Rimuovi definitivamente le macchie cutanee in modo veloce e sicuro con la Luce Pulsata Medicale

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Studio Roma RIMUOVI MACCHIE CUTANEE LUCE PULSATA Senili Lentigo Solare Viso Mani Ecografia Mammella Tumore Seno Articolare Spalla Traumatologo  Spalla Medicina Estetica Cellulite Cavitazione Radiofrequenza
Grazie alla tecnica chiamata Luce Pulsata Medicale (simile ad un laser da cui però differisce per alcune caratteristiche tecniche) il medico può ridurre un inestetismo molto odiato: le macchie cutanee su viso e corpo. Macchie senili e lentigo solari appaiono tipicamente sulla pelle nel corso degli anni, specie nei soggetti che hanno preso molto sole, e tendono a diventare permanenti, rappresentando uno dei problemi estetici più sentiti dai miei pazienti. Dall’esperienza accumulata negli anni, posso asserire che le zone più colpite sono senza dubbio le mani, il viso, le spalle e il decolleté; le macchie solitamente sono di forma tondeggiante, di dimensione variabile da pochi millimetri ad oltre un centimetro, appaiono caffè-latte o marroncine più o meno intensamente scure ed aumentano per effetto delle ripetute esposizioni solari, o dei trattamenti abbronzanti. La Luce Pulsata Medicale può rimuovere tali macchie senza chirurgia e senza dolore, in sicurezza ed in una o due sedute!

Come prepararsi al trattamento con Luce Pulsata Medicale?
È necessario non esporsi al sole ed ai raggi UV nei dieci giorni che precedono il trattamento, non assumere farmaci fotosensibilizzanti (fluorchinolonici, tetracicline, eccetera) nei sette giorni precedenti né aspirina nelle 36 ore precedenti al trattamento.

Come si svolgono le sedute con Luce Pulsata Medicale?
Dopo la visita generale, il trattamento vero e proprio inizia ed il paziente viene fatto sedere o stendere sul lettino in una posizione adeguata per poter avere un agevole accesso alla zona da trattare. I nei della zona da trattare vengono distinti dalle macchie e coperti da una speciale matita dermografica bianca che li proteggerà durante il trattamento. Il paziente indossa un particolare occhiale che proteggerà i suoi occhi dalla forte luce sprigionata dal manipolo durante il trattamento. Subito dopo si applica un apposito gel conduttore sulla zona interessata. Tramite un apposito manipolo si passa poi all’invio degli impulsi di luce, che ad intervalli regolari colpiscono i “bersagli”. Durante il trattamento si può avvertire un piccolo dolore in genere riferito come modesto, ma che dipende anche dalla sede della depilazione e dalla soglia del dolore personale. E’ un dolore che dura meno di un secondo. Al termine del trattamento si rimuove il gel dalla parte trattata e si applica una crema lenitiva ed idratante.

Cosa fare dopo il trattamento?
Il paziente avvertirà rossore ed un lieve fastidio nella zona trattata: ciò scomparirà nell’arco di un tempo variabile tra un’ora e 12 ore. Il paziente dovrà evitare di esporre la zona trattata al sole e di usare cosmetici esfolianti aggressivi sulla cute trattata, questo per almeno quattro giorni dal trattamento. Sarà anche importante usare un adeguato idratante almeno tre/quattro giorni.
I filtri solari sono indispensabili prima di esporre la zona trattata ai raggi solari per evitare iperpigmentazioni. Sarà possibile sia lavarsi che truccarsi, anche l’attività fisica sarà possibile. Dopo la scomparsa delle macchie sarà necessario applicare creme ad elevata protezione solare soprattutto nelle aree fotoesposte come il viso o le mani.

Cosa succede alla macchia al  termine della seduta di Luce Pulsata Medicale?
Al termine della seduta di Luce Pulsata Medicale le macchie della zona trattata cominceranno tipicamente a scurirsi. Le macchie appariranno ogni giorno più scure fino a diventare marroni scure, arrivando a sembrare delle piccole crosticine. In realtà non ci saranno crosticine sulla pelle, ma solo macchie scurite del colore delle crosticine.
Come già detto, è opportuno utilizzare creme idratanti sulle zone trattate sin da subito dopo il trattamento e nei tre o quattro giorni successivi. Dopo circa 10-15 giorni avverrà un’esfoliazione della pelle e così le macchie trattate con la luce pulsata spariranno. A volte è necessario ripetere il trattamento per ottenere un risultato più completo, ma non prima di 30 giorni. Generalmente due sedute di luce pulsata sono più che sufficienti per eliminare le macchie cutanee in una data zona.

