L’unghia sana tende ad avere un colore roseo omogeneo, tuttavia, alcune condizioni e patologie possono determinare una alterazione cromatica che Continua a leggere
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Differenza tra tonsillite e scarlattina
Tonsillite
Con “tonsillite” si intende una infiammazione delle tonsille (in particolare le tonsille palatine), spesso caratterizzata da Continua a leggere
Macchie scure sulla pelle: rimedi naturali e le creme più schiarenti
Le macchie scure della pelle sono molto comuni sia nell’uomo che nella donna, soprattutto tra le persone che d’estate non rinunciano a Continua a leggere
Dente scheggiato: ricresce? Prevenzione e cure di carie e schegge
Lo smalto è un materiale sottile e duro che riveste la dentina, il corpo principale dei denti; la sua funzione è di proteggere i denti dalle temperature estreme e dall’usura quotidiana. Sebbene sia Continua a leggere
Cosa sono le miodesopsie (mosche volanti) e perché si muovono?
Le miodesopsie (o “mosche volanti”) sono addensamenti del vitreo (una specie di “gelatina” che riempie l’occhio) che proiettano delle ombre mobili sulla retina e, quindi, si presentano nel campo visivo sotto forma di punti, filamenti, tralci a S, C, J…, veli, macchie, greche, serpentine, ragnatele di varie fattezze e dimensioni, grumose o gommose, chiare o scure, che si muovono avanti e indietro, fluttuando (gli anglosassoni li definiscono “floaters, galleggianti”), percepite tanto più nitidamente quanto maggiore è il contrasto (ad esempio quando si guarda una superficie luminosa, tipicamente il cielo azzurro e lo schermo chiaro di un computer), mentre scompaiono in penombra o indossando occhiali da sole. Le miodesopsie, entro un certo grado, sono normali e non sono indice di patologia. Per avere un esempio di mosche volanti, basta guardare il cielo della foto in alto.
Perché si formano le miodesopsie?
Le cause dell’insorgenza delle miodesopsie si riconducono principalmente ma non esclusivamente all’invecchiamento. Il corpo vitreo è composto per la stragrande maggioranza da acqua e per il restante da collagene, zuccheri, cellule vitree, proteine, acido ialuronico, elettroliti ed altri componenti ancora i quali, tutti insieme, ne costituiscono l’impalcatura. La degenerazione dell’impalcatura comincia con la fluidificazione della sua componente gelatinosa: le fibre di collagene iniziano a frammentarsi e formano filamenti di svariate forme che talvolta possono intrecciarsi tra loro e proiettare così un’ombra sulla retina, che viene percepita dal paziente come un’opacità o, appunto, una “mosca volante”. Questo processo, per quanto una graduale disidratazione sia del tutto fisiologica, può essere acuito dalla miopia, specie se piuttosto elevata, da traumi violenti alla testa, dall’utilizzo di particolari colliri a base di cortisonici per lunghi periodi di tempo ma anche dalla disidratazione dovuta ai mesi estivi o a regimi alimentari sbagliati (come ad esempio diete drastiche o digiuni). Anche la presenza di una pressione intraoculare elevata può essere concausa, nell’esperienza degli oculisti, di miodesopsie. A prescindere dalla presenza dei vari fattori di rischio, la degenerazione dell’acido ialuronico diventa evidente intorno ai 40-50 anni di vita, mentre in condizioni adeguate le miodesopsie possono manifestarsi anche molto prima, intorno ai 20-30 anni di vita.
Perché le miodesopsie si muovono?
Le miodesopsie seguono i movimenti oculari: se si cambia la posizione dello sguardo, i corpi mobili seguono il cambiamento di posizione per poi fermarsi in contemporanea all’occhio. Questo può, a volte, disturbare la lettura, in quanto le miodesopsie sono piuttosto visibili sulle pagine della carta stampata e possono arrivare a nascondere i caratteri tipografici. Questo avviene a causa dei movimenti del gel vitreo e dei suoi addensamenti.
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Qual è la differenza tra lentiggini ed efelidi?
