Atelettasia: significato, polmonare, cause, sintomi, cura, riabilitazione

MEDICINA ONLINE POLMONI LUNGS APPARATO RESPIRATORIO SISTEMA DIFFERENZA TRACHEA VIE AEREE SUPERIORI INFERIORI TRACHEA BRONCHI BRONCHILI TERMINALI ALVEOLI POLMONARI RAMIFICAZIONI LOBI ANATOMIA FUNZIONICon “atelectasia” in medicina si intende per definizione la mancata distensione di un organo. L’atelettasia polmonare, in particolare, corrisponde al collasso totale o parziale di uno o più lobi del polmone, causato dallo sgonfiamento degli alveoli polmonari dovuto assenza di ventilazione degli alveoli polmonari interessati con relativo compattamento del parenchima polmonare a causa della elasticità del tessuto, non più disteso.

Cause

A provocare lo sgonfiamento alveolare può essere un’ostruzione fisica a livello delle vie aeree superiori (ad esempioun eccesso di muco o un corpo estraneo), oppure una pressione esterna a livello polmonare che impedisce al polmone di incamerare aria (ad esempio dopo un trauma toracico intenso). In base alle cause, l’atelettasia polmonare è classificabile in tre tipologie:

  • atelettasia da ostruzione del bronco che ventila il lobo sottostante a causa di tumori ostruenti, corpi estranei, tappi di muco, tubercolosi, sindrome del lobo medio ed altre. Può inoltre essere associata a broncoaspirazione soprattutto nei pazienti in ventilazione artificiale a volume controllato;
  • atelettasia da compressione dovuta a versamento pleurico o versamento di altra natura o a presenza di gas nello spazio pleurico. Se dovuto a gas, si parla di pneumotorace, le cui cause possono essere congenite, traumatiche, iatrogene. Qualora la pressione del gas possa solamente aumentare per l’assenza di fuoriuscita dello stesso dalla cavità toracica e avvenga un collasso polmonare e compressione dei grandi vasi, si parla di pneumotorace iperteso;
  • atelettasia da contrazione: in questo caso la causa è la mancata espandibilità del parenchima polmonare, tipicamente provocata da fibrosi, un processo patologico quasi sempre cronico, locale o generalizzato, in cui l’eccessiva deposizione di fibre collagene ha reso il polmone rigido e poco espandibile.

Un’altra classificazione divide l’atelettasia polmonare in atelettasia da blocco non ostruttivo ed atelettasia da blocco non ostruttivo o atelettasia non ostruttiva.

Cause di atelettasia da blocco ostruttivo:

Il passaggio d’aria è bloccato da:

  • accumulo di muco, ad esempio in caso di fibrosi cistica o asma;
  • corpo estraneo, tipica dei bambini, da inalazione di cibo o altri oggetti, come ad esempio piccoli giocattoli;
  • restringimento delle vie respiratorie superiori, ad esempio a causa di infezione come nella tubercolosi;
  • tumori delle vie aeree superiori;
  • coaguli di sangue all’interno dei polmoni.

Cause di atelettasia da blocco non ostruttivo (o atelettasia non-ostruttiva):

L’atelettasia non ostruttiva è provocata da una compressione esterna dei polmoni, che avviene ad esempio a causa di:

  • trauma al torace;
  • versamento pleurico;
  • polmonite;
  • pneumotorace;
  • cicatrizzazione del tessuto polmonare;
  • tumore situato nelle vicinanze dei polmoni che comprime questi ultimo dal loro esterno.

Un caso particolare di anestesia è quella che si verifica a causa della somministrazione di farmaci usati nelle anestesie generali.

Fattori di rischio per l’atelettasia

L’atelettasia polmonare è più frequente in alcuni individui considerati a rischio, tra cui soggetti:

  • con asma bronchiale, fibrosi cistica ed altre patologie che causano la formazione di molto muco ed una tosse inefficace;
  • costretti a letto per lunghi periodi;
  • che hanno da poco affrontato interventi chirurgici, specie all’addome e/o al torace;
  • che devono sottoporsi ad anestesia generale;
  • che hanno subito un forte trauma, specie con interesse toracico;
  • con distrofia muscolare;
  • nati prematuri;
  • con lesione del midollo spinale;
  • molto piccoli (primi tre anni di vita) o anziani, che sono a rischio di inalazione di corpo estraneo (cibo, oggetti…);
  • fumatori;
  • obesi (specie con distribuzione adiposa androide, con molto grasso sull’addome): il grasso addominale rende più difficoltosa l’espansione dei polmoni.

