La tromba di Eustachio (anche chiamata “tuba di Eustachio” o “tuba uditiva” o “tuba faringotimpanica“) è un condotto che collega la cavità timpanica (cassa timpanica) dell’orecchio medio al rinofaringe e di conseguenza alla cavità nasale (ed ai seni paranasali) ed alla cavità orale attraverso l’orofaringe.
Nel corpo umano sono presenti due distinte trombe di Eustachio, la destra e la sinistra, che partono rispettivamente dall’orecchio medio di destra e di sinistra, ed entrambe sboccano nella porzione nasale della faringe. La tromba di Eustachio potrebbe essere definito un condotto “virtuale” in quanto per la maggioranza del tempo è collassata, cioè chiusa, almeno finché non eseguiamo determinate azioni, come masticare, sbadigliare e deglutire: in condizioni fisiologiche, ciò avviene circa 3-4 volte al minuto.
La principale funzione delle trombe di Eustachio, quando sono chiuse, è quello di impedire che virus e batteri in arrivo dall’esterno (tramite cibo e aria presenti nella faringe) raggiungano l’orecchio medio.
Le principali funzioni delle trombe di Eustachio, quando sono aperte, sono quelle di permettere il drenaggio di muco e secrezioni presenti nelle trombe e nella cassa timpanica e di permettere la compensazione della pressione tra l’atmosfera esterna e l’orecchio medio.
In inglese la tromba di Eustachio è denominata “Eustachian tube” o “auditory tube” o “pharyngotympanic tube“.
Eponimo
La tromba di Eustachio deve il suo nome all’anatomista italiano del XVI secolo Bartolomeo Eustachi.
Misure negli adulti
Negli esseri umani adulti, la tromba di Eustachio è lunga mediamente circa 35 mm (1,4 pollici) e ha un diametro medio di 3 mm (0,12 pollici). In alcune persone la lunghezza della tuba può raggiungere i 5 cm di lunghezza ed i 5 mm di diametro.
Misure nei bambini
Nel bambino la tromba di Eustachio raggiunge una lunghezza di circa 2 cm ad 1 anno di età (con un diametro di 1 mm circa) e di circa 3 cm a 5 anni (con circa 2 mm di diametro). Rispetto all’adulto non è solo più corta ma ha anche quindi un diametro minore, inoltre è meno angolata (nell’adulto è più “diagonale” mentre nel bambino è più “orizzontale”): ciò favorisce l’insorgenza di alcune patologie nei bambini.
Anatomia
La tromba di Eustachio è un condotto pari (cioè ne esistono due in ogni corpo, destro e sinistro) e mette in comunicazione l’orecchio medio (di cui fa parte) con la porzione nasale della faringe (il rinofaringe). Tale particolarità permette quindi di collegare l’orecchio medio con il naso, con i seni paranasali, con le altre porzioni della faringe e la bocca. La tromba di Eustachio è suddivisibile in due porzioni, timpanica e rinofaringea, unite da un tratto intermedio ristretto, chiamato istmo.
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Porzione timpanica o “ossea”
La porzione timpanica, anche detta porzione ossea, è più corta (circa 10-12 mm), è delimitata da pareti ossee scavate nell’osso timpanico. La parte ossea della tuba di Eustachio rappresenta circa 1/3 della lunghezza totale della tuba ed è la parte più vicina all’orecchio medio. Inizia nella parete anteriore della cavità timpanica, sotto il setto canalis musculotubarius, e, restringendosi gradualmente, termina nell’angolo di giunzione delle parti squamosa e petrosa dell’osso temporale, la sua estremità presenta un margine frastagliato che serve per il inserzione della parte cartilaginea. Il vestibolo della tromba di Eustachio è noto come protimpano. Il protimpano è anche noto come parte anteriore della parte ossea della tuba.