All’apparenza sono molto simili, tuttavia hanno caratteristiche diverse: sto parlando di lentiggini ed efelidi. Vediamo oggi quali sono queste differenze.
Cosa sono le efelidi?
Le efelidi sono piccoli puntini brunastri, più o meno rotondeggianti, piatte (non rilevate e non infiltrate) rispetto la superficie cutanea. La loro formazione è associata ad un aumento della concentrazione di melanina in alcuni punti dell’epidermide, a causa di una produzione irregolare di pigmento sotto l’azione dei raggi ultravioletti presenti nelle radiazioni solari. La tendenza alle efelidi si eredita dai genitori. Queste chiazzette pigmentate fanno solitamente la loro comparsa fin dalla giovane età e sono comuni nei soggetti con pelle chiara e capelli biondi o rossi (fototipo 1 e 2). Le efelidi compaiono soprattutto nelle zone esposte alla luce (volto, parti alte del torace e degli arti superiori e décolleté). Rispetto alle lentiggini, le efelidi presentano un colorito più chiaro e una variazione stagionale, cioè si accentuano tipicamente in estate, con l’esposizione al sole, e tendono ad attenuarsi durante la stagione invernale (non sono, quindi, permanenti). L’aspetto delle efelidi può migliorare con l’applicazione di creme schiarenti e peelings leggeri.
Cosa sono le lentiggini?
Le lentiggini sono discromie cutanee di tipo ipercromico, dovute ad un aumento del numero di melanociti negli strati basali dell’epidermide; la melanina prodotta in quantità superiore, quindi, si concentra in alcune cellule. Le lentiggini si presentano come macchiette piane o leggermente rilevate, di un colore che varia dal marrone chiaro a quello scuro e forma irregolare. Le lentiggini possono manifestarsi in diverse parti del corpo, indipendentemente dall’esposizione della pelle alla luce del sole: in genere, sono evidenti a livello di viso, spalle, arti superiori e dorso delle mani, ma possono comparire anche in zone nascoste alla luce ed a livello delle mucose. Essendo delle iperpigmentazioni dovute ad un accumulo di melanina, le esposizioni intense e prolungate al sole possono accentuare e rendere più numerose queste macchiette. A differenza delle efelidi, non scompaiono nel periodo invernale (sono permanenti); nel caso delle lentiggini, poi, il cambiamento di colore dall’estate all’inverno avviene, ma in maniera meno intensa. Le lentiggini possono essere asportate dal medico con il laser o la diatermocoagulazione.
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Macchie rosse sulla pelle di viso o corpo: che significano?
Hai notato la comparsa di alcune macchioline rosse sulla tua pelle o magari una singola macchia rossa dalle dimensioni di una lenticchia? Probabilmente ti starai chiedendo se sia il caso di preoccuparsi o meno. Cominciamo con il dire che le macchie rosse possono manifestarsi in molti modi differenti: non ci sono dimensioni e forme standard. In tutti i casi la manifestazione più comune è quella di piccoli puntini sulla pelle.
Forma e colore
In base alle cause a monte che le determinano, le macchie rossastre sulla pelle possono avere caratteristiche molto diverse tra loro. Spesso più si esamina da vicino la pelle e più cresce il numero visibile delle macchie rosse. Alcune di loro possono essere un po’ più larghe, come la chiazza che potrebbe lasciare una penna a sfera, altre potrebbero essere molto più grandi (alcuni centimetri). Apparentemente tonde, ad un’occhiata più attenta, queste macchie potrebbero apparire di forma irregolare. Anche la colorazione non è sempre uniforme: in base alla causa a monte che le determinano, le macchi possono apparire dal rosso pallido (vicino al rosa) al rosso più scuro. Tutte queste caratteristiche, valutate durante l’esame obiettivo, aiutano il medico a restringere il gruppo delle possibili cause.
Leggi anche: La zona dove compare l’acne, rivela i tuoi problemi fisici e psicologici
Perché compaiono queste macchie rosse?
