
Come abbiamo visto in questo articolo, i termini tumore, neoplasia, eteroplasia, lesione eteroplastica e lesione eteroformativa, nel comune linguaggio medico, sono tutti tra loro sinonimi, cioè indicano tutti la stessa cosa. Sui referti consegnati ai pazienti dopo aver effettuato esami come TC, radiografie, ecografie e risonanze magnetiche, spesso si legge “tumore primitivo”, o Continua a leggere
In medicina il termine “lesione” è usato per indicare genericamente una qualsiasi alterazione a carico di un tessuto o di un organo che comporti un cambiamento della loro forma, funzione e/o morfologia, causata da un danno di natura fisica, chimica e/o biologica. Il termine lesione deriva dal latino “laesus” che significa
In questa foto potete vedere la foto di una neonata prima e dopo l’intervento di correzione di labbro leporino bilaterale.
Tenerissimo questo neonato, peccato che… non sia affatto un vero neonato. Si tratta invece di una bambola. In realtà non siamo di fronte ad una bambola “normale”: è una “reborn“, cioè una speciale bambola in materiale vinilico estremamente
Come raccontato dal Corriere della Sera, Paolo Baldassini, 55 anni, è diventato il secondo paziente paraplegico in Italia – e uno dei sette nel mondo – ad aver nuovamente la possibilità di camminare sulle proprie gambe grazie ad un innovativo neurostimolatore midollare impiantato nella sua colonna il 10 luglio scorso all’Irccs San Raffale di Milano da una equipe di neurochirurghi guidata dal professor Pietro Mortini, primario di
Questa è Veronica Duque, una professoressa spagnola in una scuola ad Alicante che si è inventata un modo molto originale di insegnare l’anatomia umana. Intuendo che i suoi studenti avrebbero avuto molte difficoltà ad immaginare le diverse
Tutti i termini elencati nel titolo di questo articolo, riguardano alterazioni quantitative o qualitative del sudore. Semplificando i
L’intelligenza artificiale “batte” il cardiologo nella diagnosi di infarto: il futuro di noi medici sarà quello di essere sostituiti dall’IA (intelligenza artificiale)? Una nuova ricerca sembra mostrare la superiorità di un algoritmo rispetto all’uomo, almeno quando si tratta di interpretare il tracciato di un ECG (elettrocardiogramma): è in grando già oggi di