Differenza tra fumo attivo, passivo e terziario

MEDICINA ONLINE CIGARETTE SIGARETTA FUMO PASSIVO ATTIVO TERZIARIO DANNI DIFFERENZE NICOTINA SMETTERE DI FUMARE NO STOP SMOKING CANCRO POLMONE TOSSICODIPENDENZA VIZIO ARIA TUMORE.jpgFumo attivo (o “diretto” o “centrale”)

Il fumo attivo, chiamato anche diretto o centrale (in inglese “mainstream smoke”), è quello inalato e aspirato direttamente dalla sigaretta accesa, dal fumatore stesso, cioè dalla persona che fuma la sigaretta. Una persona vicina al fumatore NON aspira fumo “attivo”.

Fumo passivo (o “secondario”, “indiretto”, “laterale”)

Il fumo attivo, una volta emesso nell’ambiente, diventa fumo passivo, chiamato anche “secondario”, “indiretto” o “laterale” (in inglese “sidestream smoke”). Il fumo passivo è aspirato involontariamente da persone poste nelle vicinanze di una fonte di fumo attivo, rappresentato sia dal prodotto della lenta combustione della sigaretta, sia quello prodotto dall’espirazione del fumo dal fumatore.

Fumo terziario

Il fumo terziario è meno conosciuto degli altri due tipi e per certi versi, proprio per questo, paradossalmente potenzialmente più pericoloso. Il fumo terziario è rappresentato dalle sostanze nocive derivate dal fumo di sigaretta, che si depositano invisibili su vestiti, letti, coperte, tende, mobili. Supponiamo ad esempio che vi andiate a fumare una sigaretta sul balcone: evitate ai vostri figli il fumo passivo ma parte delle sostanze nocive sprigionate rimangono “appiccicate” addosso ai vostri vestiti e quando tornate in casa e vi avvicinate ai vostri figli, loro le ispireranno. Un altro esempio tipico è soggiornare in una stanza d’albergo precedentemente abitata da qualcuno che ci ha fumato dentro: anche se apparentemente pulita, questa stanza rappresenta una sorta di “camera a gas” per voi e soprattutto per i vostri figli, specie entro i primi anni di vita ed ancor di più se il bimbo ha meno di 12 mesi ed il suo sistema respiratorio è ancora molto delicato.

Per approfondire, leggi:

I migliori prodotti per il fumatore che vuole smettere di fumare

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, pensati per il fumatore che vuole smettere di fumare o che ha smesso da poco:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Differenza tra danni del fumo attivo, passivo e terziario

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Quali danni provoca il fumo attivo?

E’ ormai dimostrato che il fumo attivo è la principale causa di tumore del polmone. Inoltre, aumenta l’incidenza nei fumatori di malattie del cavo orale come il tumore alla bocca o di altre neoplasie come quelle del pancreas, dell’esofago e delle vie urinarie. Per alcune malattie polmonari come la bronchite cronica e l’enfisema, che hanno un andamento progressivo ed invalidante, il fumo di sigaretta è il fattore di rischio più importante, senza dimenticare le malattie cardiovascolari (infarto, ictus, aneurismi) che risultano più frequenti nei fumatori rispetto ai non fumatori. Ed ancora, la durata media della vita è minore nei fumatori rispetto ai non fumatori, di ben 11 anni!

Quali danni provoca il fumo passivo?

Ricerche di chimica analitica hanno dimostrato che nel fumo passivo alcune sostanze irritative, ossidanti e cancerogene sono presenti addirittura in concentrazione superiore rispetto al fumo attivo, ma, fortunatamente, il fumo passivo è molto diluito nell’aria dell’ambiente, quindi, si inala di meno rispetto al fumo attivo che è, invece, tutto concentrato all’interno dell’apparato respiratorio del fumatore. Inoltre, è il principale inquinante degli ambienti chiusi, quindi, per ridurre il rischio legato all’esposizione al fumo passivo si devono aprire le finestre e cambiare l’aria il più spesso possibile. E’ provato che il fumo passivo è in grado di provocare in persone che soffrono di asma il rischio di riacutizzazione della malattia, senza considerare che una costante esposizione a fumo passivo renda il soggetto inconsciamente dipendente dalla nicotina: non sono rari i casi di persone non fumatrici  ma conviventi di fumatori che, quando la convivenza è terminata, hanno avvertito i sintomi dell’astinenza da nicotina ed in alcuni casi hanno iniziato loro stessi a fumare.