Macchie rosse sulla pelle possono comparire a seguito di svariate condizioni o malattie. Le cause più comuni, sono:
- Passaggio di sangue dai vasi alla pelle: è causato principalmente da traumi che determinano graffi e danneggiamenti ai capillari suanguigni.
- Morsi di insetti. Eventuali macchie rosse più grosse o gonfie attorno alle caviglie potrebbero trattarsi di morsi di insetti come zanzare o pulci.
- Follicolite: è un’infezione acuta del follicolo pilifero. Può essere causa della comparsa di brufolini rossi pruriginosi sulla pelle. Per approfondire: Follicolite da depilazione inguinale ed alle gambe: rimedi naturali
- Dermatite atopica: è un eczema cronico o cronico-recidivo associato ad altre malattie atopiche come rinite allergica, asma, orticaria, congiuntivite allergica e gastroenteriti allergiche. Nella patogenesi della malattia intervengono fattori immunologici e non immunologici. I primi sono costituiti da allergeni alimentari, inalanti o da contatto, i secondi da irritanti esterni, infezioni, disturbi neurovegetativi, disturbi del metabolismo lipidico, sudorazione e stress. Per approfondire: Dermatite atopica: cause, sintomi e terapie di una patologia della pelle molto diffusa
- Malattie esantematiche: sono un gruppo di malattie infettive, virali e batteriche, che compaiono generalmente ma non esclusivamente in giovane età e provocano una tipica eruzione cutanea accompagnata da una serie di altri sintomi, come: febbre, mal di testa, debolezza, malessere generale, mancanza di appetito, dolore addominale, irritabilità e dolore muscolare. Le malattie esantematiche più comuni nei bambini e nella giovane età sono: morbillo, varicella, rosolia, scarlattina, quinta e sesta malattia, mani piedi bocca, pitiriasi rosea.
- Vasculite leucoclastica: è l’infiammazione dei vasi sanguigni, più spesso dei fini capillari come conseguenza di una infezione, medicamenti o processi autoimmuni.
- Sindrome di Schamberg: è un disturbo benigno che si manifesta con delle macchie rosse come il pepe di Caienna sulle gambe delle persone anziane.
Questi sono solo alcuni sintetici esempi, ma la lista delle possibili cause di macchie rossastre sulla pelle è molto più lunga.
Leggi anche: Orticaria acuta e cronica: cause, sintomi, diagnosi, immagini, cura, rimedi
Angioma ciliegia
Alcuni individui presentano macchie rosse su tutto il loro corpo. In questi casi il termine giusto da usare sarebbe angioma ciliegia. L’angioma ciliegia solitamente colpisce i soggetti dopo i 40 anni. La macchia presenta una superficie liscia e di un rosso acceso (proprio come fosse una ciliegia). Il dermatologo può diagnosticarlo analizzando l’aspetto e le variazioni delle dimensioni della macchia nel tempo. In tutti i casi una biopsia potrebbe rivelarsi molto utile per confermare la diagnosi. Quasi sempre questo genere di macchie rosse sulla pelle non è da considerarsi pericoloso per la salute dell’uomo.
Leggi anche: Acne e punti neri, i nostri nemici ai tempi del liceo ma non solo, ecco i rimedi naturali per sconfiggerli
Allergie
A volte invece, può capitare di assumere alimenti che possono causare allergie e quindi la comparsa di macchie rosse. Il problema è arginabile effettuando test di laboratorio per capire le allergie personali e quindi eliminando dalla dieta alcuni alimenti. I più comuni alimenti che causano allergia sono uovo, frutta secca, latte vaccino e alcuni ortaggi.
Leggi anche: Differenza tra allergia, pseudoallergia e intolleranza alimentare
Macchie rosse sulla pelle: cosa fare?
Se notate delle macchie rossastre sulla vostra pelle o sulla pelle di vostro figlio, il mio consiglio è di consultare il vostro medico di fiducia, che potrebbe a sua volta inviarvi ad un dermatologo, un allergologo, un pediatra, un angiologo o altro specialista in base alla causa sospettata. Ancora più raccomandata la visita soprattutto se le macchie sono in numero elevato, sono presenti su ampie porzioni del corpo e sono presentomi sintomi e segni associati, come prurito, formicolio, vertigini, angioedema, dolore, nausea, vomito, gonfiore, febbre o debolezza.
