Impulsività
L’impulsività è considerata un concetto dai molteplici aspetti, per cui ha molte possibili definizioni (Robbins, Curran e de Wit, 2012). Nella lingua italiana, il termine “impulsività” indica “tendenza a Continua a leggere
L’impulsività è considerata un concetto dai molteplici aspetti, per cui ha molte possibili definizioni (Robbins, Curran e de Wit, 2012). Nella lingua italiana, il termine “impulsività” indica “tendenza a Continua a leggere
Con il termine “cleptomania” si intende un disturbo degli impulsi caratterizzato dal bisogno patologico ed incontrollabile di rubare oggetti di vario valore; tale desiderio è immotivato, dal Continua a leggere
Le nuove generazioni, cresciute iperconnesse e con il cellulare in mano fin da prima dei 10 anni di età, sono a rischio di patologie impensabili fino ad appena 10 anni fa. Sotto accusa finisce in particolare l”insonnia tecnologica’ che sta mettendo a rischio lo sviluppo cerebrale degli adulti di domani, e le nuove dipendenze più impalpabili di quelle da sostanze che pure continuano in forma sempre nuova a minacciare i teenager. La nuova droga tecnologica ha mille fonti: scommesse online, social network, pornografia online, serie tv online, acquisti online, videogiochi online… sono tante le nuove “online-dipendenze” causate da un abuso di tecnologia e si diffondono così rapidamente da cogliere impreparati psichiatri e psicoterapeuti. Alcune “tecno-patologie” sono diventate così diffuse da aver addirittura un nome:
Tra i più giovani, l’età media dell’uso del primo cellulare, l’accesso a internet e l’apertura del primo profilo social si aggira intorno ai 9 anni. Circa 5 adolescenti su 10 dichiarano di trascorrere da 3 a 6 ore extrascolastiche con lo smartphone in mano, il 16% da 7 a 10 ore, mentre il 10% supera abbondantemente la soglia delle 10 ore. Il 95% degli adolescenti ha almeno un profilo sui social network, contro il 77% dei preadolescenti. Il primo è stato aperto intorno ai 12 anni e la maggior parte di loro arriva a gestire in parallelo 5-6 profili, insieme a 2-3 app di messaggistica istantanea.
Gli adolescenti sono alla continua ricerca di approvazione, che si raggiunge attraverso like e follower: per circa 5 su 10 è normale condividere tutto quello che si fa, comprese foto personali e private, mettendo tutto in vetrina, sottoponendolo alla severa valutazione della macchina dei ‘mi piace’. Per oltre 3 adolescenti su 10 è importante il numero dei like ricevuti, che accrescono l’autostima, la popolarità e quindi la sicurezza personale. Ovviamente, vale anche il contrario,tanto che il 34% ci rimane molto male e si arrabbia quando non si sente apprezzato. L’aspetto che caratterizza gli adolescenti di oggi sono i selfie, i famosi autoscatti, dove si è disposti a tutto pur di ottenere like: ad esempio il 13% ha seguito addirittura una dieta per piacersi di più nei selfie. Il dato più allarmante è che circa 1 adolescente su 10 fa selfie pericolosi in cui mette anche a repentaglio la propria vita e oltre il 12% è stato sfidato a fare un selfie estremo per dimostrare il proprio coraggio.
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Secondo vari studi dell’Espad (European School Project on Alcohol and Other Drugs) risulta che che gli adolescenti italiani siano tra i più “sballati” d’Europa, quelli a cui piace di più divertirsi alimentando le serate passate tra discoteche e amici con l’assunzione di qualsiasi tipo di droga, o di alcol. E anche per quanto riguarda le sigarette, pare che i nostri giovani connazionali non riescano a farne proprio a meno, così come è altissimo l’uso della cannabis.
Ma non finisce qui: oltre alle sostanze sopra elencate, possiamo anche aggiungere i tranquillanti e i sedativi. Il nostro Paese, dopo i dati raccolti, si è andato dunque a piazzare tra i primi posti in Europa per quanto riguarda il consumo di queste sostanze illegali. Gli studi sono stati condotti dalla Espad, in ricerche che lo scorso anno hanno coinvolto ben 36 Paesi europei.
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