Miodesopsie (mosche volanti): come fare per eliminarle

MEDICINA ONLINE OCCHIO EYE EYES MIODESOPSIE MOSCHE VOLANTI PRETINA FOVEA CORPO VITREO CORNEA VISTA VISION SCLERA COROIDE MACULA CRISTALLINO MELANOMA NEVO MIOPIA DALTONISMO PRESBIOPIA STRCome si possono trattare le miodesopsie?

Purtroppo non esistono in commercio farmaci specifici per le miodesopsie. Una volta appurato, tramite visita medica, che non vi siano alla base complicanze più importanti, è possibile seguire sostanzialmente due strade: l’intervento laser o la vitrectomia.

Il trattamento con lo Yag Laser è quello preferibile quando i floaters (nome inglese delle miodesopsie che si riferisce al loro fluttuare all’interno dell’occhio) sono visibili e sufficientemente distanti dalla retina e dal cristallino. Si tratta di un intervento semplice e non doloroso, della durata variabile tra i 10 ed i 30 minuti, dopo il quale il paziente può riprendere le sue normali attività sportive o lavorative.

Vi sono tre tecniche adoperate per eliminare le miodesopsie con l’utilizzo del laser:

  • La vaporizzazione consiste nel colpire con il laser le fibrille che compongono i corpi mobili, trasformandoli così in gas. Nel caso di distacco posteriore di vitreo si ha un anello ialino che risponde molto bene a questo trattamento.
  • La delocalizzazione si effettua tagliando superiormente i sottili filamenti che tengono il corpo mobile in posizione. Come risultato, il corpo mobile cadrà verso il basso, non interferendo più nella visione.
  • L’assottigliamento è la tecnica preferenziale quando i corpi da eliminare sono multipli, fibrosi e difficili da vaporizzare. Quando si localizzano, ad esempio, anche un centinaio di corpi mobili, diventa impossibile effettuare un elevato numero di spot laser per non surriscaldare troppo il vitreo. Si cerca quindi di diradare i corpi mobili.

Spesso può essere necessario più di un trattamento per ottenere un risultato ottimale ed è importante ricordare che lo scopo di questa procedura è quello di eliminare le opacità del vitreo, non di rimuoverlo.

La vitrectomia è una tecnica di micro-chirurgia oftalmica grazie alla quale viene rimosso, parzialmente o totalmente, l’umore vitreo dell’occhio. Viene utilizzata come terapia in diverse patologie oculari, quando il corpo vitreo è danneggiato irrimediabilmente e non è più trasparente e consiste nell’aspirazione dell’umore vitreo tramite l’inserimento di microsonde all’interno del bulbo oculare, di diametro estremamente esiguo, dell’ordine di 0,4 millimetri. L’operazione può essere eseguita in anestesia locale o generale con una durata variabile a seconda della gravità del problema ed il recupero post-operatorio richiede circa 24 ore. In seguito il paziente dovrà comunque seguire accorgimenti come l’instillazione di specifici colliri, determinate posture per il sonno e l’evitare sforzi e traumi.

Valutare con il proprio oculista i pro ed i contro è importante per arrivare alla migliore scelta terapeutica.

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Le miodesopsie (mosche volanti) sono pericolose? Quando chiamare il medico

MEDICINA ONLINE OCCHIO EYE EYES MIODESOPSIE MOSCHE VOLANTI PRETINA FOVEA CORPO VITREO CORNEA VISTA VISION SCLERA COROIDE MACULA CRISTALLINO MELANOMA NEVO MIOPIA DALTONISMO PRESBIOPIA STRLe miodesopsie sono pericolose?

Le miodesopsie possono essere molto fastidiose, specialmente durante l’utilizzo di schermi o la lettura, ma raramente sono pericolose o indice di una situazione di pericolo. Un primo caso è rappresentato dalle miodesopsie invalidanti, ovvero talmente estese da compromettere la visione del soggetto. Una seconda possibile spia di condizioni anomale sono i “lampi di luce“, qualora accompagnino le miodesopsie ed il movimento oculare. Durante il normale processo di disidratazione e fluidificazione, infatti, a volte il corpo vitreo esercita una trazione sulla retina che porta ad uno stress per la retina stessa. Nei casi più gravi non è da escludere uno strappo della retina, che genera i lampi sopraddetti e che deve essere immediatamente circoscritto con un intervento laser, onde evitare conseguenze infauste come il distacco in toto della retina.

