Fanno più male le sigarette o la marijuana?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma 10 MOTIVI SMETTERE FUMARE PALESTRA PESI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneOvviamente entrambe le sostanze sono assolutamente da evitare, perché provocano danni estremamente seri all’organismo, tuttavia, se proprio dovessimo fare una “gara” tra quale tra sigarette e marijuana faccia meno male, la risposta sarebbe relativamente semplice. O forse no?

Gli effetti ed i danni procurati dal fumo di sigaretta (e quindi dalla tossicodipendenza da nicotina), sono ormai a tutti ben noti; puoi trovare tutti i nostri articoli riguardando il fumo di sigaretta e lo smettere di fumare, a questo link.
Meno noti invece sono gli effetti di una tossicodipendenza cronica da THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) cioè il principio attivo della marijuana, quindi cerchiamo di comprendere a fondo cosa significa per l’organismo “farsi una canna”.

Cos’è la marijuana?
La marijuana è una miscela di foglie, semi, gambi e fiori di cannabis sativa ed è la droga illegale più utilizzata in Europa e negli Stati Uniti. Dalla resina della stessa pianta si ricava l’hashish. Come prima accennato il principio attivo nella marijuana e nell’hashish è il THC: quando viene fumato passa rapidamente dai polmoni al resto del corpo, cervello compreso, attraverso il flusso sanguigno.

Come agisce la marijuana sul cervello?
Il THC, una volta che viene immesso nel torrente circolatorio, si lega a neuroni specifici dotati dei recettori dei cannabinoidi, che regolano il movimento, la coordinazione motoria, la memoria e altre funzioni cognitive complesse.
Come la maggior parte delle droghe, quando entra in circolo produce euforia e benessere perché stimola il rilascio di dopamina. Colori e suoni sembrano più intensi, il tempo sembra passare più lentamente e, a volte, il tutto si accompagna con fame e sete. Passata la fase dell’euforia possono manifestarsi ansia, paura, diffidenza nei confronti degli altri e panico. Il THC si lega inoltre ad alcuni recettori del cervelletto che regolano la coordinazione motoria, l’equilibrio, la postura e il movimento quindi altri sintomi possono essere legati all’alterazione legati a questi meccanismi.

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Effetti sulla guida di veicoli
Mettersi alla guida fumando una sigaretta o uno spinello: una profonda differenza! Uno studio condotto nel 2001 su 907 neozelandesi tra i 18 e 21 anni, pubblicato dal Centro Europeo per il Monitoraggio delle Droghe, ha rilevato una significativa correlazione statistica tra l’uso di cannabis e il rischio di incidenti stradali: chi si è fatto più di 50 canne in un anno, praticamente una a weekend, ha provocato il 60% di incidenti in più rispetto ai non utilizzatori.

Effetti sulla memoria
L’uso abituale di hashish o marijuana accelera la perdita di neuroni nell’ippocampo, l’area del cervello responsabile della memoria a breve termine, velocizzando ciò che accade nel normale processo di invecchiamento (è comune, negli anziani, ricordare fatti molto lontani nel tempo ma non ciò che hanno mangiato il giorno prima, per esempio). Esperimenti condotti sui ratti hanno evidenziato come la somministrazione quotidiana di THC per 8 mesi abbia prodotto una perdita di cellule nervose equivalente a quella di animali con il doppio della loro età. Anche in questo caso il THC batte la nicotina in fatto di pericolosità.

Cancerogenesi
Gli effetti di un joint (lo spinello) durano dalle 2 alle 3 ore: subito dopo l’inalazione del fumo il cuore accelera dai 70/80 battiti normali fino a 100/130 e più, gli occhi si arrossano per la dilatazione dei vasi sanguigni e le vie bronchiali si rilassano. Oltre agli effetti neurologici, fumare marijuana provoca al fisico più danni del consumo di tabacco: ai classici sintomi correlati all’inalazione di fumo che si verificano con le “semplici” sigarette (irritazione della gola, tosse, predisposizione a malattie respiratorie e infezioni polmonari) aumenta la percentuale di rischio di cancro ai polmoni e del tratto respiratorio, perché il fumo di marijuana contiene dal 50 al 70% in più di idrocarburi cancerogeni rispetto a quello di tabacco.

La marijuana fa più male del tabacco?
A conti fatti, e ricordando che ovviamente conta anche la quantità di sigarette o spinelli fumati, direi proprio che, quando vi dicono che “fumare canne fa meno male che fumare sigarette”, non gli dovete davvero credere! O forse no? Uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports da Dirk Lachenmeier e Jurgen Rehm, della Klinische Psychologie & Pshychoterapie alla Techische Universitat Dresden, dice tutto il contrario. Gli scienziati hanno confrontato gli effetti della salute di sette stupefacenti (alcool, tabacco, cocaina, ecstasy, metamfetamina, eroina e marijuana), scoprendo che, per l’appunto, la marijuana è la più innocua della lista. Addirittura 114 volte meno pericolosa, in termini di mortalità, rispetto all’alcool. Nel dubbio… evitate entrambe le sostanze!

