“Mio marito non sopporta il fumo: ecco perché smetto…”

MEDICINA ONLINE FUMARE FUMO SIGARETTE NICOTINA DIPENDENZA DROGA TOSSICODIPENDENZA CANCRO TUMORE POLMONI GRASSO SMETTERE DI FUMARE INGRASSARE CENERE MOZZICONE GIOVANI TABACCO TABAGISMO PIPA SIGARO ELETTRONICAUna signora ad un corso antifumo, mi disse:

“Mio marito non sopporta il fumo e si lamenta sempre… Non ce la faccio più a sentirlo: ecco perché ho smesso di fumare”.

Per carità, qualsiasi motivazione che faccia spegnere per sempre l’ultima sigaretta è ben accetta, ma… Questa donna potrà anche aver smesso di fumare, ma probabilmente l’ha fatto per la ragione sbagliata. Anche se ha superato il periodo di astinenza iniziale, se non cambia la motivazione primaria che l’ha indotta a smettere, per esperienza vi dico che ha un rischio mediamente più elevato di ricaduta. Contrariamente a quello che si crede, il segreto del successo non è rappresentato dallo smettere di fumare in sé, quanto nel riuscire a stare senza fumare. In parole semplici, è molto semplice spegnere una sigaretta e dire “basta, ora smetto per sempre, questa era l’ultima”, mentre è molto più difficile mantenere per sempre il proposito di non fumare mai più, evitando le ricadute.

Un fumatore può smettere un certo periodo di tempo per la salute di qualcuno di importante o perché non vuole più “sentire suo marito lamentarsi”, ma probabilmente si sentirà per il resto della vita come se gli mancasse qualcosa che in realtà vuole: questa sensazione di privazione lo farà probabilmente riprendere a fumare prima o poi. Basta che la persona per la quale ha smesso faccia qualcosa di sbagliato o semplicemente lo deluda e la sua reazione sarà: “Mi sono privato delle mie sigarette per te e guarda in che modo mi ripaghi! Adesso ti faccio vedere io: mi fumo una sigaretta!“. E se ad esempio quella donna dovesse divorziare dal marito, potrebbe dire: “Finalmente non ho più tra i piedi il mio ex che odiava il fumo: possono finalmente fumare di nuovo!“. Capisci quindi che se smetti per un altra persona, il tuo smettere sarà per sempre correlato a quella persona, mentre dovrebbe essere correlato unicamente a te stesso.

Tieni sempre a mente che hai smesso di fumare per prima cosa per te stesso e solo in secondo luogo per tuo marito, per i tuoi genitori o per i tuoi figli.

Parti di questo testo, ampliate dal nostro Staff, sono tratte dal libro “Non fare più nemmeno un tiro” di Joel Spitzer, molto utile sia per chi vuole smettere di fumare che per chi ha già smesso e vuole evitare di “cadere in tentazione”. E’ un libro gratuito, scaricabile legalmente dal link contenuto nel nostro articolo: Non fare più nemmeno un tiro: il libro gratuito per chi ha smesso e per chi vuole smettere di fumare

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Lo Staff di Medicina OnLine

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