Quando andare dal medico?

Finché le “mosche volanti” non interferiscono con le attività di tutti i giorni, specie quelle potenzialmente pericolose come guidare o usare macchinari lavorativi, non rappresentano un grosso problema. Contattare il medico è importante se:

  • le miodesopsie vi impediscono fortemente la vista;
  • se notate un brusco peggioramento delle condizioni con aumento improvviso delle mosche volanti
  • se compaiono improvvisamente dei lampi di luce;
  • in caso di insorgenza di sintomi inusuali.

In caso di qualsiasi dubbio, un semplice esame del fondo oculare può individuare rapidamente eventuali aree problematiche.

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Cosa sono le miodesopsie (mosche volanti) e perché si muovono?

MEDICINA ONLINE OCCHIO EYE EYES MIODESOPSIE MOSCHE VOLANTI PRETINA FOVEA CORPO VITREO CORNEA VISTA VISION SCLERA COROIDE MACULA CRISTALLINO MELANOMA NEVO MIOPIA DALTONISMO PRESBIOPIA STRABISMO WALLPAPER HI RES PHOTO PICTULe miodesopsie (o “mosche volanti”) sono addensamenti del vitreo (una specie di “gelatina” che riempie l’occhio) che proiettano delle ombre mobili sulla retina e, quindi, si presentano nel campo visivo sotto forma di punti, filamenti, tralci a S, C, J…, veli, macchie, greche, serpentine, ragnatele di varie fattezze e dimensioni, grumose o gommose, chiare o scure, che si muovono avanti e indietro, fluttuando (gli anglosassoni li definiscono “floaters, galleggianti”), percepite tanto più nitidamente quanto maggiore è il contrasto (ad esempio quando si guarda una superficie luminosa, tipicamente il cielo azzurro e lo schermo chiaro di un computer), mentre scompaiono in penombra o indossando occhiali da sole. Le miodesopsie, entro un certo grado, sono normali e non sono indice di patologia. Per avere un esempio di mosche volanti, basta guardare il cielo della foto in alto.

Perché si formano le miodesopsie?

Le cause dell’insorgenza delle miodesopsie si riconducono principalmente ma non esclusivamente all’invecchiamento. Il corpo vitreo è composto per la stragrande maggioranza da acqua e per il restante da collagene, zuccheri, cellule vitree, proteine, acido ialuronico, elettroliti ed altri componenti ancora i quali, tutti insieme, ne costituiscono l’impalcatura. La degenerazione dell’impalcatura comincia con la fluidificazione della sua componente gelatinosa: le fibre di collagene iniziano a frammentarsi e formano filamenti di svariate forme che talvolta possono intrecciarsi tra loro e proiettare così un’ombra sulla retina, che viene percepita dal paziente come un’opacità o, appunto, una “mosca volante”. Questo processo, per quanto una graduale disidratazione sia del tutto fisiologica, può essere acuito dalla miopia, specie se piuttosto elevata, da traumi violenti alla testa, dall’utilizzo di particolari colliri a base di cortisonici per lunghi periodi di tempo ma anche dalla disidratazione dovuta ai mesi estivi o a regimi alimentari sbagliati (come ad esempio diete drastiche o digiuni). Anche la presenza di una pressione intraoculare elevata può essere concausa, nell’esperienza degli oculisti, di miodesopsie. A prescindere dalla presenza dei vari fattori di rischio, la degenerazione dell’acido ialuronico diventa evidente intorno ai 40-50 anni di vita, mentre in condizioni adeguate le miodesopsie possono manifestarsi anche molto prima, intorno ai 20-30 anni di vita.

Perché le miodesopsie si muovono?

Le miodesopsie seguono i movimenti oculari: se si cambia la posizione dello sguardo, i corpi mobili seguono il cambiamento di posizione per poi fermarsi in contemporanea all’occhio. Questo può, a volte, disturbare la lettura, in quanto le miodesopsie sono piuttosto visibili sulle pagine della carta stampata e possono arrivare a nascondere i caratteri tipografici. Questo avviene a causa dei movimenti del gel vitreo e dei suoi addensamenti.

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