Valutazione autismo infantile: la Scala di valutazione CARS

MEDICINA ONLINE bambino bimba morta barbecue paradiso Girl, 2, found ‘barbecued alive by her mother’ after neighbours heard her screamsLa Scala di valutazione CARS (acronimo dall’inglese “Childhood Autism Rating Scale”) è una scala di valutazione usata in campo medico come strumento per identificare i bambini con autismo dai due anni di età, e per una diagnosi differenziale, cioè distinguerli dai bambini con altri handicap evolutivi. La CARS restituisce anche una valutazione sulla gravità della patologia: sotto questo aspetto, la scala CARS si pone non solo come uno strumento descrittivo, ma anche diagnostico.

Pur se usata la maggioranza delle volte con bambini, la CARS acquista valore anche nella diagnosi di autismo in adolescenti od adulti, nel caso in cui la patologia sia rimasta non riconosciuta da bambini, cosa che può accadere specie nei casi di autismo lieve. La CARS, sviluppata e testata su oltre 1.500 casi in un periodo di 15 anni, ha inoltre il vantaggio di essere semplicemente insegnata anche ad operatori con poca esperienza nell’autismo.

La CARS è costituita da 15 item relativi alle principali aree comportamentali, a ciascuno dei quali, mediante l’intervista ai genitori e l’osservazione diretta, viene attribuito un punteggio da 1 (normalità) a 4 (marcata patologia). La somma dei vari punteggi fornisce un totale che può variare da 15 a 60 e che indica la presenza/assenza della patologia e – se presente- anche la sua gravità, secondo questo schema:

  • punteggio CARS da 15 a 30: soggetto non autistico;
  • punteggio CARS da 31 a 34 : soggetto con autismo leggero;
  • punteggio CARS da 34 a 37 : soggetto con autismo medio;
  • punteggio CARS da 38 a 50 : soggetto con autismo grave;
  • punteggio CARS da 51 a 60 : soggetto con autismo molto grave.

I punteggi che oscillano tra 28 e 32 potrebbero necessitare di ulteriori indagini, anche se, in base alla nostra esperienza, se il test è effettuato correttamente, un punteggio totale superiore a 31 è indicativo quasi sempre di una situazione autistica.

Ecco una lista con i 15 item. All’inizio di ogni risposta il punteggio assegnato alla risposta specifica. Alla fine del test si sommano i punteggi di tutte le risposte per ottenere il punteggio CARS.

Attenzione: NON usare per auto-diagnosi. Questo test si basa sulle conoscenze e sull’esperienza dell’esaminatore. Effettuato da personale non esperto può dare dei falsi positivi (soggetto sano ritenuto malato) o falsi negativi (soggetto malato ritenuto sano).

I – Relazione con le persone

  • 1 Nessuna evidenza di difficoltà o anormalità nella relazione con le altre persone. Il comportamento del bambino è appropriato all’età. Qualche segno di diffidenza, nervosismo o fastidio può essere presente quando gli viene detto cosa fare, ma non in grado particolare.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Relazionalità lievemente anormale. Il bambino può evitare il contatto oculare con l’adulto, evitare l’adulto o innervosirsi se si forza l’interazione, essere eccessivamente cauto, non essere così responsivo all’adulto come ci si può attendere, aggrapparsi ai genitori, più frequentemente della maggior parte dei suoi pari.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Relazionalità moderatamente anormale. Il bambino delle volte mostra di isolarsi (sembra ignaro degli adulti). A volte sono necessari forti e persistenti tentativi per ottenere l’attenzione del bambino. Il contatto iniziato dal bambino è scarso.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Relazionalità gravemente anormale. Il bambino è costantemente appartato o inconsapevole di ciò che sta facendo l’adulto. Quasi mai risponde o inizia un contatto con l’adulto. Solo i più persistenti tentativi di catturarne l’attenzione hanno effetto.

