Stella Walsh: un’atleta coraggiosa con un segreto inconfessabile

MEDICINA ONLINE STELLA WALSH ATLETA CORAGGIOSA SEGRETO INCOFESSABILE SESSOQuando il rapinatore tirò fuori una calibro 38, Stella Walsh, che a 69 anni aveva ancora una forza indomita, reagì cercando di afferrare l’arma. Partì un colpo che le perforò stomaco e intestino, lasciandola riversa sul terreno di un parcheggio di Cleveland.

Chi la uccise e chi ritrovò il suo corpo che lottava contro la morte non la riconobbe.
Non riconobbe Stanisława Walasiewicz, la bambina emigrata dalla Polonia a inizio ‘900, che aveva cambiato il suo nome in Stella Walsh.

Non riconobbe la centometrista che aveva vinto alle Olimpiadi di Los Angeles del 1932 stabilendo il record del mondo. Non riconobbe la donna che a Berlino nel 1936 confermò l’oro nei cento metri piani e trionfò anche nei duecento. Insomma non riconobbe una delle atlete più forti di tutti i tempi.

Stella, portata all’ospedale più vicino, si arrese sul tavolo operatorio. Era il 4 dicembre 1980. Come da prassi venne sottoposta all’autopsia. L’esame rivelò una verità che i giornali definirono “sconvolgente”. Stella soffriva di mosaicismo, una condizione allora scarsamente conosciuta, in cui diverse linee genetiche si ritrovano in uno stesso individuo. In particolare Stella aveva sia organi sessuali maschili che femminili.

La stampa cavalcò in maniera vergognosa la notizia, descrivendola come un mostro, uno scherzo della natura, un mezzo uomo. Si fecero avanti anche alcune sue storiche rivali degli anni ’30 che più o meno velatamente ventilarono la possibilità di toglierle le medaglie che aveva vinto nella sua lunga carriera.

La vita privata di Stella, il matrimonio fallito, le sue più intime confidenze, vennero passate al setaccio senza rispetto e senza pietà.
Ancora oggi il pregiudizio impera su questi argomenti e purtroppo alcuni bambini in diversi luoghi del mondo devono vivere la sorte di Stella. Costretta a nascondere fin da piccola un segreto che la famiglia giudicava ignominioso.

Ma Stella aveva scelto di essere una donna nella vita. E aveva scelto di essere un’atleta. La sua autopsia dimostrò che non aveva mai assunto sostanze che potevano modificare le sue prestazioni. Aveva vinto e lo aveva fatto regolarmente. Con la grinta e la forza di volontà di chi deve custodire un segreto inconfessabile, di chi si sente come gli altri ma viene additato come un diverso. Così Stella Walsh morì come aveva vissuto: lottando.

Lottando come emigrata povera in una società razzista, lottando come donna in una società maschilista, lottando come atleta per vedere riconosciuto il suo talento, lottando come individuo contro le discriminazioni che la circondavano.

E se il suo fisico le ha dato un vantaggio, ebbene signori, è l’unico vantaggio che questa donna abbia mai avuto nella vita.

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Anche il viaggio più lungo, comincia con un singolo coraggioso passo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO CAMMINARE POESIA BOSCO NEVE FREDDO MONTAGNA ALBERI NATURA LIBERTATante volte nella nostra vita, aspiriamo a raggiungere obiettivi importanti, ma – ovviamente – più la meta è ambita, e più è difficile e tortuoso il cammino che ci permetterà di raggiungerla. Tante volte ciò ci spaventa e abbandoniamo la rotta ancora prima di intraprenderla, per paura di una sconfitta, dimenticandoci che la vera sconfitta è solo quando smettiamo di provarci. Dimenticandoci che se lottiamo possiamo perdere, ma se neanche proviamo a combattere perderemo sicuro. Allora il mio consiglio – che a qualcuno magari sembrerà banale – è quello di non farsi spaventare da un lungo percorso. In che modo? Dividendo il tragitto in tante tappe più piccole e dividendo ogni tappa in tanti piccoli passi. Perché un chilometro lo conquisti millimetro per millimetro. Giorno dopo giorno e senza farti abbattere dalle difficoltà che incontrerai. Il tuo premio è lì in fondo e, se pensi di meritarlo davvero, vallo a prendere!

Quando la meta ti sembrerà inarrivabile, ricorda che anche il viaggio più lungo, comincia con un singolo, coraggioso, passo.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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