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Porzione rinofaringea o “cartilaginea”
La porzione rinofaringea, anche detta “porzione cartilaginea”, è più lunga (circa 25-35 mm) e quindi rappresenta 2/3 della lunghezza totale della tuba. La parte cartilaginea della tromba di Eustachio è la parte più vicina al rinofaringe ed è formata da una placca triangolare di fibrocartilagine elastica, il cui apice è attaccato al margine dell’estremità mediale della parte ossea della tuba, mentre la sua base giace direttamente sotto la mucosa della parte nasale della faringe, dove forma un’elevazione, il torus tubarius o cuscino, dietro l’apertura faringea della tuba uditiva. Il bordo superiore della cartilagine è arricciato su sé stesso, essendo piegato lateralmente in modo da presentare in sezione trasversale l’aspetto di un uncino; si forma così un solco o solco aperto inferiormente e lateralmente, e questa parte del canale è completata da membrana fibrosa. La cartilagine si trova in un solco tra la parte petrosa dell’osso temporale e la grande ala dello sfenoide; questo solco termina di fronte al centro della placca pterigoidea mediale. Le porzioni cartilaginee e ossee del tubo non sono sullo stesso piano, la prima è inclinata verso il basso un po’ più della seconda. Il diametro del tubo non è uniforme ovunque, essendo massimo all’apertura faringea, minimo alla giunzione delle porzioni ossea e cartilaginea, e nuovamente aumentato verso la cavità timpanica; la parte più stretta del tubo è chiamata istmo. Vengono descritte la posizione ed i rapporti dell’apertura faringea con la parte nasale della faringe. La mucosa del tubo si continua anteriormente con quella della parte nasale della faringe, e posteriormente con quella della cavità timpanica; è ricoperto di epiteli colonnari ciliati pseudostratificati ed è sottile nella porzione ossea, mentre nella porzione cartilaginea contiene molte ghiandole mucose e vicino all’orifizio faringeo una notevole quantità di tessuto adenoideo, che è stato chiamato da Gerlach tubo tonsillare.
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Muscoli
La tuba presenta inoltre un lume rivestito da mucosa di tipo respiratorio e 4 muscoli: il muscolo tensore del velo palatino, il muscolo elevatore del velo palatino, il salpingo-faringeo ed il tensore del timpano (o del martello). Il principale muscolo dilatatore della tuba è il tensore del velo del palato la cui attività è fondamentale per l’espletamento della funzione ventilatoria.
Embriogenesi
La tromba di Eustachio deriva dalla parte dorsale della prima sacca faringea e della seconda sacca endodermica, che durante l’embriogenesi forma il recesso tubotimpanico. La parte distale del solco tubotimpanico dà origine alla cavità timpanica, mentre la struttura tubolare prossimale diventa la tromba di Eustachio.
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Fisiologia
Negli esseri umani e in altri tetrapodi, sia l’orecchio medio che il condotto uditivo esterno, in condizioni normali sono pieni d’aria. A differenza dell’aria del condotto uditivo esterno, però, l’aria dell’orecchio medio non è in contatto diretto con l’atmosfera esterna al corpo, pertanto può svilupparsi una differenza di pressione tra la pressione atmosferica del condotto uditivo e quella dell’orecchio medio. Normalmente, la tromba di Eustachio è collassata (cioè “chiusa”), ma si apre ad intervalli regolari quando sbadigliamo o mastichiamo, durante la deglutizione e con la pressione positiva, consentendo alla pressione dell’orecchio medio di adattarsi alla pressione atmosferica: in parole semplici, l’aria a pressione atmosferica contenuta in bocca e naso, tramite la tuba di Eustachio raggiunge la cassa del timpano (posta “dietro” al timpano) e tale pressione è uguale a quella dell’aria a pressione atmosferica che raggiunge la parte “esterna” del timpano grazia el canale uditivo esterno. La parità di pressione “davanti” e “dietro” al timpano è importante per il corretto funzionamento della membrana timpanica e per evitare la sensazione di orecchio “tappato” o di diminuzione dell’udito. E’ interessante ricordare che durante il decollo di un aereo, la pressione dell’aria ambiente passa da più alta (a terra) a più bassa (in cielo). L’aria nell’orecchio medio si espande man mano che l’aereo guadagna quota e si fa strada nella parte posteriore del naso e della bocca; durante la discesa, il volume dell’aria nell’orecchio medio si riduce e si produce un leggero vuoto. L’apertura attiva della tromba di Eustachio (attraverso azioni come la deglutizione o la manovra di Valsalva) è necessaria per equalizzare la pressione tra l’orecchio medio e l’atmosfera ambientale durante la discesa dell’aereo e “stappare” le orecchie. Anche un subacqueo sperimenta questo cambiamento di pressione, ma con tassi di variazione di pressione maggiori; l’apertura attiva della tromba di Eustachio è necessaria più frequentemente per equalizzare la pressione man mano che il subacqueo scende in profondità, verso una pressione più elevata.
