Cistite: ne soffro spesso, come diminuire le recidive?

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Medicina Chirurgia Estetica Plastica Cavitazione Endocrinolog Dietologo Nutrizionista Roma Cellulite Sessuologia Ecografie DermatologiaPsicologia Clinica Acidità pH VaginaPer evitare che la cistite possa recidivare, cioè ripresentarsi vari volte anche ravvicinate tra loro, bisogna contrastare i fattori che la favoriscono. Ecco alcuni consigli pratici che consentono di rendere più difficile la risalita dei microbi nell’uretra e la loro proliferazione nella vescica.

  • L’igiene intima quotidiana è importante, specialmente avendo cura di lavarsi con movimenti “da davanti a dietro” cioè dalla vagina verso l’ano e MAI il contrario, questo per non trasferire i microbi intestinali presenti in zona perianale verso l’uretra.
  • Il trattamento di una eventuale stipsi, può diminuire il rischio di cistite.
  • Il trattamento farmacologico di una eventuale infezione vaginale, può limitare la contaminazione uretrale.
  • Il partner maschile deve avere gli organi genitali puliti e trattare eventuali infezioni e stipsi, prima di avere rapporti sessuali con voi.
  • Usa biancheria intima di cotone, bianca e pulita, cambiandola spesso e lavandola con prodotti adeguati che contrastino il proliferare di microorganismi.
  • Evita di indossare biancheria intima sintetica, colorata e sporca.
  • L’assunzione di bevande in abbondanza (da 1,5 a 2 litri al giorno, anche di più nei periodi caldi) aiuta a prevenire le recidive.
  • Evitare cibi fritti, conservati, speziati, piccanti.
  • Evitare caffeina, glutammato, sale, bevande gassate.
  • Consigliata una maggiore frequenza della minzione (da 5 a 6 volte al giorno) evitando di trattenere a lungo l’urina in vescica quando si ha lo stimolo di urinare.
  • Meglio evitare un uso eccessivo di cosmetici (deodoranti, saponi profumati e schiumogeni, talco, creme) nella zona dei genitali.
  • Preferibile una minzione dopo ogni rapporto sessuale.
  • Lavare a fondo mani e sex toys prima della masturbazione.
  • Assumere alimenti freschi, non conservati, ad alto tenore vitaminico per aumentare le difese immunitarie e con molte fibre per prevenire la stipsi.
  • Consumare molte mele e the verde, dalle proprietà antiossidanti e ricchi in fibre.
  • Evita di sederti sui sanitari pubblici.
  • Dopo aver usato un bagno pubblico, pulisci la zona genitale con salviettine detergenti umidificate usa e getta con aloe o camomilla al posto della carta igienica
  • Non usare detergenti aggressivi che indeboliscono le mucose e la cute delle zone intime, usa invece prodotti di qualità che rispettino il pH vaginale (5).
  • Un valido ausilio è dato da integratori per le vie urinarie (acidificanti, D-mannosio, lattobacilli) che contribuiscono a rendere sgradevole l’ambiente vescicale ai batteri, migliorando le condizioni intestinali favorendo lo sviluppo di una flora batterica”naturale” più idonea a combattere i batteri contaminanti.
  • Cambia spesso salvaslip e tamponi vaginali poiché essi trattengono umidità e non lasciano traspirare.
  • Una alimentazione corretta, che includa alcuni cibi e ne escluda altri, può diminuire il rischio di cistite e recidive; a tal proposito leggi: Cistite: i cibi consigliati e quelli da evitare per guarire rapidamente
  • Evitare l’uso indiscriminato di antibiotici.
  • Dopo la menopausa, l’utilizzo di ovuli vaginali consente di ripristinare le secrezioni vaginali.
  • D’estate e nei mesi caldi, segui questi consigli specifici: Cistite in estate: come diminuire le recidive nei mesi caldi?

Se la cistite recidiva spesso, chiedete consigli al vostro medico.

Prodotti consigliati per contrastare la cistite
Per evitare che la cistite possa recidivare, bisogna contrastare i fattori favorenti, a cominciare dalla sporcizia. I migliori prodotti antibatterici per la pulizia dei genitali e la prevenzione di cattivi odori, prurito, smegma ed infiammazioni, selezionati, usati e raccomandati dal nostro Staff di esperti, li potete trovare qui:

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Bruciore e stimoli frequenti di urinare: cistite, sintomi e cure

MEDICINA ONLINE DIARREA VIAGGIATORE VACANZA VIAGGIO CIBO ESOTICO INFEZIONI CIBI CONTAMINATI ACQUA INTESTINO DOLORE FECI LIQUIDELa cistite acuta è una patologia caratterizzata dall’infiammazione della vescica dovuta nella maggioranza dei casi ad un’infezione urinaria. Si tratta di una patologia benigna, molto frequente fra le donne e facilmente curabile, tuttavia la cistite non deve essere trascurata in quanto, se non trattata, l’infezione può propagarsi a valla (determinando una cistouretrite) e/o a monte, risalendo al contrario il percorso dell’urina, giungendo all’uretere ed al rene con risultati che possono essere anche gravi. La cistite è molto più diffusa tra le donne che tra gli uomini, per approfondire i motivi che portano a questa differenza tra i due sessi, leggi questo articolo: Perché la cistite è più frequente nelle donne che negli uomini?. Malgrado la cistite sia diffusa, frequente e spesso priva di gravità nelle donne, non è la stessa cosa per gli uomini. La comparsa di segni di infezione urinaria in un uomo deve comportare una valutazione approfondita per determinarne la causa.