Raffreddamento della zona trattata
Durante il trattamento la pelle si surriscalda, per questo motivo la superficie del manipolo del mio macchinario è opportunamente raffreddata al fine di dissipare il calore provocato dal fascio di luce e quindi di eliminare ogni danno all’epidermide ed allo stesso tempo ridurre ulteriormente un eventuale dolore o fastidio al paziente.
Ciò consente di utilizzare il massimo della potenza, così da distruggere completamente i peli senza nuocere ai tessuti circostanti e senza troppo fastidio per il paziente. I macchinari meno recenti usano un sistema di raffreddamento ad aria, quelli più moderni hanno un più efficiente sistema di raffreddamento ad acqua: con tale metodica il dolore percepito durante il trattamento è estremamente più basso. Lo strumento che uso nel mio studio ha un potente raffreddamento ad acqua.

Come funziona tecnicamente la Luce Pulsata Medicale?
La Luce Pulsata Medicale funziona come un flash che grazie alla sua intensità riattiva meccanismi biocellulari. La luce pulsata ad alta intensità (dall’inglese Intense Pulsed Light “IPL”) funziona sfruttando l’energia luminosa per colpire cellule  di un determinato colore (cromofori) presenti nella pelle. Il trattamento per la rimozione delle macchie si basa in particolare sull’assorbimento selettivo da parte dei componenti della macchia. L’energia assorbita, si trasforma in calore che viene trasferito alla macchia cutanea e ne determina la demolizione.

E-Light: Luce Pulsata e Radiofrequenza
L’apparecchio che uso nel mio studio è di tipo E-Light, l’ultimo ritrovato nel campo della medicina estetica. E-Light è una moderna tecnologia che associa la Luce Pulsata alla Radiofrequenza, con doppio effetto: la Luce Pulsata rimuove la macchia e la Radiofrequenza rimuove le rughe e ringiovanisce la cute della zona trattata.

Laser e Luce Pulsata Medicale
La Luce Pulsata Medicale differisce dai laser ti tipo classico perché offre la possibilità di calibrare l’intensità degli impulsi luminosi e regolarli su molte lunghezze d’onda (o colori), per colpire cromofori specifici, ampliando così la gamma delle possibili applicazioni. L’emissione di luce non è continua ma a brevissimi impulsi, per impedire il surriscaldamento e i possibili danni ai tessuti, ulteriormente protetti dal sistema di raffreddamento della cute che è integrato nel manipolo dell’apparecchiatura IPL. Queste prerogative rendono il trattamento efficacesicuro e indolore, adatto per trattare aree molto ampie con rapidità.

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Sono il candidato adatto al trattamento?
Il candidato adatto a questo trattamento ha una o più macchie color caffè-latte visibili sulle gambe, sulle braccia, sul viso o su altre parti del corpo. Il candidato migliore ha pelle chiara, non è abbronzato, né ha lentiggini nella zona da trattare. La presenza di nei non è un problema perché possono essere agevolmente coperti con una particolare matita bianca che ne evita il danneggiamento.

Controindicazioni al trattamento con Luce Pulsata Medicale
Pazienti affetti da cardiopatie gravi, donne in gravidanza/allattamento, febbre alta, patologia neoplastica in atto, infezioni della cute nella zona da trattare. Tutte le controindicazioni verranno escluse durante la visita medica generale che si effettua precedentemente al primo trattamento.

La Luce Pulsata Medicale è realmente efficace nel rimuovere le macchie?
La riduzione delle macchie sarà visibile già dopo pochi giorni dalla prima seduta. In alcuni casi può essere necessaria una seconda seduta, che si effettua dopo almeno 30 giorni dalla prima seduta.

Quante sedute sono necessarie per rimuovere i capillari e quanto dura il trattamento?
Il primo trattamento è preceduto da una visita medica completa con attenta valutazione della situazione di partenza, quindi possono durare circa 40 minuti. Le sedute successive durano circa 30 minuti. In alcuni casi basta una sola seduta per rimuovere la macchia, in altri casi servono due sedute. Ovviamente tempo della seduta e durata del ciclo di trattamento dipendono molto dal tipo di inestetismo, dalla gravità, dall’estensione e dalla variabilità individuale.

Luce Pulsata fatta dal medico o dall’estetista? Quali sono le differenze?
Il trattamento di rimozione macchie con Luce Pulsata fatta dal medico e fatta dall’estetista non sono la stessa cosa, anche se il nome usato per descrivere questo trattamento è lo stesso, le differenze tecniche sono molto importanti e determinano la buona riuscita della metodica e una buona sicurezza del paziente.
Il decreto del 12-5-2011 firmato dal ministro della Salute dott. F. Fazio, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n°163 del 15-7-2011, stabilisce che il personale non medico impiegato nel settore estetico (estetista), NON è autorizzato ad utilizzare dispositivi per depilazione ad impulsi luminosi (Luce Pulsata) qualora la fluenza (per capirci: la “potenza”) dei suddetti dispositivi risulti superiore a 26 joule/cm2 con sistema di raffreddamento cutaneo integrato o di 13 joule/cm2 se sprovvisto di raffreddamento.
La legge stabilisce quindi da molti anni che solo i medici possono utilizzare dispositivi a Luce Pulsata ad elevata potenza e pertanto ad elevate prestazioni, per le procedure di depilazione definitiva.
Le estetiste che usino strumenti con potenza superiore a 26 joule/cm2 hanno in mano – senza averne le competenze – uno strumento capace di determinare danni permanenti alla vostra salute ed alla vostra bellezza. Ancora più importante: compiono un reato grave (esercizio abusivo della professione medica).
Le estetiste che usano strumenti con potenza inferiore a 26 joule/cmhanno in mano uno strumento che è si legale, ma è anche estremamente meno potente rispetto a quello che possono per legge usare solo i medici. In definitiva il medico è autorizzato ad usare uno strumento molto più efficiente rispetto a quello che per legge possono usare le estetiste, con differenze – nel risultato finale – estremamente evidenti.
La differenza riguarda anche un altro fatto che i pazienti tendono spesso a sottovalutare: l’estetista non effettua una visita medica generale, non analizza i farmaci che assume il soggetto, non può escludere importanti patologie che controindicano il trattamento, non può agevolmente distinguere le macchie cutanee trattabili da quelle non trattabili come i nei. Il medico invece effettua una accurata anamnesi ed un preciso esame obiettivo prima di iniziare il trattamento, importantissimi per la sicurezza della salute del paziente.

Consigli per evitare il riformarsi delle macchie cutanee

Per evitare il riformarsi della macchie, è importante:

  • evitare i raggi solari e le lampade abbronzanti;
  • idratare la pelle
  • usare creme che proteggono dall’azione nociva del sole.

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Trattare macchie cutanee, tatuaggi, capillari, cicatrici, acne, peli e rughe grazie ai laser usati in medicina estetica

MEDICINA ONLINE MEDICINA ESTETICA BELLEZZA DONNA BELLA MAGRA PELLE NUDA SEXY CORPOLa laserterapia è una tecnica medica che sfrutta l’amplificazione di luce mediante emissione stimolata di radiazione, a scopo terapeutico. E’ attualmente uno dei sistemi più usati nel campo della medicina e chirurgia estetica per migliorare o correggere difetti ed imperfezioni di tipo estetico e/o funzionale, congeniti od acquisiti. Esistono vari tipi di apparecchiature laser, ciascuno con una funzione specifica, ed in grado di eseguire determinati trattamenti, ovvero di intervenire su determinate patologie o in estetismi. Tra i più importanti laser troviamo:

1) Laser CO2

2) Laser Erbium Yag

3) Laser ND-Yag

4) Laser frazionato o frazionale

5) Luce pulsata

I laser hanno una propria specifica lunghezza d’onda e sono in grado di colpire determinati tessuti, o cellule bersaglio, in modo selettivo, ovvero senza danneggiare i tessuti circostanti; i vari tessuti hanno infatti un differente contenuto di pigmenti che li compongono (es. emoglobina) ed il laser risulta selettivo in quanto permette di “colpire” soltanto determinati pigmenti. E’ chiaro quindi che per ciascun in estetismo o patologia, andrà utilizzato il tipo di laser specifico e maggiormente efficace. Inoltre il trattamento laser può variare, oltre che per l’apparecchiatura e tipo di laser utilizzato, anche per la durata del trattamento e per il numero di sedute necessarie a completare la terapia. Vediamo ora in sintesi a cosa servono i laser prima elencati.

