Lacrime: di che sono fatte, a che servono e cosa le produce?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PERCHE SI PIANGE LACRIME Riabilitazione Nutrizionista Dieta Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Seno Pulsata Macchie Capillari Pressoterapia Linfodrenaggio 1Da cosa sono prodotte le lacrime?
La lacrima (o pellicola lacrimale) è una struttura liquida che ricopre fisiologicamente la congiuntiva palpebrale bulbare e la cornea e viene prodotta dall’apparato lacrimale. Tale apparato, come si può intuire dalla foto, è formato da due parti:
1) porzione secretoria (ghiandola lacrimale e dotti secretori) che secerne la lacrima,
2) porzione escretoria che ha il compito di drenare la lacrima verso il naso (sacco lacrimale, canalini e dotti).

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A che servono le lacrime?
Le funzioni principali della pellicola lacrimale sono cinque:
1) Pulizia: attraverso la pellicola lacrimale defluiscono verso la componente escretoria delle ghiandole lacrimali, le impurità provenienti dall’ambiente esterno.
2) Lubrificazione: la componente mucotica della pellicola lacrimale svolge funzione lubrificante, nei confronti dell’epitelio corneale.
3) Nutrizione: la componente acquosa della pellicola lacrimale funge da veicolo per numerose sostanze disciolte nella lacrima; ossigeno, ioni, anidride carbonica, mucine, lipidi; sostanze indispensabili all’eutrofismo della superficie oculare e alla sua nutrizione.
4) Trasparenza ottica: lo strato mucoso della pellicola lacrimale migliora la trasparenza ottica della superficie corneale. I microvilli dell’epitelio corneale fungono da base alla mucina, che viene assorbita dalle villosità corneali, consentendo una migliore uniformità superficiale.
5) Difesa: la pellicola lacrimale rappresenta la principale difesa alle infezioni batteriche corneali e congiuntivali, assieme alla palpebra. Diffondendosi uniformemente sull’epitelio corneale, funge da barriera protettiva agli agenti batterici esterni ed ha un potente potere disinfettante.

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Di cosa sono fatte le lacrime?
Le lacrime sono formate al 98% di acqua, il restante 2% è composto principalmente da elettroliti, numerose proteine (albumina, lattoferrina, immunoglobuline…) e glucosio. Il potere disinfettante prima citato è dovuto a varie componenti lacrimali: cloruro di sodio, urea e un enzima battericida, il lisozima. Non tutte le lacrime sono uguali: quelle prodotte durante pianti emozionali (da gioia o tristezza) presentano una composizione chimica diversa dagli altri tipi di lacrime: contengono infatti un quantitativo significativamente più alto di ormoni prolattina, ormoni adrenocorticotropo, leu-encefalina (un oppioide endogeno e potente anestetico), potassio e manganese.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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Perché si piange? Per quale motivo si piange di gioia, di dolore e dal ridere? A che servono le lacrime?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA TRISTE DEPRESSIONE PIANTO PIANGERE TRISTEZZA BIANCO E NERALo abbiamo fatto il giorno in cui siamo nati, ma anche il giorno in cui siamo stati tristi per qualche motivo. Ci è capitato quando abbiamo provato la gioia più grande della nostra vita, ma anche il giorno più brutto della nostra vita. Sto parlando del pianto. Ma a che serve il pianto? Come “funzionano” le lacrime? Perché si piange di felicità? A queste ed altre risposte daremo risposta oggi.

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Cos’è il pianto e quando e perché si verifica?

