Ematometra, ematocolpo ed ematometrocolpo: cause e cure

I termini descritti nel titolo di questo articolo, descrivono una condizione medica in cui verifica un’anomala raccolta di sangue a livello della vagina e/o dell’utero. In particolare:

  • ematocolpo: raccolta di sangue nella vagina;
  • ematometra: raccolta di sangue nell’utero;
  • ematometrocolpo: raccolta di sangue nell’utero e nella vagina.

Cause

Le cause possono essere congenite o acquisite. La principale causa di ematometra, ematocolpo ed ematometrocolpo, è l’imperforazione anomala dell’imene, la membrana che ricopre l’ostio vaginale, che fisiologicamente è dotata di fori per permettere il passaggio del sangue mestruale ed altri fluidi prima della deflorazione (rottura dell’imene in seguito a perforazione da parte del pene).

L’imene imperforato può essere di due tipologie:

  • imene imperforato primario o congenito: la paziente è nata con la mancata perforazione dell’imene;
  • imene imperforato secondario o acquisito: la paziente è nata con una normale perforazione dell’imene, tuttavia una malattia (ad esempio una infezione) ha determinato la chiusura dei forellini. L’imene imperforato secondario può anche essere il risultato di una pratica nota come infibulazione.

L’occlusione dell’ostio vaginale può anche essere causato o favorito da un oggetto rimasto intrappolato nel canale vaginale.

Sintomi e segni

I possibili sintomi e segni di ematometra, ematocolpo ed ematometrocolpo, consistono in:

  • dolore addominale anche intenso (coliche uterine);
  • dolore alla schiena;
  • rigonfiamenti dell’addome;
  • costipazione;
  • dolore durante i rapporti sessuali;
  • amenorrea (assenza di mestruazione).

I sintomi e segni possono variare in base alla causa a monte che ha determinato l’ostruzione o la stenosi dell’ostio vaginale. Ad esempio in caso di infezione, possibili sintomi e segni consistono in:

  • minzione dolorosa;
  • irritazione, bruciore e/o prurito vaginale;
  • bruciore o dolore quando si urina;
  • sensazione di dover urinare spesso, con emissione di piccole quantità di urina;
  • urina schiumosa e maleodorante;
  • odore sgradevole;
  • perdite giallo verdastre;
  • febbre, brividi, nausea, vomito possono (nel caso di infezioni severe).

Diagnosi

La diagnosi di ematometra, ematocolpo ed ematometrocolpo e dell’eventuale imene imperforato, avviene in genere durante la visita ginecologica in cui all’anamnesi la paziente riferisce in genere mancata mestruazione, dolori addominali ed altri sintomi e segni di ematrometra e/o ematocolpo o altri sintomi e segni legati alla malattia a monte che determina l’imene imperforato, se secondario. All’osservazione dell’ostio vaginale eseguita durante l’esame obiettivo, il medico noterà la mancata perforazione. In caso di imperforazione acquisita, il medico potrebbe eseguire altri esami per individuare la malattia a monte che ha determinato l’occlusione dei fori dell’imene, come esami del sangue, esami per ricercare eventuali virus, batteri o parassiti, ecografie, radiorafie e TC.

Terapia

Nella maggioranza dei casi ematometra e/o ematocolpo sono determinati da mancata perforazione dell’imene: in questo caso il trattamento è chirurgico e mira a ripristinare la canalizzazione tramite “imenotomia” (imenectomia), cioè l’incisione chirurgica dell’imene. In caso di oggetti presenti in vagina, si provederà alla loro rimozione. Oltre al ripristino della canalizzazione ed allo svuotamento della raccolta di sangue e/o altri fluidi accumulati in vagina e/o utero, il medico dovrà anche curare eventuali cause a monte che hanno determinato l’ostruzione o la stenosi, ad esempio somministrando farmaci antibiotici o antifungini in caso di infezione batterica o micotica.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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