La mastopessi (anche chiamata “lifting del seno“, in inglese “mastopexy” o “breast lift“) è un intervento chirurgico appartenente alla chirurgia estetica che ha l’obiettivo di correggere la ptosi mammaria, cioè la condizione in cui la mammella si sposta verso il basso ed il capezzolo – nei casi più gravi – indica verso il basso, comunemente chiamata “seno cadente“, tipica dell’invecchiamento, soprattutto in caso di mammelle di grandi dimensioni, ricche di tessuto adiposo, e/o di varie gravidanze e/o di perdita/guadagno repentino di peso corporeo.
Indicazioni
La gravità della ptosi è generalmente misurata in 3 gradi:
- assenza di ptosi: i capezzoli sono ad una distanza di due tre centimetri al di sopra del solco mammario;
- grado I (ptosi mammaria lieve): i capezzoli si trovano all’altezza del solco sottomammario e la distanza tra solco mammario e la parte bassa del seno è di 1-2 cm;
- grado II (ptosi mammaria moderata): i capezzoli si trovano al di sotto del solco sottomammario e la distanza tra solco mammario e la parte bassa del seno è di 2-4 cm;
- grado III (ptosi mammaria severa): i capezzoli non solo si trovano al di sotto del solco sottomammario, ma guardano anche verso il basso e rappresentano la parte più bassa della mammella. La distanza tra solco mammario e la parte bassa del seno è superiore a 4 cm.
La pseudoptosi consiste nell’abbassamento del seno ma i capezzoli non sono scesi sotto il solco sottomammario. La pseudoptosi è causata soprattutto dal fatto che con il passare del tempo le connessioni fibrose che sostengono il seno cominciano a cedere e rilassarsi.
La mastopessi è indicata nelle donne che presentano una ptosi di almeno II grado e che sono in grado di sopportare una operazione chirurgica e relativa anestesia. In caso di pseudoptosi spesso il chirurgo consiglia una mastoplastica additiva associata a mastopessi, quindi un risollevamento del seno con inserimento delle protesi. Le ptosi mammarie di grado 1 in alcuni casi possono essere risolte con una mastoplastica additiva.
Visita pre-operatoria
Prima dell’intervento, si svolge la visita specialistica pre-operatoria in cui il medico:
- valuta le richieste e le aspettative del paziente;
- analizza le caratteristiche del seno, prescrivendo eventualmente anche una ecografia del seno (generalmente nelle pazienti più giovani) o una mammografia (generalmente sopra i 40 anni);
- valuta l’entità della ptosi mammaria;
- valuta le condizioni di salute generali del paziente, specie l’elasticità della sua pelle;
- individua la presenza di patologie e/o condizioni che possono controindicare lifting o anestesia;
- informare il paziente su risultati, rischi ed effetti collaterali possibili;
- avverte il paziente sui comportamenti che dovrà mantenere prima dell’operazione come smettere di fumare 4 settimane prima del lifting, eseguire esami del sangue (o altri esami come quello delle urine o un elettrocardiogramma) o interrompere l’assunzione di alcuni farmaci come l’aspirina o anticoagulanti.
Anestesia
Il lifting del seno si effettua in anestesia generale con ricovero.
Intervento e tecniche
- si effettua l’anestesia generale;
- il chirurgo pratica alcune incisioni sulle mammelle (in genere anche a livello del capezzolo);
- vengono asportati porzioni di pelle e tessuto in modo da “elevare” capezzolo e intera mammella ed ottenere il risultato desiderato;
- si applicano i punti di sutura;
- si applica una benda elastica.
La mastopessi può essere effettuata con tecniche diverse, tra cui quelle che prevedono:
- incisioni periareolare (attorno all’areola, la parte di pelle più scura attorno al capezzolo), verticale (dal solco sottomammario in direzione dell’areola) ed orizzontale (nel solcosottomammario);
- incisioni solo periareolare e verticale;
- incisione solo periareolare.
Cicatrici
Le cicatrici risultano essere poco invisibili ma ciò dipende molto dal tipo di pelle e dalla bravura del chirurgo. Il numero e la posizione delle cicatrici derivanti dalle incisioni variano in funzione della tecnica utilizzata per eseguire l’intervento, anche in molti casi ci sarà una cicatrice nel solco sottomammario (nascosta dalla mammella stessa), una cicatrice verticale ed una attorno all’areola (vedi foto in alto nell’articolo).
Interventi associati
Durante la stessa operazione, alla mastopessi possono essere associate altri tipi di interventi estetici sul seno, come:
- mastoplastica additiva: ingrandimento del seno;
- mastoplastica riduttiva: riduzione del seno.
Durata dell’intervento
Una mastopessi ha durata variabile in base alla tecnica usata, ma generalmente dura dalle 2 alle 3 ore.