Sintomi e segni

L’atelettasia a volte può essere asintomatica (non determinare alcun sintomo), mentre altre volte può determinare:

  • tosse poco efficace;
  • febbre (di solito lieve);
  • cianosi;
  • dispnea (difficoltà respiratorie);
  • tachipnea (aumento della frequenza respiratoria);
  • respiro debole;
  • bassa saturazione di ossigeno;
  • tachicardia (aumento della frequenza cardiaca);
  • dolore al torace.

Diagnosi

La diagnosi di atelettasia si basa sull’anamnesi (raccolta dei dati del paziente e dei suoi sintomi), sull’esame obiettivo (la visita vera e propria), su eventuali esami di laboratorio e soprattutto sulla radiografica del torace, che mostra il collasso del lobo interessato e diaframma che tende ad innalzarsi. Per la diagnosi differenziale relativa alla causa a monte che ha determinato atelettasia, il medico si può servire inoltre di:

Non tutti gli esami sono necessariamente indispensabili.

Cure

Non esiste un trattamento unico che sia adatto in ogni caso: la terapia specifica di una atelettasia dipende dalle cause a monte che l’hanno scatenata. Farmaci spesso usati sono i broncodilatatori inalatori, i medicamenti mucolitici a base di acetilcisteina (come il Fluimucil ed il Solmucol) e il Pulmozyme. In caso di polmonite batterica, possono essere usati antibiotici. In caso di inalazione di corpo estraneo, questo deve essere rimosso, nei casi più complessi anche tramite endoscopia. Qualora le vie aeree polmonari fossero gravemente ostruite, si ricorre ad interventi più invasivi, come l’aspirazione tracheo-bronchiale e la broncoscopia operativa:

  • aspirazione tracheo-bronchiale o broncoaspirazione: libera il tratto nasofaringeo, della trachea e dei bronchi da muco, saliva, sangue e da altre secrezione polmonari anomale, tramite l’inserimento per via nasale od orale di un tubicino flessibile e sterile, chiamato sondino, collegato ad aspiratore;
  • relativamente alla broncoscopia operativa, vi invitiamo a leggere: Broncoscopia polmonare con biopsia: a cosa serve, fa male, è pericolosa?

Prognosi

La prognosi di una atelettasia dipende molto dalla causa che l’ha scatenata, dalla sua gravità, dalla rapidità dell’intervento, dalla bravura del medico e soprattutto da età e condizioni generali del paziente. Un collasso totale dovuto a fibrosi cistica ha una prognosi negativa ed in alcuni casi gravemente infausta; un collasso parziale dovuto ad una causa facilmente trattabile ha invece di solito una prognosi molto buona.

Complicanze

Nei casi più gravi ed in base alla causa scatenante, una atelettasia può determinare vari complicazioni, tra cui:

  • grave ipossiemia ed ipossia;
  • cicatrizzazioni del tessuto polmonare;
  • grave polmonite;
  • disseminazione dell’infezione negli organi vicini;
  • insufficienza respiratoria.

Prevenzione

Per prevenire il rischio di una atelettasia e le sue complicanze, è utile:

  • controllare i giocattoli dei bambini affinché non contengano parti piccole;
  • evitare di dare ai bambini entro i 3 anni cibi che determinano facilmente ostruzione delle vie aeree, come noccioline, piselli, caramelle, uva, grossi pezzi di mela e fagioli;
  • imparare la manovra di Heimlich;
  • evitare il fumo;
  • perdere peso se si è obesi;
  • cambiare frequentemente la posizione quando si è a letto;
  • praticare periodicamente eventuali esercizi di riabilitazione respiratoria assegnati da medico e fisioterapista.

Fisioterapia respiratoria

La fisioterapia respiratoria o riabilitazione respiratoria, consiste in varie tecniche molto importanti specie dopo un intervento chirurgico toracico, ma anche in individui con fibrosi cistica o che soffrono di immobilità, che hanno l’obiettivo di:

  • migliorare la respirazione profonda;
  • consentire un’espansione polmonare adeguata dei polmoni;
  • mobilizzare il muco.

Il compito del fisioterapista in questo caso sarà quello di insegnare al paziente come:

  • tossire in modo efficace;
  • percuotere il torace per mobilizzare il muco che ristagna nelle vie aeree;
  • migliorare la propria respirazione;
  • effettuare il drenaggio posturale: cioè come assumere determinate posizioni per favorire la rimozione del muco.

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