è dell’ordine di 0,75-1,35 ore ed il coefficiente di assorbimento enterale prossimo al 100% (6, 7). Il processo di assorbimento si considera praticamente completato in corrispondenza del picco plasmatico.
Il 20-25% della dose assunta è già assorbito a livello gastrico ed il 75/80% a livello
dell’intestino tenue; lo 0-5% è assorbito a livello gastrico ed il 75-80% a livello dell’intestino tenue; lo 0,5% è assorbito a livello orale e dell’intestino crasso.
Il processo di assorbimento dipende oltre che dalle condizioni fisiologiche (motilità e
perfusione ematica) del tratto gastrointestinale, anche dalla concentrazione alcolica della
bevanda assunta: quest’ultimo parametro influenza particolarmente la rapidità
dell’assorbimento e in generale i picchi ematici sono più elevati se la stessa quantità di alcol è assunta in una sola dose piuttosto che in piccole dosi. Tenuto conto dell’effetto
epatico ed intestinale di primo passaggio, la biodisponibilità dell’etanolo, assunto per via
orale, è dell’ordine dell’80%. L’assunzione concomitante, od immediatamente successiva, di cibo e in particolare di zuccheri, rallenta il processo di assorbimento (tempo di picco
dell’ordine di 1,06-2,12 ore) (9, 10), mentre quella di bicarbonato nelle bevande frizzanti
(birra, spumante) lo accelera.

Distribuzione

Una volta assorbito, l’alcol si distribuisce ampiamente ed uniformemente in tutti i tessuti e fluidi dell’organismo, ma in ragione della sua estrema idrofilicità e bassa lipofilicità, si
accumula nei tessuti a più alto contenuto acquoso. Il 90% della quota ematica attraversa
quasi immediatamente la barriera ematoencefalica. Passa rapidamente sia la placenta che la barriera ematoencefalica fetale. I livelli tessutali più elevati si riscontrano negli organi molto perfusi (cervello, polmoni, reni), mentre sono più bassi nei tessuti a scarso flusso ematico come il muscolare e l’adiposo. In particolare, dato che quest’ultimo è più sviluppato nel sesso femminile, una stessa dose di alcol dà luogo a livelli ematici più elevati nelle donne che negli uomini (per minore volume di distribuzione e maggiore biodisponibilità dell’alcol) con maggiore vulnerabilità epatica per consumo di quantità minori rispetto all’uomo nel quale la situazione peraltro si inverte dopo i 50 anni (12). Infatti il volume di distribuzione nei maschi è dell’ordine di 0,62-0,79 L/kg e nelle femmine di 0,55-0,66 L/kg. Esso dipende in maniera inversamente proporzionale dall’adiposità corporea e dall’età (il contenuto di acqua corporea diminuisce in età avanzata).

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