Con “annegamento” o “sindrome da annegamento” in medicina si intende una forma di asfissia acuta da causa esterna meccanica determinata dall’occupazione dello Continua a leggere
Archivi tag: piscina
Annegamento: sintomi, segni, valutazione iniziale, diagnosi, gravità, prognosi
Con “annegamento” o “sindrome da annegamento” in medicina si intende una forma di asfissia acuta da causa esterna meccanica determinata dall’occupazione dello Continua a leggere
Annegamento: anatomia patologica e fisiopatologia
Con “annegamento” o “sindrome da annegamento” in medicina si intende una forma di asfissia acuta da causa esterna meccanica determinata dall’occupazione dello Continua a leggere
Morte per annegamento: caratteristiche, fasi, epidemiologia, fattori di rischio
Con “annegamento” o “sindrome da annegamento” in medicina si intende una forma di asfissia acuta da causa esterna meccanica determinata dall’occupazione dello Continua a leggere
In quanto tempo si muore per annegamento? E’ doloroso?
Con “annegamento” in medicina ci si riferisce ad una forma di asfissia acuta causata da causa meccanica esterna all’organismo, determinata dal Continua a leggere
Annegamento in acqua salata o piscina: trattamento e primo soccorso
Con “annegamento” in medicina ci si riferisce ad una forma di asfissia acuta causata da causa meccanica esterna all’organismo, determinata dal fatto che lo spazio alveolare polmonare – normalmente occupato da Continua a leggere
Michael Phelps: biografia del più grande olimpionico di tutti i tempi
Il grande nuotatore statunitense Michael Phelps nasce a Baltimora (Maryland, USA) il giorno 30 giugno 1985. E’ l’atleta più titolato nella storia delle Olimpiadi moderne: con 23 medaglie d’oro è l’olimpionico più vincente (davanti a Larisa Latynina, detentrice anche del precedente primato di podi, 18, Paavo Nurmi, Mark Spitz e Carl Lewis, che ne hanno vinte 9); agli ori si aggiungono tre medaglie d’argento e due di bronzo, per un totale di 28 podi. Delle 23 vittorie, 13 sono individuali (un record) e 10 in staffetta; dei 28 podi, 16 sono individuali (altro record, davanti ai 14 di Larisa Latynina). Conquistando otto ori a Pechino 2008 ha raggiunto il più alto numero di medaglie d’oro vinte da un atleta in una singola edizione dei Giochi olimpici, superando il primato di sette ori vinti da Mark Spitz a Monaco di Baviera 1972; quattro anni prima, ad Atene 2004, aveva mancato questo record fermandosi a sei ori e due bronzi.
Come atleta professionista il suo esordio internazionale arriva alle Olimpiadi di Sydney del 2000: dal 1932 il giovanissimo Phelps, a solo quindici anni, è il più giovane nuotatore statunitense a prendere parte ai Giochi Olimpici. In quella edizione dei Giochi non vince nessuna medaglia: inizierà da lì a poco l’interminabile raccolta di successi in ambito mondiale.
A cinque mesi di distanza dagli eventi di Sidney, batte il record del mondo dei 200 farfalla. Lo migliora ulteriormente nel 2001 ai Campionati mondiali di Fukuoka (in Giappone). Nel 2002 ai campionati nazionali statunitensi di Fort Lauderdale, ottiene il record del mondo nei 400 misti, oltre ai record nazionali nei 100 farfalla e nei 200 misti.
L’anno seguente migliora il proprio record sui 400 misti e nel mese di giugno ottiene anche quello dei 200 misti. Non si ferma: nel luglio del 2004 ritocca nuovamente il suo record sui 400 misti durante le selezioni olimpiche americane, che avrebbero portato gli atleti verso i Giochi Olimpici di Atene 2004.
Ed è proprio ad Atene che ha la ferma intenzione di scolpire il proprio nome nella storia dello Sport. Il ragazzo è conscio che in questa disciplina il suo è uno strapotere: nessuno nasconde i paragoni con l’altro grande nuotatore statunitense di sempre, Mark Spitz, che nel 1972 – alle Olimpiadi di Monaco – vinse ben sette medaglie d’oro, un record mai eguagliato da nessuno. Phelps arriva dunque in Grecia con l’intenzione di infrangere il record di Spitz, forte dell’appoggio della squadra statunitense che nelle staffette è da sempre protagonista.
