Matrix: chi è il vero “cattivo” del film? Le macchine o l’essere umano?

MEDICINA ONLINE Matrix chi è il vero cattivo del film Le macchine o l'essere umano The Animatrix 2003 Il secondo rinascimento The Second Renaissance.jpg

Fotogramma tratto dal film di animazione “Animatrix”

Conoscete quasi tutti il film del 1999 “Matrix” scritto e diretto da quelli che allora erano i fratelli Andy e Larry Wachowski, ora sorelle Lana e Lilly Wachowski. Oggi vi pongo questa domanda, apparentemente banale e Continua a leggere

Otaku ed anime: significato, tipologie e caratteristiche patologiche

MEDICINA ONLINE OTAKU HIKIKOMORI ANIME MANGA JAPAN SIGNIFICATO ROOM.jpgOtaku è un termine della lingua giapponese che dai primi anni ottanta in poi ha iniziato – in senso vagamente dispregiativo – ad indicare una subcultura giapponese di appassionati in modo ossessivo di manga, anime, ed altri prodotti ad essi correlati. In occidente il termine viene di solito usato per indicare genericamente gli appassionati di cartoni animati, di fumetti giapponesi e di tutto quello che proviene dal Giappone. In Occidente otaku è generalmente affine a geek, o è sinonimo di nerd. Il significato occidentale del termine è molto meno dispregiativo rispetto a quello giapponese.

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Differenza otaku ed hikikomori: sono la stessa cosa?

No, sono due tipologie ben distinte, anche se in certi casi possono esistere tra loro dei punti di contatto. Il termine “hikikomori” si riferisce a quelle persone che sentono il grande peso della pressione sociale giapponese, percepita in gran parte dai giovani all’ingresso nel mondo degli studi superiori o del lavoro. Si sentono incapaci di integrarsi nell’apparato sociale e si difendono, rinchiudendosi circondati dalle mura domestiche. L’hikikomori si riduce a vivere chiuso in casa come un eremita, fino al punto di non andare più a scuola o al lavoro, pur di evitare ogni rapporto sociale, essendo di solito mantenuto dai genitori a distanza. Essere un otaku non significa necessariamente essere anche hikikomori (e vale anche il contrario), tuttavia non è raro che un otaku, ossessionato dalle proprie passioni, arrivi al punto di non uscire quasi mai di casa per poter passare la giornata coi propri fumetti, giocando al pc o guardando anime; come è anche possibile che un hikikomori, per passare il tempo stando chiuso nella sua stanza, non si appassioni a fumetti o anime in maniera compulsiva, acquisendo quindi caratteristiche tipiche di un otaku.

Significato del termine

In giapponese la parola otaku significa “la sua casa”. Il termine è composto dalla preposizione onorifica o (お) e dal sostantivo taku (宅) che significa casa, dimora, a casa. Per estensione il termine è utilizzato anche come pronome di seconda persona onorifico quando ci si rivolge a qualcuno che non si conosce (un corrispettivo dell’italiano Lei), usato tra pari assume un significato ironico o sarcastico. Verso la fine degli anni settanta i disegnatori di anime e manga Haruhiko Mikimoto e Shoji Kawamori usavano chiamarsi a vicenda usando la parola otaku come appellativo sarcasticamente onorifico.

La cultura otaku

Otaku è una manifestazione del consumismo collegato all’immaginario prodotto dai mass media giapponesi, emersa alla fine degli anni settanta come subcultura. Gli otaku, le persone che le hanno dato vita, sono appassionati collezionisti di oggetti futili, di informazioni e storie, e amano manipolare o trasformare i prodotti esistenti. Molti otaku costituiscono una buona parte delle energie creative da cui prende vita la cultura pop giapponese, e hanno sviluppato un sistema, che si basa sui fanservice, per giudicare i manga, gli anime, i videogiochi, le dōjinshi, e i dating sim. L’underground Otaku non è contrapposto al sistema, ma è piuttosto un laboratorio culturale del capitalismo contemporaneo giapponese, e un rifugio dalle frustrazioni del dominio culturale dell’Occidente, sviluppatosi nel retrobottega dei nuovi media. L’indipendenza della sottocultura Otaku dal resto della società ha contribuito al senso di caos e di perdita di controllo, avvertito dai media e da diversi intellettuali giapponesi, nel rapporto con le giovani generazioni.

