DOC omosessuale: diagnosi, terapia, farmaci e consigli

MEDICINA ONLINE Lei muore di tumore e lui si uccide in ospedale Ti amo, ti sto per raggiungere POLICLINICO GEMELLI ROMA AMORE AIUTO COPPIA FIDANZATI MATRIMONIO MORTE TRISTE mano nella manoIl disturbo ossessivo compulsivo omosessuale (anche chiamato “DOC omosessuale” o “DOC omosex“ è un raro tipo di disturbo ossessivo-compulsivo che si manifesta con pensieri ossessivi inerenti la propria sessualità. Le persone con DOC omosessuale hanno pensieri ricorrenti e intrusivi (ossessioni) sulla possibilità di essere o di diventare omosessuali, nonostante riferiscano di Continua a leggere

DOC omosessuale: ossessioni, compulsioni e conseguenze

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO DONNA IMMERSA NEI PENSIERI TRISTEIl disturbo ossessivo compulsivo omosessuale (anche chiamato “DOC omosessuale” o “DOC omosex“ è un raro tipo di disturbo ossessivo-compulsivo che si manifesta con pensieri ossessivi inerenti la propria sessualità. Le persone con DOC omosessuale hanno pensieri ricorrenti e intrusivi (ossessioni) sulla possibilità di essere o di diventare omosessuali, nonostante riferiscano di Continua a leggere

Disturbo ossessivo compulsivo omosessuale: la paura di essere gay

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Il disturbo ossessivo compulsivo omosessuale (anche chiamato “DOC omosessuale” o “DOC omosex“, da cui l’acronimo “DOCO“; in inglese “homosexual OCD” o “homosex OCD” o “homosexual obsessive compulsive disorder“, da cui l’acronimo “HOCD“, o “sexual orientation OCD“, da cui l’acronimo “SO-OCD“) è un raro tipo di disturbo ossessivo-compulsivo che si manifesta con pensieri ossessivi inerenti la propria sessualità. Le persone con DOC omosessuale hanno pensieri ricorrenti e intrusivi (ossessioni) sulla possibilità di essere o di diventare Continua a leggere

I 5 disturbi ossessivo compulsivi attualmente più diffusi

MEDICINA ONLINE CERVELLO TELENCEFALO MEMORIA EMOZIONI CARATTERE ORMONI EPILESSIA STRESS RABBIA IRA PAURA FOBIA SONNAMBULO ATTACCHI PANICO ANSIA VERTIGINE LIPOTIMIA IPOCONDRIA PSICOLOGIA PSICOSOMATICA PSICHIATRIA OSSESSIVOIl disturbo ossessivo-compulsivo (DOC o OCD acronimo dall’inglese obsessive-compulsive disorder), a volte chiamato anche “sindrome ossessivo-compulsiva”, è un disordine psichiatrico che si manifesta in una gran varietà di forme, tutte principalmente caratterizzate dall’anancasmo, cioè dall’incapacità del soggetto di evitare di compiere determinate azioni o di pensare determinati contenuti, solitamente in modo ripetitivo ed un numero di volte ben preciso, pena il verificarsi di una sensazione di ansia più o meno intensa. I pensieri ossessivi nel DOC sono quindi associati a compulsioni (azioni particolari o rituali da eseguire) che tentano di neutralizzare l’ossessione e l’ansia che ne deriverebbe dalla mancata neutralizzazione.

Il disturbo ossessivo-compulsivo, pur essendo classificato tra i disturbi d’ansia dai manuali ufficiali delle malattie psichiatriche, è da molti considerato invece – in virtù della sua incerta rispondenza al trattamento con farmaci ansiolitici – come entità nosografica autonoma con un definito nucleo psicopatologico. Il disturbo ossessivo-compulsivo è un disturbo d’ansia che non deve essere confuso con il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità (OCPD), patologia che appartiene invece ai disturbi di personalità. A tal proposito leggi: Disturbo ossessivo-compulsivo: ripetere, ripetere e ripetere ancora all’infinito un gesto. Differenze col disturbo di personalità ossessivo-compulsivo

La gravità del cosiddetto OCD, varia dai casi limite a base prevalentemente organica (squilibri neurobiologici che vengono trattati quasi esclusivamente attraverso la farmacoterapia), fino ad arrivare alle forme «sfumate» del disturbo, che colpiscono moltissime persone (pensiamo per esempio al timore di non aver chiuso la porta di casa, o la macchina, o al senso di «non aver finito» una determinata cosa – «not just right experience») e che rispondono anche a un trattamento esclusivamente psicoterapeutico.  La struttura centrale del disturbo è la stessa, ma l’entità della sua gravità varia, e soprattutto varia la sua forma, in termini di tipologia di compulsione.  Ecco le cinque forme ossessive-compulsive più diffuse:

1) Checkers

Queste persone sentono l’impulso irrefrenabile di controllare (to check) che qualcosa sia chiuso/bloccato: eseguire quella chiusura o quel gesto rituale, spazza via mentalmente la sensazione che qualcosa non sia finito o non chiuso.

