Il disturbo ossessivo compulsivo omosessuale (anche chiamato “DOC omosessuale” o “DOC omosex“ è un raro tipo di disturbo ossessivo-compulsivo che si manifesta con pensieri ossessivi inerenti la propria sessualità. Le persone con DOC omosessuale hanno pensieri ricorrenti e intrusivi (ossessioni) sulla possibilità di essere o di diventare omosessuali, nonostante riferiscano di Continua a leggere
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Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità: cause, sintomi, diagnosi, terapie, farmaci
Il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità (da cui l’acronimo DOCP), in inglese “Obsessive–compulsive personality disorder” (da cui l’acronimo OCPD) è un disturbo di personalità caratterizzato da: preoccupazione per l’ordine e Continua a leggere
Mi masturbo una volta al giorno: soffro di masturbazione compulsiva o no?
“Mi masturbo ogni giorno: è normale?”
E’ una domanda che mi sento fare spesso dai miei pazienti maschi, che riferiscono di masturbarsi “solo” una volta al giorno. La prima cosa di dire è che, come avviene per quasi tutte le malattie psichiatriche, anche per la masturbazione compulsiva è valida la stessa domanda:
masturbarti ogni giorno interferisce/ha interferito o no con la tua vita privata, col tuo lavoro, con la tua vitalità, col tuo tempo libero o con la tua fedina penale?
Se a causa della masturbazione compulsiva, e relativa dipendenza dal porno online a cui è quasi sempre legata, ti ritrovi a:
- accumulare migliaia di video pornografici sul tuo pc, smartphone o tablet;
- avere problemi nei normali rapporti sessuali con la tua partner (disfunzione erettile, calo di libido, eiaculazione ritardata, anorgasmia…);
- considerare la masturbazione più appagante rispetto ad un rapporto sessuale con un partner reale;
- evitare di andare a lavoro o a scuola per avere più tempo per poterti masturbare;
- evitare rapporti sessuali con un partner reale per poterti dedicare alla masturbazione;
- chiuderti in una stanza a masturbarti per ore, evitando l’eiaculazione per prolungare il piacere (pratica chiamata “edging“);
- masturbarti passando molto rapidamente da una scena all’altra e da un video all’altro alla ricerca dell’inquadratura “giusta” su cui raggiungere l’orgasmo;
- aver bisogno ogni giorno di video nuovi, diversi dai precedenti e sempre più estremi per provare eccitazione;
- masturbarti in luoghi inusuali, ad esempio in auto, sul lavoro, in spiaggia;
- interrompere ciò che stavi facendo, con lo scopo di masturbarti;
- avere una diminuzione di efficienza sul lavoro;
- desiderare di masturbarti mentre stai a lavoro;
- pensare spesso di voler visionare materiale pornografico o volerti masturbare in posti dove non puoi farlo, provando una sensazione di fastidio/ansia a riguardo;
- avere una sensazione di stanchezza cronica ma inspiegabile con relativo calo nelle performance sportive e/o cognitive;
- evitare a volte di masturbarti per uno o due giorni solo con lo scopo di poter provare un orgasmo più potente alla successiva masturbazione;
- rubare tempo ai tuoi hobby per masturbarti;
- compiere atti illegali per masturbarti in maniera sempre più eccitante (ad esempio masturbarti in pubblico, spiare altre persone nude o visionando materiale pornografico illegale);
allora forse (anzi probabilmente!) soffri di masturbazione compulsiva, anche se lo fai “solo” una volta al giorno, specie se porti avanti questo comportamento:
- in modo continuato da molto tempo (mesi o anni) e senza “periodi di pausa”;
- pur avendo un partner;
- avendo più di 20/25 anni ed avendo quindi da molti anni superato la fase di “tempesta ormonale” tipica della pubertà.
Alcuni comportamenti potrebbero facilitare la diagnosi. Se tendi contemporaneamente ad essere soggetto a comportamenti ossessivi compulsivi e/o a:
- dipendenza da shopping compulsivo;
- tossicodipendenze (marijuana, cocaina, eroina, alcol, nicotina…);
- gioco d’azzardo patologico;
- dipendenza da internet;
- disturbo da accumulo;
- disturbo da accumulo compulsivo digitale;
- dipendenza da gioco online;
o simili, la probabilità che tu effettivamente soffra di masturbazione compulsiva, aumenta, anche se ti masturbi “solo” una volta al giorno.
La diagnosi definitiva di masturbazione compulsiva, spetta ovviamente ad un medico esperto in questo campo, ad ogni modo è relativamente semplice capire se siete davvero dipendenti dal porno online e dalla masturbazione compulsiva, anche se lo fate “solo” una volta al giorno. Fate questo facile esperimento, non esattamente scientifico, ma efficace: domani mattina, appena svegli, dovrete evitare di visionare/scaricare video pornografici o altro comportamento che abbia come fine l’eccitazione sessuale, inoltre dovrete evitare di masturbarvi per tutto il giorno, meglio ancora se decidete di non farlo per due o tre giorni di seguito o – se siete più audaci – per una settimana. La regola è di non masturbarsi del tutto, quindi “non vale” masturbarsi senza raggiungere l’orgasmo o farlo senza visionare materiale pornografico: non dovete proprio neanche iniziare a farlo e neanche dovete visionare materiale pornografico di qualsiasi tipo (anche solo audio) pur senza masturbarvi. Dovrete inoltre evitare qualsiasi comportamento che abbia lo scopo di procurarvi piacere sessuale.