Leggi anche: Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi
Prodotti per la cura della pelle irritata
Di seguito vi propongo una lista di prodotti, selezionati e testati dal nostro Staff di esperti, consigliati per detergere, idratare e calmare la pelle irritata:
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- Impacco di ghiaccio da applicare sulla pelle: http://amzn.to/2CWQpXf
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- Consigli per la prevenzione delle allergie da acari e miceti (funghi)
- Consigli per la prevenzione delle dermatiti da contatto (lattice, nichel, cosmetici…)
- Consigli per la prevenzione delle allergie da derivati animali (cani, gatti, volatili…)
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Cetriolo: calorie, valori nutrizionali, indice glicemico e proprietà benefiche
Il cetriolo è un vegetale che appartiene alla famiglia delle cucurbiutacee, ed è uno dei vegetali più ricchi di acqua in assoluto: contiene infatti il 96% di acqua, inoltre possiede solo 12 calorie per 100 grammi. Può essere mangiato crudo o cotto, intero o frullato, la dieta mediterranea lo prevede di solito crudo, con o senza buccia. Famosi e molto usati nel nord Europa sono i cetrioli sottaceto. Alcuni lo preferiscono con un po’ di sale, io lo adoro crudo senza aggiungergli nulla.
Valori nutrizionali per 100g di cetriolo
Ricco soprattutto di vitamine e minerali, il cetriolo offre numerose proprietà benefiche ed è particolarmente adatto anche a tutte quelle persone che devono mantenere un regime dietetico controllato. Ecco i suoi valori nutrizionali per 100g:
- Acqua 96,73 g
- Calorie: 12 kcal
- Proteine 0,59 g
- Grassi 0,16 g di cui saturi 0,013 g
- Carboidrati 2,16 g di cui zuccheri 1,38 g
- Fibre 0,7 g
- Potassio 136 mg
- Colesterolo 0 g
Qual è l’indice glicemico del cetriolo?
L’indice glicemico è 15
Usi del cetriolo per la bellezza di viso, corpo e capelli
Il cetriolo non è solo protagonista delle tavole italiane, è anche protagonista di bellezza, essendo usato in molte maschere ed impacchi. Vediamo qualche uso tipico al di fuori della cucina, il cetriolo viene usato…
- Per curare gli occhi gonfi. Si consiglia di tenere sugli occhi chiusi una fetta di cetriolo per un’oretta per donare sollievo immediato.
- Contro acne e punti neri: mettere fette di cetriolo sul viso in modo che possa espletare tutto il suo effetto sebo regolatore e purificare la pelle.
- Per le macchie della pelle: creare un detergente tenendo in ammollo un cetriolo a pezzi in un litro di latte. Frizionarlo sul viso con un batuffolo di cotone per eliminare lentiggini e macchie da invecchiamento.
- Per le scottature: frullare il cetriolo fino ad ottenere una crema liscia: applicarla sulla scottatura e lasciar agire 15 minuti. Questo rimedio è adatto sia per le scottature solari che per le bruciature leggere.
- Per stimolare la crescita dei capelli: il cetriolo ha proprietà capaci di stimolare il bulbo pilifero e quindi la crescita dei capelli. Preparare un impacco con cetriolo frullato, carote spinaci e lattuga in pari quantità. Spalmare sulla testa e lasciare agire qualche minuto prima dello shampoo.
Controindicazioni
Nonostante si tratti di un frutto ricco di benefici il cetriolo ha qualche piccolo effetto collaterale. Il più noto è certamente la digeribilità perché ricco di fibre insolubili, se ne sconsiglia quindi la somministrazione in caso di sindrome del colon irritabile e colite. Il consumo dei cetrioli in gravidanza è considerato sicuro, basta non esagerare con le quantità.
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