Gareggia in otto specialità diverse: 200 stile libero, 100 e 200 farfalla, 200 e 400 misti, e nelle staffette 4×100 stile libero, 4×200 stile libero e 4×100 misti. Compie un’impresa, ma arriva solo vicino al record di Mark Spitz: vince 6 medaglie d’oro e 2 bronzi (nei 200 stile libero e nella 4×100 stile libero). Con un totale di otto medaglie in una sola olimpiade Phelps eguaglia il record del ginnasta russo Aleksandr Dityatin, ottenuto alle Olimpiadi di Mosca nel 1980.
Relativamente agli eventi di Atene è doveroso riportare alcune annotazioni importanti: nei 400 misti sigla il nuovo record del mondo; nella finale dei 100 farfalla batte il connazionale Ian Crocker per soli quattro centesimi di secondo; il nuotatore che si piazza meglio nella gara individuale è solito compiere la corrispondente frazione nella staffetta 4×100 misti, ma Phelps esausto per le molte gare cede la frazione a farfalla a Crocker: la squadra statunitense vincerà la gara stabilendo il record del mondo, ma poiché, anche mancando nella finale, aveva partecipato alle gare di qualificazione della staffetta mista, a Phelps viene assegnata la medaglia d’oro assieme ai compagni che hanno disputato la gara finale.
Leggi anche:
- Roberto Baggio: il “divin codino” che ha incantato il mondo del calcio
- Neymar: il giocatore di calcio brasiliano più costoso di sempre
- Usain Bolt: biografia dell’uomo più veloce del mondo
- Michael Jordan: biografia della più grande leggenda del basket
- Federica Pellegrini: la più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi
- Giuseppe, atleta dei record a 97 anni: «Fino ai 50 ero pigro e fumavo»
Nel 2005 partecipa ai campionati mondiali di Montreal, Canada, vincendo quattro titoli: due individuali (200 stile libero e 200 misti) e due in squadra (4×100 e 4×200 stile libero).
Due anni dopo (2007) ai mondiali di nuoto di Melbourne in una sola settimana di gare stabilisce cinque primati mondiali: nei 200 stile libero (frantuma il precedente primato dell’australiano Ian Thorpe), nei 200 farfalla , nei 200 misti, nella staffetta 4×200 stile libero, e infine nei 400 misti. Altre due medaglie d’oro giungono dai 100 farfalla e dalla staffetta 4×100 stile libero. In totale porta a casa un numero complessivo di sette medaglie d’oro conquistate. L’obiettivo dichiarato delle otto medaglie d’oro sfuma a causa della squalifica della squadra americana dalla staffetta 4×100 misti, avvenuta nella batteria di qualificazione per una partenza anticipata di Ian Crocker.
La sua rincorsa a Mark Spitz è uno dei temi più forti delle Olimpiadi cinesi di Pechino 2008. Il 10 agosto vince l’oro nei 400m misti stabilendo il record del mondo. Si ripete il giorno dopo con la vittoria ed il record del mondo nella staffetta 4x100m stile libero. Il 12 agosto vince l’oro nella prova dei 200m stile libero, segnando un nuovo tempo mondiale. Due ori il giorno successivo, sia nei 200m farfalla sia nella staffetta 4x200m stile libero: ancora con due nuovi record del mondo. Il 15 agosto domina la finale dei 200m misti conquistando anche in questa gara oro e primato mondiale. Il giorno dopo vince i 100m farfalla per un solo centesimo (questa volta senza record del mondo). Con questa medaglia eguaglia l’incredibile primato che era di Spitz. Ma il 17 agosto arrivano un nuovo record e l’ottavo oro nella finale della 4x100m misti.
Michael Phelps entra definitivamente nell’albo delle leggende olimpiche come l’atleta che ha vinto più medaglie d’oro in una singola olimpiade. Diventa anche l’atleta ad aver vinto più medaglie olimpiche in carriera (sedici), superando il ginnasta sovietico Nikolay Andrionov.