1) Laser CO2

Il laser CO2 pulsato consiste in un raggio ad anidride carbonica che agisce sul contenuto d’acqua delle cellule, vaporizzandole. Il bersaglio del laser CO2 è quindi l’acqua contenuta all’interno delle cellule, senza danneggiare o ustionare i tessuti circostanti. I vantaggi del laser CO2 sono rappresentati da un ridotto danno termico, minor sanguinamento, minore infiammazione e miglior cicatrizzazione. Un altro vantaggio del laser C02 è dato dalla sicurezza che le zone che vengono trattate vengono “livellate” sempre dello spessore desiderato I vantaggi del Laser CO2
Il laser CO2 è adoperato con grande successo, così come il laser Erbium, per il “Ringiovanimento cutaneo ablativo” ed il “Laser Skin Resurfacing”. La differenza con il laser Erbium è che quest’ultimo è un laser molto più delicato del laser CO2 e comporta un periodo postoperatorio molto più rapido, un arrossamento più limitato nel tempo ma anche un risultato lievemente inferiore; è perciò indicato soprattutto per rinfrescare il volto ed eliminare le rughe più superficiali. Sarà ovviamente il medico a decidere quale dei due laser usare per il vostro specifico inestetismo.
Il laser CO2 è ideale nei casi di pelle molto rovinata e poco elastica perchè non solo elimina gli strati più superficiali ma è anche in grado di determinare una importante contrazione delle fibre collagene ed elastiche presenti nel derma e rendere perciò la pelle molto più tonica. Possibili complicanze sono ustioni, danni termici, o problemi di cicatrizzazione.

Indicazioni terapeutiche per il laser CO2
Il laser CO2 è usato per effettuare trattamenti per vari inestetismi o patologie, quali:

  • Peeling superficiali
  • Ringiovanimento cutaneo ablativo – skin resurfacing
  • Rughe delle labbra
  • Rughe rughe degli occhi
  • Rughe del volto
  • Verruche
  • Fibromi
  • Condilomi
  • Cheratosi seborroiche
  • Cicatrici da acne
  • Cicatrici ipertrofiche
  • Rimozione di piccole neoformazioni benigne
  • Cheratosi
  • Rinofima
  • Pigmentazioni cutanee

Ringiovanimento cutaneo con Laser CO2
Il laser Co2 è spesso adoperato per il ringiovanimento cutaneo ablativo, detto anche Laser Skin Resurfacing.
Infatti nei casi di pelle rovinata e poco elastica il resurfacing con laser Co2 elimina gli strati più superficiali della pelle che verrà rigenerata da nuovo tessuto, e provoca una contrazione delle fibre di collagene rendendo la pelle molto più tonica.
In particolare ad esempio, il peeling effettuato con laser Co2 provoca la vaporizzazione dello strato superficiale della pelle e la successiva formazione di nuovo tessuto, che dona alla pelle un aspetto più giovane e fresco.

Prima del trattamento con Laser CO2
Prima del trattamento con laser Co2 è importante evitare l’esposizione al sole o a lampade UVA e non assumere farmaci che aumentano la sensibilità della pelle alla luce.
Prima del trattamento solitamente viene applicata, sulla cute da trattare, una crema anestetica.

Dopo il trattamento con Laser CO2
Dopo il trattamento la pelle rimane arrossata per qualche settimana, e in questo periodo é da evitare l’esposizione al sole o alle lampade abbronzanti, e dopo il trattamento il medico applicherà una crema antibiotica ed antinfiammatoria.