II – Imitazione

  • 1Imitazione appropriata. Il bambino riesce ad imitare suoni, parole e movimenti di livello appropriato per la sua età.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Imitazione lievemente anormale. Il bambino imita quasi sempre semplici comportamenti come battere le mani o singoli suoni verbali, occasionalmente imita solo dopo sollecitazione o con ritardo.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Imitazione moderatamente anormale. Il bambino imita solo per parte del tempo e richiede un alto grado di persistenza ed aiuto dall’adulto; spesso imita solo con ritardo.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Imitazione gravemente anormale. Il bambino non imita, o imita solo raramente, suoni, parole, o movimenti, anche se sollecitato ed assistito dall’adulto.

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III – Risposta emotiva

  • 1 Risposte emotive appropriate all’età ed alla situazione. Il bambino mostra un grado e tipo appropriato di risposta emotiva, evidenziato da cambiamenti nell’espressione facciale, nella postura, e nel comportamento.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2Risposte emotive lievemente anormali. Il bambino occasionalmente mostra un tipo o grado di reazioni emotive in qualche modo inappropriati. Le reazioni sono a volte scollegate dall’evento o dall’oggetto che le provoca.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Risposte emotive moderatamente anormali. Il bambino mostra evidenti segni di risposte emotive inappropriate per tipo o per grado. Le reazioni possono essere molto scarse o eccessive e non legate alla situazione; può fare smorfie, ridere o irrigidirsi, anche se non apparentemente non sono presenti oggetti
    o situazioni collegabili a ciò.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Risposte emotive gravemente anormali. Le reazioni sono raramente appropriate alla situazione; una volta che il bambino reagisce in un certo modo, è veramente difficile fargli cambiare umore. Il bambino
    può mostrare emozioni largamente diverse anche se niente è cambiato.

IV – Uso del corpo

  • 1 Uso del corpo appropriato all’età. Il bambino si muove con la stessa facilità, agilità, e coordinazione di un bambino normale di pari età.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Uso del corpo lievemente anormale. Alcune peculiarità minori possono essere presenti, quali goffaggine, movimenti ripetitivi, scarsa coordinazione, o la rara presenza di più movimenti inusuali.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Uso del corpo moderatamente anormale. Comportamenti che sono chiaramente strani o inusuali per un bambino di questa età, che includono strani movimenti delle dita, posture peculiari delle mani o del corpo, fissarsi o colpirsi in parti del corpo, auto-aggressività, dondolamenti, ruotare su sé stessi, agitazione delle dita, o camminare sulle punte dei piedi.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Uso del corpo gravemente anormale. Intensi o frequenti movimenti del tipo descritto precedentemente, sono segni di un uso del corpo gravemente anormale.
    Questi comportamenti possono persistere nonostante i tentativi di scoraggiarli o di coinvolgere il bambino in altre attività.

V – Uso degli oggetti

  • 1 Appropriato utilizzo ed interesse verso giocattoli ed altri oggetti. Il bambino mostra normale interesse nei giocattoli ed altri oggetti appropriati per la sua età ed usa questi giocattoli in maniera appropriata.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Interessante lievemente inappropriato verso giocattoli ed altri oggetti, o nel loro uso. Il bambino può mostrare interessi particolari in un giocattolo oppure giocarvi in un modo infantile inappropriato (come sbatterlo o morsicarlo).
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Interesse ed uso di giocattoli ed altri oggetti moderatamente inappropriato. Il bambino può mostrare poco interesse nei giocattoli o altri oggetti, o può restare assorto nell’utilizzarli in qualche strano modo. Egli si concentra su qualche insignificante parte del giocattolo, restando incantato alla vista della luce che vi si riflette, muoverne ripetitivamente alcune parti, o giocare esclusivamente con un solo oggetto.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Interesse ed uso di giocattoli ed oggetti gravemente inappropriato. Il bambino può impegnarsi nelle stesse attività di cui alla descrizione precedente, con maggiore frequenza ed intensità. è difficile da distogliere da queste attività inappropriate una volta che le inizia.