Un po’ di clamore ha suscitato poi la sua rivelazione che la sua dieta conta circa 12000 calorie giornaliere, quasi sei volte la quantità standard di un uomo adulto.
Un record che gli è sempre sfuggito è quello dei 100 metri farfalla: arriva finalmente nel mese di luglio 2009, nel corso dei campionati americani, quando Phelps ferma il cronometro sui 50″22. Il precedente primato mondiale era del 2005 e apparteneva a Ian Crocker (anch’egli statunitense).
Alle Olimpiadi di Londra 2012 infrange un altro record: il 31 luglio ottiene un oro nei 4×200 stile e un argento nei 200 farfalla, raggiunge la quota totale di 19 medaglie olimpiche vinte in carriera entrando nella storia dei Giochi e dello sport come l’atleta più medagliato di sempre; incrementa poi il suo record nei giorni successivi portando il totale delle medaglie a 22.
Nel settembre del 2014 viene fermato e arrestato per guida in stato di ubriachezza: in seguito a questo fatto viene sospeso per sei mesi dalla federazione nuoto statunitense; per effetto della sospensione salterà i mondiali di nuoto del 2015 (6 anni prima venne fotografato mentre fumava uno spinello e venne sospeso per tre mesi).
Torna alle Olimpiadi nel 2016 a Rio de Janeiro. Vince tre altre gare consolidando ancor più la sua leggenda: 22 ori olimpici in carriera. Quarto oro di fila, in quattro edizioni delle Olimpiadi consecutive, nei 200 misti.
Leggi anche:
- Almaz Ayana riscrive la storia dell’atletica: oro e record nei 10.000 metri
- Alex Zanardi e l’incidente che ha cambiato per sempre la sua vita
- La morte di Ayrton Senna, campione di Formula 1 mai dimenticato
- L’ultimo sorpasso: la morte del grande Gilles Villeneuve
- GP Imola 1994: la tragica morte di Roland Ratzenberger
- Michele Alboreto e l’incidente al pit stop nel GP di Imola 1994
- L’incidente e la morte del grande Michele Alboreto
- Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri
- GP Imola 1987 l’incidente al Tamburello di Nelson Piquet
- Drammatico incidente nel GP di Malesia: Simoncelli non ce l’ha fatta
- GP Imola 1989: l’auto di Gerhard Berger va a fuoco nell’incidente al Tamburello
- Gerhard Berger, gli anni in Ferrari e non solo: dalle gioie ai dolori
- Alain Prost, il professore: freddo, analitico ed intelligente
- Niki Lauda, l’incidente, il rogo, le ustioni e la rinascita di un grande campione
- Alex Zanardi e lo scandalo italiano
- Gp Brasile Formula 1 2015: Alonso prende il sole a bordo pista
- Come ed in quanto tempo avviene il cambio gomme in Formula 1?
- Formula 1: quali sono le nuove regole per le qualifiche?
- Nuovo drammatico bollettino medico: Michael Schumacher ha lesioni gravi e diffuse al cervello
- F1 Hockenheim 1994: Verstappen va a fuoco nel pit stop, foto e video
- Michael Schumacher: non avremo mai più buone notizie
- Quali sono le dimensioni di un campo da calcio di serie A?
- Quali sono le dimensioni di una porta di calcio di serie A?
- Quali sono le dimensioni di una area di rigore di calcio di serie A?
- Clausola rescissoria di un contratto di un calciatore: cos’è ed che serve?
- Perché il calcio piace così tanto in tutto il mondo?
- Che significa comprare un calciatore a parametro zero o svincolato?
- Differenza tra punizione di prima e di seconda nel calcio
- Calcio di punizione a due in area di rigore: come funziona?
- La regola del fuorigioco nel calcio spiegata in modo semplice
- Differenza tra FIFA, UEFA e FIGC nel calcio
- Palloni ovali e caviglie slogate
- Giocare a calcio diminuisce il rischio di impotenza ed eiaculazione precoce
- Siti a luci rosse: meno traffico durante feste e partite di calcio
- Calcio e crisi di coppia: l’uomo trascura la donna per vedere le partite
- Dimagrire guardando una partita di calcio in tv
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Differenze tra nuotare al mare ed in piscina
Nel periodo estivo possiamo dedicarci ad attività sportive che fanno davvero molto molto bene alla salute. Oggi parliamo del nuotare, una attività che aiuta tutto il corpo a restare in forma, fornendo anche una buona dose di divertimento.
Differenze tra mare e piscina
- In mare c’è senza dubbio una maggior facilità di galleggiamento, dovuta alla presenza del sale in acqua che la rende più leggera di quella della piscina.
- In mare mancano i punti di riferimento: in piscina si sa esattamente la lunghezza di una vasca e ragionevolmente il numero di bracciate che servono per completarla. In questo modo ci si può concentrare esclusivamente sull’atto del nuotare e sulla tecnica. In mare o nelle acque di un lago i punti di riferimento eventuali sono solo ambientali e costringono a guardare fuori dall’acqua per avere idea di dove ci si trova.
- L’acqua marina è generalmente più fredda di quella di una piscina (normalmente tra i 26 e i 29°C). Questa è senza dubbio una difficoltà in più per i muscoli, che devono essere ben riscaldati prima di buttarsi in acqua e che potrebbero soffrire di un minor afflusso di sangue, facendo percepire una fatica maggiore.
- Le acque libere sono anche sempre più mosse rispetto a quelle di una piscina (anche di quelle di una piscina affollata). Questo impedisce di mantenere un ritmo regolare sia nelle bracciate che nella respirazione, costringendo ad adattarsi spesso al movimento delle onde. Se questo può stravolgere un po’ le abitudini, è anche vero che dal punto di vista dell’adattamento motorio è un grande stimolo allenante.
- L’acqua di mare è anche estremamente abrasiva: per questo i nuotatori in acque libere sono usi a spalmarsi di vaselina, in particolare nelle zone di forte sfregamento come sotto le ascelle o dietro al collo.
Leggi anche: E’ più difficile e pesante nuotare a mare o in piscina?
Le insidie della piscina
La piscina può celare numerose insidie, ed è per questo che già negli anni scorsi l’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato delle accuratissime linee-guida internazionali con l’obiettivo di proteggere le persone dai rischi associati alla frequentazione delle piscine. Gli esperti lanciano l’allarme virus, batteri, parassiti, funghi che possono letteralmente proliferare in piscina. Cosa fare allora per evitare di avere spiacevoli sorprese? Basta seguire alcuni semplici accorgimenti prima di immergersi.
Innanzitutto, poiché la principale fonte di inquinamento microbiologico della piscina sono i suoi frequentatori, ovvero noi, dobbiamo sempre stare attenti a mantenere una buona igiene personale, facendo la doccia prima di ogni bagno.
Bisogna poi cercare di evitare di ingerire acqua, anche perché tra le infezioni enteriche contraibili in piscina la diarrea è la più diffusa. Ci sono poi i virus associati a congiuntiviti e faringiti. Anche i disinfettanti possono provocare problemi, per esempio di tipo allergico, qualche volta anche importanti. Si deve poi utilizzare sempre la cuffia.
Le insidie del mare
Se invece preferite nuotare al mare, dovete stare attenti ad altri tipi di rischi. Ad esempio, poiché l’acqua marina è solitamente molto più fredda di quella della piscina, bisogna sempre stare molto attenti a non immergersi se si è stati a lungo esposti al sole o se si ha appena terminato di fare attività fisica come footing, beach volley, spinning ecc. Bisogna invece entrare in acqua gradualmente ed evitare di nuotare da soli e lontani dalla riva, soprattutto in condizioni di tempo avverso.
Attenzione infine ai pericoli che il mare può celare, come le meduse. Il consiglio è quello di portare sempre dei prodotti antiscottature, onde evitare di farsi prendere dal panico in caso di eventuale bruciatura.
Leggi anche:
- Urinare in piscina è un pericolo per la salute?
- Fitness al mare o in piscina: i vantaggi dell’allenamento in acqua per la tua salute
- Il cloro della piscina è dannoso per la salute: come proteggersi?
