“Non sei brutto: usi solo la lente sbagliata!”
Con una macchina fotografica reflex possiamo usare diversi obiettivi in base alla situazione, al soggetto ritratto ed al risultato che si Continua a leggere
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Con il termine “ipotelorismo” (in inglese “hypotelorism”) in medicina si intende una malformazione congenita (presente alla nascita) caratterizzata da una distanza tra due parti del corpo che risulta Continua a leggere
Sfregiato in viso da una gravissima ustione, un militare statunitense chiamato Mitch Hunter ritrova una nuova vita e una nuova faccia. Mitch si Continua a leggere
Quelle che vedete nell’immagine in alto sono foto di volti normalissimi, quasi banali. Facce di persone che potete incontrare Continua a leggere
Ve ne sia o meno consapevolezza da parte dei partecipanti a un’interazione, questi praticano costantemente un esercizio di Continua a leggere
Come abbiamo visto in questo articolo, arrossire in viso è un meccanismo automatico determinato da emozioni forti ed improvvise. Pur essendo impossibile impedire che esso si verifichi, esistono vari sistemi per limitarlo al massimo e prevenirlo. Vediamone alcuni.
Come prima accennato, arrossire è un meccanismo automatico e non c’è un sistema che lo impedisca del tutto, tuttavia – essendo determinato da forti emozioni – imparare a controllare lo stress potrebbe limitare il tuo rossore. Quando ti capita di arrossire, puoi provare a rilassare i muscoli (soprattutto quelli di spalle e collo) per cominciare a riacquistare il giusto colorito. Prova a rilasciare la tensione che senti. Mantieni la postura eretta, con le gambe bilanciate. Per rilassarti, prova a:
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Se una persona va a un appuntamento e fa qualcosa di incredibilmente imbarazzante, un modo apparentemente paradossale per salvare la situazione potrebbe essere il richiamare l’attenzione proprio su quello: “Bene, questo è stato imbarazzante. Ti giuro che non sono sempre così impacciato!”. Facendo in questo modo, si smaschera l’imbarazzo, che di solito svanisce quasi subito. Puoi fare la stessa cosa con il tuo arrossire.
Lavarsi la faccia con acqua fredda tende a diminuire il rossore, perché il freddo determina vasocostrizione e quindi minor afflusso sanguigno ai capillari.
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Devi scoprire quali sono le situazioni in cui arrossisci: quando ti arrabbi o quando sei agitato? Quando guardi una persona che ti piace? Oppure arrossisci quando l’attenzione è puntata su di te? In realtà, non devi evitare queste situazioni, ma cerca soltanto di renderti conto che non c’è ragione di arrossire in queste circostanze. Questo è il primo passo da fare per evitare l’imbarazzo di arrossire.
Fai una lista di tutte le volte che hai avuto questo problema di recente, specialmente nelle situazioni sociali. Prendi nota ci che cosa è successo. Ti hanno preso in giro? La gente se n’è accorta? Nella maggior parte dei casi, le persone normali non pensano che il rossore sia un problema e non ci fanno caso. E perché dovrebbero? Non è qualcosa che puoi controllare. Comincia a pensare che il rossore non è così importante come pensi.
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Prepara corpo e mente a rilassarsi prima di arrossire, attraverso la meditazione e la ginnastica dolce. Sentirti rilassato e pensare di avere il controllo potrebbe aiutarti a prevenire il rossore.
Se la sola idea di arrossire ti crea tali problemi da impedirti una vita normale, potresti aver bisogno di un aiuto da parte di una specialista. Per approfondire, leggi: Eritrofobia, la paura di arrossire: cause, caratteristiche, cure e consigli
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
A chi non è mai capitato almeno una volta di sentire all’improvviso le guance scottare ed accorgersi di essere diventato rosso come un peperone? Questa è la reazione tipica che si ha quando ci si trova in determinate situazioni. Ma perché si arrossisce? I veri motivi per cui si arrossisce sono ancor oggi oggetto di studi da parte di scienziati e psicologi. Quello che è dato ormai per certo è che si arrossisce senza poter fare nulla per evitarlo. E’ un meccanismo involontario, non lo possiamo controllare, almeno NON del tutto! E’ come la respirazione ed il battito del cuore: possiamo modularli con varie tecniche, tuttavia loro funzionano autonomamente. Non a caso ho citato battito cardiaco e respirazione: un aumento della loro frequenza tende infatti a verificarsi contemporaneamente alla comparsa del rossore. Inoltre il rossore si associa alla tipica sensazione di calore che sale verso il viso e successivamente interessa tutto il corpo
Il tipo di arrossamento può variare:
L’arrossamento tecnicamente è provocato dall’aumento del flusso sanguigno dovuto all’incremento di adrenalina nel nostro corpo. Questo capita in particolari situazioni di stress, o quando si verifica quello che gli studiosi chiamano “meccanismo di combatti o fuggi”. All’improvviso si prova imbarazzo, aumenta l’adrenalina, aumenta il flusso sanguigno ai capillari superficiali e si diventa rossi in viso. L’aumento del flusso ematico causa anche la forte sensazione di calore sulla faccia. Il rossore nel volto può essere determinato anche da varie condizioni e patologie, come vedremo in seguito. Quello che è ancora poco chiaro è il perché il rossore compaia principalmente sulle guance (molto più raramente anche sul collo) e non anche su tutto il resto del fisico. I capillari sono presenti in tutto il corpo, ma solamente quelli sul viso sono più soggetti al rossore.
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Nella maggior parte dei casi quando si arrossisce è perché in quel preciso momento si sta provando una forte emozione, quasi sempre imbarazzo. Il tutto accade all’improvviso: è una reazione istintiva ed emotiva nei confronti del contesto nel quale ci si trova. Con il rossore sul viso si manifesta, senza parlare, uno stato di imbarazzo e/o disagio. Quasi sempre l’arrossamento si verifica quando si sente in difetto o in colpa verso gli altri e si assume un atteggiamento difensivo che diventa manifesto tramite il rossore.
Ecco una lista di situazioni tipiche che determinano rossore in viso:
Si potrebbe andare avanti a lungo con questa lista: il rossore si può verificare in qualsiasi situazione in cui si prova una forte emozione, di qualsiasi tipo essa sia.
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Non tutti arrossiscono. Alcuni diventano rossi come peperoni in pochi secondi anche con una emozione poco intensa, altri non lo diventano mai o solo raramente e con rossore poco evidente. Ciò dipenderebbe sia da motivi fisici (vascolarizzazione superficiale del viso più o meno fitta, pelle più o meno scura a causa di quantità più elevate o più basse di melatinina…) che psicologici (alcune persone sono ad esempio più “emotive” di altre), tuttavia i veri motivi di questa grande variabilità, non sono ancora stati del tutto chiariti.
Ci sono alcuni casi in cui il rossore può essere determinato da condizioni o da patologie particolari. Tipici casi sono quando:
Un rossore patologico particolare è l’eritema a farfalla che compare nel Lupus eritematoso sistemico, a tal proposito leggi anche: Lupus eritematoso sistemico (LES): cause, sintomi e terapie
Il rossore in viso in alcuni casi sfocia in un vero e proprio disturbo psichiatrico: l’eritrofobia o ereutofobia, cioè la paura ossessiva di arrossire. Per chi soffre di questa patologia l’arrossire è praticamente una costante. Questa fobia, inoltre, può compromettere seriamente la vita lavorativa e sociale, tanto che molte persone che ne sono affette decidono di sottoporsi ad un intervento chirurgico, la simpaticectomia endotoracica, che va a limitare il problema.
Esistono vari sistemi per limitare al massimo il rossore, li potete trovare in questo articolo: I 5 modi per evitare di arrossire sul volto ed apparire imbarazzati
Per approfondire, leggi: Eritrofobia, la paura di arrossire: cause, caratteristiche, cure e consigli
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
L’attività fisica può influire sui lineamenti del volto di una persona? Certamente si, per vari motivi. Per iniziare, una adeguata attività fisica, abbinata ad una dieta adeguata, farà certamente diminuire la percentuale di massa grassa (bodyfat %); questo, unito all’incremento di produzione testosteronica derivata soprattutto dall’allenamento in palestra, andrà ad intaccare non solo i depositi adiposi sottocutanei, ma pure il grasso “libero”, la cosiddetta bolla del Bichat situata in zona guance, responsabile del viso “paffutello”, a tal proposito, leggi anche: Ridurre il grasso sulle guance (bolla di Bichat) in modo naturale e con la chirurgia
Sotto il 15% di bodyfat si comincia quindi ad avere un viso “cesellato”, leggermente scavato sulle guance, con zigomi più in evidenza e con naso più sottile: il viso appare più affilato, in salute, bello. A tali percentuali di grasso, anche il “doppio mento” tende a sparire, e ciò contribuisce a delimitare bene la mandibola ed a farla apparire più grande e volitiva.
Una adeguata attività fisica tende anche a “smagrire” ed ingrossare il muscolo sternocleidomastoideo: ciò contribuisce alla bellezza del collo, ad incorniciare meglio il viso ed a sorreggere meglio la testa, fatto che contribuisce a dare al volto un aspetto più regale e fiero ed a slanciare verso l’alto l’intera figura del corpo, fatto utilissimo in caso di altezza non elevatissima. L’attività fisica migliora anche l’ossigenzazione della pelle, specie quella del viso, che apparirà sempre più luminosa, tesa e compatta. Tutto ciò contribuisce anche psicologicamente alla sensazione di maggior fiducia in noi stessi, fatto non indifferente che ci regala uno sguardo più “aggressivo” e più sicuro.
Diverso è il discorso se all’attività fisica si associa anche l’uso di farmaci illegali per aumentare le prestazioni: in questo caso i cambiamenti del volto si fanno molto più evidenti con percentuali di grasso estremamente basse e lineamenti più affilati, oltre alla comparsa frequente della “mandibola GH“, a tal proposito, leggi anche: Mandibola GH, ormone della crescita e doping nello sport
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