Cos’è un’escara e quando è necessaria una escarotomia? Immagini

Due paramedici portano paziente in barella in ambulanzaUna “escara” (pronuncia “èscara”) è una porzione di tessuto necrotico cicatriziale ben delimitato dal circostante tessuto sano. Nel processo di guarigione l’escara viene gradatamente sostituita da una cicatrice. L’escara è in genere dura e compatta, di colore marrone scuro o tendente al nero.

L’escarotomia (in inglese “escharotomy”) è un’operazione chirurgica che consiste nell’incisione di un’escara circonferenziale al fine di interrompere la costrizione sui tessuti circostanti.

Perché è necessaria una escarotomia?

L’escarotomia (cioè il “taglio dell’escara”) viene eseguita tipicamente nei grandi ustionati, quando un’ustione profonda interessa una parte del corpo in modo circonferenziale: in questa situazione, l’escara può provocare una costrizione dei tessuti sottostanti e, in base alla localizzazione, una pericolosa – e potenzialmente letale – ipovascolarizzazione dei territori a valle (con possibile necrosi del tessuto) o una ipoespansione del torace. Incidendo chirurgicamente l’escara, la costrizione cessa e – nella maggioranza dei casi – salva la vita del paziente.

Cosa determina la formazione di un’escara?

Un’escara può essere provocata da numerosi fenomeni, come infezioni, piaghe da decubito e ustioni. La formazione di un’escara è favorita nei pazienti immobilizzati per lunghi periodi, ad esempio negli allettati di lunga data.

Quando viene praticata una escarotomia?

L’escarotomia è utilizzata frequentemente nei casi di ustioni circolari a pieno spessore delle estremità (gamba o braccia) e/o del torace: in quest’ultimo caso è una operazione salvavita poiché – in caso di ustioni circonferenziali severe del torace – il tessuto cicatriziale può limitare i movimenti della parete toracica ed impedire al paziente di respirare. L’escarotomia, in questo caso, viene effettuata praticando due incisioni laterali lungo la linea ascellare anteriore, a partire da due centimetri sotto la clavicola fino al nono-decimo spazio intercostale, ed altre due incisioni trasversali tese tra le estremità delle prime, in modo da delimitare un quadrato. Questo intervento migliora l’elasticità della parete toracica ed impedire l’effetto compressivo della retrazione del tessuto cicatriziale.

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Di seguito riportiamo una serie di immagini di escare e di escarotomie:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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1) Sumqayit, Azerbaigian. La città conta su 275.000 abitanti e si è guadagnata il triste primato a causa dei rifiuti tossici dell’industria ex-sovietica: metallo pesante, petrolio e prodotti chimici. Qui i livelli di cancro fino al 51% superiori rispetto alla media russa, mentre sui bambini si riscontrano difetti genetici.

2) Chernobyl, Ucraina. Le conseguenze dell’incidente nucleare continuano a farsi sentire con aumenti esponenziali di casi di cancro alla tiroide. In Ucraina si contano 5,5 milioni di malati di cancro, mentre le esportazioni agricole sono vietate da anni, con gravi danni per l’economia.

3) Dzershinsk, Russia europea. In questa cittadina russa le aspettative di vita sono le più basse di tutto il mondo, 45 anni appena, 15-20 in meno della media russa e la metà di quella occidentale. Tutta colpa dei rifiuti finiti direttamente nel terreno.

4) Kabwe, Zambia. Ha ospitato una delle più grandi fonderie di piombo del mondo fino al 1987: l’intera città – la seconda più grande dell’Africa meridionale è contaminata dal metallo pesante, che può causare danni cerebrali in bambini e feti.

5) Oroya, Perù. Soffre per il forte inquinamento da piombo, rame e zinco, estratti da una grande miniera nella quale lavora la società americana Doe Run.

6) Linfen, nella provincia dello Shanxi, Cina settentrionale. I suoi 3 milioni di abitanti soffocano nella polvere e nell’arsenico che percola dal carburante fossile sospeso nell’aria. Perfino la visibilità è ridotta.

7) Norilsk, Russia. Si trova al di sopra del Circolo Polare Artico. Ospita il più grande complesso mondiale di fusione del metallo e, di conseguenza, anche ha uno dei peggiori livello d’inquinamento del mondo.

8) Sukinda, India. E’ inquinata dalla produzione di acciaio inox, con circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti scaricati nel fiume Brahmani.

9) Tianying, Cina. Ospita un grande polo produttivo di piombo e si qualifica come una delle otto aree più inquinate del Paese secondo lo stesso Governo. Le concentrazioni di questo metallo nell’atmosfera e nel suolo sono 8,5-10 volte sopra gli standard sanitari nazionali e i livelli delle polveri di piombo rilevate sulle colture locali sono 24 volte superiori a quelli consentiti.

10) Vapi, India. Città alla fine della cintura industriale dell’India, nello stato del Gujarat: ospita i residui di più di 1.000 produttori petrolchimici, di pesticidi, di farmaci e altre sostanze chimiche.

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