2) Erbium Yag

Questo laser emette una luce grandemente assorbita dall’acqua. La pelle contiene circa il 75-80 % d’acqua perciò questo tessuto assorbe per la quasi totalità il raggio laser che provoca la vaporizzazione degli strati più superficiali dell’epidermide con un effetto di rinnovamento e tensione maggiore nelle aree trattate.
E’ un laser molto più delicato del CO2 e comporta un periodo postoperatorio molto più rapido, un arrossamento più limitato nel tempo ma anche un risultato lievemente inferiore; è perciò indicato soprattutto per rinfrescare il volto ed eliminare le rughe più superficiali.
A guarigione ultimata l’aspetto della pelle è decisamente modificato: cute nuova, fresca, rosata, delicata e vellutata; le rughe molto attenuate, spesso scomparse, la tessitura della pelle è morbida e la consistenza decisamente aumentata.

Utilizzo:

  • Ringiovanimento cutaneo ablativo
  • Laser skin resurfacing
  • Rughe del volto e del corpo
  • Verruche
  • Fibromi
  • Cicatrici da acne

Può essere combinato insieme al già citato laser CO2 per ottenere un vero e proprio “effetto lifting”.

Preparazione al trattamento
Evitare assolutamente l’esposizione ai raggi solari e/o a lampade UVA nelle settimane precedenti al trattamento.
Non assumere farmaci che aumentino la sensibilità della pelle alla luce.

Periodo post-operatorio
Applicare una pomata antibiotica per alcuni giorni sulla superficie trattata.
I filtri solari sono indispensabili prima di esporre la zona trattata ai raggi solari per evitare iperpigmentazioni. L’arrossamento che consegue il trattamento scompare nel giro di alcune settimane.

3) Laser ND-Yag

E’ indicato in particolare per il trattamento di capillari (teleangectasie) e varici. Il laser ND-Yag riesce a trattare anche capillari di una certa consistenza (1-3 millimetri di diamentro) ed è attualmente viene considerato il sistema laser che può dare i migliori risultati per le teleangectasie degli arti inferiori, sia per quelle superficiali di colore rosso ma in particolare per quelle di colore blu. L’effetto del calore concentrato sui piccoli vasi sanguigni (capillari) ne provoca la chiusura e quindi il colore roseo o rosso-blu si attenua o sparisce.
Si tratta di un laser vascolare dotato di una alta penetrazione attraverso la pelle. Il capillare viene chiuso dall’energia laser, la cute non viene assolutamente danneggiata.
Per far scomparire la maggior parte dei capillari presenti sono in genere necessarie tre sedute, a distanza di due mesi una dall’altra. Il laser ND-Yag ad impulso lungo è quello che ha dato i risultati migliori nel trattamento dei capillari delle gambe.

Preparazione al trattamento

Evitare assolutamente l’esposizione ai raggi solari e/o a lampade UVA nelle settimane precedenti al trattamento Non assumere farmaci che aumentino la sensibilità della pelle alla luce.

Periodo post-operatorio

Applicare una pomata antibiotica per alcuni giorni sulla superficie trattata. I filtri solari sono indispensabili prima di esporre la zona trattata ai raggi solari per evitare iperpigmentazioni.

4) Laser Frazionato o frazionale

Una nuova tipologia di laser che da poco tempo è presente sul mercato, è il laser frazionale o fractale detto anche laser frazionato. Il laser Frazionale viene utilizzato con successo per ridurre o eliminare macchie della pelle, melasma, cicatrici da acne, piccole rughe del volto e per effettuare il ringiovanimento cutaneo non ablativo.

Come agisce il laser Frazionale Il laser Frazionato agisce bruciando delle piccolissime frazioni di tessuti in profondità, ma lasciando intatta la pelle in superficie, e di conseguenza i tempi di guarigione e per la ripresa delle normali attività si abbreviano molto.
In particolare attraverso le fibre ottiche, il laser frazionale produce dei minuscoli forellini in profondità provocando la denaturazione del collagene e la conseguente produzione di nuovo collagene, ed è per questo che il trattamento produce un ringiovanimento e miglioramento del tessuto cutaneo ma senza intaccare la pelle in superficie, per il resurfacing, cicatrici d’acne, melasma, iperpigmentazioni e cicatrici chirurgiche.