Quali danni provoca il fumo passivo?

Pur provocando meno danni rispetto al fumo attivo e passivo, il terziario è potenzialmente più pericoloso proprio perché si tende spesso a sottovalutarlo. I genitori di un bimbo non dovrebbero quindi solo smettere di fumargli vicino, dovrebbero smettere completamente di fumare, dal momento che il fumo terziario alza nel bambino il rischio di sviluppare bronchioliti, asma ed in generale varie patologie respiratorie.

Leggi anche: Fa più male il fumo attivo, passivo o terziario?

Danni da fumo attivo, passivo e terziario nelle donne incinte

Le donne in gravidanza fumatrici o che abitano in ambienti ricchi di fumo passivo e terziario, hanno un rischio aumentato di aborto spontaneo, possono andare incontro all’eventualità che, alla nascita, il neonato sia sottopeso e che incorra in un rischio maggiore di “morte improvvisa del lattante” (SIDS) e che nei primi anni di vita di avere problemi di malattie respiratorie rispetto agli altri. Allo stesso modo, i bambini figli di fumatori vanno incontro molto più frequentemente a infezioni respiratorie invernali acute ed è certo che questi bambini corrono un rischio maggiore di diventare persone asmatiche.

Per approfondire, leggi: Morte in culla (SIDS): prevenzione, cause, sintomi e percentuale dei casi

Come si valuta il grado di esposizione al fumo?

In alcuni centri si esegue la valutazione del monossido di carbonio esalato. Si tratta di una analisi ambulatoriale che si svolge in pochi minuti con l’utilizzo di un particolare strumento in cui la persona espira. A questo punto sul computer appare l’indicazione della quantità di monossido di carbonio che la persona ha assorbito, dando in modo chiaro e preciso un’idea sul grado di intossicazione causato dall’assunzione attiva, passiva o terziaria del fumo da parte di questa persona. L’analisi è eseguibile sia sui fumatori sia sui non fumatori e segnala, a seconda del risultato, se la persona è un fumatore, se ha appena fumato e, comunque, il grado di esposizione al fumo.

I migliori prodotti per il fumatore che vuole smettere di fumare

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, pensati per il fumatore che vuole smettere di fumare o che ha smesso da poco. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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Addio sigarette: un test per scegliere le terapie su misura per smettere di fumare

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La ricerca

Lavorando su un semplice prelievo di sangue, i ricercatori hanno individuato le caratteristiche genetiche individuali che influenzano il rischio di diventare dipendente dal fumo di sigaretta o anche la difficoltà a smettere di fumare pur con l’aiuto di una terapia farmacologica. Alcune variazioni nel DNA, specifiche per ciascun individuo, localizzate nei geni che determinano i recettori della nicotina – spiegano i ricercatori – sono risultate associate con il rischio di diventare dipendenti proprio dalla nicotina. In particolare, alcune di queste variazioni determinano anche un’ aumentata difficoltà a smettere di fumare in pazienti che hanno assunto degli specifici trattamenti farmacologici antifumo e hanno ricevuto un apposito supporto psicologico.

Smettere di fumare non è così facile

I risultati dello studio hanno anche purtroppo confermato quello che tanti fumatori sanno bene: smettere di fumare e soprattutto non riprendere a fumare dopo che si è smesso, non è affatto facile: benché poco dopo l’inizio della terapia antifumo oltre il 70% dei soggetti è riuscito a smettere di fumare, a un anno dall’ inizio del trattamento, molti sono ricaduti nella dipendenza dal fumo e solo il 47% dei soggetti ha smesso definitivamente. “Questi risultati – afferma Francesca Colombo, ricercatrice dell’Unità di Epidemiologia Genetica e Farmacogenomica dell’INT, oltre che coordinatrice dello studio – rappresentano il primo passo verso l’individuazione di un profilo genetico individuale, sulla base del quale si potrà definire un percorso terapeutico di disassuefazione dal fumo il più personalizzato ed efficace possibile”.