Risultati
I risultati di una mastopessi variano in funzione di vari fattori:
- età del paziente;
- grado di elasticità della pelle;
- gravità della ptosi;
- bravura del chirurgo che effettua l’operazione.
Nella maggioranza dei casi i risultati sono molto buoni e duraturi, con cicatrici scarsamente visibili. Il risultato finale è apprezzabile dopo almeno 2 o 3 settimane dall’intervento, quando gonfiore ed ecchimosi sono scomparsi, ma tale arco temporale può allungarsi o accorciarsi in funzione dei fattori appena elencati. Pazienti più giovani e con pelle più elastica hanno risultati migliori ed in tempi minori, rispetto a pazienti più anziani e con pelle poco elastica. In ogni caso la bellezza è un fatto soggettivo, quindi anche gli interventi perfettamente riusciti potrebbero dare risultati che il paziente giudica non ottimali.
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Durata dei risultati e nuovo lifting
Anche se l’operazione è perfettamente riuscita, ciò non interrompere lo scorrere del tempo ed anche la cute rimessa in tensione, può lentamente apparire meno tonica e richiedere un nuovo lifting. La durata dei risultati di una mastopessi dipende molto dal tipo di intervento svolto e dalle abitudini di vita del paziente. Alcuni comportamenti che riducono durata e risultati del lifting, sono:
- fumo di sigaretta;
- dieta ricca di grassi e povera di acqua, antiossidanti, vitamine e sali minerali;
- eccessiva esposizione solare, senza protezioni.
Convalescenza e guarigione
- al risveglio dall’anestesia e per 24 ore: è normale sentirsi stanchi e lievemente confusi, specie subito dopo il risveglio dall’anestesia. Fastidio, ecchimosi, gonfiore e lievi dolori al seno sono normali (per contrastare il dolore si usano farmaci antidolorifici come il paracetamolo);
- dal terzo giorno: si possono riprendere attività normali, evitando sforzi intensi, l’esposizione al sole e/o luoghi caldi e umidi (soprattutto saune e bagni turchi);
- dopo 10-14 giorni il medico rimuove le suture;
- dopo 3-4 settimane: si possono riprendere attività con maggiori sforzi ed anche sport (palestra piscina…).
La paziente deve indossi per alcune settimane uno speciale reggiseno indicato appositamente per le donne che si sono sottoposte a mastopessi.
I tempi sono soggettivi: chiedete sempre al medico prima di svolgere qualsiasi attività.
Rischi, effetti collaterali e possibili complicazioni
Nei primi giorni è normale avere:
- dolore;
- fastidio;
- indolenzimento;
- gonfiore;
- ecchimosi;
- cicatrici abbastanza evidenti;
- ridotta sensibilità cutanea alle mammelle.
Complicazioni che invece non sono normali, anche se molto rare, sono:
- infezioni;
- emorragie;
- allergie legate ad anestesia o materiali usati nell’intervento;
- forte asimmetria dei seni;
- senso permanente d’intorpidimento al seno;
- arrossamento evidente;
- modifiche indesiderate nella forma e nelle dimensioni del seno;
- rimarginazione molto lenta delle ferite;
- necrosi di uno o entrambi i capezzoli;
- impossibilità di allattare al seno per il resto della vita;
- ricomparsa di una nuova ptosi;
- decesso intraoperatorio (rarissimo).
Alcune di queste complicazioni sono temporanee e risolvibili, mentre altre possono essere permanenti. Il rischio di complicanze si abbassa facendosi operare in centri qualificati e da chirurghi esperti, seguendo le indicazioni del medico e, soprattutto, smettendo di fumare prima e dopo l’intervento.
Alternative non chirurgiche al lifting
Un trattamento che ha gli stessi obiettivi del lifting al seno, ma senza uso di chirurgia, è la radiofrequenza monopolare, a tal proposito leggi anche: Rassodare il seno senza chirurgia con la radiofrequenza monopolare
In particolare la radiofrequenza viene spesso chiamata anche “lifting non chirurgico”.
Costi
I prezzi di un lifting mammario variano enormemente in funzione del centro dove si effettua, del chirurgo che lo effettua, di eventuali promozioni, della situazione di partenza del paziente, dei risultati che vuole ottenere e dell’estensione dell’area da trattare (oltre all’eventuale aggiunta di mastoplastica additiva/riduttiva). Generalmente una mastopessi completa ha un costo medio compreso tra i 3 ed i 6 mila euro.
Controindicazioni
Non esistono controindicazioni assolute alla mastopessi, tuttavia essa potrebbe essere controindicata in donne:
- in età fertile che vogliono avere figli ed allattarli al seno;
- sottoposte a mastoplastica additiva con protesi e che soffrono di contrattura capsulare;
- che hanno una elevato rischio di cancro al seno (ad esempio se una loro parente lo ha avuto);
- che hanno segni o sintomi di cancro al seno;
- che, per condizioni di salute precarie, potrebbero non sopportare un intervento e relativa anestesia.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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