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VI – Adattamento ai cambiamenti

  • 1 Risposta appropriata all’età verso i cambiamenti. Mentre il bambino può notare o commentare cambiamenti nelle routine, accetta queste variazioni senza stress immotivato.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Adattamento ai cambiamenti lievemente inappropriato. Quando un adulto tenta di cambiare attività, il bambino può continuare a fare lo stesso compito o ad usare gli stessi materiali.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Adattamento ai cambiamenti moderatamente inappropriato. Il bambino resiste attivamente ai cambiamenti nelle routine, tenta di proseguire con le vecchia attività ed è difficile distoglierlo. Può irritarsi o intristirsi se una routine prestabilita viene alterata.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Adattamento ai cambiamenti gravemente inappropriato. Il bambino mostra severe reazioni al cambiamento. Se si forza una variazione, può diventare estremamente arrabbiato e non cooperativo, e reagire con furia.

VII – Risposta visiva

  • 1 Risposta visiva appropriata all’età. La reazione visuale è normale ed appropriata per l’età. La vista è utilizzata insieme agli altri sensi come mezzo di esplorazione di nuovi oggetti.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Risposta visiva leggermente anormale. Il bambino occasionalmente deve essere richiamato per guardare un oggetto. Il bambino può essere maggiormente interessato nel guardare specchi o illuminazioni anziché compagni, può ogni tanto fissare nel vuoto, o può anche evitare di guardare la gente negli occhi.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Risposta visiva moderatamente anormale. Il bambino deve essere richiamato frequentemente per guardare a ciò che sta facendo. Può fissare nel vuoto, evitare di guardare le persone negli occhi, guardare
    agli oggetti da angoli inusuali, o tenere gli oggetti molto vicino agli occhi.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Risposta visiva gravemente anormale. Il bambino evita costantemente di guardare le persone o certi
    oggetti, e può mostrare forme estreme di altre peculiarità visive di cui alla descrizione precedente.

VIII – Risposta uditiva

  • 1 Risposta uditiva appropriata all’età. Le proprietà uditive del bambino sono normali ed appropriate per l’età. L’udito è utilizzato insieme agli altri sensi.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Risposta uditiva leggermente anormale. Possono esserci alcune carenze di risposte, o lievi reazioni eccessive a certi suoni. Le risposte ai suoni possono essere ritardate e può essere richiesta la ripetizione
    per catturare l’attenzione del bambino. Il bambino può essere distratto da suoni estranei.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Risposta uditiva moderatamente anormale. Le risposte del bambino ai suoni variano, spesso ignora un suono le prime volte che viene prodotto. Può spaventarsi o tapparsi le orecchie quando ascolta alcuni rumori quotidiani.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Risposta uditiva gravemente anormale. Il bambino reagisce in maniera estremamente evidente troppo/troppo poco ai suoni, indipendentemente dal tipo.

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IX – Gusto, olfatto, e uso e risposta al tatto

  • 1 Uso e risposte normali del gusto, olfatto e tatto. Il bambino esplora nuovi oggetti in maniera appropriata all’età, generalmente per sensazione ed osservazione. Il gusto e l’olfatto vengono usati, quando appropriato. Quando reagisce a lievi e minimi dolori, il bambino mostra fastidio ma non reagisce eccessivamente.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Uso e risposte del gusto, olfatto e tatto leggermente anormali. Il bambino può persistere a mettersi gli oggetti in bocca; può odorare o assaggiare oggetti non commestibili; può ignorare o reagire eccessivamente ai dolori lievi che un bambino normale esprimerebbe come fastidio.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Uso e risposte del gusto, olfatto e tatto moderatamente anormali. Il bambino può essere moderatamente preoccupato nel gustare, odorare, o toccare oggetti o persone. Il bambino può sia reagire eccessivamente che troppo poco.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Uso e risposte del gusto, olfatto e tatto gravemente anormali. Il bambino è assorto con l’odorare, assaggiare o sentire gli oggetti più per le sensazioni che ne derivano che per la normale esplorazione od uso dell’oggetto stesso. Il bambino può ignorare completamente il dolore o reagire in maniera estrema a piccoli fastidi.