Con “pianto” si intende comunemente l’atto di produrre e rilasciare lacrime in risposta ad un’emozione intensa o comunque uno stress. Tuttavia possono verificarsi situazioni di “pianto senza lacrime” ed anche “lacrime senza pianto”. Nei neonati, per esempio, data l’immaturità del dotto lacrimale, si può verificare un tipico pianto senza lacrime. Negli adulti invece si può verificare “lacrime senza pianto” in almeno tra situazioni:

  1. il contatto dell’occhio con corpi estranei (moscerini, polvere) o varie sostanze irritanti (tipico è il pianto da contatto con i solfuri organici contenuti nella cipolla) determinano spremitura della ghiandola lacrimale in assenza di un’emozione correlata;
  2. l’innervazione della ghiandola lacrimale da parte di neuroni secretagoghi diretti primitivamente alle ghiandole salivari (il “pianto del coccodrillo“);
  3. il riso può far lacrimare. Ridere intensamente determina una forte attivazione muscolare nel viso e ciò può stimolare le ghiandole lacrimali fino a “piangere dal ridere“.

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Perché si piange di gioia e di dolore?

Quando si prova una forte emozione, il sistema limbico del cervello stimola il sistema nervoso centrale, il quale a sua volta mette in moto una serie di reazioni fisiologiche: il battito cardiaco aumenta, si altera il ritmo della respirazione e le ghiandole lacrimali, poste sopra l’arco superiore dell’occhio, producono lacrime. Quando si piange, il liquido “sgorga” nell’angolo dell’occhio e scorre lungo la congiuntiva, la membrana che riveste l’interno delle palpebre, per finire nella cavità nasale. A ogni battito delle ciglia l’occhio si lubrifica. In questo modo viene evitata la disidratazione del bulbo e facilitato l’allontanamento della polvere.

Di che sono fatte le lacrime, a che servono e dove sono prodotte?

A tale proposito vi consiglio di leggere questo articolo: Lacrime: di che sono fatte, a che servono e cosa le produce?

Gli animali piangono?

Si ritiene che nessun altro essere vivente oltre l’uomo possa produrre lacrime come risposta ai diversi stati emozionali, benché ciò non sia del tutto corretto per diversi scienziati.

Le lacrime femminili abbassano il testosterone

Prima di chiudere, una curiosità: le lacrime femminili contengono sostanze capaci di ridurre l’eccitazione sessuale maschile e la produzione di testosterone, l’ormone responsabile del desiderio e dell’aggressività. Leggi qui: Le lacrime femminili riducono l’eccitazione sessuale maschile

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Come difendere la salute dei nostri occhi al mare e cosa fare se si irritano?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI BELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UP FIORI NATURAL’occhio è un organo davvero molto delicato ed è importante proteggerlo sempre, specie ora che il sole è così intenso e specialmente quando si va al mare o in piscina. Le palpebre e le lacrime sulla superficie oculare (film lacrimale) offrono una prima difesa nei confronti dell’ambiente esterno, tuttavia, quando apriamo gli occhi in presenza di una forte luce, il film lacrimale non riesce a schermare l’occhio dalle radiazioni solari e, in particolare, dall’azione dei raggi ultravioletti (UV). E’ per questo motivo che il sole può nuocere alla vista. Ma allora come proteggere gli occhi al mare? Ecco alcuni rapidi consigli:

1) Occhiali da sole

2) Usare lacrime artificiali

3) Alimentazione adeguata

4) Bere molta acqua

5) Non usare le lenti a contatto a mare

Perché gli occhi al mare si arrossano con facilità? Per diverse ragioni: l’azione del vento e il caldo aumentano l’evaporazione del film lacrimale, rendendo l’occhio meno protetto e creando, quindi, una condizione simile a quella dell’occhio secco. Il vento stesso può provocare dei disturbi. L’azione dei raggi ultravioletti può provocare una congiuntivite. Se gli occhi si arrossano cosa bisogna fare? È bene, in prima battuta, sciacquare abbondantemente l’occhio con acqua dolce (se si indossano lenti a contatto bisogna prima toglierle) e usare le lacrime artificiali per mantenere un’adeguata stabilità del film lacrimale. Cosa devo fare se mi è finita la sabbia negli occhi? Risciacquare con acqua dolce in abbondanza.

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