Tipi di otaku

Gli otaku si suddividono in diverse categorie a seconda degli interessi specifici, ma la parola può essere collegata a qualunque mania, hobby, passione o ossessione: ci possono essere otaku della musica, delle arti marziali, della cucina e così via. Nel senso monomaniaco si utilizzano spesso nomi peculiari, per esempio un otaku malsano è un kimo-ota (contrazione di kimoi otaku).

Questi alcuni tipi di otaku:

  • Akiba-kei (秋葉系), che trascorrono molto tempo nel quartiere di Akihabara a Tōkyō e sono ossessionati principalmente da anime, idol e videogiochi.
  • Anime otaku o aniota, maniaco degli anime.
  • Cosplay otaku, maniaco del cosplay.
  • Figure moe zoku, collezionisti di PVC Figure (Staction figure realizzate con Cloruro di polivinile).
  • Gēmu otaku, maniaco dei videogiochi.
  • Itasha (痛 车), è la mania di decorare le automobili con i personaggi, prevalentemente ragazze di anime, manga o videogiochi. Gli Itasha otaku frequentano luoghi come Akihibara a Tokyo, Nipponbashi a Osaka, e Osu a Nagoya. Le manie per le decorazioni di moto e biciclette sono chiamate rispettivamente itansha (痛単車) e itachari (痛 チャリ).
  • Manga otaku, maniaco dei manga.
  • Pasokon otaku, maniaco dei pc.
  • Wota (precedentemente idol otaku), maniaco delle idol che usa particolari danze durante i concerti chiamate wotagei per sostenere l’idol. Esistono anche otaku donne, che nel 2008 frequentavano Otome Road, una strada del quartiere Ikebukuro a Tokyo, o il bar Edelstein, sorto nel 2007 a Shibuya, e ispirato all’omonimo manga culto del 1970 ambientato nei primi anni del XX secolo in un collegio in Germania.

Le passioni e gli interessi specifici degli otaku alimentano un vasto e diversificato mercato di oggetti di consumo, ad esempio, tra la grande varietà di elementi che caratterizzano una tipica stanza di otaku, possono esserci i dakimakura, grandi cuscini da abbracciare su cui sono stampate le immagini delle protagoniste di anime, manga o videogiochi.

Patologie tipiche degli otaku

Solitamente l’otaku presenta alcuni dei tratti patologici tipici di alcune patologie psichiatriche, come: disordine ossessivo compulsivo, disordine ossessivo compulsivo di personalità, depressione, fobia sociale, agorafobia, attacchi di panico, disturbo post traumatico da stress e sindrome di accumulo; a tal proposito leggi:

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I 5 migliori libri da regalare ad un nerd

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma 5 MIGLIORI LIBRI REGALARE NERD NATALE  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgRegalare un libro è uno dei migliori gesti che esista: un libro è per sempre, costa poco, fa capire a chi lo riceve che conosciamo i suoi gusti e che lo stimiamo. Un libro ha tante qualità, serve per sognare, per evadere, per divertirsi, ma anche per imparare, per vivere le vite degli altri,  per farsi venire nuove idee. Ecco 5 proposte di libri perfetti per un amico nerd (o perfetti se volete fare un regalo al sottoscritto!):


Perché comprarlo? Perché la pizza è il mio piatto preferito e sicuramente quello italiano più mangiato al mondo, ed è in corsa per entrare tra i patrimoni dell’Umanità Unesco.
Il successo della pizza? È questione di scienza e di gusto… E proprio un viaggio alla scoperta degli aspetti scientifici del cibo più apprezzato al mondo, è l’impresa editoriale di Walter Caputo e Luigina Pugno per imparare a preparare questo alimento di grande successo internazionale. Un viaggio alla scoperta degli aspetti scientifici del cibo più mangiato al mondo, per imparare a conoscerlo e a farlo.
La vostra cucina diventerà un laboratorio, in cui scegliere farine, impastare e osservare i lieviti al lavoro. Imparerete a farcire la vera pizza napoletana e a valutare una Margherita a regola d’arte. E se la pizza ha un brutto aspetto? Non preoccupatevi, troverete le soluzioni per perfezionare la vostra ricetta! Inoltre curiosità come la pizza di Archimede, l’equazione della pizza… in attesa della pizza nello spazio. Aneddoti storici e informazioni scientifiche da raccontare agli amici, anche in pizzeria. 5 esperimenti Come estrarre il DNA dal pomodoro Ricaviamo il glutine Chi ha gonfiato il palloncino? Come si fa a estrarre il lievito dall’uva? Provate a cuocere con l’aceto. E l’uovo rimbalzerà 2 quiz La storia della pizza La sicurezza alimentare + una check-list sulla bontà della pizza. Un libro tutto da gustare per imparare i segreti dell’antica arte dell’impasto. Ecco la pagina Feltrinelli Gribaudo per acquistare il libro