- Se durante la giornata vi ritroverete a pensare spesso di volervi masturbare, ma “per colpa” dell’esperimento non potete farlo e ciò vi crea una certa ansia, allora probabilmente siete – almeno lievemente – dipendenti dalla masturbazione e dal neurotrasmettitore dopamina quotidiano che essa vi procura.
- Se “non vedete l’ora” che l’esperimento finisca, per potervi finalmente masturbare di nuovo, allora è molto probabile che siate dipendenti dalla masturbazione compulsiva.
- Se vi “consolate” pensando che, grazie all’astinenza, proverete maggior piacere sessuale quando vi masturberete nuovamente, ciò potrebbe indicare dipendenza comportamentale di tipo sessuale.
- Se durante questo esperimento accumulate ansia che diminuisce solo se e/o appena ritornate a masturbarvi, è molto probabile che siate dipendenti dalla masturbazione compulsiva.
- Se non riuscirete a resistere nemmeno un giorno senza masturbarvi, siete probabilmente dipendenti.
Questo è un semplice esperimento che può essere usato per qualsiasi dipendenza da sostanze: da nicotina, da cocaina, da eroina, perfino dalla “semplice” caffeina (nel caso della masturbazione compulsiva la sostanza che crea dipendenza è la dopamina rilasciata dal cervello durante l’orgasmo). In ogni caso, come già prima accennato, la diagnosi definitiva di masturbazione compulsiva spetta solo al medico a cui dovrai riferire, senza alcuna vergogna, le tue abitudini ed i tuoi dubbi.
Se credi di avere un problema di dipendenza da porno online e masturbazione compulsiva, prenota la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, riuscirai a risolvere definitivamente il tuo problema.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità: cause, sintomi, cure e differenze col disturbo ossessivo-compulsivo
Cos’è il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità?
Il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità (da cui l’acronimo DOCP), in inglese “Obsessive–compulsive personality disorder” (da cui l’acronimo OCPD) è un disturbo di personalità caratterizzato da: preoccupazione per l’ordine e Continua a leggere
Cos’ha di tanto importante questa vecchietta?
Guardate bene questa foto. L’anziana signora che vedete cerchiata di rosso sta facendo qualcosa di eccezionale, qualcosa che l’ha fatta diventare il mio nuovo mito. Già, ma cosa sta facendo di preciso?
Analizziamo la foto. Qualcosa di bello sta sicuramente accadendo e tutti fanno la cosa che ormai sembra la più naturale del mondo: tirano fuori il cellulare ed iniziano a scattare foto o a registrare un video, magari da postare subito sui social network. La signora invece fa la cosa veramente più naturale del mondo: si gusta l’evento. Gli altri stanno guardando lo schermo del cellulare, per stare attenti ad inquadrare bene quello che succede. Lei invece guarda l’evento… dal vivo. Addirittura l’uomo e la donna accanto alla signora si stanno perdendo gli attimi più importanti per modificare magari qualche impostazione di scatto o la risoluzione del video. La signora non si perde un istante. Fateci caso: la sua è espressione più soddisfatta tra tutti.
I cellulari di nuova generazione sono con noi praticamente notte e giorno, specie quando viviamo i momenti che vogliamo ricordare. Il problema è che siamo sempre più preoccupati a delegare a loro i nostri ricordi, dimenticandoci di vivere le nostre esperienze, prima di catturarle e di condividerle su Facebook o Twitter.
Ho deciso che da oggi, al prossimo evento che vorrò ricordare, spegnerò il cellulare e mi gusterò la scena fino in fondo, affinché non rimanga in una fredda memory card, ma nell’unico posto dove un ricordo dovrebbe stare: nella mia memoria.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Fame fisica o fame emotiva? Riconosci la tua fame per mangiare bene e vivere felici
Un momento prima non stai neanche pensando al cibo, e un attimo dopo hai una fame da morire?
Non scoraggiarti e invece di pensare che sei il solo o la sola a cui accade, sappi che siamo in tanti a essere proprio come te! Un passo importante, che molti dietologi si “dimenticano” di spiegare ai propri pazienti è la differenza tra fame fisica (fisiologica) o emotiva.
Scopri insieme a me, a quale delle due tipologie di fame appartieni e vediamo insieme cosa puoi fare per migliorare. Di seguito elenchiamo alcune caratteristiche della fame fisica e di quella emotiva.
Caratteristiche della fame fisica:
- compare poco a poco e colpisce lo stomaco (esempio: brontolio alla pancia);
- non è accompagnata da un senso di costrizione;
- si verifica alcune ore dopo l’ultimo pasto;
- va via quando sei piena;
- porta ad una piacevole sensazione di soddisfazione dopo aver mangiato.
