La “candidosi orale” (volgarmente chiamata “candida orale” o “mughetto”) è una delle micosi (infezioni fungine) più diffuse e colpisce specificatamente la mucosa della bocca, determinando una “stomatite” cioè una infiammazione del cavo orale. Nella maggioranza dei casi il fungo responsabile dell’infezione è la Candida albicans. E’ importante ricordare al lettore che la bocca, per la sua particolare esposizione all’esterno, contiene normalmente un alto numero di microrganismi, alcuni dei quali sono benefici, altri commensali potenzialmente pericolosi ed altri patogeni transitori. In particolare Candida albicans è un normale fungo che colonizza la saliva e la mucosa orale e che normalmente non determina malattia ma che – in particolari condizioni come la diminuzione delle difese immunitarie – può trasformarsi in un agente patogeno causando candidosi orofaringea o mughetto orale. Oltre alla Candida albicans, esistono anche altre differenti specie di Candida nella cavità orale, tra cui: C. glabrata, C. krusei, C. parapsilosis, C. pseudotropicalis e C. tropicalis.
Cause e fattori di rischio
Come già prima anticipato, le lesioni da candidosi orali sono causate per lo più dalla specie fungina Candida albicans, che costituisce una delle componenti della normale microflora orale e circa il 30% delle persone ne è portatore sano. La proliferazione della Candida orale è più frequente nei neonati e negli anziani, meno negli adulti. Normalmente non determina danno all’organismo, ma il fungo sfrutta in modo opportunistico alcune situazioni come le alterazioni dello stato immunitario della persona: esse consentono alla Candida di passare dallo stato di commensalismo alla virulenza. La sua patogenicità è favorita dalla distruzione del microbiota orale, dalla presenza di lesioni della barriera epiteliale, dall’alterazione della quantità e qualità della saliva. C. albicans è, tuttavia, capace di scatenare micosi anche nelle persone sane quando entra nelle gengive o colonizza le superficie dentali favorendo, insieme a Streptococcus mutans, le carie. La candidosi orale è comune anche nelle persone con diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2. Talvolta, può colpire bambini appena nati sani.
Fattori di rischio
Oltre a tutte le condizioni e patologie che determinano abbassamento delle difese immunitarie (come stress prolungato ed AIDS) sono stati evidenziati vari altri fattori di rischio per lo sviluppo di una candidosi orale, tra cui le alterazioni a carico della salivazione orale. Nella saliva, infatti, esistono differenti proteine anti-microbiche (es. lattoferrina, lisozina, anticorpi), che interagiscono con la mucosa orale e prevengono la proliferazione di Candida. D’altra parte è ben noto che le dentiere predispongono alle infezioni, che possono riguardare ben il 65% dei casi nelle persone anziane. Ciò è dato dal fatto che portare la dentiera produce un micro-ambiente favorevole per la crescita di candida a causa del poco ossigeno, basso pH, scarsa salivazione e scarsa igiene orale. Altri fattori di rischio dipendono dalla presenza di tumori nella cavità orale e dall’alimentazione ricca di carboidrati. Infatti la crescita di Candida nella saliva è agevolata dalla presenza di glucosio e persino la sua aderenza all’epitelio orale è incrementata in caso di tanti zuccheri.
Alcuni farmaci come i corticosteroidi sistemici e gli steroidi assunti per via inalatoria hanno mostrato di aumentare il rischio di candidosi, probabilmente attraverso la soppressione della funzionalità immunitaria. Così come avviene in caso di farmaci immuno-soppressori, come i chemioterapici, i quali distruggono anche la superficie delle mucose ed alterano le proprietà della saliva. Senza tralasciare che gli antibiotici a largo spettro alterano la flora locale creando un ambiente adeguato perla sovra-crescita della Candida.
Altri fattori coinvolti sono il fumo, i deficit immunitari ed alcune alterazioni endocrine presenti nel diabete mellito, ipertiroidismo, sindrome di Cushing, insufficienza renale e gravidanza. Infine la candidosi orale è anche influenzata da fattori dietetici come evidenziato nella carenza delle vitamine e dell’anemia sideropenica.
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Gravidanza e allattamento
La candidosi orale può essere passata da madre a bimbo durante il travaglio, se la madre ha un’infezione da fungo nella vagina; la candidosi può anche essere trasmessa al neonato attraverso l’allattamento.
Contagio
La candida orale è contagiosa? Si, come tutte le infezioni provocate da microrganismi, anche la candidosi orale da Candida albicans è considerabile contagiosa e può essere ad esempio trasmessa da madre a neonato. Il contatto con mucose o saliva di un soggetto con in corso una micosi sostenuta da Candida Albicans è fonte di trasmissione del fungo: i due casi più comuni sono il bacio con una persona affetta da mughetto o la poppata tra lattante e mamma. Come già prima anticipato, tuttavia, molte persone hanno tale fungo all’interno della bocca senza che però si manifesti alcuna malattia grazie ad un sistema immunitario efficiente: la malattia si scatena solo in casi particolari, come un abbassamento improvviso e significativo delle difese immunitarie e/o l’uso di farmaci antibiotici.
Sintomi e segni
La candidosi orale si manifesta in particolare con l’insorgenza di placche bianche-biancastre che possono estendersi su lingua, mucosa boccale, palato soffice, ugola, labbra e faringe. Le placche possono essere dolorose. Le mucose sono arrossate e può essere presente una sensazione sapore sgradevole in bocca. Si presentano a volte anche taglietti ai lati delle labbra. La deglutizione può risultare faticosa e fastidiosa. In alcuni pazienti si manifestano anche disidratazione e malnutrizione. Se si indossa una dentiera, si possono sviluppare aree arrossate e doloranti nella bocca, nei punti dove si sistema l’impianto (stomatite da dentiera). Nei neonati l’infezione è spesso impressionante e fonte di ansia per i genitori: tutta la cavità orale del bimbo può infatti diventare biancastra, come ricoperta da batuffoli di ovatta o piena di schiuma. Negli adulti la Candida orale può essere voluminosa e molto visibile come quella dei bimbi ma, nella maggior parte dei casi, si limita a 2/3 placche di piccole dimensioni simili ad afte, che però – al contrario di queste ultime – non guariscono spontaneamente. I sintomi della candidosi orale, associati alle placche bianche, in sintesi sono:
- dolore a lingua e bocca;
- sensazione di fastidio e gonfiore alle labbra, in bocca e alla gola;
- sensazione di crepitio, come se si avesse in bocca della schiuma che scoppietta;
- febbre (raro);
- sudorazione;
- disturbi intestinali come dissenteria e peristalsi dolorosa;
- altri sintomi estremamente variabili, qualora la candidosi si diffonda in altre zone dell’organismo;
- soprattutto nelle donne, il mughetto può presentarsi in associazione alla Candida vaginale, che è supportata dallo stesso fungo di quella orale: in questo caso si associano i sintomi vaginali.
Il dolore può andare da un leggero fastidio con sensazione di prurito fino a un franco bruciore. I neonati soffrono particolarmente questo sintomo e manifestano il loro disagio piangendo di un pianto inconsolabile e rifiutando sia il seno materno, sia il biberon, sia il ciuccio.
Diagnosi
Nella maggior parte dei casi, lo specialista odontoiatra è in grado di diagnosticare la malattia semplicemente esaminando le placche bianche nel cavo orale. Tuttavia, si possono utilizzare alcuni test per confermare la diagnosi.
Una biopsia può essere usata per confermare la diagnosi di candidosi orale. Questo implica il prelievo di un campione delle placche bianche nella bocca per controllare il fungo Candida al microscopio.
Il campione può essere macchiato con un tipo di tintura conosciuta come acido periodico di Schiff. Il medico può anche eseguire un tampone dell’area infetta per monitorare la crescita del fungo per un certo periodo di tempo.
Quando si esamina un caso di candidosi orale, è bene eseguire un esame del sangue. Questo perché la candidosi orale può essere talvolta associata ad altre patologie, come il diabete e le carenze nutrizionali.
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Rischi e candidemia
La maggior parte delle infezioni da Candida sono curabili e portano a complicazioni minime, come arrossamento, prurito e fastidio, anche se, in certe popolazioni, le complicanze possono avere esiti gravi o addirittura fatali se non opportunamente trattate. Una candidosi grave e non trattata può determinare “candidemia“, cioè una infezione sistemica che può essere mortale. La candidemia si verifica soprattutto in:
- soggetti gravemente immunocompromessi;
- malati di cancro;
- trapiantati;
- affetti da AIDS;
- soggetti non adeguatamente trattati.
Terapia
La terapia è basata sull’impiego locale di nistatina, oppure sistemico di farmaci antimicotici come il fluconazolo e l’itraconazolo, su prescrizione medica. I farmaci più indicati sono:
- i preparati a base di fluconazolo: si utilizza sia per la candida vaginale che per il mughetto, è un antimicotico ad ampio spettro, scelta d’elezione per le infezioni micotiche sostenute da più agenti. La cura può durare dai 5 ai 15 giorni, in base alla situazione di partenza e alla gravità dell’infezione
- i farmaci a base di itraconazolo: si assumono sottoforma di compresse o pillole e curano la patologia in 8 giorni
- l’amfotericina o l’echinocandine: garantiscono la cura veloce delle infezioni micotiche e sono la scelta d’elezione per le infestazioni leggere o in regressione, la cura dura 2-4 giorni
- nistatina: è un farmaco molto efficace che, però, prevede delle somministrazioni in dosi massicce, una compressa ogni 4-6 ore. Per questo motivo è un trattamento che deve essere sottoposto a prescrizione medica
Quando il mughetto interessa i lattanti è fondamentale avvisare prima possibile il pediatra, in modo che possa consigliare subito un farmaco per lenire il dolore e permettere al piccolo di bere ed alimentarsi serenamente (il dolore alla bocca provoca infatti così fastidio al bimbo, che può rifiutarsi di mangiare e bere, oltre a piangere in modo inconsolabile). In bambini molto piccoli è anche possibile effettuare degli impacchi con garza sterile imbevuta di acqua e bicarbonato. Spesso si usa fare sciacqui con acqua e camomilla, acqua e malva o acqua e bicarbonato: non sono curativi ma donano un po’ di sollievo. Utile anche assumere fermenti lattici e yogurt. Insieme alla terapia farmacologica, è importante ridurre i fattori di rischio per diminuire il rischio di recidive (vedi paragrafi fattori di rischio e prevenzione).
Tempi di guarigione
In quanto tempo si guarisce dalla candida orale? Purtroppo non c’è una risposta unica a questa domanda, perché i tempi di guarigione dipendono da molti fattori soggettivi, tra cui:
- età del paziente;
- gravità della situazione;
- efficienza del sistema immunitario del paziente;
- eventuali altre patologie;
- risposta alla terapia;
- uso di dentiere o apparecchi dentali.
Nella maggioranza dei casi, seguendo una terapia efficace, la guarigione avviene comunque in pochi giorni.
Specialisti
Gli specialisti che si occupano della candidosi orale sono principalmente i dermatologi, anche se è una patologia che viene spesso affrontata da specialisti in medicina interna, otorinolaringoiatria ed odontoiatria.
Rimedi naturali
Possiamo associare alla cura farmacologica prescritta dal medico alcuni rimedi naturali atti a lenire e disinfettare il cavo orale, che lavoreranno in sinergia con le medicine e abbrevieranno i tempi di recupero.
Probiotici
Innanzitutto è bene rafforzare le difese immunitarie e quindi nutrire la flora batterica intestinale con la cavalleria di sfondamento: i probiotici. Consiglio i probiotici in spore che ci garantiscono di arrivare intatti e vivi sino a destinazione, cioè fino al nostro intestino. I probiotici freschi devono infatti essere mantenuti in frigorifero e non sempre i trasporti dai produttori ai rivenditori ci assicurano il rispetto della catena del freddo. Probiotici tipo il Bacillus Coagulans arricchiti di prebiotici come i FOS, i frutto-oligosaccaridi sviluppano circa 10 miliardi batteri buoni che aiutano a contrastare infezioni e malattie.
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- Come potenziare la flora batterica intestinale: probiotici e prebiotici
- Fermenti lattici e probiotici: significato, funzioni, benefici per l’organismo
- Differenze tra fermenti lattici, probiotici e prebiotici
Tea Tree Oil e estratto di semi di pompelmo
Possiamo utilizzare una miscela di questi oli essenziali antimicotici e antibatterici per fare degli sciacqui e dei gargarismi. Disciolte 5 gocce sia di Tea Tree sia di estratto di semi di pompelmo in poca acqua andiamo ad effettuare dei lavaggi delle gengive, della lingua e del cavo orale. Tratteniamo in bocca la miscela per qualche minuto e poi risciacquiamo il tutto. Il sapore non è molto piacevole e se proprio facciamo fatica possiamo aggiungere qualche goccia di limone spremuto.
Sale e aceto
Un’altra miscela efficace che brucia un po’ ma disinfetta, come direbbe la nonna, è data da sale e aceto disciolti in un bicchier d’acqua. Sono rimedi essenzialmente disinfettanti, senza proprietà antifungine, ma possono essere alternati agli oli essenziali ed utilizzati per la pulizia del cavo orale anche quando non è affetto da patologie. Può essere un ottimo mix per la pulizia di coloro che portano una protesi dentaria.