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Dopo quanto posso dire di aver smesso di fumare?

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La mia esperienza

A me è successo, dopo 15 anni da fumatore, di spegnere una sigaretta e dire: da ora in poi mi impegno per non fumare mai più. Sono passati cinque anni da quell’ultima sigaretta e solo ora – a distanza di molto tempo e non dopo una settimana –  posso dire che effettivamente quel giorno ho realmente smesso di fumare. Questo significa che devono passare cinque anni per considerarsi ex fumatore? Ovviamente no. Ripeto: non c’è un arco temporale preciso per avere il bollino “ex fumatore” ed anche se ci fosse, sicuramente non varrebbe per tutti. Ogni ex fumatore ha passato i giorni successivi alla sua ultima sigaretta soffrendo i sintomi dell’astinenza. Io pensavo di volermi accendere una sigaretta ogni 10 minuti, in modo ossessivo, per almeno una decina di giorni dopo aver smesso di fumare. Ma poi il tempo passa, i sintomi di astinenza diminuiscono gradatamente ed un bel giorno capita che ti guardi allo specchio e ti dici: ce l’ho fatta: sono un ex fumatore. Ma sono un “ex fumatore” o sono un “non fumatore”? C’è differenza?

Ex fumatore o non fumatore?

Sembra una distinzione da poco ed invece non lo è. Chiunque sia stato un fumatore abituale ed abbia smesso è un EX fumatore. Con “NON fumatore” ci si riferisce ad una persona che non ha mai fumato in vita sua. Dove sta la differenza? Per il resto della sua vita un EX fumatore ha un rischio molto più elevato di ricadere nel fumo, rispetto a chi non ha mai fumato in vita sua, esattamente come un ex alcolista o un ex eroinomane sono più a rischio di tornare ad essere un alcolizzato ed un eroinomane rispetto a chi non lo è stato mai in vita sua. Certo, più passa il tempo dall’ultima sigaretta spenta e più questo rischio di ricaduta si avvicina ad essere quasi accostabile a quello di un non fumatore, ma non sarà mai identico.

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Dieci anni

Mi preme comunque ricordare – anche per dare un bell’incentivo a chi ha smesso da poco tempo – che il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e cancro nell’ex fumatore torna a livelli accostabili a quelli di una persona che non ha mai fumato in vita sua, dopo circa 10 anni di astinenza dalle sigarette. Se vi sembra un periodo eccessivamente lungo, state sottovalutando i rischi delle sostanze cancerogene e RADIOATTIVE delle sigarette che avete per anni introdotto nel vostro corpo. Siamo ottimisti e vediamola così: il nostro organismo è così straordinario da rimettere a posto tutti i danni che gli avete inferto, in appena 10 anni! Però questo termine di 10 anni non ci deve suggerire che oltre tale limite temporale l’ex fumatore non è più a rischio di ricadute: possono anche passare mille anni, ma ad un fumatore basta anche solo fare qualche tiro da una sola sigaretta per ritornare nel circolo vizioso della dipendenza da nicotina e tornare ad essere un fumatore, magari ancora più incallito di prima. Questo per tornare al concetto che un “EX” sarà sempre più a rischio di un “NON”, anche a distanza di secoli.

Ma quindi?

Ma quindi quando puoi dire a te stesso: HO SMESSO DI FUMARE? Lo devi sapere tu. Devi sentirlo dentro. E soprattutto: devi essere sicuro che non accenderai mai più una sigaretta, anche se un meteorite stesse per distruggere la Terra. Quando i sintomi di astinenza saranno ridotti, quando non penserai più alle sigarette ogni 10 minuti e quando avrai la certezza che le sigarette non controlleranno mai più la tua vita qualsiasi cosa succeda… allora si: sarai dei nostri, sarai un orgoglioso EX FUMATORE!

