Differenza esoftalmo ed enoftalmo

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Enoftalmo dell’occhio destro

In sintesi: l’esoftalmo indica lo spostamento dell’occhio verso l’esterno, mentre l’enoftalmo indica lo spostamento dell’occhio in profondità.

Con “esoftalmo” si intende una protrusione (cioè uno spostamento in avanti) del bulbo oculare oltre la rima palpebrale negli adulti (nei bambini e negli anziani è infatti normale un lieve enoftalmo). L’esoftalmo può essere unilaterale (colpisce solo un occhio) o bilaterale (colpisce entrambi gli occhi; inoltre può essere diretto (l’occhio si presenta semplicemente spinto in avanti, provocato da formazioni di natura traumatica o tumorale) o indiretto (in cui è presente uno spostamento anche laterale del bulbo oculare, comunemente causato da processi malformativi od infiammatori cronici, nonché da patologie che interessano la tiroide, come l’ipertiroidismo che si verifica nel morbo di Basedow).

Con “enoftalmo” in medicina si intende lo spostamento del bulbo oculare verso l’interno, in profondità rispetto alla sua condizione normale. L’arretramento del bulbo deve essere superiore a 2 mm. Anche l’enoftalmo può essere unilaterale o bilaterale e può essere determinato da molte cause diverse come: sindromi cachettiche, sindrome di Bernard Horner, stato di disidratazione cronica, traumatismi (fratture LeFort II e III).

La gravità dell’enoftalmo viene espressa in millimetri di spostamento indietro dell’occhio, mentre nell’esoftalmo in millimetri di spostamento in avanti dell’occhio. Tale misurazione che viene effettuata con l’imaging a risonanza magnetica.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Enoftalmo bi- e monolaterale: cause, gravità, cure e rimedi

MEDICINA ONLINE ENOFTALMO OCCHIO BULBO OCULARE SOPRACCIGLIO MONOLATERALE IMPROVVISA CURA INTERVENTOCon “enoftalmo” in medicina si intende lo spostamento del bulbo oculare verso l’interno, in profondità rispetto alla sua condizione normale. L’arretramento del bulbo deve essere superiore a 2 mm. La gravità della patologia viene espressa in millimetri di spostamento indietro dell’occhio, misurazione che viene effettuata con l’imaging a risonanza magnetica. La condizione è per alcuni versi simile alla ptosi palpebrale con cui spesso viene confusa dai meno esperti.

Cause di enoftalmo

Le cause sono dovute sia a fattori esterni come lesioni violente in seguito ad eventi traumatici ma anche fattori interni come anomalie in seguito allo sviluppo della persona. Un esempio di causa traumatica di enoftalmo tipica sono le fratture di LeFort II e III. L’enoftalmo può essere:

  • intermittente: tipico della sindrome di retrazione di Stilling-Duane-Turck;
  • costante: causato da sequela degli interventi di strabismo, sindromi cachettiche, sindrome di Bernard Horner, stato di disidratazione cronica, traumatismi (fratture LeFort II e III), iperemesi gravidica, Sindrome di Marfan, tumore al polmone e complicanza di alcuni fibromi.

L’enoftalmo traumatico può insorgere in seguito alla lesione del pavimento orbitale. L’enoftalmo tipico della sindrome di Claude Bernard-Horner deriva da un danno, all’altezza del collo, della via simpatica diretta all’occhio, in particolare in certe forme di cancro dell’apice polmonare.

Sintomi di enoftalmo

L’enoftalmo è esso stesso un segno. Il bulbo oculare in condizioni normali (con lo sguardo diretto in avanti) risulta sporgente di 15-18 mm, oltre la linea immaginaria che congiunge in senso orizzontale la connessione palpebrale nasale; nell’enoftalmo tale sporgenza è diminuita e l’occhio appare macroscopicamente “infossato”. L’infossamento del globo oculare comporta una riduzione della fessura palpebrale che può disturbare la visione. L’enoftalmo traumatico determina vari sintomi e segni che possono associarsi alla depressione dell’occhio, come:

  • diplopia (visione doppia);
  • ipotropia (spostamento del globo oculare verso il basso);
  • diminuzione della sensibilità del nervo sottorbitario.

L’enoftalmo tipico della sindrome di Claude Bernard-Horner si accompagna invece spesso a:

  • ptosi (caduta della palpebra superiore);
  • miosi (restringimento della pupilla).

Cure dell’enoftalmo

Le cure spaziano tra interventi medici e chirurgici. La scelta della terapia è determinata dalla causa specifica che ha determinato l’enoftalmo.

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