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Funzioni
Le funzioni delle tube di Eustachio sono molteplici. Quando sono aperte:
- consentono la compensazione della pressione tra il mondo esterno (l’atmosfera presente a livello di bocca, naso e rinofaringe) e la cassa timpanica dell’orecchio medio, quindi permettendo al timpano di avere pari pressione a livello della parete che dà all’esterno e di quella che dà all’interno: ciò avviene quando le tube, normalmente chiuse, si aprono, ad esempio perchè mastichiamo, deglutiamo o sbadigliamo;
- permettono il corretto ricambio di aria a livello della cassa timpanica: una ventilazione intermittente evita di creare un clima eccessivamente caldo-umido nell’orecchio medio, ideale per la crescita di virus e batteri;
- permettono il corretto deflusso del muco, normalmente presente sulle mucose della tuba e di secrezioni che altrimenti potrebbero ristagnare a livello della cassa timpanica, impedendo il normale movimento di timpano e catena degli ossicini e quindi l’udito;
- permettono all’ossigeno che transita al loro interno, di venire assorbito nel sangue dei capillari della mucosa che riveste l’orecchio medio.
Quando le tube di Eustachio sono chiuse:
- evitano il passaggio di agenti patogeni dalla faringe (che è uno dei principali veicoli di batteri e virus in quanto passaggio obbligato di cibo e aria) all’orecchio medio: per questo motivo le tube a riposo sono collassate, cioè chiuse;
- impediscono ai normali rumori corporei (quali respiro, voce, battito cardiaco, movimenti articolari, deglutizione, suoni digestivi) di andare a battere direttamente sul timpano.
E’ interessante notare di come il corretto funzionamento delle tube passi da una corretta alternanza della loro chiusura ed apertura. Basti pensare al fatto che devono rimanere chiuse per evitare ai microrganismi di passare dalla faringe all’orecchio medio, ma devono anche aprirsi regolarmente per per permettere la ventilazione ed evitare che nell’orecchio medio si crei il clima ideale per la crescita di microrganismi.
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Equalizzazione della pressione
Come già precedentemente accennato, in circostanze normali, la tromba di Eustachio umana è collassata “chiusa”, ma può aprirsi per far passare una piccola quantità di aria per evitare danni equalizzando la pressione tra l’orecchio medio e l’atmosfera. Le differenze di pressione causano una temporanea perdita dell’udito trasmissivo a causa della diminuzione del movimento della membrana timpanica e degli ossicini dell’orecchio. Vari metodi di pulizia dell’orecchio come sbadigliare, deglutire o masticare una gomma possono essere utilizzati per aprire intenzionalmente la tuba di Eustachio ed equalizzare le pressioni ai due lati del timpano. Quando ciò accade, gli esseri umani sentono un piccolo schiocco o clic crepitio, un evento familiare ai passeggeri degli aerei, ai subacquei o agli automobilisti nelle regioni montuose. I dispositivi che aiutano nell’equalizzazione della pressione includono un palloncino ad hoc applicato al naso, che crea il gonfiaggio mediante pressione dell’aria positiva. Alcune persone imparano a “fare clic” volontariamente con le orecchie, insieme o separatamente, eseguendo una routine di equalizzazione della pressione aprendo le trombe di Eustachio quando si verificano cambiamenti di pressione, come nella salita/discesa in aereo, nella guida in montagna, nel sollevamento/discesa in ascensore. Alcune persone sono anche in grado di mantenere deliberatamente aperte le trombe di Eustachio per un breve periodo e persino di aumentare o diminuire la pressione dell’aria nell’orecchio medio. Il “clic” può effettivamente essere sentito avvicinando l’orecchio di un altro a quello di un altro mentre si esegue la manovra di compensazione delle due pressioni. Questo controllo volontario può essere scoperto per la prima volta quando si sbadiglia o si deglutisce. Coloro che sviluppano questa capacità potrebbero scoprire che può essere fatto deliberatamente senza forza, anche quando non sono coinvolti problemi di pressione.
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Drenaggio del muco
La tromba di Eustachio drena anche il muco dall’orecchio medio. Le infezioni o le allergie del tratto respiratorio superiore possono far sì che la tromba di Eustachio, o le membrane che circondano la sua apertura, si gonfino, intrappolando il fluido, che funge da mezzo di crescita per i batteri, causando infezioni alle orecchie. Questo gonfiore può essere ridotto attraverso l’uso di decongestionanti come pseudoefedrina, ossimetazolina e fenilefrina. Le infezioni dell’orecchio (otiti) sono più comuni nei bambini perché la tuba di Eustachio è orizzontale, più corta e con diametro minore: ciò favorisce l’ingresso dei batteri e rende più difficile il movimento del fluido, che quindi ristagna favorendo l’otite. Inoltre, lo sviluppo del sistema immunitario dei bambini e le scarse abitudini igieniche li rendono più inclini alle infezioni delle vie respiratorie superiori.
