
Il paziente con aprassia costruttiva non riesce a copiare il disegno del cubo in modo normale
Con “aprassia costruttiva” (anche chiamata “apractognosia”, in inglese “constructional apraxia”) in medicina si intende un disturbo neurologico che intacca la normale capacità delle attività di costruzione, composizione e disegno, in cui risulta ad esempio difficile o impossibile ricopiare la forma spaziale di un modello. L’aprassia costruttiva è un tipo specifico di aprassia. L’aprassia è uno dei sintomi della sindrome dell’arteria cerebrale media.
Etimologia
La parola deriva dal greco apractagnosia: a “privativo”, praktea “cose da fare”, e gnosis “riconoscimento”.
Cause e fattori di rischio
Le cause di una aprassia costruttiva possono essere molto varie. Possibili condizioni e patologie che causano o comunque favoriscono l’insorgenza di una aprassia, includono:
- traumi;
- neoplasie;
- danni vascolari;
- ictus cerebrale;
- atrofia focale;
- encefalopatia epatica;
- TIA (attacco ischemico transitorio).
Fattori di rischio per l’aprassia sono:
- infarti di tipo trombotico od embolico;
- emodialisi a lungo termine;
- famigliarità;
- età avanzata;
- tumori cerebrali;
- malattie psichiatriche;
- cirrosi epatica;
- insufficienza epatica;
- morbo di Alzheimer e malattie neurodegenerative in generale;
- lesioni a carico del corpo calloso.
La apractognosia è di solito causata da lesioni del lobo parietale di destra, in particolare quelle lesioni che interessano le aree deputate all’elaborazione del movimento.
Sintomi e segni
Il soggetto affetto da aprassia costruttiva non riesce a riprodurre ed elaborare normalmente strutture bidimensionali e, ancor di più, tridimensionali. Il paziente non riesce più a “costruire” un oggetto (né realmente, né a disegno), poiché è incapace di disporre nello spazio, in modo corretto, le diverse parti che lo compongono. Di solito, quando la lesione interessa la parte sinistra dell’encefalo il soggetto tende a semplificare il disegno e rimpicciolirlo; quando ci sono lesioni destre, nel disegno si osserva grave disorganizzazione spaziale e perdita di dettagli nella parte sinistra.
Diagnosi
Per porre una diagnosi di aprassia costruttiva sono importanti anamnesi ed esame obiettivo: in particolare è necessario osservare il soggetto durante l’esecuzione di disegno e costruzione/ricostruzione di oggetti. L’aprassia costruttiva può essere messa in evidenza chiedendo al paziente di disassemblare/ricomporre un semplice oggetto costituito da poche parti, ad esempio una penna a sfera smontata nei vari pezzi: fusto, cappuccio, cannetta piena d’inchiostro: il paziente non riuscirà a scomporre/ricomporre la penna o ci riuscirà con estrema difficoltà. Allo stesso modo se si chiede al paziente di ricopiare ad occhio un disegno, ad esempio un quadrato o un cubo, egli non ci riuscirà o ci riuscirà compiendo grossolani errori (vedi immagine in alto nell’articolo). Generalmente i disegni più semplici possono riuscire senza grandi difficoltà (ad esempio un quadrato potrebbe essere copiato in modo normale, tuttavia i disegni che richiedono figure in prospettiva con l’inserimento della terza dimensione (ad esempio un cubo), risultano invece sempre errate.
Trattamento
Il trattamento di una aprassia costruttiva, come per le aprassie in generale, dipende dalla causa a monte che l’ha determinato: ad esempio se presente un tumore cerebrale si rende necessario un intervento chirurgico per rimuoverlo. Una volta eliminata la causa a monte, l’aprassia potrebbe sparire oppure permanere. Non esiste una terapia medica specifica per curare l’aprassia. Fisioterapia e terapia occupazionale sono senz’altro utili e tendono almeno ad aumentare l’autonomia e migliorare la qualità della vita del paziente.
Prognosi e qualità della vita
La prognosi è estremamente variabile: alcune aprassie costruttive migliorano spontaneamente in un tempo variabile (generalmente alcuni mesi), ma in alcuni casi (circa due pazienti su dieci) il soggetto rimane aprassico per anni o per tutta la vita e l’aprassia in questo caso tende a peggiorare progressivamente nel tempo. Gli atti abituali della vita quotidiana, anche se complessi, sono svolti senza particolari problemi: ad esempio lavare, cucinare, allacciarsi le scarpe, farsi un nodo alla cravatta e vestirsi: per tale motivo l’aprassia costruttiva non determina generalmente un grande calo della qualità della vita del paziente, tranne quei casi in cui l’attività di disegno/costruzione di oggetti è necessaria per motivi di hobby o lavorativi.
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