2) Washers

Questi soggetti compulsivamente (si) lavano o puliscono la casa, gli oggetti e gli indumenti, raggiungendo una certa soglia di senso di pulizia e igiene, fugando il timore di essere contaminati o non perfettamente puliti.

3) Hoarders

Questi soggetti sono anche identificati col termine di «accumulatori», rappresentano una categoria laterale dei pazienti con disturbo DOC. Per approfondire leggi:

4)Repeater

Si chiamano anche «thinking ritualizes», scacciano via i pensieri ossessivi ripetendo un gesto o un’azione, anche mentale (contare fino a 10, ripetere delle parole o dei mantra), fino al punto in cui sia raggiunto uno stato di tranquillità percepita.

5) Orders

Per ripulire la mente dai pensieri ossessivi, queste persone creano intorno a sé un ambiente perfetto, usando simmetria e rigore.

Le cause del DOC non sono attualmente del tutto note. La psichiatria biologica presume ci possa essere uno scompenso nel milieu neurotrasmettitoriale (in particolare in riferimento al livello di serotonina), e un comportamento difettoso entro alcuni circuiti che collegano zone antiche del cervello a zone più recenti; la teoria psicanalitica dà altre spiegazioni, la psicoterapia a matrice cognitivista ancora altre.

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Differenza tra DOC, DOP ed IGP in cucina

MEDICINA ONLINE PROSCIUTTO COTTO O CRUDO DIFFERENZE PIU CALORIE DIABETE GLICEMIA INSULINA ZUCCHERI CARBOIDRATI CIBO DOLCE MANGIARE ACQUA VALORI PROPRIETA NUTRIZIONISTA TAVOLA DIETA DIMAGQual è la differenza tra il doc e il dop? Entrambi questi marchi testimoniano prodotti alimentari di alta qualità, rispettando le caratteristiche e i metodi di lavorazione tipici di un determinato territorio. La certificazione doc è però ben distinta rispetto a quella dop, sebbene i due termini siano spesso confusi e vengano sovente usati indifferentemente. Le diversità tra doc e dop riguardano tanto la provenienza di questi marchi quanto quella dei prodotti che essi vanno a tutelare. Ancora differente è poi la certificazione igp, anch’essa attribuita a cibi e bevande di qualità.

La prima differenza tra il marchio doc e quello dop riguarda l’origine degli stessi. La certificazione doc, che indica un prodotto in cui è testimoniata l’origine controllata, è tipica del territorio italiano, mentre quella dop, ossia denominazione di origine protetta, è legata all’Europa. Un secondo grande motivo distintivo dei marchi di qualità è legata ai prodotti che certificano. Il doc è infatti utilizzato esclusivamente nel settore vinicolo, il dop invece è attribuito a tutti i prodotti alimentari a esclusione proprio del vino e di altri alcolici.

Le differenze maggiori riguardano dunque sia il prodotto tutelato sia il paese che attribuisce i marchi doc e dop, ma su una cosa ambedue le certificazioni tutelano: l’assoluta centralità del territorio di provenienza. Perché un alimento o una bevanda possano ricevere tanto il doc quanto il dop è necessario che essi siano stati realizzati in una specifica zona del paese. I vini doc necessitano per esempio di un rigido utilizzo di uva proveniente dai vigneti locali, così come i prodotti dop dipendono interamente dal territorio.

Salumi, carni, oli, formaggi e tutte le altre specialità che ricevono il marchio dop devono necessariamente possedere caratteristiche di qualità legate al loro luogo di produzione. Tutte le fasi di produzione, che vanno dalla lavorazione fino alla trasformazione, devono avvenire sulla stessa area, pena la non assegnazione della denominazione dop. Questo elemento non è presente ad esempio nei prodotti igp, titolo anch’esso di origine europea, in cui non è necessario che tutte le fasi produttive avvengano all’interno del medesimo territorio. Come per il dop anche l’igp riguarda tutti i prodotti alimentari o agricoli.

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