Patologie
L’infiammazione della tuba di Eustachio prende il nome di “siringite“. Alterazioni a carico della tuba di Eustachio possono essere correlate ad otiti, sinusiti, riniti e faringiti e determinare una gran varietà di sintomi, tra cui orecchie tappate, autofonia, difficoltà uditive, dolore all’orecchio ed acufeni. Una alterata funzione tubarica comporta in particolare un maggior rischio di infiammazioni dell’orecchio medio (otite media acuta recidivante ed otite media effusiva o sieromucosa). L’otite media, o infiammazione dell’orecchio medio, colpisce comunemente la cassa timpanica e la tromba di Eustachio. I bambini sotto i 7 anni, come prima accennato, sono più suscettibili a questa condizione, perché la tromba di Eustachio è più corta, con diametro maggiore, più orizzontale rispetto all’orecchio adulto. Altri sostengono che la predisposizione in questa fascia di età sia correlata a fattori immunologici e non all’anatomia della tromba di Eustachio. La barotite, una forma di barotrauma, può verificarsi quando c’è una differenza sostanziale nella pressione dell’aria o dell’acqua tra l’orecchio esterno e quello medio, ad esempio durante una rapida risalita durante un’immersione subacquea o durante la decompressione improvvisa di un aereo ad alta quota. Alcune persone nascono con una tromba di Eustachio disfunzionale che è molto più sottile del solito. La causa potrebbe essere genetica, ma è stata anche ipotizzata una condizione in cui il paziente non si è ripreso completamente dagli effetti della pressione sull’orecchio medio durante il parto (compressione mantenuta alla nascita). La disfunzione della tuba di Eustachio può provocare un accumulo di una grande quantità di muco nell’orecchio medio, spesso compromettendo in una certa misura l’udito e favorendo una infezione che puà diventare recidivante e cronica. Questa condizione è nota come otite media con versamento. La tromba di Eustachio beante è una condizione rara in cui la tromba di Eustachio rimane aperta in modo intermittente, provocando un’eco del battito cardiaco, della respirazione e della parola della persona (autofonia). Questo può essere temporaneamente alleviato tenendo la testa sottosopra. Il fumo di sigaretta può anche causare danni alle ciglia che proteggono la tromba di Eustachio dal muco, il che può provocare l’ostruzione delle tube e un accumulo di batteri nell’orecchio, portando a un’infezione dell’orecchio medio. Casi ricorrenti e cronici di infezione sinusale possono provocare una disfunzione della tuba di Eustachio causata da un’eccessiva produzione di muco che, a sua volta, causa l’ostruzione delle aperture delle trombe di Eustachio. Nei casi gravi di infezioni dell’orecchio medio infantile e di ostruzione delle trombe di Eustachio, la ventilazione può essere fornita mediante una puntura chirurgica del timpano per consentire la compensazione dell’aria, nota come miringotomia. Il timpano normalmente guarirebbe naturalmente e chiuderebbe il foro, quindi un piccolo anello di tenuta bordato di plastica viene inserito nel foro per tenerlo aperto. Questo è noto come tubo per timpanostomia. Man mano che il bambino cresce, il tubo viene espulso naturalmente dal corpo. Sono stati studiati anelli di tenuta di ventilazione più duraturi con flange più grandi, ma questi possono portare alla perforazione permanente del timpano. La miringotomia è utile anche per la miringocentesi: una procedura che permette di aspirare il muco presente posteriormente al timpano. La miringocentesi è indicata nei casi di otite media essudativa cronica che coinvolge uno o entrambi i lati, vale a dire di persistenza cronica di muco/catarro nella cassa timpanica, non associata a perdita dell’udito o associata a minima perdita uditiva.
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Dilatazione della tromba di Eustachio
Più recentemente, la dilatazione della tuba di Eustachio mediante catetere a palloncino ha guadagnato attenzione come metodo di trattamento dell’ostruzione della tuba di Eustachio. Esistono due metodi per eseguire questa procedura a seconda del percorso di introduzione del catetere e dell’area della tromba di Eustachio da dilatare. Dennis Poe rese popolare l’introduzione transnasale e la dilatazione del lato nasale della tromba di Eustachio. Muaaz Tarabichi ha aperto la strada all’introduzione transtimpanica (orecchio) del catetere a palloncino e alla dilatazione della parte prossimale (il lato dell’orecchio) della tuba di Eustachio cartilaginea.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine