La circoncisione del pene consiste nella rimozione chirurgica totale o parziale del prepuzio. Un pene circonciso è quindi perfettamente “normale” sotto Continua a leggere
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Glande del pene: funzioni, anatomia ed immagini
Con “glande” (anche chiamato “balano“) in anatomia umana si intende la struttura sensitiva apicale che si trova all’estremità distale Continua a leggere
Cattivi odori del pene: cause e consigli per neutralizzarli
Un pene perfettamente pulito, ha un odore neutro e non fastidioso: la presenza di cattivi odori può essere ricondotta, nella maggioranza dei casi, a due problemi principali:
- scarsa igiene dei genitali e conseguente accumulo di sporcizia;
- malattie genito-urinarie, quasi sempre infezioni.
Pene maleodorante a causa dell’accumulo di smegma
Lo smegma è una sostanza viscosa, biancastra e maleodorante che – in assenza di un’adeguata igiene intima – si accumula sotto il prepuzio, specie al di sotto della corona del glande, conferendo al pene un cattivo odore. L’accumulo di smegma, di per sé, non ha nulla di patologico; questo materiale è infatti costituito da secrezioni sebacee e prostatiche, da eventuali residui di liquido seminale e da cellule epiteliali esfoliate (cellule morte che si staccano dal glande e dal prepuzio). Il materiale sebaceo deriva in particolare dall’attività delle ghiandole di Tyson o ghiandole prepuziali, ed è del tutto normale. Se però non viene adeguatamente rimosso, lo smegma tende ad accumularsi nel tempo favorendo la proliferazione di batteri, che ne metabolizzano le componenti proteiche e lipidiche producendo sostanze di cattivo odore. L’accumulo di smegma tende ad aumentare dopo un’intensa stimolazione sessuale o pratiche di masturbazione. La sua rimozione è importante poiché – aldilà dei cattivi odori – il ristagno di questo materiale tende ad innescare infiammazioni locali ed eccessive proliferazioni batteriche.
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Fimosi
Essendo privi di prepuzio, il problema dello smegma appena visto risparmia i soggetti circoncisi. Viceversa, tende ad essere più grave nei pazienti con fimosi, cioè con un prepuzio troppo stretto che scorre con difficoltà sul glande. A tal proposito, occorre considerare che la presenza del prepuzio favorisce la proliferazione batterica, poiché crea un microambiente caldo, umido e ricco di secrezioni e sostanze nutritizie per i batteri.
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Pene maleodorante con secrezioni
Un pene di cattivo odore e con fuoriuscita di secrezioni viscose, opache-giallastre e maleodoranti dall’uretra, è spesso spia di una malattia a trasmissione sessuale chiamata gonorrea (o blenorragia) e volgarmente detta “scolo” proprio a causa di tale secrezione. Anche l’infezione da clamidia e la candida maschile possono associarsi alla perdita di secrezioni biancastre dal pene. Talvolta la perdita di secrezioni diviene apprezzabile solo spremendo il glande. Altre volte, le perdite sono assenti nonostante il soggetto sia portatore (sano) della malattia. La presenza di un’infezione può essere accompagnata anche da bruciore durante l’emissione di urina; altri sintomi potenzialmente associati a malattie a trasmissione sessuale includono dolore o gonfiore testicolare, febbre, lesioni ulcerative del pene e infiammazione del glande.
Igiene del pene e prevenzione dei cattivi odori
Per evitare che il proprio pene emani cattivi odori è sufficiente rispettare alcuni semplici consigli:
- lavare regolarmente e con cura il glande e lo strato interno del prepuzio, ritraendolo completamente;
- è sufficiente utilizzare acqua tiepida, a cui si può abbinare un detergente intimo delicato; l’igiene dovrà essere effettuata strofinando bene la zona, in modo da rimuovere lo smegma che si accumula nelle numerose pieghe;
- terminata la pulizia è importante asciugare la zona con cura, tamponandola con un asciugamano, poiché l’umidità favorisce lo sviluppo di batteri;
- l’igiene del pene diviene particolarmente importante prima e dopo i rapporti sessuali o al termine della masturbazione per evitare l’accumulo di sperma ed altre secrezioni che derivano dal pene o dalla vagina;
- è raccomandabile ritrarre il proprio prepuzio anche durante la minzione per evitare che l’urina possa rimanere sotto il prepuzio;
- l’utilizzo del preservativo è fondamentale per la prevenzione di malattie a trasmissione sessuale: se ne consiglia l’utilizzo soprattutto in caso di rapporti con partner occasionali o di natura anale;
- se il partner ha una conclamata infezione ai genitali, è preferibile astenersi dai rapporti per tutto il tempo in cui questa infezione verrà curata
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Differenza tra fimosi serrata e non serrata
Prima di iniziare la lettura, per meglio comprendere l’argomento, ti consiglio di leggere questo articolo: Fimosi serrata, non serrata, congenita ed acquisita: cause, conseguenze e cure
La fimosi, sia congenita sia acquisita, può essere serrata o non serrata:
- Fimosi serrata: la fimosi è detta “serrata” quando il restringimento è tale da impedire lo scoprimento del glande non solo a pene eretto, ma anche a pene flaccido ed in casi limite può anche portare difficoltà nell’urinare. In questi casi è la circoncisione chirurgica il rimedio più utilizzato.
- Fimosi non serrata: la fimosi è detta “non serrata” quando non si riesce a scoprire il glande a pene eretto ma si riesce a scoprire a pene flaccido e difficilmente determina problemi nell’urinare. Non dà particolari problemi, io raccomando solo di usare il profilattico durante la penetrazione perché forzare lo scoprimento del glande può provocare un effetto grave chiamato parafimosi, in cui non si riesce più a ricoprire il glande e ciò comporta uno strangolamento dello stesso. In tale situazione è necessario un intervento d’urgenza.
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Fimosi serrata, non serrata, congenita ed acquisita: cause, conseguenze e cure
Di fimosi avevo già parlato in questo articolo, tuttavia, essendo questo un argomento che desta molto interesse soprattutto tra i lettori di sesso maschile ed Continua a leggere
Quando scoprire il glande è doloroso: fimosi, cos’è e come si cura
Il pene è costituito da un corpo chiamato “asta” e da una testa chiamata “glande”, ricoperta da uno strato di mucosa e pelle scorrevole, detto “prepuzio”. Quando il prepuzio scorre con difficoltà – o non scorre affatto – allora molto probabilmente ci troviamo di fronte ad una fimosi. La fimosi è una patologia caratterizzata dalla presenza di un anello fibroso a livello del prepuzio, che rende difficoltoso o addirittura impossibile retrarre la pelle prepuziale e scoprire il glande.
Nelle forme più marcate il prepuzio è così stretto da non permettere di vedere l’orifizio uretrale esterno: quando il bambino urina, la pipì dapprima si raccoglie al di sotto del prepuzio, formando tipicamente una specie di palloncino, e poi esce all’esterno.
Nelle forme meno gravi è possibile retrarre il prepuzio in modo parziale: a quel punto l’anello fibroso appare come una specie di collare (anulus) che strozza il pene, conferendogli un aspetto a clessidra.
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Classificazione della fimosi
In base al periodo di esordio la fimosi può essere classificata come congenita o acquisita:
- Fimosi congenita quando fin dalla nascita e nei primi anni di vita si manifesta un restringimento prepuziale.
- Fimosi acquisita se si manifesta in età adulta in un uomo a causa di traumi o di infiammazioni fungine o batteriche del glande o del prepuzio, oppure in seguito ad un lichen sclero-atrofico.
La fimosi, sia congenita che acquisita, si può dividere in due specie: serrata e non serrata.
- Fimosi serrata si ha quando il restringimento è tale da impedire lo scoprimento del glande anche a pene flaccido, e in casi limite può anche portare difficoltà nell’urinare. La circoncisione è il rimedio più utilizzato, anche se comincia a decadere. È tuttavia possibile tentare di risolvere una fimosi non grave con l’applicazione di creme steroidee unita a tentativi delicati di scopertura.
- Fimosi non serrata invece si ha quando non si riesce a scoprire il glande a pene eretto o ci si riesce solo parzialmente. La forzatura nello scoprimento del glande può provocare un effetto molto più grave, chiamato parafimosi, in cui non si riesce più a ricoprire il glande e che comporta uno strangolamento dello stesso. In questo caso è necessario un intervento d’urgenza.
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Come si riconosce?
La fimosi può essere asintomatica. In altri casi può dare i seguenti problemi:
infiammazione del glande e del prepuzio (balanopostite) con arrossamento, gonfiore e bruciore a livello del glande e del prepuzio dovuti all’accumulo di urina al di sotto del prepuzio;
Parafimosi: il prepuzio, una volta retratto per scoprire il glande, non riesce più ad essere riportato in posizione quo ante; l’anello fibroso strozza sempre di più il glande, che diventa sempre più gonfio, rendendo ancora più difficile la risalita del prepuzio. Il bambino è molto sofferente. Si tratta di una complicanza grave: è necessario condurre il bambino il prima possibile al Pronto Soccorso dell’ospedale più vicino, dove si provvede a riportare manualmente il prepuzio nella posizione corretta. In caso d’insuccesso, si esegue un intervento di circoncisione in urgenza. Pertanto nel sospetto di fimosi, il consiglio è quello di non retrarre il prepuzio fintanto che le reali condizioni non vengano appurate da un medico.
Vedi anche: Foto che mostrano il normale scivolamento del prepuzio sul glande, difficoltoso nella fimosi
In chi si manifesta?
- All’età di 3 anni 10 bambini su 100 sono portatori di fimosi.
- Adulti con pregressa lieve fimosi peggiorata nel tempo
- Adulti con diabete mellito, scarsa igiene dei genitali, ripetuti episodi di balano postite anche secondaria a candidosi genitale.
Cause
La fimosi può essere presente dalla nascita, come già detto all’inizio dell’articolo, oppure può manifestarsi in seguito a infezioni o a traumi conseguenti a brusche manovre di retrazione del prepuzio.
Parafimosi
La parafimosi è una grave consequenza della fimosi e consiste in uno strangolamento del glande da parte dell’anello prepuziale stenotico quando questo venga forzato a scorrere all’indietro e non possa riassumere la posizione iniziale. All’esame obiettivo di una condizione di parafimosi il glande appare aumentato di volume per stasi venosa, il prepuzio puo’ presentarsi edematoso, talvolta si possono evidenziare ulcerazioni della mucosa, necrosi od infezioni. Il trattamento puo’ essere quello di riduzione manuale e/o cruenta ovvero della circoncisione.
Terapie
In presenza di fimosi si esegue un intervento di circoncisione, cioè di asportazione del prepuzio ed emostasi mediante posizionamento di alcuni punti di sutura. Talvolta viene eseguita consensualmente anche una plastica del frenulo.
È un intervento della durata di circa 40 minuti. Nei bambini è eseguibile in anestesia generale o in narcosi. Negli adulti in anestesia locale o spinale.
L’intervento è quasi sempre definitivo e risolutivo. In caso di parafimosi l’intervento deve essere eseguito in urgenza, mentre in caso di fimosi l’intervento può essere programmato.
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