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Cosa fare quando viene voglia di fumare: come faccio a reprimerla?

MEDICINA ONLINE SMETTERE DI FUMARE CHAMPIX VARENICLINA FUMO SIGARETTA TOP TABACCO NICOTINA TABAGISMO DIPENDENZA TOSSICODIPENDENZA DANNI FARMACO AIUTO PACCHETTO SIGARETTE SAPORE CANCRO POLMONI ICTUS INFARTOAvete appena smesso di fumare e vi siete resi conto di quanto sia difficile, specie i primi giorni, resistere ai sintomi da astinenza da nicotina e di quanto sia facile – invece – cedere alla voglia di fumare? Chi vi parla è stato fumatore per 15 anni e vi assicuro capisce perfettamente questa difficoltà. Oppure siete ancora fumatori e state pianificando tutta una serie di comportamenti che vi aiuteranno a non fumare più una volta che avrete smesso? Oppure avete un parente o amico che volete tenere lontano dalla nicotina? In tutti e tre i casi questo è l’articolo giusto: qui troverete i migliori consigli, da quelli apparentemente più banali a quelli più insoliti, per resistere alla dipendenza da nicotina e – soprattutto – PER PREVENIRLA. Con me (e con parenti, amici e pazienti) hanno funzionato e funzionano ancora oggi, dopo 5 anni che ho spento l’ultima sigaretta.

1) Prendi un foglio e scrivi i motivi per cui non vuoi più fumare

Un sistema che per me ha funzionato è stato scrivere su un foglio i motivi per cui non volevo più fumare ed ogni volta che mi riveniva (e mi riviene!) voglia di fumare, rileggevo lentamente e con calma tutte le motivazioni per cui avevo voluto così tanto smettere. Prova a farlo anche tu: ti aiuteranno a controllarti! Ecco qui qualche esempio in cui forse ti ritroverai e che ha fornito molta motivazione al sottoscritto:

  • Perché vuoi fare una rampa di scale senza avere il fiatone.
  • Perché vuoi bene alla tua salute.
  • Perché vuoi evitare di avere il catarro ogni mattina.
  • Perché vuoi smettere di perdere soldi inutilmente.
  • Perché non vuoi essere uno schiavo delle tue dipendenze.
  • Perché stai perdendo il sonno, dimenticando di mangiare e ti senti sempre stanco e nervoso a causa delle sigarette.
  • Perché vuoi tornare a respirare bene.
  • Perché vuoi che la tua vita duri 11 anni di più.
  • Perché vuoi goderti una serata al ristorante con gli amici, anziché fare avanti/indietro ad ogni portata per andare fuori a fumare.
  • Perché senti di aver perso il rispetto per te stesso, la tua dignità e “il controllo sulla tua vita”.
  • Perché vuoi apparire più bello e con una pelle più giovane.
  • Perché vuoi bene ai tuoi cari e ti rendi conto che fumargli vicino danneggia anche la loro salute.
  • Perché vuoi smettere di avere l’alito cattivo.
  • Perché vuoi smettere di far respirare il tuo fumo ai tuoi figli.
  • Perché non vuoi dare il cattivo esempio ai tuoi figli.

2) Avere fiducia nel tempo

Se sei un ex fumatore da pochi giorni ed ogni 10 minuti devi resistere alla voglia di fumare, ti invito a riflettere sul fatto che i sintomi di astinenza sono maggiori i primi giorni e tendono a diminuire col tempo quindi la strada che ti attende è sempre più facile – giorno dopo giorno – di quella che hai già percorso. Non disperarti quindi: abbi fiducia in te e nel fatto che la voglia “matta” di oggi, domani sarà più facile da governare e tra una settimana diminuirà ancora.