Applicazioni ed indicazioni per il laser Frazionato
Il laser frazionale è utile per trattare numerosi inestetismi del viso, collo e mani, o del corpo, quali:

  • macchie della pelle (macchie solari o senili)
  • lentigo solari
  • cicatrici da acne
  • rughe del viso (specie quelle attorno a occhi e labbra)
  • melasma e cloasma

5) Luce pulsata

La luce pulsata o IPL (Intense Pulsed Light) è la rivoluzionaria tecnica per il trattamento di inestetismi e problemi legati alla pelle. Si tratta di una tecnologia che, grazie all’emissione di energia luminosa, permette di colpire la zona interessata senza ledere i tessuti circostanti. La luce pulsata permette di trattare in modo efficace e poco invasivo una vasta gamma di lesioni benigne:

  • Couperose e rosacea
  • Macchie della pelle, lesioni pigmentate, iperpigmentazioni
  • Ringiovanimento cutaneo non ablativo
  • Depilazione definitiva
  • Cancellazione tatuaggi

Principali applicazioni della luce pulsata
L’azione della luce pulsata è particolarmente evidente nei trattamenti di ringiovanimento cutaneo e di epilazione definitiva.
Il Ringiovanimento cutaneo con IPL consiste nel ricompattare i pori dilatati, eliminare le macchie scure e i capillari del viso provocati dall’eccessiva esposizione solare e dal passare del tempo.
Il flash luminoso è in grado di attivare la pelle in profondità, stimolando la produzione di nuovo collagene, che rivitalizza la tessitura e la consistenza della pelle.
Per quanto riguarda l’epilazione definitiva, invece, la luce pulsata agisce direttamente sul bulbo pilifero, impedendo la ricrescita del pelo, senza intaccare la cute circostante, determinando una epilazione semipermanente.

Come si svolge un trattamento di luce pulsata?
La prima fase del trattamento consiste nell’applicazione di un apposito gel conduttore sulla zona interessata. Tramite un apparecchio simile ad un laser, si passa poi all’invio degli impulsi di luce, che ad intervalli regolari colpiscono i “bersagli”, agendo in profondità. La durata del trattamento dipende dall’estensione dell’area interessata e dal tipo di intervento, ma in generale si può dire che la singola seduta dura intorno ai 30 minuti. La seduta deve essere ripetuta dalle 4 alle 6 volte nel caso del fotoringiovanimento, mentre per ottenere una riduzione rilevante della densità pilifere sono necessarie almeno 5 sedute.

Preparazione al trattamento
Evitare assolutamente l’esposizione ai raggi solari e/o a lampade UVA nelle settimane precedenti al trattamento e non assumere farmaci che aumentino la sensibilità della pelle alla luce.

Periodo post-operatorio
I filtri solari sono indispensabili prima di esporre la zona trattata ai raggi solari per evitare iperpigmentazioni.

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Ottieni un effetto lifting immediato grazie all’ossigenoterapia

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA OCCHI VERDI TRUCCO COSMETICA CAPELLI BELLEZZA ESTETICA GIOCO DI SGUARDILe potenzialità dell’ossigeno sono note da tempo nel campo della chirurgia plastica, per il trattamento di bruciature e lesioni cutanee. L’ossigeno aumenta la circolazione sanguigna, migliorando il metabolismo cellulare e accelerando i processi di guarigione, riduce le irritazioni, ha effetto antinfiammatorio e antibatterico. Per poter sfruttare questi benefici anche nel campo del ringiovanimento cutaneo, esistono oggi sofisticate apparecchiature elettromedicali, che permettono di veicolare l’ossigeno puro, con eventuale aggiunta di principi attivi, nel tessuto epidermico, per contrastare il crono aging e la perdita di elasticità. La propulsione d’ossigeno rappresenta una validissima alternativa a metodologie più invasive per il ringiovanimento cutaneo.

