Cromo: benefici, funzioni, fabbisogno, dieta, integratore, carenza, tossicità

MEDICINA ONLINE FORMAGGIO GRANA PADANO PARMIGIANO REGGIANO PARMESAN PASTA CARBOIDRATI PANE DIETA RICETTA LIGHT CUCINA MANGIARE DIMAGRIRE GRASSIIl cromo è un metallo di colore grigio-argento, lucido e molto duro. Si tratta di un sale minerale prezioso per il nostro benessere. Una volta che viene assorbito, viene poi trasportato dall’albumina e dalla transferrina. Si elimina per via renale e in parte attraverso il sudore, la bile e i capelli.

Cromo: benefici e funzioni

Sono diversi i benefici per il nostro organismo. Il cromo riesce a regolare i livelli di insulina, un ormone fondamentale del nostro organismo a cui sono deputate una serie di funzioni. Nello specifico ad esempio influenza il controllo dei grassi e del glucosio. Questo fa sì dunque che il cromo intervenga indirettamente nel ridurre l’insulino-resistenza, abbassare la glicemia e anche il colesterolo. Per le donne che sono in menopausa può essere utile integrare questo minerale nella dieta, in quanto i suoi livelli si riducono con l’avanzare dell’età. Ne può giovare il metabolismo, ma anche la prevenzione per il diabete.

Fisiologia

L’evidenza che il cromo (Cr) sia un oligoelemento minerale essenziale negli animali è stata ottenuta nei ratti alimentati con una dieta basata sul lievito Criptococcus. Essi hanno sviluppato un’anomala tolleranza al glucoso che è stata contrastata dall’aggiunta di lievito di birra, che si pensava contenesse un fattore di tolleranza per il glucoso. In seguito è stato riportato che il fattore attivo del lievito di birra è proprio il cromo trivalente (CrCl3). Inoltre, è stato riportato che il cromo si lega all’insulina formando un complesso dotato di maggiore attività. Comunque, la rilevanza degli studi animali sulla carenza di cromo rimane controversa per quanto riguarda gli effetti del cromo sull’uomo. Il fattore di tolleranza al glucoso non è mai stato isolato e la sua struttura non è mai stata determinata. Il recettore per l’insulina è stato purificato e caratterizzato senza trovare alcuna evidenza che il cromo sia una componente delle sue subunità, una cromoproteina accessoria per il legame dell’insulina o un secondo messaggero nella mediazione degli effetti dell’insulina sulle cellule. A differenza del ferro, dello zinco, del rame, del molibdeno e del selenio, il cromo non è stato trovato in nessuna metalloproteina biologicamente attiva. Quindi, l’apparente attività biologica del cromo nel promuovere la tolleranza al glucoso rimane inspiegata.

Fabbisogno giornaliero

Il fabbisogno stimato di cromo negli uomini è di circa 1 mg/die, ma solo l’1-3% del cromo trivalente viene assorbito. Negli USA, l’assunzione di cromo varia da 20 a 50 mg/die, con livelli plasmatici da 0,05 a 0,50 mg/l (1,0-9,6 nmol/l). Il Food and Nutrition Board del NAS/NRC afferma che una sicura e adeguata assunzione di cromo per un adulto va dai 50 ai 200 mg/die.

Carenza di cromo

Un’evidente carenza di cromo, associata all’intolleranza al glucoso e alla neuropatia periferica, si è verificata in quattro pazienti sottoposti a una NPT da lungo tempo. Tre di loro hanno risposto alla terapia con cromo trivalente, alla dose di 150-250 mg, con una riduzione della neuropatia periferica e un aumento della tolleranza al glucoso.

Tossicità da cromo

Il cromo trivalente può causare un’irritazione cutanea se somministrato a dosi elevate per via parenterale, ma non è tossico a dosi inferiori somministrate per bocca. Alcune persone possono essere esposte al cromo esavalente (CrO3) sul posto di lavoro. È irritante per la cute, per i polmoni e per il tratto GI e può causare la perforazione del setto nasale e il carcinoma del polmone.

Dieta

Il cromo è presente in molti alimenti come carne, formaggi, nocciole, tuorlo d’uovo, lievito di birra, funghi, cereali integrali e pepe. Il cromo è inoltre è presente in molte verdure, come broccoli, asparagi, barbabietola. E ancora nei frutti di mare, nelle patate, timo, prugne, birra e cipolla.

Integratore alimentare

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