Differenza tra biologico, organico e vegano: sono la stessa cosa?

MEDICINA ONLINE INTEGRATORE ALIMENTARE PILLOLA MEDICINALE FARMACO PROTEINE AMINOACIDI VITAMINE MINERALI BIOLOGICO ORGANICO VEGANO PROPRIETA POSOLOGIA CONTROINDICAZIONI EFFETTI COLLATERALI  SPORT BENEFICI dietary supplement.jpgNegli ultimi tempi, relativamente a prodotti di vari tipi come cibi, integratori alimentari e cosmetici naturali, si usano sempre più spesso i termini “organico”, “biologico” e “vegano”: sono la stessa cosa? In realtà no, riferendoci all’alimentazione un cibo viene detto “biologico” in Italia solo se possiede un marchio di garanzia certificato specifico, che certifica il fatto che quel prodotto è stato realizzato senza l’uso di sostanze potenzialmente dannose (pesticidi, ormoni, fertilizzanti, concimi chimici…). Un cibo “organico” invece fa riferimento a tutti i prodotti di origine animale e vegetale di origine non prevalentemente industriale ma NON è sinonimo di garanzia di prodotto privo di pesticidi o altre sostanze potenzialmente tossiche. La certificazione “biologica”, controllata per legge, viene concessa solo a quelle aziende che seguono criteri specifici nell’agricoltura o nell’allevamento, che non sono necessariamente seguite dalle aziende che producono prodotti “organici”. La validità del biologico si rafforza ancora di più se proveniente da aree protette, DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Tipica). Il termine “vegano” infine, riferito ad un integratore, può indicare sia una specifica linea di prodotti potenzialmente utili per chi segue una dieta vegana, ma anche che non contiene elementi di origine animale.

Preferite il biologico

Quindi attenzione: non tutto quello che viene definito naturale-organico è biologico! Molto spesso sulle etichette si legge “organico” ma non significa affatto biologico. Il dubbio è stato generato dal termine “organic” che in inglese significa effettivamente “biologico”, mentre in Italia “organico” è riferito a tutti quei cibi non lavorati dall’industria ma che sono stati coltivati in modo tradizionale, appunto con pesticidi e fertilizzanti. Molte case produttrici, pur non potendo usare il marchio “biologico”, usano il termine “organico” anche per “giocare” proprio su questo dubbio del consumatore.  Ripetiamo: è sbagliato dire che è biologico solo perché sulla confezione c’è scritto organico.

Cosmetico organico, biologico e naturale

La differenza tra cosmetico organico, biologico e naturale in Italia non esiste. La maggior parte dei prodotti viene etichettata con “naturale” e magari di quell’ingrediente ne contiene solo un 1%, mentre un cosmetico per essere organico ne deve contenere come minimo il 70 per cento. Sta quindi ai consumatori tutelarsi e l’unico modo per farlo è leggere bene l’etichetta (l’INCI). Per approfondire, leggi anche: Conosci veramente il tuo idratante? Con l’INCI impari a leggere gli ingredienti di tutti i cosmetici che usi

Cosmetico naturale e vegano

Per cosmetico naturale si intende che gli ingredienti impiegati nelle formulazioni derivino da piante che sono state coltivate senza l’impiego di fertilizzanti chimici. I prodotti naturali però, a differenza di quelli organici, possono contenere ingredienti sintetici. I cosmetici vegani, infine, non devono contenere né miele, né cera d’api, né latte, ma questo non significa che la loro formulazione abbia solo ingredienti naturali, poiché anche i minerali e le sostanze di sintesi chimica, non essendo di origine animale, sono considerate vegane.

I migliori integratori

I migliori integratori alimentari per il tuo benessere psico-fisico, scelti e consigliati dal nostro Staff di esperti, li puoi trovare qui:

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Differenza tra DOC, DOP ed IGP in cucina

MEDICINA ONLINE PROSCIUTTO COTTO O CRUDO DIFFERENZE PIU CALORIE DIABETE GLICEMIA INSULINA ZUCCHERI CARBOIDRATI CIBO DOLCE MANGIARE ACQUA VALORI PROPRIETA NUTRIZIONISTA TAVOLA DIETA DIMAGQual è la differenza tra il doc e il dop? Entrambi questi marchi testimoniano prodotti alimentari di alta qualità, rispettando le caratteristiche e i metodi di lavorazione tipici di un determinato territorio. La certificazione doc è però ben distinta rispetto a quella dop, sebbene i due termini siano spesso confusi e vengano sovente usati indifferentemente. Le diversità tra doc e dop riguardano tanto la provenienza di questi marchi quanto quella dei prodotti che essi vanno a tutelare. Ancora differente è poi la certificazione igp, anch’essa attribuita a cibi e bevande di qualità.

La prima differenza tra il marchio doc e quello dop riguarda l’origine degli stessi. La certificazione doc, che indica un prodotto in cui è testimoniata l’origine controllata, è tipica del territorio italiano, mentre quella dop, ossia denominazione di origine protetta, è legata all’Europa. Un secondo grande motivo distintivo dei marchi di qualità è legata ai prodotti che certificano. Il doc è infatti utilizzato esclusivamente nel settore vinicolo, il dop invece è attribuito a tutti i prodotti alimentari a esclusione proprio del vino e di altri alcolici.

Le differenze maggiori riguardano dunque sia il prodotto tutelato sia il paese che attribuisce i marchi doc e dop, ma su una cosa ambedue le certificazioni tutelano: l’assoluta centralità del territorio di provenienza. Perché un alimento o una bevanda possano ricevere tanto il doc quanto il dop è necessario che essi siano stati realizzati in una specifica zona del paese. I vini doc necessitano per esempio di un rigido utilizzo di uva proveniente dai vigneti locali, così come i prodotti dop dipendono interamente dal territorio.

Salumi, carni, oli, formaggi e tutte le altre specialità che ricevono il marchio dop devono necessariamente possedere caratteristiche di qualità legate al loro luogo di produzione. Tutte le fasi di produzione, che vanno dalla lavorazione fino alla trasformazione, devono avvenire sulla stessa area, pena la non assegnazione della denominazione dop. Questo elemento non è presente ad esempio nei prodotti igp, titolo anch’esso di origine europea, in cui non è necessario che tutte le fasi produttive avvengano all’interno del medesimo territorio. Come per il dop anche l’igp riguarda tutti i prodotti alimentari o agricoli.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!