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3) Ricordati che basta un tiro per tornare nel circolo vizioso

Ogni volta che mi riviene voglia di fumare, il mio cervello elabora sempre la stessa frase: è passato così tanto tempo da quando ho smesso che ormai sono “fuori pericolo”: non mi farà certo male fare qualche tiro! Mi accendo solo una sigaretta e basta. Ed invece no, non fate questo errore! Riflettete sul fatto che basta solo un tiro per ritornare nella dipendenza. Soprattutto se l’ex fumatore è stato un forte fumatore, ha solo due scelte: o non fumare mai più e rimanere ex fumatore, o farsi “anche solo un tiro” e tornare ad essere fumatore abituale. Non esiste “fumo solo una e basta” perché poi tornerà ad essere “ne fumo solo una ogni tanto” e finirai col tornare a fumare più di prima. A tal proposito leggi anche: Non fare più nemmeno un tiro: il libro gratuito per chi ha smesso e per chi vuole smettere di fumare

4) Stevia

Esiste una pianta che sembrerebbe avere il potere di diminuire i sintomi di astinenza e quindi il desiderio di fumare, sto parlando della stevia rebaudiana o, più semplicemente stevia, una pianta che viene spesso usata come dolcificante naturale in alternativa allo zucchero o al miele. La stevia è reperibile in forma liquida in tutti i negozi di alimenti naturali o supermercati ma può essere anche coltivata facilmente a casa e può aiutarvi a sentire meno i sintomi dell’astinenza da nicotina; a tal proposito leggi: La stevia ti aiuta a smettere di fumare sigarette: come assumerla

5) Resistete 2 o 3 minuti

Oggi la voglia di fumare mi viene mediamente una volta al mese ma quando ho smesso, specie i primi giorni, la sigaretta si materializzava nel mio cervello circa una volta ogni 10 minuti. Una ossessione martellante a cui è facile cedere prima o poi. Tuttavia il lato positivo era che il pensiero arrivava velocemente ma altrettanto velocemente spariva. Bastava resistere 2 o 3 minuti massimo e il “picco di desiderio” spariva: la battaglia era vinta. Imparate a resistere per 2 o 3 minuti ogni volta e vincerete la guerra! Per resistere può essere utile trovare un rapido diversivo, che vediamo nel punto seguente.

6) Fate qualcosa che vi impegni il cervello

Per creare un diversivo efficace, scegli un’attività che puoi iniziare con estrema rapidità, nel momento stesso in cui cominciate a sentire i sintomi della mancanza del fumo. Alcuni esempi che con me funzionano sono:

  • alzarsi per bere un bicchiere d’acqua;
  • mangiare un frutto;
  • fare degli stiramenti;
  • andare su Amazon e cercare qualche offerta interessante;
  • lavarsi i denti, la faccia, i capelli…;
  • usare una tecnica di rilassamento;
  • stendere lo smalto per le unghie;
  • stendere una crema idratante sul viso o sulle mani;
  • mangiare una caramella o un pezzo di liquirizia;
  • alzarsi dal tavolo prima del solito;
  • andare su Facebook, Twitter, Instagram o altro social per controllare le notifiche;
  • chiamare o chattare un amico/a;
  • guardarsi allo specchio e vedere che senza fumo la pelle è più bella;
  • suonare uno strumento musicale;
  • mettersi un lucidalabbra;
  • leggere (o rileggere) il libro di Allen Carr “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo”;
  • fare una lista dei viaggi che ti piacerebbe fare;
  • contare i soldi risparmiati evitando di comprare le sigarette e fare una lista delle cose che ti ci potresti comprare;
  • farsi la barba;
  • leggere i miei articoli sullo smettere di fumare cliccando qui;
  • cantare una canzone;
  • uscire di casa e vai a passeggiare;
  • mettere a posto la scrivania;
  • fare una partita ad un videogames sullo smartphone;
  • accendere la radio;
  • vedere un video divertente su You Tube;
  • fare una doccia;
  • vedersi un telefilm che ci piace;
  • rileggere più volte la famosa lista vista al punto 1 di questo articolo.

Non usate una tecnica diversiva che abbia bisogno di eccessiva preparazione: deve essere effettuabile rapidamente e senza la necessità di troppi oggetti. Usate una azione piacevole: una azione noiosa non vi aiuta a resistere sul lungo periodo.

