La manovra di Marcante-Odaglia è una manovra di compensazione forzata dell’orecchio medio utilizzata principalmente nell’ambito delle immersioni subacquee da sub esperti e in medicina – in particolare in otorinolaringoiatria – nei casi in cui si desideri aprire forzatamente la tromba di Eustachio, il piccolo condotto che collega il rinofraringe (e quindi il naso e la bocca) con l’orecchio medio e che a riposo è collassato, cioè chiuso. Aprendo la tuba di Eustachio, si favorisce il bilanciamento tra la pressione ambientale e quella presente nell’orecchio medio. La manovra di Marcante-Odaglia si esegue chiudendo il naso tra le dita, con la lingua che arretra e spinge verso l’alto il palato molle (muovendosi come nella prima fase della deglutizione). In questo modo, l’aria contenuta nel rinofaringe, non potendo uscire né dal naso né dalla bocca, viene compressa dal movimento verso l’alto del palato molle, mentre le tube sono spinte all’apertura dal movimento dei muscoli peritubarici. Un effetto simile a quello ottenuto con la manovra di Edmonds può essere ottenuta deglutendo normalmente, masticando una gomma, succhiando una caramella o sbadigliando: sono tutte azioni che favoriscono l’apertura della tuba di Eustachio e quindi il bilanciamento tra la pressione ambientale e quella dell’orecchio medio. La manovra di Marcante-Odaglia è conosciuta a livello internazionale col nome di manovra Frenzel.

Eponimo

La manovra di Marcante-Odaglia deve il suo nome ai suoi due ideatori, il subacqueo italiano Duilio Marcante (Genova, 15 ottobre 1914 – Genova, 8 novembre 1985), considerato il “padre” della didattica subacquea italiana, assieme al medico del lavoro, cardiologo e campione di pallanuoto italiano Giorgio Odaglia (Rapallo, 23 gennaio 1929 – Rapallo, 3 febbraio 2018), pioniere della medicina subacquea.

Esecuzione

La manovra viene eseguita come segue:

• viene bloccata l’uscita dalla cavità nasale, tipicamente pizzicando le narici o con una clip per il naso;
• l’uscita dalla cavità orale viene bloccata dalla lingua, eseguendo una chiusura alveolare (come quando si produce il suono [t] o [d]; questa è la versione standard) o una chiusura velare (utilizzando la parte posteriore della lingua ; questa è la versione avanzata);
• la laringe è chiusa, sigillando i polmoni;
• il corpo della lingua (o solo la parte posteriore, se è stata effettuata la chiusura velare) viene spostato delicatamente verso l’alto e all’indietro, in modo da comprimere l’aria;
  un’ulteriore compressione dell’aria deriva dallo spostamento verso l’alto della glottide chiusa (questo si nota facilmente nell’elevazione del “pomo d’Adamo”).

Scopi

La manovra di Marcante-Odaglia serve principalmente per permettere alla tuba di Eustachio di aprirsi e consentire la ventilazione e quindi la compensazione dell’orecchio medio, equiparando quindi la pressione dell’atmosfera ambientale (presente dal lato del timpano che dà all’esterno) con quella nella cassa timpanica (presente dal lato interno del timpano). L’aria intrappolata nella bocca e nelle cavità nasali viene infatti compressa dal movimento della lingua o della laringe durante la manovra. L’aria viene spinta nella cavità nasale dalla pressione e cerca di uscire dal naso, ma le narici sono chiuse. Poiché la glottide è chiusa, l’aria non può ritornare ai polmoni. La lingua crea una chiusura ermetica contro i denti superiori o nella parte posteriore della bocca, impedendo all’aria di fuoriuscire. Poiché non c’è nessun altro posto dove spingersi, l’aria entra nelle trombe di Eustachio e nell’orecchio medio, equalizzando la pressione.

Compensazione forzata dell’orecchio medio

Con “compensazione forzata dell’orecchio medio” (più semplicemente chiamata “compensazione“) si intende una tecnica che ha lo scopo di aprire le tube di Eustachio per permettere il bilanciamento tra la pressione presente a livello dell’orecchio medio e quella ambientale, diminuendo il rischio di barutraumi. La compensazione viene utilizzata nell’ambito dell’otorinolaringoiatria e delle immersioni subacquee. Altri ambiti di applicazione di tale tecnica sono tutti quelli in cui il soggetto si trovi a dover fronteggiare rapide variazioni della pressione esterna, quali il paracadutismo, il volo acrobatico, la discesa in miniera e l’affrontare velocemente in auto una ripida strada di montagna. Esistono diverse tecniche usate per compensare, a partire da quella più semplice, la deglutizione, che però non è efficace sott’acqua. Per le immersioni vengono utilizzate in genere specifiche manovre di compensazione, come la manovra di Marcante-Odaglia, quella di Lowery, di Valsalva, di Toynbee e di Frenzel.

Leggi anche: Manovra di Valsalva in otorinolaringoiatria, cardiologia e neurologia: tecniche di esecuzione e indicazioni

Attenzione

Pur essendo la manovra di Marcante-Odaglia una tecnica apparentemente facile da eseguire ed innocua, prima di metterla in pratica è sempre importante chiedere consiglio al proprio medico o al proprio istruttore subacqueo. Eseguire in modo improprio e con eccessiva intensità una manovra di compensazione, può causare un barotrauma.

Importante

La manovra di Marcante-Odaglia è capace di spingere forzatamente verso l’orecchio medio non solo l’aria presente nel rinofaringe, ma anche eventuali secrezioni o altro: se ad esempio a livello della fossa nasale è presente del muco o un oggetto estraneo, questi ultimi possono essere spinti dalla manovra nell’ostio tubarico, nella tuba e nella cassa timpanica, favorendo ostruzione della tuba, catarro tubarico, sensazione di ovattamento e pienezza auricolare, acufeni, ipoacusia, infezione del timpano (miringite), alterata funzione della catena degli ossicini ed otiti medie.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine