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In Svezia lavori 6 ore ma te ne pagano 8 e sei anche più produttivo
Vorresti lavorare sei ore al giorno e percepire uno stipendio come se ne lavorassi otto? Tutto questo aumentando la tua produttività ed avendo più tempo per fare sport e migliorare la tua salute? Può capitare, ma non certo in Italia: nel nord Europa! Giornata lavorativa di sei ore anziché otto con la stessa busta paga per ridurre le assenze per malattia e incentivare la produttività. E’ l’esperimento avviato dal comune di Göteborg, in Svezia, che ha deciso di trattenere per meno tempo in ufficio i suoi dipendenti per renderli più efficienti e migliorare la loro salute e il loro stato psicologico. L’amministrazione avvierà un gruppo di controllo che lavorerà sei ore al giorno (per un totale di 30 ore settimanali), mentre altri dipendenti proseguiranno con le 8 ore canoniche (40 settimanali). A fine anno, se la produttività del primo gruppo sarà stata maggiore, il test verrà esteso a tutti i dipendenti comunali.
Impiegati più felici
“Speriamo che così diminuiscano i giorni di assenza dal lavoro per malattia e che psicologicamente e fisicamente gli impiegati si sentano meglio”, ha spiegato il vicesindaco Mats Pilhem al quotidiano The Local. Contraria all’idea della giornata ridotta è invece l’opposizione, che ritiene la proposta “disonesta e populista“. Tuttavia, è stata un’industria automobilistica di Göteborg ad avviare per prima l’esperimento, già realizzato in altre zone della Svezia, ma non ancora messo in pratica. Pilhem spera di creare in questo modo più posti di lavoro. Ha infatti riscontrato che i turni lunghi generano più inefficienza. In particolare in alcuni settori, tra cui la cura degli anziani, il problema non era la mancanza di personale, ma la scarsa produttività di chi lavorava per periodi più prolungati.
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L’sms che ti salva dall’infarto, ma solo se vivi in Svezia
In Svezia, paese tecnologicamente avanzatissimo che l’Italia – a parer mio – dovrebbe prendere a modello in moltissimi campi, esiste un programma semplice e geniale allo stesso tempo chiamato SMSlivräddare (che in italiano credo si possa tradurre con “SMSsalvavita” ma se c’è qualche svedese in ascolto liberissimo di correggermi!) che davvero può salvarti la vita. Tale programma fa una cosa semplice, una volta che il numero d’emergenza riceve una chiamata per un caso d’arresto cardiocircolatorio, il sistema invia automaticamente un SMS a tutte le persone abilitate al soccorso per questo particolare tipo di crisi che si trovano nel raggio di 500 metri dalla vittima. La tempestività dei soccorsi in questo caso è fondamentale, si calcola infatti che ogni minuto di ritardo comporti un calo del 10% delle possibilità di sopravvivenza nei casi d’arresto cardiaco.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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