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7) Gomme, cerotti o pastiglie con nicotina

Non sono mai stato un grande fan dei sostituti delle sigarette contenenti nicotina anche perché con me non hanno funzionato, anzi hanno prolungato il periodo dei sintomi di astinenza una delle tante volte in cui ho provato a smettere senza riuscirci. E’ però vero che tali sistemi per qualcuno funzionano quindi, se vi prende una voglia improvvisa, potreste aiutarvi assumendo un una gomma o una pastiglia di nicotina da sciogliere sotto la lingua: agiscono rapidamente e forniscono una piccola dose di nicotina che calma l’astinenza. Al posto di questi sistemi rapidi, potete pensare ad un approccio più “24 ore su 24”, applicando un cerotto alla nicotina che rilascia nicotina in modo lento per tutto il giorno. Attenzione però a non esagerare: troppe gomme o cerotti in contemporanea possono fare molto male alla salute. Chiedete sempre consiglio al vostro medico su come assumerli.

8) Usa un farmaco

Io ho smesso così. Esistono vari tipi di farmaci per smettere di fumare, ma io vi indico l’unico che con me abbia davvero funzionato: il Champix. Mi ha salvato la vita. Per approfondire leggi: Champix: funziona davvero per smettere di fumare?

9) Evita gli alcolici

Vari studi hanno confermato che l’assunzione di alcolici tende ad aumentare la voglia di assumere nicotina, quindi se avete appena smesso e volete prevenire la voglia di fumare il più possibile, evitate – o almeno limitate il più possibile – l’assunzione di alcolici: la vostra salute ve ne sarà doppiamente grata.

10) Evita pasti troppo abbondanti

Per lo stesso motivo del punto precedente, cerca di evitare pasti troppo abbondanti. La nicotina ha un’azione anoressizzante di conseguenza una volta abbandonate le sigarette l’appetito aumenta, quindi se avete smesso di fumare da poco la vostra voglia di mangiare sarà alle stelle, anche perché le vostre papille gustative “rinate” vi faranno sentire meglio i sapori e l’assenza di dopamina determinata dall’assenza delle sigarette, vi spingerà verso cibi estremamente gustosi ed ipercalorici . Ed invece dovete cercare di contenervi, sia per evitare l’obesità, sia perché pasti troppo abbondanti fanno aumentare in voi la voglia di fumare. Meglio mangiare più volte e con minori quantità, piuttosto che poche volte e tanto: avrete meno voglia di fumare.

11) Evita il caffè o il tè

Bere caffè o tè può farti aumentare la voglia di fumare: nei primi giorni in cui ho smesso di fumare, io li ho evitati accuratamente (specie il caffè, pur amandolo molto) e vi posso assicurare che questo mi ha aiutato molto a smettere.

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12) Ricordate i benefici

Anche se non avete seguito il consiglio del punto 1 (compilare una lista con i motivi per cui hai smesso di fumare), se vi viene voglia di accendervi una sigaretta potete comunque fermarvi un istante e richiamare alla mente uno dei benefici immediati che avete ottenuto smettendo di fumare: non avete più un alito da fumatore, i vostri figli non respirano più le sostanze tossiche contenute nel fumo passivo, siete liberi dalla schiavitù della sigaretta, i vostri capelli e i vostri vestiti non hanno più l’odore sgradevole lasciato dalla sigaretta… Per altre motivazioni ritorna al punto 1.

13) Evitate amici che vi fumano davanti

Uno dei sistemi per evitare di pensare continuamente alle sigarette è quello di evitare accuratamente amici fumatori e posti dove il fumo di sigaretta è sempre intorno a voi: occhio non vede, cuore non duole!

14) Ricordati quanto è stato difficile smettere

Come già accennato al punto 2, i sintomi di astinenza tendono a diminuire nel tempo quindi è probabile che i tuoi sintomi siano minori oggi rispetto al giorno in cui hai deciso di spegnere l’ultima sigaretta. Se cedi ora e ritorni ad essere fumatore – ammettendo che il tuo scopo ultimo sia comunque smettere del tutto prima o poi – dovrai “tornare al punto di partenza” e soffrire ancora più di ora per riprovare a smettere. Ricordati: è più facile resistere di fumarsi una sigaretta quando si è ex fumatori, piuttosto che smettere di fumare quando si è fumatori.

