Si può vivere senza intestino? Colectomia e colostomia

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA ILEOSTOMIA COLOSTOMIA UROSTOMIA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari A PeneSi, è possibile vivere senza intestino, anche se sono necessarie alcune accortezze. Cominciamo col parlare del motivo per cui una persona si ritrova privata del proprio intestino: la colectomia.

Cos’è una colectomia?

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Differenze tra ileostomia, colostomia e urostomia

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA ILEOSTOMIA COLOSTOMIA UROSTOMIA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari A Pene.jpgPer comprendere meglio l’argomento trattato, leggi prima: Stomie: cosa sono, a che servono, quanti tipi esistono?

Esistono differenti tipi di stomia, perché differenti sono le cause e le zone corporee nelle quali si rende necessaria la realizzazione della stomia stessa.

Distinzione tra ileostomia e colostomia

Ileostomia e colostomia sono entrambe enterostomie e servono per mettere in comunicazione parti diverse dell’intestino con l’esterno, permettendo la fuoriuscita di feci e gas intestinali in caso di interventi chirurgici demolitivi.

Colostomia

Consiste nell’abboccamento all’esterno del colon nella parte sinistra dell’addome a seguito di chirurgia oncologica. È più facile da gestire rispetto alla ileostomia, perché le feci che sono già state private di parte dell’acqua che contenevano sono più formate. Questo permette di educare il paziente ad avvertire lo stimolo dell’evacuazione e con il tempo poter essere in grado di svuotare il colon, con l’ausilio della sacca, a orari abbastanza regolari per poter avere una vita meno condizionata dalla stomia. Si può ricorrere anche all’uso di clisteri evacuativi per facilitare il compito all’intestino che con il tempo e la costanza normalizzerà il funzionamento in modo regolare.

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Ileostomia

Consiste nell’abboccamento all’esterno dell’ileo quindi nella parte destra dell’addome a seguito di chirurgia oncologica. La gestione di questa stomia è più complessa rispetto alla colostomia in quanto le feci sono meno formate, quindi molto liquide e la presenza di enzimi proteolitici può generare arrossamento dell’abboccamento dell’intestino verso l’esterno.

Da quanto detto appare chiaro che le principali differenze sono che le ileostomie risiedono sull’addome in basso a destra (mentre le colostomie sono in basso a sinistra) e che mentre nelle ileostomie le feci fuoriescono in maniera quasi continua, sono più acide, abbondanti e liquide ma con meno gas, invece nelle colostomie le feci fuoriescono con gas più abbondanti ma praticamente solide, il che rende le colostomie più pratiche da gestire.

A livello addominale, lievemente più in alto rispetto allle enterostomie, si può ritrovare anche la zona dove vengono create le urostomie.

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Urostomia

Un’urostomia è una deviazione dell’urina creata chirurgicamente in caso di particolari interventi chirurgici particolarmente demolitivi, ad esempio è possibile realizzare un’urostomia quando viene rimossa la vescica ed è necessario creare un nuovo sistema per la raccolta e il passaggio verso l’esterno dell’urina del paziente. Per creare una urostomia il chirurgo utilizza un pezzo dell’intestino tenue per formare un nuovo canale attraverso il quale far passare l’urina. Gli ureteri sono collegati a un’estremità del canale, mentre l’altra estremità viene portata attraverso un’apertura nella parete addominale. L’ovvia differenza con le enterostomie viste all’inizio dell’articolo, è che mentre le enterostomie permettono il passaggio di feci e gas intestinali verso l’esterno, invece l’urostomia permette il passaggio dell’urina.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Stomie: cosa sono, a che servono, quanti tipi esistono?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma STOMIE COSA SONO SERVONO TIPI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpegLa parola “stomia” (in inglese “stoma”) deriva dal greco e significa “apertura”. È il risultato di un intervento chirurgico attraverso il quale si crea un’apertura attraverso la cute che consente pertanto il passaggio di vari elementi (gas, urina, feci) dall’interno all’esterno del corpo attraverso un canale neoformato. Una stomia può essere temporanea o definitiva.

Perché una stomia può essere necessaria?

Questo passaggio alternativo si rende necessario in quegli interventi in cui la via naturale con l’esterno non può essere raggiunta o viene ad essere eliminata, ad esempio in caso di amputazione dell’ano in corso di interventi per rimuovere grosse masse tumorali della zona, o “scavalcata”, come avviene in alcune stomie temporanee.

Quali tipi di stomia esistono?

Esistono vari tipi di stomie, tra cui:

  • enterostomie (ileostomia e colostomia) che permettono il passaggio di feci e gas);
  • tracheostomia: permette di aprire una via respiratoria alternativa a livello della trachea, quando serva una intubazione endotracheale prolungata o in caso di interventi chirurgici che rendono impossibile l’intubazione;
  • urostomia: permette il passaggio di urina verso l’esterno, in caso di rimozione della vescica.

Per approfondire leggi: Differenze tra ileostomia, colostomia e urostomia

La stomia, in molti casi, è l’unica soluzione per poter affrontare una patologia che ha necessitato una importante demolizione chirurgica, specie in caso di grandi masse tumorali. Pur rappresentando, specie la definitiva, un elemento che diminuisce la qualità della vita del paziente e fonte di disagio per esso, va comunque vissuta come la soluzione di un problema e non come un problema essa stessa.

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Gestire le stomie enteriche: consigli

La pulizia deve essere molto accurata e nell’applicare la sacca si deve fare attenzione a non posizionarla troppo lenta altrimenti ci sarà una sicura fuoriuscita delle feci che appunto possono irritare la stomia. Il posizionamento non deve essere nemmeno troppo stretto altrimenti la stomia viene strozzata e viene meno l’irrorazione sanguigna con conseguente necrosi dei tessuti. Le sacche per le stomie sono di due tipi: monopezzo e a due pezzi (parte adesiva più sacca). La loro applicazione deve essere valutata anche in base al fatto che il paziente sia allettato o meno.Sostituire sempre la sacca quando è piena per due terzi per evitare che il peso la stacchi. Per ovviare al cattivo odore per la formazione di gas oggi è possibile trovare in commercio sacche dotate di filtri, rimane comunque importante una adeguata alimentazione.

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Gestire la stomia a casa, a chi rivolgermi?

Per avere un supporto professionale nella gestione casalinga di una stomia, potete contattare uno stomaterapista, cioè un infermiere specializzato nella gestione della stomia. Ti aiuterà inizialmente a gestire la stomia e successivamente ti accompagnerà in un percorso educativo che ti consentirà di diventare autonomo nella gestione della stomia.

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