Encefalopatia uremica nell’uremia: sintomi e alito di urina

MEDICINA ONLINE COMA STATO COMATOSO MINIMA COSCIENZA VEGETATIVO PERSISTENTE PERMANENTE SOPOROSO SONNO CERVELLO ICTUS CEREBRALE RIABILITAZIONE DIFFERENZE CURA FAMIGLIA RIPRESA RISVEGLIO SPERANZA LETTO MORTE MORIRECon “encefalopatia” si intende un gruppo di patologie neurologiche che determinano spesso una alterazione dello stato mentale, di coscienza e/o comportamentale. Esistono vari tipi di encefalopatia in base alle cause scatenanti. Con “encefalopatia uremica” si intende un tipo di encefalopatia, generalmente temporanea, che rappresenta una complicanza dell’uremia, la fase terminale dell’insufficienza renale cronica.

Cause

La causa dell’encefalopatia uremica è il tipico accumulo di sostanze azotate (specie urea) nel sangue, che si verifica in corso di insufficienza renale grave ed uremia. Tali sostanze azotate sono altamente tossiche per l’organismo, ed in particolar modo per il sistema nervoso centrale.

Sintomi e segni precoci

I sintomi e segni precoci correlati ad encefalopatia uremica, sono:

  • anoressia (perdita di appetito);
  • perdita di peso;
  • nausea;
  • alito che odora di urina (fetor uremicus);
  • vomito;
  • malessere generale;
  • irrequietezza;
  • astenia (stanchezza);
  • facile affaticabilità;
  • sonnolenza;
  • riduzione delle capacità di concentrazione e memoria;
  • rallentamento delle funzioni cognitive, sensitive e motorie.

Sintomi e segni tardivi

Nei casi più gravi e se l’encefalopatia uremica non viene prontamente trattata, compaiono sintomi, segni e condizioni tardivi:

Sintomi e segni associati

Altri sintomi e segni tipicamente associati all’uremia, sono:

  • cachessia (deperimento dell’organismo con perdita di peso, atrofia muscolare, stanchezza e debolezza grave);
  • pallore (dovuto all’anemia ed all’accumulo di tossine);
  • brina uremica;
  • pericardite uremica;
  • neuropatia uremica;
  • iperpotassiemia (astenia marcata e danni cardiaci);
  • ipocalcemia ed iperfosforemia e conseguente danni ossei e fratture patologiche;
  • ritenzione idrica con conseguente edema periferico;
  • nei casi più gravi edema polmonare;
  • tamponamento cardiaco (pericardite uremica) dovuta allo stato tossico e possibile versamento pericardico anche di tali dimensioni da condurre ad uno shock cardiogeno (insufficienza cardiaca acuta e morte cardiaca improvvisa);
  • coma uremico e morte.

Diagnosi

La diagnosi si sospetta in base all’anamnesi ed all’esame obiettivo ed in genere si serve della consulenza di un neurologo e di un nefrologo o di un urologo. Neccessari anche altri esami, anche per escludere altre patologie, come esami di laboratorio (ed esempio esame del sangue venoso) e di diagnostica per immagini (radiografie, TC, risonanza magnetica…). La valutazione della funzione renale si ottiene con il dosaggio della creatinina nel sangue (i valori di riferimento, che mediamente si attestano tra 0,5 e 1,1 mg/dL, variano in funzione di età, sesso, condizioni cliniche particolari e fattori legati alle metodiche di laboratorio) e della clearance della creatinina o del calcolo della velocità di filtrazione glomerulare ottenuto con particolari formule a partire dal valore plasmatico della creatinina. Si parla di uremia quando la velocità di filtrazione glomerulare (VFG) scende sotto i 15 mL/min. L’esame neurologico è necessario per indagare le conseguenze dell’uremia sul sistema nervoso.

Per approfondire, leggi:

Terapia

Purtroppo non esiste alcuna terapia specifica per l’encefalopatia uremica, tuttavia la cura per l’insufficienza renale dovrebbe risolvere il problema a monte (l’uremia) e determinare un miglioramento del quadro clinico.

Sostituzione della funzione renale

L’unica cura realmente efficace per l’insufficienza renale cronica è la terapia sostitutiva renale. Le principali metodiche sostitutive della funzione renale sono:

  • emodialisi (anche chiamata “dialisi extracorporea”): il sangue viene estratto dal paziente, filtrato con una membrana semipermeabile e reinfuso (circolazione extracorporea del sangue con apposito macchinario). Il paziente dovrà purtroppo recarsi più volte alla settimana in ospedale (o presso un centro specializzato) per sottoporsi al trattamento;
  • dialisi peritoneale: metodica che prevede l’immissione nella cavità peritoneale di un liquido di scambio e l’uso del peritoneo (sottile membrana che avvolge i visceri addominali) come membrana semipermeabile per eseguire i processi di filtraggio. Questo secondo tipo di trattamento può essere effettuato anche durante la notte, a domicilio, riducendo così notevolmente il disagio per il malato;
  • trapianto renale: il rene sano di un donatore (vivo o deceduto) viene impiantato nel malato: il ricevente dovrà assuma dei medicinali anti-rigetto a lungo termine.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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