Perché comprarlo? Perché gli aneddoti, le storie di vita, le chiacchiere sono più intriganti dei fatti (ma grazie al loro si può imparare anche molto di scienza.)  
Partendo da un fatto storico, Gabriella Greyson conduce il lettore a quella tavola, tra porcellane finissime e luci sfavillanti, camerieri compassati e ottimo cibo, facendogli ascoltare le chiacchiere che si intrecciano da una sedia all’altra, e soprattutto l’acerrima discussione sulla fisica quantistica tra Einstein e Bohr, punto cruciale nella storia della disciplina. E così, tra una portata e l’altra, travolti dalla narrazione in presa diretta, ci troviamo come per magia a capire concetti complessi, ascoltandoli direttamente dalla voce di chi li ha ideati. E al termine di questa davvero incredibile cena, ci alziamo anche noi dal tavolo, divertiti e più colti di quando ci siamo seduti.

Perché comprarlo? Perché ci hanno raccontato (e ancora lo stanno facendo) un sacco di inesattezze e falsità sui vaccini. 
In maniera semplicissima e come un racconto il Prof. Roberto Burioni spiega che cosa è un vaccino, la storia incredibile delle vaccinazioni, come funziona il sistema immune e perché le malattie non sempre scompaiono in un mondo più pulito. Perché è importante vaccinare senza indugi i vostri figli ma soprattutto perché non bisogna credere alle mille bugie che si leggono in rete e che vi spaventano.
In altre parole, in un mondo oramai ripieno di bugie che conducono i genitori a scelte scellerate che possono provocare – e provocano – conseguenze terribili, questo medico molto informato ci racconterà la verità scientifica e fornirà le conoscenze di base che ci consentiranno, da soli, di capire quante e quali sciocchezze ci raccontano gli antivaccinisti. Riportando fatti inoppugnabili, sui quali concorda tutto il mondo medico-scientifico. Raccontandoci solo i fatti, perché il vaccino non è un’opinione!  Un libro per chi non vuole lasciarsi ingannare dalle bufale in giro per la rete. 

Perché comprarlo? Perché questo libro di Maia Luisa Villa, già professore ordinario di immunologia perso l’Università degli Studi di Milano, parte da una verità:  non avendo certezze assolute, la scienza è il mezzo più potente di cui l’uomo dispone per discernere tra fatti e fantasie, tra razionale e irrazionale. Familiarizzare tutti con i criteri di accreditamento dell’evidenza scientifica è un compito urgente: gli scienziati non possono semplicemente spiegare quello che conoscono, ma devono dire come lo conoscono, in modo che diventi chiaro che la fiducia nella scienza non è cieca ma è basata sulla valutazione critica delle prove. Se questa consapevolezza non è sufficientemente diffusa, il dialogo con il pubblico si trasforma in uno sterile scontro che alimenta polemiche devastanti, come quelle recenti sull’uso dei vaccini o sui rischi del riscaldamento globale. Un libro per studenti, giornalisti, docenti e formatori, divulgatori scientifici. 
Perché comprarlo? Perché Steven Hawking non ha bisogno i presentazioni! Il libro parla di una delle scoperte più inquietanti fatta proprio da questo scienziato negli anni ’70 secondo cui i buchi neri potrebbero evaporare, o anche esplodere, e distruggere tutta l’informazione della materia caduta al loro interno.

I fisici hanno impiegato i successivi quarant’anni a mettere ordine alle conseguenze di questo risultato, finora indimostrato. In queste due lezioni, Hawking ritorna sul tema chiave della sua ricerca per raccontarci qual è il punto della situazione, e cosa rimane da capire sullo spazio, sul tempo, sulla nostra parte nell’universo. “I buchi neri rappresentano una sfida al principio più fondamentale che riguarda la prevedibilità dell’universo e la certezza della storia”, scrive. E ci coinvolge nell’ultima puntata di un’appassionata disputa scientifica, iniziata parecchi anni fa, tra la fisica classica della relatività generale e la fisica quantistica. Un libro che vi aprirà le porte al lato più oscuro dell’Universo!

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