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Dipendenza da nicotina: come smettere di fumare sigarette in 20 passi

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Quando passa la voglia di fumare?

MEDICINA ONLINE FUMO FUMARE SIGARETTE SMETTERE MARIJUANA DROGA DHT DIPENDENZA MALE TUMORE CANCRO POLMONI TOSSICODIPENDENZA NICOTINA CANCEROGENO GRASSO METABOLISMO DIMAGRIRE INGRASSAREAvete smesso di fumare da poche ore e già vi chiedete quando la voglia di sigaretta vi passerà del tutto? Oppure avete smesso da un mese ma vi fate la stessa domanda da 30 giorni? Da ex fumatore vi capisco benissimo. Subito dopo aver smesso di fumare, mi veniva voglia di fumare mediamente una volta ogni 5 minuti!
La risposta che si da sempre alla domanda del titolo è “circa 2 settimane“. Si dice “lasciate passare 2 settimane e la voglia di fumare diminuisce”. In effetti è generalmente così, ma ve lo dico subito: questo limite temporale non è un dato assoluto, quindi non aspettatevi che il quindicesimo giorno dopo aver smesso di fumare vi sveglierete senza più avere voglia di accendervi una sigaretta. La verità è che purtroppo non c’è una risposta netta alla vostra domanda: se siete stati fumatori per poco tempo e fumavate poche sigarette al giorno potreste avere sintomi forti dell’astinenza effettivamente per un paio di settimane, ma se siete stati forti fumatori per molti anni, i sintomi forti dell’astinenza potrebbero durare varie settimane o addirittura vari mesi. La nicotina è una droga e quando il cervello l’ha assunta per tanto tempo, continua a desiderarla a lungo, molto a lungo.

Solo brutte notizie?

No: una cosa positiva certa è che, a prescindere da tutto, i sintomi dell’astinenza da nicotina tendono a diminuire nel tempo ed essere meno fastidiosi. Voglio però chiudere con un avviso: una sottile voglia di fumare probabilmente vi resterà per sempre, su questo bisogna mettersi l’anima in pace e non illudersi. Io ho smesso da 5 anni e quando vedo gli altri fumare, per un millisecondo la voglia ritorna. Conosco persone che hanno smesso da 30 anni ed ancora oggi fumerebbero volentieri una sigaretta, anche se ciò ovviamente non è valido per tutti e magari a voi delle sigarette – tra poche settimane -non importerà più nulla del tutto. L’importante è che, una volta smesso di fumare, anche a distanza di anni, non facciate l’errore di sentirvi del tutto “fuori pericolo” e di potervi accendere “una sola sigaretta”: basta infatti solo qualche tiro, per ritornare nel circolo vizioso della sigaretta.

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Perché mi viene sempre voglia di fumare una sigaretta?

MEDICINA ONLINE FUMARE FUMO SIGARETTE NICOTINA DIPENDENZA DROGA TOSSICODIPENDENZA CANCRO TUMORE POLMONI GRASSO SMETTERE INGRASSARE DIMAGRIRE METABOLISMO CENERE MOZZICONE GIOVANI TABACCOPerché ti viene voglia di fumare? Perché ti viene così spesso? Perché quando ti viene la voglia di fumare è così difficile per te evitare di accenderti un sigaretta? Perché ti piace? Non esattamente. La risposta è semplice e non ti piacerà: fumi perché sei un tossicodipendente. Potresti dire: “ma io non sono mica un drogato”. Ed invece lo sei: in quanto come fumatore abituale sei dipendente dalla nicotina, esattamente come un eroinomane abituale è dipendente dall’eroina. Per comprendere meglio il meccanismo, dobbiamo partire una molecola presente nel nostro corpo, chiamata dopamina.