X – Paura e apprensione

  • 1 Paura ed apprensione normali. Il comportamento del bambino è appropriato sia alle situazioni che all’età.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Paura ed apprensione leggermente anormali. Il bambino mostra occasionalmente troppa o troppo poca paura o nervosismo, comparato alle reazioni di un bambino normale della stessa età in situazione simile.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Paura ed apprensione moderatamente anormali. Il bambino mostra spesso maggiore o minore paura del normale, anche rispetto ad un bambino più piccolo nella stessa situazione.
  • 3,5Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Paura ed apprensione gravemente anormali. La paura persiste anche dopo ripetute esperienze con oggetti o eventi inoffensivi. è estremamente difficile calmare o consolare il bambino. Il bambino può inoltre mostrare di non valutare appropriatamente i pericoli che altri bambini della stessa età evitano.

XI – Comunicazione verbale

  • 1 Comunicazione verbale normale, appropriata all’età ed alla situazione.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Comunicazione verbale leggermente anormale. Il linguaggio mostra complessivamente un ritardo. La maggior parte del linguaggio è significativo, comunque si possono avere alcune ecolalie od inversione dei pronomi. Può anche essere usata occasionalmente qualche parola particolare o gergale.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente la successiva.
  • 3 Comunicazione verbale moderatamente anormale. Il linguaggio può essere assente. Se si presenta, la comunicazione verbale può essere un misto di linguaggio significativo e di espressioni gergali, ecolalie o inversione dei pronomi.
    Alcune peculiarità relative alla parte del linguaggio significativa includono eccessive domande o interesse verso un particolare argomento .
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Comunicazione verbale gravemente anormale. Non viene utilizzato un linguaggio significativo. Il bambino può emettere strilla infantili, suoni strani o animaleschi, parole riproducenti rumori complessi, o
    può mostrare un uso di alcune parole, o frasi sensate, persistente e bizzarro.

XII – Comunicazione non verbale

  • 1 Uso normale della comunicazione non verbale, appropriata all’età ed alla situazione.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Uso leggermente anormale della comunicazione non verbale. Impiego immaturo della comunicazione non verbale; il bambino riesce ad indicare o raggiungere ciò che vuole solo in maniera imprecisa, in situazioni dove altri bambini della stessa età riescono ad puntare e gesticolare più specificatamente per indicare ciò che vogliono.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Uso moderatamente anormale della comunicazione non verbale. Il bambino non riesce generalmente ad esprimere le sue necessità o desideri in maniera non verbale, e non riesce a comprendere la comunicazione non verbale degli altri.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Uso gravemente anormale della comunicazione non verbale. Il bambino usa solamente gesti peculiari o bizzarri senza apparente significato, e non mostra consapevolezza del significato associato ai gesti o espressioni facciali degli altri.

XIII – Livello di attività

  • 1 Normale livello di attività per età e circostanze. Il bambino non è più attivo o meno attivo di un bambino normale della stessa età in situazione simile.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Livello di attività leggermente anormale. Delle volte il bambino può essere sia un po’ irrequieto che in qualche modo pigro e con movimenti lenti. Il suo livello di attività interferisce solo leggermente con le sue prestazioni.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Livello di attività moderatamente anormale. Il bambino può essere molto attivo e difficile da contenere. Può avere energie senza fine e non addormentarsi rapidamente la notte, come pure può mostrarsi letargico e necessitare di grande sollecitazione per fare le cose.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Livello di attività gravemente anormale. Il bambino esibisce estrema attività o inattività e può inoltre passare da un estremo all’altro frequentemente.

XIV – Livello e consistenza di risposta intellettiva

  • 1 L’intelligenza è normale e ragionevolmente consistente attraverso le varie aree. Il bambino è intelligente come tipico per la sua età e non ha alcun inusuale abilità o deficit intellettivo.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Funzionamento intellettivo leggermente anormale. Il bambino non è così intelligente come altri bambini della sua età. Le abilità appaiono similmente ritardate in tutte le aree.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Funzionamento intellettivo moderatamente anormale. Il bambino in generale non è così intelligente come suoi pari, comunque può avere un funzionamento pressoché normale in una o più aree intellettive.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Funzionamento intellettivo gravemente anormale. Mentre il bambino non è così intelligente come i suoi pari, può avere un funzionamento anche superiore ai bambini normali della stessa età in una o più aree.

