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Visita andrologica completa di pene e testicoli [VIDEO]
La visita andrologica è utile per prevenire, diagnosticare, monitorare e stabilire trattamenti per le principali patologie andrologiche, come disfunzione erettile,eiaculazione precoce, varicocele, fimosi, frenulo breve. Lo specialista andrologo nella prima fase della visita raccoglie il maggior numero di informazioni possibili sulla storia e sullo stile di vita del paziente (anamnesi), facendo domande circa alimentazione, eventuale vizio del fumo, consumo di alcol, livello di attività fisica e di sedentarietà, eventuali patologie a carico, altri casi in famiglia di patologie andrologiche, assunzione di farmaci, andamento della vita sentimentale e sessuale. Lo specialista proseguirà poi la visita esaminando attentamente forma, dimensioni e aspetto di testicoli e pene, aiutandosi anche con la palpazione, come mostrato nei video che possono essere visionati seguendo QUESTO LINK e QUESTO LINK.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Differenza tra testicolo e scroto
I testicoli sono due strutture anatomiche che rappresentano le gonadi maschili ed hanno due funzioni: la produzione degli spermatozoi dal momento della pubertà sino alla morte, e la produzione degli ormoni sessuali maschili chiamati androgeni, tra i quali il testosterone è il più importante.
I testicoli sono sospesi nello scroto, una specie di sacca in cui i testicoli giacciono in posizione obliqua, con il polo superiore inclinato in avanti e lateralmente, ed il polo inferiore situato medialmente e all’indietro.
All’interno della sacca scrotale i due testicoli sono parzialmente separati da un setto mediano di tessuto fibroso (il setto scrotale). La posizione esterna dello scroto, quindi la distanza dei testicoli dalla sinfisi pubica, è regolata dal muscolo dartos e dalla sua capacità di contrarsi e rilassarsi in funzione della temperatura. Infatti, se la temperatura dei testicoli sale, la sintesi degli spermatozoi (spermatogenesi) viene inibita; di conseguenza, quando fa freddo, la contrazione della muscolatura scrotale porta i testicoli in posizione più vicina al corpo, facendo apparire più raccolta e raggrinzita la borsa scrotale; viceversa, in ambiente caldo lo scroto si presenta allungato, liscio e flaccido. Anche il muscolo cremastere contribuisce a mantenere la temperatura testicolare, regolandone il funzionamento.
Il gubernaculum testis è un’appendice fibrosa, una lamina connettivale che fissa il polo inferiore del testicolo alla borsa scrotale. All’interno dello scroto i testicoli sono appesi all’estremità inferiore del corrispondente funicolo spermatico.
Oltre ai testicoli, lo scroto accoglie anche i relativi epididimi ed il tratto inferiore del funicolo spermatico:
- l’epididimo si trova addossato al margine posteriore del testicolo; nella sua coda raccoglie gli spermatozoi prodotti dal testicolo e portati a maturazione al suo interno; inoltre, partecipa al controllo e alle variazioni di composizione del fluido seminale, attraverso processi di secrezione ed assorbimento; infine, concorre all’eliminazione degli spermatozoi danneggiati. L’epididimo costituisce il primo tratto delle vie spermatiche e in corrispondenza della sua coda troviamo l’inizio del relativo dotto deferente
- durante l’orgasmo gli spermatozoi vengono riversati dall’epididimo nel dotto deferente, dove proseguono verso l’alto grazie all’azione peristaltica generata dai muscoli di questo tubicino di raccordo. Sfociano quindi nei dotti eiaculatori e da qui nell’uretra prostatica; durante questo percorso gli spermatozoi si uniscono al prodotto di secrezione delle ghiandole sessuali accessorie, come la prostata e le vescichette seminali.
- Il funicolo spermatico è un cordone che connette il testicolo al resto dell’organismo, raccogliendo al suo interno un insieme di strutture (arterie, vene, sistema linfatico, nervi, dotto deferente, muscolo cremastere ecc.) tenute insieme da connettivo lasso. Lungo circa 14 cm, per un diametro di 10 mm, il funicolo si estende dal margine posteriore del testicolo alla cavità addominale del canale inguinale, dove si risolve nelle varie formazioni che lo costituiscono.
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Lo staff di Medicina OnLine
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Com’è fatto il pene al suo interno?
Il pene, anche chiamato verga o asta virile, è un organo maschile che appartiene sia all’apparato riproduttivo che a quello urinario. Apparentemente semplice, è in realtà un organo complesso e delicato.
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Anatomia del pene
La struttura del pene può essere distinta in tre parti:
- radice del pene
- asta del pene (o corpo del pene o asta peniena)
- glande
1) Radice del pene
La radice (o crura) è la parte interna, nascosta e fissa del pene; è costituita dalle porzioni iniziali del corpo spongioso dell’uretra (bulbo) e dei due corpi cavernosi (radici), che si fissano nel perineo fornendo stabilità e ancoraggio all’asta del pene.
2) Asta del pene
L’asta del pene (o corpo del pene) è la parte esterna e mobile del pene, sormontata dal glande. Presenta una forma cilindrica e le sue dimensioni variano a seconda che si trovi in condizioni di riposo (flaccidità) o in erezione. Allo stato di flaccidità, l’asta del pene pende verticalmente verso il basso tra le due cosce, appoggiandosi allo scroto. Allo stato di erezione, invece, l’asta del pene modifica dimensioni e consistenza, allungandosi fino a 12-15 centimetri e inturgidendosi; inoltre, si solleva dallo scroto avvicinandosi all’addome. Un sottile strato di pelle avvolge e ricopre l’asta del pene lungo la sua interezza; in questa sede la cute è sottile e leggermente pigmentata, quindi più scura rispetto al colore della pelle delle rimanenti zone del corpo. La faccia superiore dell’asta (faccia dorsale) è costituita da due corpi cavernosi, mentre la faccia inferiore (ventrale) è costituita dal corpo spongioso (o corpo cavernoso dell’uretra). Il corpo spongioso e i corpi cavernosi sono le strutture erettili del pene: riempiendosi di sangue ne permettono l’erezione. Lungo la faccia inferiore dell’asta è possibile apprezzare una sporgenza longitudinale tubulare, determinata dall’uretra contenuta nel corpo spongioso. Nella parte nascosta del pene i due corpi cavernosi si continuano nelle due radici (o crura) destra e sinistra.
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3) Glande del pene
Detto anche “balano”, il glande è l’estremità distale del pene e rappresenta la terminazione del corpo spongioso. Si presenta di colore roseo-violaceo e ha forma di tronco di cono, utile a favorire la penetrazione in vagina. Il glande appare ingrossato alla base rispetto all’asta, dalla quale si separa per un breve restringimento detto solco balanoprepuziale, che delimita inferiormente il collo del pene. Alla base, dunque, il glande si espande formando un bordo arrotondando sporgente, detto corona del pene. In questa sede possono ritrovarsi delle piccole escrescenze bianco rosate, denominate papule perlacee peniene. La loro eventuale presenza è una caratteristica costituzionale dell’individuo priva di significato patologico. Nel pene normale allo stato di flaccidità, il glande è ricoperto da una strato di pelle scorrevole chiamato prepuzio.
Lo strato cutaneo interno del prepuzio, di colore più chiaro (rosato) si fonde con la corona del glande e si fissa posteriormente ad essa tramite una piega cutanea mediana chiamata frenulo (volgarmente “filetto”). Il frenulo, quindi, rappresenta il sottile lembo di pelle che unisce il glande al prepuzio. Nel pene normale in stato eretto il prepuzio scivola indietro lasciando il glande scoperto. Esistono però variabilità nella lunghezza del prepuzio, che ad esempio può non coprire completamente il glande durante lo stato flaccido o essere troppo lungo e adeso ad esso per scivolare all’indietro durante l’erezione. In quest’ultimo caso si parla di fimosi, mentre se il prepuzio si retrae solo fino al margine coronale del glande si parla di parafimosi.
La pratica della circoncisione consiste nella resezione del prepuzio; oltre al significato religioso, questa pratica ha una certa utilità nella prevenzione delle infezioni del pene e dell’accumulo di smegma (sporcizia).
A livello della corona e della superficie interna del prepuzio si registra un importante secrezione di materiale sebaceo, prodotto dalle ghiandole prepuziali (o ghiandole di Tyson); tale materiale, insieme alle cellule desquamate, è il principale costituente dello smegma, responsabile dell’odore del pene. Non tutti gli autori, però, concordano sull’effettiva esistenza di tali ghiandole.
All’apice del glande è presente l’orifizio uretrale esterno, cioè l’apertura con la quale l’uretra comunica all’esterno permettendo la fuoriuscita dell’urina, nella minzione, e dello sperma, nell’eiaculazione. Il glande è una zona erogena primaria; è infatti ricchissimo di terminazioni nervose preposte alla voluttà (piacere sessuale), che sono molto ben rappresentate anche sulla superficie interna del prepuzio e sul frenulo.
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Dimensioni e lunghezza del pene
Sebbene i valori medi pubblicati in letteratura differiscano leggermente tra loro, nei libri di testo e nelle varie fonti consultate si considera normale una lunghezza del pene allo stato eretto compresa tra 12 e 15 centimetri. Allo stato flaccido, invece, la lunghezza del pene scende a 9-10 centimetri. Per quanto riguarda la circonferenza del pene allo stato eretto, questa si aggira mediamente attorno ai 12 centimetri.
Una revisione sistematica pubblicata nel 2015 ha concluso che la lunghezza media di un pene umano eretto è approssimativamente pari a 13,12 mm ± 1,66 cm; la stessa ricerca ha concluso che la lunghezza del pene flaccido ha una scarsa correlazione con la lunghezza del pene eretto (significa che un pene corto allo stato flaccido può allungarsi sensibilmente durante lo stato eretto, e viceversa). Pare invece più significativa la correlazione con la lunghezza del pene flaccido stirato manualmente e con l’altezza dell’individuo (significa che in genere – ma non sempre – all’aumentare di questi valori tende ad aumentare anche la lunghezza del pene eretto, e viceversa).
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Disturbi e malattie del Pene
Di seguito una lista delle patologie, dei disturbi e delle condizioni che più comunemente interessano il pene:
- Balanite;
- Balanopostite;
- Circoncisione;
- Fimosi e parafimosi: Fimosi serrata, non serrata, congenita ed acquisita: cause, conseguenze e cure;
- Frattura del pene: Cosa accade e cosa si prova quando si frattura il pene?;
- Emissione di pus dal pene;
- Infezioni del pene e del glande;
- Ipospadia: Ipospadia nel bambino e nell’adulto: sintomi, diagnosi e cure;
- Malattia di Peyronie;
- Micropene;
- Pene curvo;
- Priapismo: Priapismo: quando l’erezione dura più di quattro ore;
- Riduzione delle dimensioni del pene;
- Tumore del pene.
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