La malattia di Gerstmann-Sträussler-Scheinker (anche detta “sindrome di Gerstmann-Sträussler-Scheinker“; in inglese “Gerstmann–Sträussler–Scheinker syndrome”, da cui l’acronimo “GSS”) è una malattia neurodegenerativa ereditaria invariabilmente mortale, estremamente rara, che attualmente interessa poche famiglie in tutto il mondo. La malattia di Gerstmann-Sträussler-Scheinker appartiene ad un grande gruppo di patologie denominato “encefalopatie spongiformi trasmissibili” o “malattie da prioni“. La malattie da prioni sono causate dalla presenza, per cause in alcuni casi non comprese, in altri casi genetiche o relative a contagio, di un anomalo ripiegamento della proteina cellulare prionica (anche detta “PrPC“) normalmente espressa sulla superficie di molte cellule cerebrali. Le PrPC anomale vengono denominate “prioni” o “scrapie PrP” o “PrPSc” e sono responsabili dei sintomi e segni delle malattie da prioni. Le malattie da prioni includono, tra le altre, anche la malattia di Creutzfeldt-Jakob, l’insonnia familiare fatale (IFF), la kuru e l’encefalopatia spongiforme bovina (BSE, comunemente conosciuta come morbo della mucca pazza).
Sindrome di Gerstmann
La malattia di Gerstmann-Sträussler-Scheinker non deve essere confusa con la sindrome di Gerstmann, una sindrome neurologica che può colpire adulti e bambini, causata da una lesione a livello del lobo parietale sinistro, in particolare della circonvoluzione angolare, caratterizzata da agnosia digitale, agrafia, acalculia, disorientamento destra/sinistra e – negli adulti – afasia. Per approfondire, leggi questo articolo: Sindrome di Gerstmann: cause, sintomi, diagnosi, terapia e prognosi
Eponimo
La malattia di Gerstmann-Sträussler-Scheinker deve il suo nome ai medici austriaci Josef Gerstmann, Ernst Sträussler e Ilya Scheinker, che per primi la descrissero nel 1936.
Epidemiologia
La malattia di Gerstmann-Sträussler-Scheinker colpisce annualmente circa 1 persona ogni 10 milioni di individui nel mondo.
Età di insorgenza
La malattia di Gerstmann-Sträussler-Scheinker colpisce soprattutto individui tra i 20 ed i 60 anni di età.
Cause
Le encefalopatie spongiformi trasmissibili (malattie da prioni), di cui la malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker fa parte, sono causate da un anomalo ripiegamento della proteina cellulare prionica (“PrPC”) normalmente espressa sulla superficie di molte cellule cerebrali. La funzione esatta della PrPC è attualmente sconosciuta. Le proteine cellulari prioniche ripiegate in modo anomalo prendono il nome di “prioni” o “scrapie PrP” o “PrPSc“. I prioni determinano le varie malattie da prioni perché causano un malfunzionamento dei neuroni e la loro morte (necrosi). Una volta comparsi nell’organismo, i prioni possono auto-replicarsi: un singolo prione (PrPSc) induce la trasformazione conformazionale delle proteine cellulari prioniche (PrPC) vicine, e ciò porta alla creazione di duplicati PrPSc che a loro volta inducono un’ulteriore trasformazione di PrPC in PrPSc. Questo processo di trasformazione assume in pratica le caratteristiche di una reazione a catena e permette alle PrPSc di diffondersi a diverse regioni del cervello in modo esponenziale. I prioni sono una classe di proteine patogene resistenti alle proteasi e formano “ammassi nel cervello” che sono responsabili degli effetti neurodegenerativi osservati nei pazienti. Le malattie da prioni compaiono sporadicamente (senza una causa nota) oppure sono trasmesse geneticamente (a causa di difetti del gene PrP, detto “PRNP” contenuto nel braccio corto del cromosoma 20) o per via infettiva. Nella malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker, la presenza dei prioni è determinata da una alterazione genetica trasmessa geneticamente al livello del PRNP. La mutazione P102L, che provoca una sostituzione della prolina con una leucina nel codone 102, è stata trovata nel gene PRNP della maggior parte degli individui affetti, quindi si presume che tale cambiamento genetico sia necessario per lo sviluppo della malattia.
Trasmissione
La mutazione del gene PRNP (braccio corto del cromosoma 20) che porta alla malattia di Gerstmann-Sträussler-Scheinker, viene trasmessa dai genitori ai figli con modalità autosomica dominante. Una malattia è detta a trasmissione autosomica dominante quando basta una singola copia dell’allele difettoso per far sì che la malattia si esprima, a prescindere dal sesso (basta un solo genitore malato). Il figlio di un individuo affetto ha la probabilità del 50% di essere affetto, cioè 1 figlio su 2 è malato e può trasmettere a sua volta la malattia alla metà dei suoi figli. In questo caso non può esistere un “portatore sano” (cosa che invece si può verificare nella trasmissione autosomica recessiva): chi possiede l’allele alterato, ha la patologia, mentre chi non lo possiede è sano. Di conseguenza da due genitori sani nascono il 100% di figli sani, mentre se entrambi i genitori sono malati allora si avranno il 100% di figli malati.
Sintomi e segni
I sintomi e segni iniziali della malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker includono disartria a sviluppo lento (difficoltà a parlare), atassia del tronco cerebellare (instabilità) e demenza progressiva. Nelle prime fasi della malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker, i pazienti possono avere difficoltà a camminare. Con il progredire della condizione, i sintomi dell’atassia diventano più pronunciati. La perdita di memoria può essere il primo sintomo della malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker. Possono verificarsi sintomi e segni extrapiramidali e piramidali e la malattia può mimare le atassie spinocerebellari nelle fasi iniziali. Il mioclono (contrazione muscolare spasmodica) è meno frequente che nella malattia di Creutzfeldt-Jakob. Molti pazienti presentano anche nistagmo (movimento involontario degli occhi), disturbi visivi e persino cecità o sordità.
Classificazione
Sono riconosciuti quattro fenotipi clinici della malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker:
- malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker tipica (in inglese: typical GSS);
- malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker con areflessia e parestesia (GSS with areflexia and paresthesia);
- malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker con demenza purat (pure dementia GSS);
- malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker simile alla malattia di Creutzfeldt-Jakob (Creutzfeldt-Jakob disease-like GSS).
Diagnosi
La malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker può essere identificata attraverso test genetici. Il test per la malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker comporta un esame del sangue e del DNA per rilevare il gene mutato in determinati codoni. Se la mutazione genetica è presente, il paziente in tempi variabili svilupperà la malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker.
Diagnosi differenziale
La malattia di Gerstmann-Sträussler-Scheinker, come anche le altre encefalopatie spongiformi trasmissibili, può essere erroneamente diagnosticata come demenza, come malattia di Alzheimer o come altra patologia che presenti sintomi e segni neuropsichiatrici simili.
Trattamento
Attualmente non esiste una cura specifica per la malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker, né esiste alcun trattamento noto per rallentare la progressione della malattia. Terapie e farmaci mirano a trattare o rallentare gli effetti dei sintomi e segni per migliorare la qualità della vita del paziente. Sono in corso alcune ricerche per trovare una cura, tra cui l’anticorpo monoclonale PRN100.
Prognosi
La la malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker è una malattia che progredisce lentamente, durando circa 2-10 anni, con una media di circa cinque anni di sopravvivenza dalla diagnosi.
Mortalità
La malattia di Gerstmann–Sträussler–Scheinker provoca la morte del 100% dei pazienti.
Per approfondire:
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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