Mirra
La mirra è una resina antisettica dalle proprietà cicatrizzanti. Vanta proprietà antimicotiche ed è indicata in caso di stomatiti, afte, candidosi del cavo orale, mal di gola, gengiviti e piorree. Possiamo reperirla facilmente in erboristeria, esistono anche colluttori già pronti all’uopo per effettuare gargarismi e sciacqui. Non presenta controindicazioni e può essere utilizzata più volte al giorno. Qualora non si riuscisse a trovare il colluttorio è possibile utilizzare l’olio essenziale: 5 gocce in poca acqua con l’avvertenza di non deglutirlo, perché gli oli essenziali possono essere irritanti.
- Risciacquare la bocca con acqua salata.
- Utilizzare uno spazzolino morbido per evitare di raschiare le lesioni.
- Usare un nuovo spazzolino ogni giorno, fino a quando l’infezione non è scomparsa.
- Mangiare yogurt non zuccherato per ripristinare i livelli di batteri sani.
- Aglio crudo. L’allicina contenuta nell’aglio crudo è un potente antifungino, antibiotico e antivirale, che lo rende uno dei numerosi efficaci trattamenti naturali per la candidosi orale.
- Olio di origano. Ha proprietà antivirali, antibatteriche, antimicotiche, antiparassitarie, antiossidanti e antinfiammatorie.
- Argento colloidale: questo benefico agente alcalino e antivirale sosterrà e rafforzerà il sistema immunitario.
- Cardo mariano: i supplementi di cardo mariano aiutano a purificare il fegato dai farmaci, come steroidi, pillole anticoncezionali e antibiotici. Inoltre, aiuta l’organismo a disintossicarsi dall’inquinamento ambientale, dai metalli pesanti e dai residui di chemioterapia e radiazioni, tutti fattori che portano a un sistema immunitario indebolito.
- Vitamina C, ripristina il sistema immunitario.
- Acido caprilico. Poiché l’acido caprilico agisce come un agente naturale che combatte il lievito, si ritiene che possa penetrare nelle membrane cellulari delle cellule del lievito della candida e causarne la morte, disintossicare il tratto digestivo e accelerare il processo di guarigione.
Cibi contro la candidosi
I migliori alimenti per aiutare a trattare la candidosi orale sono:
- Cannella. I suoi composti anti candidosi orale possono essere efficacemente utilizzati per il suo controllo.
- Succo di mirtillo non zuccherato. Crea un ambiente acido che rende difficile la crescita della Candida.
- Verdure fermentate. Rafforzano il sistema immunitario e aumentano la microflora nel corpo. Kimchi, sottaceti e crauti forniscono al corpo probiotici e aiutano a ripristinare l’equilibrio dei batteri nella bocca e nel corpo. Il consumo regolare di verdure fermentate migliora anche il sistema immunitario.
- Verdure calde e ricche di amido. Verdure come patate dolci, piselli, fagioli verdi, lenticchie, fagioli, zucca, carote e barbabietole sono in grado di sostenere la milza nella pulizia della candida dal corpo.
- Formaggio fresco. L’aggiunta di latticini e probiotici alla dieta, come il kefir di latte di capra e lo yogurt probiotico, può efficacemente uccidere la candida nel corpo aumentando i probiotici e aiutando a ripristinare l’equilibrio dei batteri.
- Olio di cocco. Ha proprietà antimicrobiche e la combinazione di acido laurico e acido caprilico che si trovano nell’olio di cocco uccide la candida attraverso l’ingestione e l’applicazione topica.
Prevenzione
Le probabilità di contrarre la candidosi orale sono ridotte se si mantiene la bocca pulita e sana. Ciò può essere fatto:
- sciacquando il cavo orale dopo i pasti;
- andando dal dentista regolarmente per dei controlli;
- seguendo una dieta sana e bilanciata, senza assumere più zucchero di quanto raccomandato;
- mantenendo la dentiera pulita;
- lavandosi i denti 2 volte al giorno con un dentifricio che contenga fluoro;
- utilizzando il filo interdentale regolarmente.
Se si indossa una dentiera, è importante pulirla regolarmente per contribuire a prevenire la crescita del fungo. Occorre consultare il dentista per correggere una dentiera che non è ben fissata. Anche questo può ridurre il rischio di dolore sotto la protesi.
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Il fumo contribuisce alla crescita del fungo nella bocca e aumenta il rischio di contrarre la candidosi orale. Se si assumono corticosteroidi come parte della terapia contro l’asma, si può prevenire la candidosi orale:
- Sciacquando la bocca con l’acqua dopo aver usato l’inalatore.
- Sviluppando una buona tecnica quando si inalano i corticosteroidi utilizzando un distanziatore (un piccolo dispositivo a forma di tubo che si attacca all’inalatore e aiuta a spruzzare i corticosteroidi direttamente nei polmoni, limitando il contatto con la bocca).
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Lo Staff di Medicina OnLine
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