Leggi anche:Mi alzo spesso di notte per urinare: quali sono le cause e le cure?

Quali sono i segni che devono allarmare?

Sintomi e segni che possono indicare la presenza di una infiammazione runaria, sono:

1) bruciore al tratto urinario;
2) stimoli frequenti ed impellenti di urinare, espellendo spesso solo una lieve quantità di urina (pollachiuria), associati a dolori al basso ventre;
3) la cistite non provoca febbre né brividi;
4) l’urina in genere è torbida in quanto contiene globuli bianchi, espressione della reazione dell’organismo nei confronti dell’infezione;
5) l’urina può anche contenere sangue (ematuria) a causa dell’infiammazione della vescica, ma ciò non è un indice di gravità della patologia.

Leggi anche: Pollachiuria: cause, notturna, ansia, psicogena, psicosomatica

Quali sono i fattori di rischio che favoriscono la cistite?

I fattori di rischio primari della cistite sono quelli che facilitano la colonizzazione microbica perineale ed il passaggio dei microbi intestinali nell’uretra, ad esempio:

  • rapporti sessuali frequenti, con partner sconosciuti e/o infetti;
  • ricorso a lavande vaginali con prodotti che provocano squilibrio della flora batterica locale;
  • alterazioni del transito intestinale (diarrea o stipsi);
  • menopausa, in quanto è associata ad un’atrofia della mucosa vaginale e ad una riduzione delle secrezioni vaginali, fattore di proliferazione dei microbi.

I fattori di rischio secondari della cistite sono quelli che favoriscono la proliferazione dei microbi nella vescica, riducendo lo svuotamento vescicale, ad esempio:

  • scarsa assunzione di bevande (meno di 1,5 litri/giorno);
  • patologie vescicali;
  • reflusso vescicale a livello dello sfintere uretrale superiore;
  • diabete;
  • gravidanza.

Leggi anche: Quante volte al giorno è normale urinare? Vescica iperattiva e ansia

Quali esami sono in grado di confermare la diagnosi?

Un semplice esame delle urine per la ricerca di globuli bianchi (leucociti) e di nitriti (prodotti da alcuni batteri come Escherichia coli) è sufficiente per confermare la presenza di infezione urinaria. Spesso il medico richiederà al laboratorio un esame citobatteriologico delle urine (ECBU), che consentirà di identificare con precisione il batterio in questione e di testarne la sensibilità ai diversi antibiotici. Tale esame è particolarmente importante in caso di ricaduta (se i sintomi ricompaiono alcuni giorni dopo l’assunzione della terapia), di recidiva (nuovo episodio di cistite alcune settimane dopo), nelle donne incinte o in caso di diabete.

Leggi anche: Perché viene la cistite e come curarla?

Qual è la principale complicazione della cistite?

Una temibile complicanza di una cistite è l’infezione del rene, denominata pielonefrite. Una pielonefrite può sopraggiungere quando i microbi risalgono attraverso gli ureteri (i due condotti che uniscono la vescica ai reni) e riescono a colonizzare uno o due reni. Si deve sospettare una pielonefrite qualora la cistite sia associata a febbre (superiore ai 38°C), brividi o dolori alla schiena. La pielonefrite va trattata rapidamente ed intensamente con l’ausilio di un antibiotico potente (o a volte di un’associazione di antibiotici) in quanto può danneggiare irreparabilmente il rene ed portare a una seria complicanza, la setticemia (passaggio dei microbi nel sangue).

Leggi anche: Fa male trattenere l’urina troppo a lungo? Per quale motivo?

Come si cura la cistite?

La terapia è basata sull’assunzione di antibiotici. Numerose famiglie di antibiotici sono efficaci sui batteri più frequentemente responsabili di cistiti.
A seconda dei farmaci e dei casi, la terapia può essere assunta in un’unica soluzione (trattamento monodose), per 3 giorni o per 7 giorni (in particolare in caso di diabete, nelle donne incinte o quando i sintomi sono presenti da più di una settimana).
Il trattamento deve sempre essere associato all’assunzione di molti liquidi (da 1,5 a 2 litri al giorno).

Come evitare le recidive?

Per evitare che la cistite possa recidivare, bisogna contrastare i fattori favorenti visti precedentemente, a cominciare dalla sporcizia. I migliori prodotti antibatterici per la pulizia dei genitali e la prevenzione di cattivi odori, prurito, smegma ed infiammazioni, selezionati, usati e raccomandati dal nostro Staff di esperti, li potete trovare qui:

Inoltre potete trovare alcuni consigli utili per evitare cistiti recidivanti, seguendo questo link: Cistite: ne soffro spesso, come diminuire le recidive?

Cistite: quali gli alimenti da evitare e quelli consigliati?

Esistono dei cibi che è meglio evitare ed altri che è meglio prediligere quando si ha la cistite o comunque quando se ne soffre spesso e si vuole prevenirla; per approfondire leggi: Cistite: i cibi consigliati e quelli da evitare per guarire rapidamente

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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