I migliori prodotti per il fumatore che vuole smettere di fumare
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, pensati per il fumatore che vuole smettere di fumare o che ha smesso da poco. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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Diminuisce il dolore, combatte l’epilessia, fa addirittura dimagrire: è davvero utile la marijuana in medicina?

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Charlotte Figi col padre Matt nella piantagione di cannabis di famiglia

Il giorno da ricordare è il 7 marzo 2014. E quello sull’uso terapeutico della cannabis sembra quasi il primo segno forte del governo Renzi. Perché, per la prima volta, il consiglio dei ministri non ha impugnato e portato al giudizio della Corte Costituzionale la legge della Regione Abruzzo che consente la preparazione galenica e l’utilizzo all’interno del servizio sanitario regionale della cannabis per uso terapeutico. La decisione del governo è il punto di arrivo di una marea montante di pazienti e medici che si chiedono perché se questa pianta può essere usata per preparare farmaci e terapie non la si possa usare. Sulla rete e nel passaparola fioriscono ricette e leggende: è utile contro la sclerosi, contro il cancro, contro i dolori più debilitanti. Ma è vero? Di certo che proibirne, per dettato morale, l’utilizzo rallenta di molto la ricerca scientifica che, invece, può fare molto per capire a cosa serva davvero la cannabis. E, non da ultimo, a quali dosi e in quali situazioni debba essere usata in ospedale. Insomma, sulla marjuana pesa un discorso pubblico che non ha niente a che fare con la medicina. E, se da oggi, le regioni italiane possono dare il via ai preparati che la contengono senza temere l’altolà del governo, resta il dubbio di cosa cosa c’è di vero sulle sue magnificate virtù terapeutiche. Lo abbiamo chiesto agli scienziati che ci lavorano, cercando di non cadere nell’ideologia né nell’aneddotica miracolistica. Ma per capirlo bisogna partire da Charlotte.

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I dieci fatti curiosi che non sai sulla marijuana

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO MARE RELAX DONNA LEGGE LIBRO CURIOSITA RIVISTA STORIASulla marijuana se ne sentono dire di tutti i colori: un giorno additata come uno dei peggiori mali dell’umanità, il giorno dopo, proclamata soluzione universale contro dolori e malattie. Non c’è che dire, il dibattito è aperto e non è certo moderato. Se volete partecipare, assicuratevi di aver letto questo post per conoscere un po’ di aneddoti di cui pochi sono a conoscenza.

1. La marijuana veniva usata come “pozione della verità” dall’esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale.

2. L’attacco di fame che spesso si presenta dopo aver fumato marijuana ha una spiegazione scientifica. La leptina è l’ormone che controlla la sensazione di sazietà ed il THC intacca il suo buon funzionamento.

3. George Washington e Thomas jefferson furono dei grandi produttori di marijuana. La prima versione della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti fu scritta proprio su un foglio di canapa!

4. L’assunzione di marijuana era comunemente prescritta per affrontare i dolori del parto, e questo fino al 1942.

5. Il Paraguay sarebbe il maggiore produttore mondiale di marijuana.

6. Il latte materno contiene cannabinoidi. Secondo voi, da dove viene lo sguardo sognante dei bambini in età di allattamento?

7. Quasi tutti gli orologi del film Pulp Fiction sono regolati sulle 4 e 20.  E cosa c’entra, direte voi? Si tratta di una strizzata d’occhio degli sceneggiatori, visto che l’espressione 4 e 20 (four-twenty) in inglese è comunemente usata per indicare l’assunzione di marijuana.

8. L’olio di canapa è l’alimento più ricco in Omega 3 fino ad oggi conosciuto.

9. Mangiare un mango ben maturo 20 minuti prima di fumare una canna, ne aumenta considerevolmente gli effetti.

10. Bisognerebbe consumare circa 800 spinelli in 20 minuti per fare un overdose.

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Cosa accomuna una droga, le ortensie ed il gas usato dai nazisti nei campi di concentramento?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FIORI BLU NATURA ORTENSIE PRATO PIANTAPer rispondere a questa strana domanda partiamo dalle ortensie: colorate, lilla o blu, e profumatissime. Se ne devono essere accorti anche molti giovani in Germania, che hanno pensato di provare l’ebbrezza di fumarle, per procurarsi lo “sballo”. E’ proprio questa infatti la nuova frontiera delle droghe, quelle cosiddette “di strada” o “fai-da-te”: costano poco e si possono realizzare in modo semplice. Avete capito bene: la nuova moda in Germania è fumare le ortensie. E sta prendendo piede molto rapidamente anche perchè pare che gli “effetti” sono assicurati. Anche le conseguenze, però, dal momento che fumare questi fiori può essere molto pericoloso, persino mortale. A lanciare l’allarme sulla nuova droga degli adolescenti è stato il giornale svizzero in lingua francese Le Matin , che spiega come la nuova moda si sta diffondendo soprattutto nella Baviera tedesca. I giovani hanno iniziato da qualche tempo a raccogliere fiori e foglie di ortensia, le fanno seccare e poi le fumano, come fossero semplici foglie di tabacco.

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