Encefalopatia ipossico-ischemica del neonato (asfissia neonatale): cause, diagnosi, danni, terapie

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO NEONATO BAMBINO PARTO CORDONE OMBELICALE NODO COMPRESSIONEL’encefalopatia ipossico-ischemica del neonato (da cui l’acronimo “EII“, anche chiamata “asfissia neonatale”), è una condizione grave per cui una mancanza di ossigeno al cervello del feto causa morte cellulare e danneggiamento del sistema nervoso centrale del feto, compreso il cervello. Questa privazione dell’ossigeno è in genere dovuta alla mancanza di ossigeno nel sangue del bambino (ipossia) e alla riduzione dell’apporto di sangue (ischemia) al tessuto Continua a leggere

Le 4 fasi che precedono la morte per annegamento

MEDICINA ONLINE GLOTTIDE EPIGLOTTIDE CORDE VOCALI TRACHEA LARINGE VIE AEREE FARINGE POLMONI LINGUA PALATO FONAZIONE VOCE ARIA APPARATO RESPIRATORIO TONSILLE NASOCon “annegamento” in medicina ci si riferisce ad una forma di asfissia acuta causata da causa meccanica esterna all’organismo, determinata dal fatto che lo spazio alveolare polmonare – normalmente occupato da Continua a leggere

Il trattamento iniziale e ospedaliero delle vittime di annegamento

MEDICINA ONLINE POLMONI RESPIRO ARIA OSSIGENO ANIDRIDE CARBONICA MASCHERA VENTURI SATURAZIONE O2 INSUFFICIENZA RESPIRATORIA POLMONARE POLMONI TRACHE NASO MORTE RISCHIO ACUTA CRONICACon “annegamento” o “sindrome da annegamento” in medicina si intende una forma di asfissia acuta da causa esterna meccanica determinata dall’occupazione dello Continua a leggere

Annegamento: sintomi, segni, valutazione iniziale, diagnosi, gravità, prognosi

MEDICINA ONLINE ABBRONZATURA CLORO CHIMICA SOLE MARE MONTAGNA MELANINA PELLE CUTE SOLE MARE PISCINA RADIAZIONE SOLARE NUVOLE ALTITUDINE UVA UVB INFRAROSSICon “annegamento” o “sindrome da annegamento” in medicina si intende una forma di asfissia acuta da causa esterna meccanica determinata dall’occupazione dello Continua a leggere

Annegamento: anatomia patologica e fisiopatologia

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Morte per annegamento: caratteristiche, fasi, epidemiologia, fattori di rischio

MEDICINA ONLINE FARINGE LARINGE TONSILLE BOCCA ORALE PALATO EPIGLOTTIDE LARINGOSPASMO ESOFAGO TRACHEA VIE AEREE POLMONI SOFFOCAMENTO ASFISSIA LARINGITE TRACHEITE FARINGITE BRONCHITE POLMONITE VIRUS BATTERI ANTIBIOTICO GOLACon “annegamento” o “sindrome da annegamento” in medicina si intende una forma di asfissia acuta da causa esterna meccanica determinata dall’occupazione dello Continua a leggere

Cos’è un’escara e quando è necessaria una escarotomia? Immagini

Due paramedici portano paziente in barella in ambulanzaUna “escara” (pronuncia “èscara”) è una porzione di tessuto necrotico cicatriziale ben delimitato dal circostante tessuto sano. Nel processo di guarigione l’escara viene gradatamente sostituita da una cicatrice. L’escara è in genere dura e compatta, di colore marrone scuro o tendente al nero.

L’escarotomia (in inglese “escharotomy”) è un’operazione chirurgica che consiste nell’incisione di un’escara circonferenziale al fine di interrompere la costrizione sui tessuti circostanti.

Perché è necessaria una escarotomia?

L’escarotomia (cioè il “taglio dell’escara”) viene eseguita tipicamente nei grandi ustionati, quando un’ustione profonda interessa una parte del corpo in modo circonferenziale: in questa situazione, l’escara può provocare una costrizione dei tessuti sottostanti e, in base alla localizzazione, una pericolosa – e potenzialmente letale – ipovascolarizzazione dei territori a valle (con possibile necrosi del tessuto) o una ipoespansione del torace. Incidendo chirurgicamente l’escara, la costrizione cessa e – nella maggioranza dei casi – salva la vita del paziente.

Cosa determina la formazione di un’escara?

Un’escara può essere provocata da numerosi fenomeni, come infezioni, piaghe da decubito e ustioni. La formazione di un’escara è favorita nei pazienti immobilizzati per lunghi periodi, ad esempio negli allettati di lunga data.

Quando viene praticata una escarotomia?

L’escarotomia è utilizzata frequentemente nei casi di ustioni circolari a pieno spessore delle estremità (gamba o braccia) e/o del torace: in quest’ultimo caso è una operazione salvavita poiché – in caso di ustioni circonferenziali severe del torace – il tessuto cicatriziale può limitare i movimenti della parete toracica ed impedire al paziente di respirare. L’escarotomia, in questo caso, viene effettuata praticando due incisioni laterali lungo la linea ascellare anteriore, a partire da due centimetri sotto la clavicola fino al nono-decimo spazio intercostale, ed altre due incisioni trasversali tese tra le estremità delle prime, in modo da delimitare un quadrato. Questo intervento migliora l’elasticità della parete toracica ed impedire l’effetto compressivo della retrazione del tessuto cicatriziale.

Immagini

Di seguito riportiamo una serie di immagini di escare e di escarotomie:

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Per approfondire:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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