Caratteristiche della fame emotiva:
- si sviluppa improvvisamente colpisce la gola e la mente (esempio: voglia improvvisa di mangiare assaggiando solo un gelato);
- compare un urgente bisogno di mangiare;
- non è correlata al tempo trascorso dall’ultimo pasto;
- è specifica, spesso per un particolare alimento (esempio: alimenti estremamente dolci e ipercalorici);
- persiste nonostante la pienezza;
- dopo aver mangiato, porta al senso di colpa e alla vergogna.
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Pregorexia, ortoressia… I disturbi del comportamento alimentare che ancora non conosci
Al di là di anoressia nervosa e bulimia nervosa esistono vari disturbi del comportamento alimentare poco conosciuti. Oggi vi parlo di alcuni di essi.
Ortoressia
L’ortoressia è un’attenzione morbosa al cibo, che deve essere selezionato accuratamente prima di essere mangiato. L’ortoressico tipicamente elimina in modo ossessivo-compulsivo alcune tipologie alimentari considerati non salutari e sceglie esclusivamente cibi organici o comunque qualitativamente “puri” e salutari, pesando ogni porzione e seguendo diete con precisione maniacale. Se costretto suo malgrado a mangiare cibo che lui considera non sano, l’ortoressico si rifiuta con forza o, se proprio costretto, ha una forte sensazione di ansia quando ingurgita il cibo poco sano. Mentre chi è affetto da anoressia nervosa mangia il meno possibile per puntare alla magrezza, l’ortoressico al contrario mangia una adeguata quantità di calorie ma le assume da cibi “ultra-sani” per evitare ossessivamente qualsiasi possibilità di ammalarsi a causa degli alimenti.
Drunkorexia
La drunkorexia porta chi ne è affetto a limitare l’apporto calorico dei cibi così da poter bere il più possibile senza ingrassare. In pratica il drunkoressico segue una dieta preventiva, per lasciarsi andare a bevute quasi illimitate. In questo modo, però, il fegato ne soffre e contemporaneamente vengono a mancare vitamine e sali minerali forniti dal cibo “vero”. Per approfondire: Rinunci al cibo per poter bere più alcolici? forse soffri di drunkoressia
Pregorexia
La pregorexia è un disturbo che interessa le donne incinte che non vogliono guadagnare il peso, compreso tra 11 e 15 chili, raccomandato dai medici durante la gravidanza. La donna incinta pregorexica segue tipicamente diete rigidissime per ingrassare il meno possibile. Questo, però, potrebbe portare a gravissime complicanze sia per la madre (depressione, anemia, malnutrizione per difetto…) e per il feto (malformazioni, ritardo di crescita, parto pretermine…).
Binge eating
Il binge eating (anche chiamato “disturbo da alimentazione incontrollata”) corrisponde al mangiare compulsivo, atto che serve per allontanare da sé stress, pensieri negativi e problemi irrisolti. Un problema psicologico diviene quindi il motore di varie abbuffate, che servono per placare l’ansia. Il binge eating è simile alla bulimia nervosa, ma in quest’ultima – dopo l’abbuffata – si praticano condotte di compensazione per eliminare il cibo (ad esempio vomito autoindotto) o per dimagrire (eccessivo esercizio fisico). Nel binge eating non vengono praticate condotte di compensazione. Per approfondire: Abbuffarsi senza alcun controllo: è il disturbo da alimentazione incontrollata
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Quando la palestra diventa un’ossessione
Lo sport ti piace così tanto che preferisci correre che stare con il partner? Attenzione, potresti soffrire di “exercises addiction“, assuefazione all’attività fisica. In poche parole, ti droghi con la palestra e il fitness. La dipendenza da esercizi è stata ora documentata e analizzata da Alessandro Sartorio, primario di endocrinologia dell’Istituto auxologico di Milano per conto dell’Associazione degli endocrinologi europei.
E i dati lasciano di stucco: “Si stima che il 3-4 per cento della popolazione ne soffra, ma in alcune nicchie, come le palestre, si arriva al 40 per cento” afferma Sartorio. È difficile accettare l’idea di dipendenza, “ma sport, corsa e ginnastica vanno considerati come un farmaco, che non può essere autogestito” continua l’esperto. Le controindicazioni possono essere pesanti: “Abuso di sostanze energetiche, eccessivo calo del peso e della massa grassa, problemi cardiovascolari”. Insomma, gli addominali a tartaruga non valgono tanto. E nemmeno una silhouette perfetta, “soprattutto se pensiamo che nelle donne la mania per il fitness si associa spesso a disturbi del comportamento alimentare”.
Come capire però se si è addicted o portatori sani di muscoli sodi? “Quando lo sport non basta mai e si programma l’intera giornata attorno ai tempi della corsa o della palestra, trascurando il proprio lavoro, gli amici, la famiglia e altre forme di divertimento”. E la cura può essere difficile: “Lo sport scatena endorfine, che procurano benessere e il cui dosagggio va riequilibrato. Ci vuole un medico esperto”.
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