Differenza tra olio biologico e non

MEDICINA ONLINE OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA ULIVO OLIVO DIFFERENZA VERGINE QUALITA CALORIE GRASSI DIETA QUALE USARE CUCINA OMEGA 3 6 9 PRANZO DIMAGRIRE FRITTOCos’è un olio “biologico”?

Un olio di oliva biologico (o “bio”) è un tipo particolare di olio ottenuto da olive coltivate e prodotte da agricoltura biologica, cioè da una agricoltura che, al contrario di quella “standard”, non usa Continua a leggere

Differenza tra biologico, organico e vegano: sono la stessa cosa?

MEDICINA ONLINE INTEGRATORE ALIMENTARE PILLOLA MEDICINALE FARMACO PROTEINE AMINOACIDI VITAMINE MINERALI BIOLOGICO ORGANICO VEGANO PROPRIETA POSOLOGIA CONTROINDICAZIONI EFFETTI COLLATERALI  SPORT BENEFICI dietary supplement.jpgNegli ultimi tempi, relativamente a prodotti di vari tipi come cibi, integratori alimentari e cosmetici naturali, si usano sempre più spesso i termini “organico”, “biologico” e “vegano”: sono la stessa cosa? In realtà no, riferendoci all’alimentazione un cibo viene detto “biologico” in Italia solo se possiede un marchio di garanzia certificato specifico, che certifica il fatto che quel prodotto è stato realizzato senza l’uso di sostanze potenzialmente dannose (pesticidi, ormoni, fertilizzanti, concimi chimici…). Un cibo “organico” invece fa riferimento a tutti i prodotti di origine animale e vegetale di origine non prevalentemente industriale ma NON è sinonimo di garanzia di prodotto privo di pesticidi o altre sostanze potenzialmente tossiche. La certificazione “biologica”, controllata per legge, viene concessa solo a quelle aziende che seguono criteri specifici nell’agricoltura o nell’allevamento, che non sono necessariamente seguite dalle aziende che producono prodotti “organici”. La validità del biologico si rafforza ancora di più se proveniente da aree protette, DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Tipica). Il termine “vegano” infine, riferito ad un integratore, può indicare sia una specifica linea di prodotti potenzialmente utili per chi segue una dieta vegana, ma anche che non contiene elementi di origine animale.

Preferite il biologico

Quindi attenzione: non tutto quello che viene definito naturale-organico è biologico! Molto spesso sulle etichette si legge “organico” ma non significa affatto biologico. Il dubbio è stato generato dal termine “organic” che in inglese significa effettivamente “biologico”, mentre in Italia “organico” è riferito a tutti quei cibi non lavorati dall’industria ma che sono stati coltivati in modo tradizionale, appunto con pesticidi e fertilizzanti. Molte case produttrici, pur non potendo usare il marchio “biologico”, usano il termine “organico” anche per “giocare” proprio su questo dubbio del consumatore.  Ripetiamo: è sbagliato dire che è biologico solo perché sulla confezione c’è scritto organico.

Cosmetico organico, biologico e naturale

La differenza tra cosmetico organico, biologico e naturale in Italia non esiste. La maggior parte dei prodotti viene etichettata con “naturale” e magari di quell’ingrediente ne contiene solo un 1%, mentre un cosmetico per essere organico ne deve contenere come minimo il 70 per cento. Sta quindi ai consumatori tutelarsi e l’unico modo per farlo è leggere bene l’etichetta (l’INCI). Per approfondire, leggi anche: Conosci veramente il tuo idratante? Con l’INCI impari a leggere gli ingredienti di tutti i cosmetici che usi

Cosmetico naturale e vegano

Per cosmetico naturale si intende che gli ingredienti impiegati nelle formulazioni derivino da piante che sono state coltivate senza l’impiego di fertilizzanti chimici. I prodotti naturali però, a differenza di quelli organici, possono contenere ingredienti sintetici. I cosmetici vegani, infine, non devono contenere né miele, né cera d’api, né latte, ma questo non significa che la loro formulazione abbia solo ingredienti naturali, poiché anche i minerali e le sostanze di sintesi chimica, non essendo di origine animale, sono considerate vegane.

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Differenze pollo allevato a terra, in gabbia, all’aperto, biologico ed intensivo

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA GALLO POLLO GALLINA CHIOCCIA CAPPONE PULCINO MANDIBOLA CARATTERISTICHE NASO DENTI ANIMALE DIVERSITA SFONDO HDVa di moda ora parlare di “allevato a terra” e spesso si fa confusione pensando che sia un sinonimo di “allevato all’aperto”. Nulla di più sbagliato: in realtà quando si parla di “allevate a terra” si indica semplicemente che gli animali non sono tenuti in gabbia ma poggiano su un pavimento: sono comunque allevati all’interno di grandi capannoni industriali e non sono previsti pascoli esterni.

Le tecniche di allevamento si distinguono in cinque diverse tipologie:

  • allevamento in gabbia: tanti capi per mq; gli animali passano la loro vita produttiva stipati all’interno di gabbie che vengono distribuite nei capannoni con più piani. Luce e ventilazione sono artificiali. Solitamente e’ una pratica usata solo per la produzione di uova.
  • allevamento a terra: tanti capi per mq; gli animali passano la loro vita all’interno di capannoni chiusi. Solitamente si usa sia per la produzione di uova che per la carne.
  • allevamento a terra intensivo: è un allevamento a terra con uso di luci artificiali (sempre accese per invogliare il pollo a mangiare continuamente), alimentazione spinta (molto carica), ventilazione forzata, regolata con dei ventilatori.
  • allevamento all’aperto: pochi capi per mq. Gli animali vivono in capannoni che dispongono di un pascolo esterno e possono razzolare a piacimento.
  • allevamento biologico: pochi capi per mq. Gli animali vivono in capannoni che dispongono di un pascolo esterno e possono razzolare a piacimento, come nell’allevamento all’aperto, ma in più sono nutriti solo con alimenti certificati come biologici. E’ considerata il tipo di allevamento più salutare, sia per l’animale che per il consumatore, ma è anche il tipo più costoso per il produttore.

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I nuovi distributori automatici di frutta biologica a km zero

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DISTRIBUTORI FRUTTA BIOLOGICA A KM ZERO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneSvolta salutista per le macchine automatiche di distribuzione: i gestori stanno ampliando l’offerta per tenere conto delle differenti esigenze nutrizionali e di gusto. Secondo una ricerca svolta da Confida (l’Associazione italiana distribuzione automatica) l’82,6% dei gestori sta introducendo prodotti per intolleranti, mentre il 74,4% prodotti provenienti da agricoltura biologica. Introdotti anche yogurt e frutta, prodotti del territorio o a “chilometro zero” e prodotti equo solidali.

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