“Non sei brutto: usi solo la lente sbagliata!”
Con una macchina fotografica reflex possiamo usare diversi obiettivi in base alla situazione, al soggetto ritratto ed al risultato che si Continua a leggere
“Non sei brutto: usi solo la lente sbagliata!”
Con una macchina fotografica reflex possiamo usare diversi obiettivi in base alla situazione, al soggetto ritratto ed al risultato che si Continua a leggere
Nel mondo tra il 2011 e il 2017 ci sono stati almeno 259 ‘morti per selfie’, persone cioè che hanno perso la vita per incidenti mentre cercavano di Continua a leggere
Troppi selfie possono causare il gomito del selfista: la moda di scattarsi selfie ovunque e con chiunque porta con sé anche dolore fisico. La ricerca dello scatto perfetto rischia in effetti di provocare sintomi quali infiammazione, rigidità e Continua a leggere
Una donna manifesta di fronte alla polizia militare di guardia al Pentagono durante una manifestazione contro la guerra in Vietnam.
Ti regalo un fiore
Arlington, Virginia, Stati Uniti d’America, 21 ottobre 1967, foto scattata dal sergente Albert R. Simpson
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Spero che la domanda sia retorica: pur immaginando io stesso un futuro fatto di computer che sostituiranno i medici nel formulare diagnosi, ritengo che il cervello pensante di un essere umano riesca ancora a valutare le condizioni del paziente in maniera migliore rispetto ad un insieme di circuiti, seppur elaboratissimi. Il problema però si pone sempre più spesso, dal momento che la tecnologia ha invaso le nostre vite in maniera esponenziale. Nelle nostre tasche in alcuni casi possiamo trovare dei veri e propri gioielli di calcolo, gli smartphone, che possiedono delle applicazioni che, a vederla come il loro produttore, ci permettono di fare addirittura diagnosi di melanoma. Se notate un neo sospetto non affidatevi alle app per la diagnosi, ma andate da un medico. Il rischio è quello di essere spaventati, o peggio ancora rassicurati, a torto, dalla vostra applicazione sul vostro smartphone. Secondo uno studio americano, pubblicato su Jama Dermatology, le valutazioni fatte da queste applicazioni per smartphone sarebbero molto variabili e tre app su quattro classificherebbero erroneamente il melanoma in oltre il 30 per cento dei casi.
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Lo staff di Medicina OnLine
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