Lo Psillo è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Plantaginaceae, coltivata perlopiù in India, Iran e Pakistan. Viene usato già da diversi secoli come lassativo naturale. Ne vengono utilizzati perlopiù i semi, ricchi di mucillagini emollienti e lenitive. La caratteristica principale dei semi di psillio è la loro “buccia”, cioè il loro rivestimento mucillaginoso: tale cuticola fa sì che lo psillio, a contatto con l’acqua, si espanda fino ad aumentare di più di 20-30 volte il proprio peso. Noto come lassativo naturale dalle proprietà lenitive, è utile contro il colesterolo e l’intestino irritabile. Alcuni integratori alimentari di psillio sono abbinati anche all’acido ialuronico e formulati per mantenere la regolarità del transito intestinale.
Proprietà dello psillio
Lo psillio è generalmente indicato per le stipsi croniche, perché i suoi semi lo rendono un efficacissimo ma innocuo lassativo naturale, grazie alla presenza di una mucillagine, che al contatto con l’acqua – come già anticipato – si rigonfia e aumenta moltissimo di volume. A contatto con l’acqua i semi si aprono completamente, aumentano di volume fino a 30 volte il rispetto alla loro forma secca, producendo un gel capace di incrementare la quantità della massa fecale, ammorbidendone il contenuto. Questo effetto lubrificante lo rende utile in caso di emorroidi e ragadi anali, nella sindrome dell’intestino irritabile e diverticolosi; per la stitichezza in gravidanza e allattamento; per bambini e i cardiopatici e in tutti i casi in cui non si possono assumere lassativi che provocano la peristalsi in modo aggressivo e contrazioni muscolari. Questa capacità di facilitare lo svuotamento dell’intestino e la defecazione in maniera delicata è chiamata “bulk forming“, tipica dei lassativi che aumentano ed ammorbidiscono la massa fecale (detti “meccanici“), particolarmente apprezzati per la loro sicurezza ed efficacia, perché puliscono al loro passaggio le pareti intestinali e facilitano l’evacuazione, per effetto meccanico. Tuttavia lo psillio è utile non solo in caso di stitichezza, ma anche in caso di diarrea. In quest’ultimo caso agisce assorbendo l’eccesso di liquidi e aumentando la consistenza del bolo fecale (detto anche chimo).
Altri benefici
La mucillagine dello psillio ha proprietà antinfiammatorie e lenitive sulla mucosa, è quindi indicata nelle coliti e in tutte le irritazioni delle pareti del sistema gastroenterico. I semi di psillio vantano anche proprietà prebiotiche, grazie alla loro capacità di favorire la crescita di una flora batterica “buona” a discapito dei ceppi patogeni ad azione putrefattiva. Sono quindi utili per rinforzare le difese immunitarie, migliorare l’efficienza intestinale e prevenire il cancro al colon-retto (la loro fermentazione dà origine ad acidi grassi a corta catena che, oltre a fungere da substrato energetico per le cellule della mucosa del colon, sembrano esercitare un ruolo protettivo sullo sviluppo di questa patologia). Lo psillio contribuisce a ridurre l’assorbimento intestinale dei grassi e degli zuccheri con il risultato di una diminuzione del colesterolo e dei trigliceridi, oltre ad un miglior controllo della glicemia e del picco glicemico post prandiale, cosa molto utile specie per diabetici e prediabetici. Il reflusso gastroesofageo può essere alleviato e combattuto assumendo una dose giornaliera (per non più di 7 giorni) di psillio in polvere, diluito in un bicchiere di latte freddo. Con la sua azione lenitiva, esso agisce sulle pareti dell’esofago e dello stomaco, ostacolando la formazione di infiammazioni e acidità. Le mucillaggini dello psillio sono ottime anche per perdere peso, grazie alla loro capacità di aumentare di volume: se assunto 30 minuti prima del pasto, con liquidi in abbondanza, lo psillio riduce la fame dando una maggiore sensazione di sazietà a parità di cibo ingurgitato, oltre a fornire un più prolungato senso di sazietà.
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Modalità d’uso
È importante ricordare che questa pianta va assunta con abbondante acqua. Immergere 1-3 cucchiaini di semi di psillio in 150-200 ml d’acqua per ogni cucchiaino, lasciare macerare per diverse ore, oppure bere con abbondante acqua lasciando che il gel si formi all’interno dello stomaco. Assumere lo psillio mattina e sera, dopo i pasti, oppure a stomaco vuoto 30 minuti prima dei pasti per aumentare il senso di sazietà, diminuire l’assorbimento dei grassi e contenere il picco glicemico.
Psillio in cucina
Oltre che come integratore alimentare lo psillio può essere utilizzato anche come un vero e proprio ingrediente da cucina. È infatti molto apprezzata la farina di cuticola di psillio (o di bucce di psillio), utilizzata principalmente come addensante. Essendo poi privo di glutine, questo prodotto è molto indicato anche per la dieta di chi soffre di celiachia.
Può essere aggiunto alle ricette dolciarie e a quelle dei prodotti da forno al fine di aumentarne la sofficità e il volume. Che si tratti quindi di pane, biscotti, fette biscottate o budini, lo psillio renderà i piatti più digeribili, salutari ed anche più belli da vedere.
Per uso gastronomico la dose suggerita è di uno/due cucchiaini da sciogliere in acqua e da unire poi all’impasto. In media circa 10 grammi di farina di bucce di psillio sono la misura giusta da aggiungere a 300 gr di altra farina per realizzare pasta o panificati. Molte persone utilizzano la farina di psillio per sostituire l’uovo, avendo essa la medesima funzione di addensante. Questo genere d’impiego permette di creare cibi adatti anche per una dieta vegana. Per un utilizzo più pratico e immediato, lo psillio si presta anche ad essere aggiunto a yogurt, frullati, insalate acqua e altri liquidi; oppure ad essere bollito e filtrato per farne una tisana. Il decotto di psillio può essere applicato anche sulla pelle per trovare sollievo da punture di insetto, infiammazioni e scottature.
Avvertenze
Lo psillio, assunto in contemporanea con altri farmaci, può ridurne l’assorbimento intestinale: i farmaci vanno generalmente assunti almeno 1 ora prima o almeno 3 ore dopo l’ingestione dello psillio. Avvertite sempre il vostro medico prima di assumere un integratore di psillio.
Psillio in gravidanza e allattamento
Lo psillio, assunto in modo appropriato, è generalmente indicato per la stitichezza anche durante la gravidanza e l’allattamento, tuttavia vi consigliamo sempre di chiedere al vostro medico prima di assumere lo psillio se siete incinte o allattate.
Controindicazioni
Lo psillio, essendo un lassativo naturale, non deve essere usato per lunghi periodi: un uso eccessivo può causare gonfiore, diarrea e flatulenza. Non è consigliabile assumere psillio per più di 7 giorni di fila e, soprattutto quando vi sono fastidi particolari (come la stitichezza cronica), è sempre opportuno parlarne col medico e lasciarsi guidare nella scelta del dosaggio e nell’eventuale uso di altra terapia, ad esempio farmaci, più efficaci. Anche se molto raro potrebbe verificarsi una reazione allergica al prodotto: in questo caso se ne sconsiglia l’assunzione.
Integratore
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