Con “laringite” in medicina si intende l’infiammazione della mucosa della laringe, determinata spesso da infezioni batteriche o virali e che può avere decorso acuto, della durata di alcuni giorni) o cronico. Può colpire la laringe nel suo complesso, oppure interessare solo le corde vocali (cordite). E’ estremamente diffusa: in particolare la laringite acuta è una delle affezioni più frequenti dell’apparato respiratorio, specie tra i bambini e gli anziani. Spesso le laringiti acute fanno seguito a processi flogistici della alte vie aeree (rinite, faringite) e meno frequentemente a flogosi delle basse vie respiratorie (bronchite, tracheite).
Cause e fattori dir ischio
Le laringiti acute sono processi infiammatori acuti causati da infezioni virali e meno frequentemente batteriche (soprattutto il genere Streptococcus, il genere Staphylococcus ed l’Haemophilus influenzae). Altre cause e fattori di rischio per le laringiti sono:
- inalazione di agenti irritanti o tossiche come vapori o gas;
- malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) con irritazione cronica della mucosa faringolaringea;
- fumo di sigaretta;
- smog ambientale;
- uso prolungato della voce;
- altre infezioni delle alte vie aeree o delle tonsille;
- trauma vocale, ad esempio uno o più urli intensi e prolungati, ad esempio ad un concerto, in discoteca o allo stadio;
- edema angioneurotico;
- assunzione di preparati a base di iodio;
- esiti di radioterapia.
Tipi
È possibile distinguere quattro forme di laringite:
- forma catarrale caratterizzata da presenza di essudato mucoso o muco-purulento
- forme edematose
- Laringite acuta ipoglottica infantile
- Forma semplice, caratterizzata da infiammazione ed edema laringeo nei bambini
- Forma soffocante, caratterizzata da reazione edematosa esuberante con grave dispnea e stridore inspiratorio nei bambini
- Forma soffocante complicata, caratterizzata da grave dispnea e rapida compromissione dei parametri vitali
- Edemi laringei
- Infiammatori, caratterizzati da edema provocato da processi infiammatori laringei o dell’estensione di un processo infiammatorio a carico delle strutture viciniori
- Non infiammatori, caratterizzati da edema sostenuto da insufficienza renale, da ingestione di sostanze tossiche. da stasi del sistema vena giugulare-vena cava superiore, da Roentgen terapia o fa forme angioneurotiche.
- Laringite acuta ipoglottica infantile
- forme suppurative
- Laringite flemmonosa, sovente provocata da batteri piogeni in soggetti in cui il sistema immunitario non è in grado di contenere il processo infettivo. È caratterizzata dalla presenza di flemmoni fasciali cervicali che si possono estendere fino alle strutture mediastiniche
- Laringite ascessuale, provocata da batteri piogeni con formazioni di cavità ascessuali nelle pareti laringee o faringee.
- Pericondrite, il processo infiammatorio coinvolge il pericondrio delle strutture cartilaginee della laringee.
- Condro-pericondrite, il processo infiammatorio coinvolte il pericondrio e le strutture cartilaginee con possibile esito deformante.
- forme pseudo-membranose
- Laringite difterica o crup, secondaria a difterite, con formazioni di pseudomembrana che riveste la mucosa laringea.
Sintomi e segni
Le laringiti sono solitamente caratterizzate da:
- dolore alla gola;
- dispnea (difficoltà respiratorie);
- stridori durante l’inspirazione;
- tosse secca;
- espettorazione catarrale o purulenta;
- emoftoe;
- raucedine;
- disfonia (alterazione della voce);
- disfagia (difficoltà a deglutire);
- odinofagia (dolore durante la deglutizione);
- otalgia (dolore all’orecchio);
- febbre.
Non tutti i sintomi e segni elencati sono sempre presenti: essi dipendono dalla causa specifica a monte che ha determinato l’infiammazione della laringe.