Cos’è la dopamina? 
La dopamina è un neurotrasmettitore, cioè una sostanza che veicola le informazioni fra i neuroni attraverso la trasmissione sinaptica. Ha molte funzioni, tra cui importantissima è la sua capacità di agire sul sistema nervoso simpatico causando l’accelerazione del battito cardiaco e l’innalzamento della pressione del sangue.
L’effetto che più ci interessa per capire il legame tra sigaretta, nicotina, dopamina e dipendenza, è quello legato alla “ricompensa“. Stimoli piacevoli fisiologici come il fare l’amore, il mangiare, il bere o stimoli piacevoli artificiali come l’assunzione di sostanze stupefacenti come appunto l’eroina iniettata o la nicotina delle sigarette, stimolano il rilascio di dopamina nel nucleus accumbens che è un sistema di neuroni situato nella porzione ventrale dello striato, una parte del nostro cervello. In pratica, quando il nostro corpo è sottoposto ad uno stimolo che lui considera piacevole, rilascia dopamina come ricompensa, e la dopamina ci regala piacere.

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La voglia di fumare è causata dall’astinenza da nicotina
Fumare una sigaretta provoca, grazie alla nicotina immessa nel sangue, un picco di dopamina che determina una sensazione di piacere, che tende a persistere finché i livelli di nicotina sono abbastanza elevati nel sangue. Tali livelli però, decrescono abbastanza rapidamente. Il fumatore medio, circa 30/45 minuti dopo aver spento l’ultima sigaretta, comincerà ad avere nel suo sangue troppo poca nicotina ed i suoi livelli di dopamina saranno bassi: ciò determina in lui i sintomi dell’astinenza, cioè quella che lui crede che sia voglia di fumare. Il fumatore abituale si dovrà accendere una sigaretta proprio perché i livelli di nicotina nel suo sangue sono calati oltre il livello che innesca i sintomi di astinenza e determina quindi la voglia impellente di assumere nuova nicotina con una nuova sigaretta. Se il fumatore non può accendersi la sigaretta, i sintomi dell’astinenza diventeranno sempre più fastidiosi e ciò determina un aumento della voglia di fumare. Quando siamo stressati, i normali sintomi di stress si associano ai sintomi dell’astinenza, peggiorandoli, e questo è il motivo per cui quando siamo stressati dobbiamo fumare di più rispetto al solito.

Il fumatore è un tossicodipendente

Il fumo di sigaretta non è un vizio, come molti credono, ma una vera tossicodipendenza. Il fumatore è – dal punto di vista fisiologico e farmacologico – come un eroinomane. Al netto della modalità di assunzione (via aerea/endovenosa), dei sintomi legati all’astinenza (più lievi riguardo al tabagismo) e della legge (legale/illegale), quello che cambia è solamente la sostanza (nicotina al posto di eroina) ed il fatto che fumare sia moralmente e socialmente accettato mentre farsi di eroina no. Perfino i danni fisici, nonostante siano apparentemente più evidenti e marcati nell’eroinomane, non sono poi così distanti causando – la nicotina – cancro, ictus, infarti, malattie polmonari e la perdita di dieci anni di vita rispetto ad un non fumatore. Anzi, addirittura è stato dimostrato che la nicotina crea dipendenza più velocemente rispetto all’eroina! RICORDATE SEMPRE: la voglia di fumare è nient’altro che il sintomo dell’astinenza causato dalla diminuzione della nicotina nel sangue assunta con la precedente sigaretta, in un circolo vizioso che dura tutta la vita, se non lo interrompete. Il “piacere” del fumo non è altro che la cessazione dei sintomi di astinenza procurati dalla sigaretta fumata mezz’ora prima. Fumare è come indossare delle scarpe troppo strette per poi avere piacere nel toglierle! Capire il meccanismo del circolo vizioso della nicotina è il primo passo necessario per interromperlo e smettere per sempre di fumare.

I migliori prodotti per il fumatore che vuole smettere di fumare

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, pensati per il fumatore che vuole smettere di fumare o che ha smesso da poco. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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