XV – Impressione generale

  • 1 Non autistico. Il bambino non mostra alcuno dei sintomi caratteristici dell’autismo.
  • 1,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 2 Autismo lieve. Il bambino mostra solo alcuni sintomi o solo un lieve grado di autismo.
  • 2,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 3 Autismo medio. Il bambino mostra diversi sintomi o un moderato grado di autismo.
  • 3,5 Osservazione intermedia tra la precedente e la successiva.
  • 4 Autismo grave. Il bambino mostra molti sintomi o un grado molto grave di autismo.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Il naturopata sbaglia terapia: bimbo rischia di morire

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma NATUROPATA TERAPIA BIMBO MORIRE Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina Ano.jpgUn bambino inglese di appena quattro anni negli ultimi tempi aveva perso l’appetito, mangiava pochissimo ed era dimagrito molto, tutto ciò a causa colpa di una cura a base di una dose eccessiva integratori. Una situazione a rischio per la vita di questo bambino che soffre di autismo (un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale), che ha spinto i genitori a chiedere aiuto ai medici. Dopo una serie di test, i dottori hanno capito che il piccolo soffriva di ipercalcemia. Aveva livelli troppo alti di calcio nel sangue, ma anche di vitamina D. Una diagnosi che ha spinto la coppia a confessare di aver sottoposto il bimbo a una cura a base di ‘prodotti naturali’. Un cocktail di sostanze che ha danneggiato l’organismo del ragazzino e ha spinto gli esperti inglesi a lanciare un appello contro ‘le terapie fai-da-te’ sul British medical journal.

Integratori fai da te: rischio per la salute

Nella cura scelta dal naturopata inglese c’erano dosi eccessive di calcio, vitamina D, olio di fegato di merluzzo, latte di cammello, argento, zinco. La terapia era arricchita da solfato di magnesio, un ingrediente scelto per ‘depurare l’organismo’. “I genitori del bimbo ora sono devastati per quello che hanno fatto al figlio e per averlo fatto stare così male – spiega il report del Bmj – e la polizia ha aperto un’indagine nei confronti del naturopata che ha sbagliato la sua cura”. Ci sono volute ben due settimane per far guarire il bambino. Quando è stato ricoverato era iperidratato e aveva livelli di calcio altissimi, ora per fortuna è fuori pericolo. “Molte famiglie scelgono ‘cure naturali’ come queste – spiegano i medici del Bmj – ma questo caso dimostra che possono esserci gravi effetti collaterali che sono difficili da individuare anche per la mancanza di conoscenza di queste terapie”. E a volte anche la vita dei pazienti può essere a rischio aggiungono i medici inglesi. “Ci sono molti casi di complicanze, anche fatali, e probabilmente molti altri che non sono segnalati ai medici o che, a volte, non sono stati riconosciuti”.

Primum non nocere

“Il caso dimostra che purtroppo esistono persone che speculano sulla disperazione delle famiglie, a volte  per ignoranza altre volte con dolo – spiega Raffaele Falsperla, Presidente Società Italiana di Neurologia Pediatrica – . In Italia per fortuna esiste un “filtro” ed è il pediatria di famiglia che segue il bambino sin dalla nascita e rappresenta il vero “ambasciatore” nella tutela del minore.  A tutti va ricordato che il principio che dovrebbe guidare chiunque si occupa di salute del bambino è “ Primum non nocere”, cioè non fare nulla che potrebbe nuocere alla salute del bambino”. In questo caso la cura a base di integratori non sarebbe mai riuscita neppure a guarire il piccolo. “Gli integratori hanno delle indicazioni cliniche e non sono indicati nel caso di  disabilità intellettive non rientra fra queste. Dunque questo tipo di cura non era indicata per guarire il bambino autistico”.
Le “cure alternative”, spiegano ancora gli esperti del Bmj – sono molto diffuse tra i bambini con malattie croniche, tra cui l’autismo, per una serie di motivi. Questi possono includere l’insoddisfazione con le terapie tradizionali.

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