- Sabbia del mare ed infezioni ai genitali: come proteggersi?
- Il cloro sbianca? Come proteggere l’abbronzatura in piscina
- Andare al mare con neonati e bambini senza stress: tutti i consigli
- Abbronzatura: meglio prenderla al mare o in piscina?
- Come superare la paura dell’acqua ed imparare a nuotare
- Perché nuotare fa così bene alla salute?
- Sabbia del mare ed infezioni: come proteggere i bambini?
- Differenza tra filtri solari fisici e chimici: pro e contro
- Troppo caldo per prendere sonno: i 14 trucchi per dormire bene in estate
- L’acqua di mare fa bene alla tua salute
- Ecco il motivo scientifico perché ti meriti una vacanza al mare
- Ti ha punto una medusa al mare? Ecco i rimedi per guarire
- Prendere il sole: ci si abbronza o no sotto le nuvole?
- Le creme solari sono abbronzanti? Fanno abbronzare di meno?
- Ho pelle e capelli scuri: ho bisogno della protezione solare?
- Prendere il sole al seno fa male? Come abbronzarlo in sicurezza
- Ustione solare: cosa fare/non fare e tempi di guarigione
- I dieci motivi per cui le zanzare pungono proprio te
- Sì al bagno dopo mangiato, ecco le vere 8 cause più frequenti di morte in acqua
- Primo sole: è meglio abbronzarsi in fretta o fa male?
- Nei sospetti: riconoscere quelli normali ed i tumori
- Nei normali e displastici: quali sono le caratteristiche?
- Se ho fatto le lampade, posso prendere il sole senza rischi?
- E’ normale arrossarsi e spellarsi dopo aver preso il primo sole?
- L’abbronzatura del viso va via prima?
- Posso usare la crema solare rimasta dall’estate scorsa?
- Cos’è la radiazione solare? Cosa sono i raggi ultravioletti? Che danni possono provocare alla nostra pelle?
- Prendere il sole: perché in montagna ci si abbronza di più?
- Prendere il sole: immersi in acqua ci si abbronza?
- La giornata ideale per avere un’abbronzatura perfetta
- Come “funziona” l’abbronzatura e quali danni provoca il sole?
- Mangiare cioccolato fa bene all’abbronzatura
- Oftalmodinia solare: il dolore agli occhi che dipende dalla luce
- Come nasce un cancro? Cosa sono i cancerogeni e come avviene la cancerogenesi?
- Vi svelo le dieci regole d’oro per una abbronzatura sana e senza rischi
- Prendere il sole fa bene alla salute del cuore: la vitamina D riduce il rischio di coronaropatia
- I consigli per proteggere la nostra pelle dalle scottature (anche a tavola)
- Prendere il sole in gravidanza: le regole da seguire per la sicurezza nostra e del nostro bambino
- I lati positivi del caldo: il sole estivo aumenta il testosterone
- L’esposizione al sole in gravidanza fa bene al bambino e previene la sclerosi multipla
- Il capello: come è fatto, perché sta in testa, quanto velocemente cresce e come vive
- Cos’è la pelle, quanto è spessa ed a cosa serve?
- Vuoi abbronzarti in totale sicurezza? Scopri a quale fototipo appartieni
- Perché viene la pelle d’oca?
- Differenza tra pelo e capello
- A che servono i capelli ed i peli?
- A cosa è dovuto il colore dei capelli?
- Perché i capelli si allungano ed i peli no?
- Quando la donna ha troppi peli dove non dovrebbero essere: irsutismo, cause, trattamenti e differenze con ipertricosi
- Come appare la tua pelle sotto ai raggi ultravioletti? Ecco la tua vera faccia
- Prendere il sole in gravidanza fa male al bambino?
- Estate e gravidanza: quale cibi devi preferire se sei in dolce attesa
- Quali creme solari sono più indicate in gravidanza?
- Gravidanza in estate: come ci si difende dal caldo e dall’afa?
- E’ possibile farsi il bagno al mare o in piscina in gravidanza?
- Cloasma gravidico: cos’è e come si previene in estate?
- Troppo sole in gravidanza “surriscalda” il liquido amniotico?
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!