La disfonia è una manifestazione caratterizzante le laringiti acute e solitamente dura meno di 14-20 giorni; è caratterizzata da parossismo mattutino, per ristagno notturno delle secrezioni mucose. In alcuni casi può manifestarsi afonia. Nel caso in cui persista per più di 3 settimane si deve sospettare la presenza di altre patologie. La laringite edematosa assume un importante significato clinico-patologico nei bambini (laringite acuta ipoglottica infantile o pseudo-crup) a causa del ridotto diametro sottoglottico; in questi casi è temibile il decorso iperacuto della malattia caratterizzo da grave dispnea e rapido peggioramento della situazione clinica. Occorre dunque prestare attenzione soprattutto nei mesi invernali e nei casi in cui si stata accertata una virosi delle alte vie aeree o di una sovrainfezione batterica di adenoiditi, riniti o faringiti. In questi casi, a causa della lassità del corion mucoso sottoglottico nei bambini, l’edema laringo provoca una notevole tumefazione pre-tracheale con un quadro clinico dominato da grave dispnea che insorge soprattutto nelle ore notturne; la febbre è solitamente superiore a 38-39 °C e la tosse è clangorosa, spesso confusa con la pertosse. Le forme suppurative (flemmoni ed ascessi) rappresentano l’evoluzione in senso negativo delle forme infiammatorie non adeguatamente trattate. Il quadro clinico è caratterizzato da disfagia estremamente dolorosa accompagnata a dispnea, febbre e talora otalgia. La laringite difterica è sostenuta dal Corynebacterium diphtheriae responsabile della difterite, attualmente molto rara. Il quadro clinico è caratterizzato da dispnea e da disfonia, con voce fioca o spenta.
Laringite ipoglottica (pseudocroup)
È una patologia che colpisce più frequentemente i bambini di età compresa tra 1 e 3 anni. Si tratta di un’infezione quasi sempre di origine virale (Rhinovirus, Adenovirus, virus influenzali), che si sviluppa in uno stato di completo benessere (50% dei casi), o come complicanza di infezioni preesistenti a carico delle vie respiratorie (es: morbillo, pertosse, adenoiditi, infezione da virus influenzali e parainfluenzali). La reazione flogistica conseguente all’infezione determina un abbondante infarcimento edematoso del corion cricoideo, particolarmente lasso in condizioni fisiologiche: alla laringoscopia si osservano tipici cuscinetti laterali sottoglottici. Il decorso è acuto o iperacuto. Siccome si tratta di una patologia ipolaringea, il sintomo cardine è la dispnea, tipicamente inspiratoria, ad insorgenza notturna, continua ed ingravescente. Su questo substrato si sviluppano crisi dispnoiche parossistiche che possono evolvere verso lo stress respiratorio severo. A questi sintomi si associa la tosse, che può essere stizzosa, abbaiante e rauca, con voce bitonale e rauca, cornage e tirage. I pazienti hanno febbre, generalmente non elevata, in assenza di compromissione dello stato generale. Una complicanza temibile è la diffusione del processo infettivo-flogistico per contiguità: si sviluppa così una laringo-tracheo-bronchite, causa di una marcata dispnea a carattere misto, condizione pericolosa per la vita. Per approfondire, leggi: Laringite ipoglottica (pseudocroup): cause, sintomi, cosa fare
Diagnosi
L’anamnesi e l’esame obiettivo con laringoscopia sono di solito sufficienti per fare diagnosi. L’esame si esegue introducendo un tubicino flessibile nel naso e che percorrendo le vie aeree raggiunge le corde vocali e le mostrano al medico ingrandite. La mucosa laringea appare iperemica ed edematosa, specie a livello delle corde vocali. È inoltre possibile riscontrare ipotonia delle corde vocali e convessità (verso l’alto) del piano vocale. Nei casi di laringite acuta ipoglottica, la tumefazione edematosa viene visualizzata al di sotto di piano glottico. In caso di dubbi, per la diagnosi differenziale possono inoltre essere usati vari strumenti, tra cui:
- radiografia del torace;
- TAC;
- ecografia;
- emocromo (esame del sangue);
- esami culturali;
- test per intolleranze ed allergie;
- tampone faringeo;
- ossimetria tramite saturimetro da dito;
- emogasanalisi;
- spirometria;
- broncoscopia;
- biopsia polmonare.
Non tutti gli esami sono necessariamente indispensabili.
Trattamento
La terapia della laringite catarrale include:
- farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
- mucolitici;
- antipiretici associati;
- riposo psico-fisico;
- riposo vocale;
- astensione dal fumo di sigaretta.
Le forme acute tendono alla guarigione spontanea in alcuni giorni, al contrario di quelle croniche. Il rapido miglioramento del profilo vocale può essere ottenuto mediante l’assunzione di corticosteroidi attraverso aerosol o per somministrazione orale. Il Bentelan è spesso usato in terapia per ridurre il gonfiore principalmente responsabile della dispnea. Nei bambini con forme edematose ipoglottiche soffocanti la terapia consiste in alte dosi di corticosteroidi (azione antiedemigena) per via endovenosa; in caso di quadro complicato o di resistenza alla terapia corticosteroidea si rendono a volte necessari metodi più invasivi come l’intubazione endotracheale o la tracheotomia. Le forme flemmoniche ed ascessuali gravi devono essere usate associando una terapia antibiotica basata su penicilline ad ampio spettro o cefalosporine.
Laringite da cattivo uso della voce
Qualora la laringite sia secondaria a un non idoneo utilizzo della voce, la logopedia (fisioterapia della voce) può “rieducare” la voce, restituire performance vocali efficaci e prevenire nuove laringiti.
Rimedi naturali
In associazione alle terapie mediche, potrebbe essere utile associare la fitoterapia, cioè rimedi erboristici:
- L’eucalipto lenisce la gola irritata. Prendi le foglie fresche per preparare un infuso o fare i gargarismi. Non bere l’olio di eucalipto, perché è velenoso.
- La menta agisce in maniera analoga all’eucalipto e aiuta a trattare i sintomi comuni del raffreddore e del mal di gola. Non dare la menta o il mentolo ai neonati e non assumerne l’olio per bocca.
- La liquirizia è un altro rimedio per il mal di gola. Tuttavia, devi parlare con il medico prima di mangiarla, soprattutto se stai assumendo altri farmaci come l’aspirina o il warfarin. Inoltre può creare effetti avversi nelle donne incinte, in coloro che hanno la pressione alta o problemi cardiaci, epatici o renali.
- Anche l’olmo rosso è una pianta che si ritiene sia in grado di alleviare l’irritazione alla gola, grazie al suo contenuto di mucillagini che rivestono e proteggono la gola, sebbene gli studi scientifici in merito a questa pianta siano ancora limitati. Se vuoi verificare la sua efficacia contro i tuoi sintomi, mescola un cucchiaino di estratto in polvere in 240 ml di acqua calda e sorseggia lentamente. Prova a trattenere la miscela in bocca il più a lungo possibile prima di ingerirla. L’olmo rosso interferisce anche sulla capacità di assorbimento dei farmaci da parte dell’organismo, quindi dovresti rivolgerti a un medico esperto ed evitare di prenderlo se stai assumendo altri medicinali. Devi evitarlo anche se sei incinta o stai allattando.
Consigli
Consigli utili da seguire in caso di faringite o di frequenti faringiti (come prevenzione), sono:
- smettere di fumare;
- alimentarsi con adeguate quantità di vitamine o sali minerali, in caso di deficit vi consigliamo l’assunzione di un integratore completo come questo: https://amzn.to/2K7Nl9h
- evitare ambienti inquinati;
- far riposare le corde vocali: se proprio non potete evitare di parlare, ad esempio perché lavorate con la voce, parlate a voce bassa;
- assicurarsi un’adeguata idratazione e mantenere umida la gola, così da alleviare l’irritazione: bevi molti liquidi e cerca di succhiare delle caramelle balsamiche o mastica delle gomme;
- fare riabilitazione vocale;
- usare un umidificatore per ambienti;
- fare gargarismi con un collutorio.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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