L’ossigenoterapia “Oxy System”

L’ingegneria biomedica risponde all’esigenza, oggi sempre più sentita, di creare soluzioni evolute e minimamente invasive,  sfruttando l’ elemento più naturale che esiste: l’ossigeno. “Oxy system” è un’apparecchiatura riservata all’uso medico, che, attraverso speciali manipoli, permette di effettuare un trattamento completo del viso, che allevia i segni dell’età e stimola il metabolismo cellulare. L’apparecchiatura dispone di un manipolo al quale può essere collegata una testina diamantata, che permette di rimuovere gli strati più superficiali dell’epidermide, erogando contemporaneamente ossigeno, in modo da alleviare il trauma causato dall’abrasione.  Sostituendo questa testina è possibile completare il trattamento con un massaggio meccanico, eventualmente abbinato ad emissione di ossigeno, che rivitalizza le cellule responsabili della produzione di fibrina, elastina, collagene e glicosaminoglicani, regalando un viso riposato, rassodato, fresco e luminoso. Oxy System dispone infine di un erogatore che permette di veicolare in profondità topici e principi attivi attraverso l’ossigeno, che potranno essere scelti dal medico per potenziare gli effetti del trattamento a seconda delle esigenze del paziente o della paziente, ottenendo così effetti paragonabili alla mesoterapia. L’ossigenoterapia praticata con questi innovativi macchinari combina le proprietà e i benefici dell’ossigeno con la microdermoabrasione ed con il messaggio meccanico. L’ossigeno ad elevato grado di purezza aumenta l’irrorazione sanguigna, migliora il metabolismo cellulare e stimola la produzione di collagene da parte dei fibroblasti, accelerando così i processi riparativi della pelle. La respirazione cellulare e la circolazione periferica sono ripristinate, la pelle riacquista l’elasticità e la luminosità perdute.

Finalità del trattamento

Il trattamento è in grado di ripristinare la microcircolazione e riattivare il metabolismo cutaneo, compromessi da invecchiamento, stress, inquinamento e foto esposizione. È dimostrato che la produzione di collagene da parte dei fibroblasti trae vantaggio dalla presenza di  un’adeguata quantità di ossigeno nei tessuti. I benefici del trattamento topico con ossigeno sono due: rivitalizzazione degli strati cutanei (aspetto della pelle più sano, tonico e luminoso), veicolazione di principi attivi nel derma profondo per mezzo del gas iperbarico (potenziamento dell’azione di sostanze anti-aging scelte dal medico).

Le sedute di ossigenoterapia sono consigliate per ottenere:

  • sensibile riduzione delle macchie cutanee e delle rughe espressive del volto;
  • ottenere un apprezzabile “effetto lifting” per il miglioramento del trofismo cutaneo;
  • contrastare acne e rosacea.

Controindicazioni e effetti collaterali

La terapia non provoca effetti collaterali e non ha controindicazioni.

Come si svolge la prima visita?

Durante la visita il medico esaminerà la pelle del vostro volto,  rughe, zone di iperpigmentazione o altre problematiche estetiche. Vi ascolterà in modo da capire le vostre aspettative e valutare se gli esiti dei trattamenti di ossigenoterapia potranno soddisfarle, consigliando eventualmente interventi alternativi o complementari a quello di vostro interesse. Vi darà tutte le informazioni relative al trattamento, come si svolgerà, la durata, gli effetti.

Preparazione alla seduta di ossigenoterapia

Non si richiede alcuna preparazione alla seduta di ossigenoterapia, il trattamento è indolore, e non richiede anestesia.

Come si svolge il trattamento?

Il medico utilizzerà sulle zone da trattare un manipolo, collegandovi, secondo le necessità, testine che svolgono funzioni aggiuntive,  e veicolerà ossigeno purissimo negli strati profondi dell’epidermide del vostro viso. Il trattamento potrà essere completato con un massaggio meccanico, eventualmente abbinato ad emissione di ossigeno, che rivitalizza le cellule responsabili della produzione di fibrina, elastina, collagene e glicosaminoglicani, regalando un viso riposato, rassodato, fresco e luminoso. Secondo le vostre esigenze, il medico potrà veicolare in profondità,  tramite un apposito erogatore, topici e principi attivi indicati per l’attenuazione delle problematiche estetiche della vostra pelle. Il trattamento avrà la durata di 1 ora circa, e sarà assolutamente indolore. Al termine il medico indicherà alcune norme da osservare nelle prime ore successive alla seduta.

Dopo la seduta ci saranno segni visibili sul viso?

La seduta di ossigenoterapia non lascia segni visibili sul viso.

Quando riprendere le normali attività?

Le normali attività possono essere riprese immediatamente.

Che risultato si ottiene con i trattamenti di ossigenoterapia?

Il miglioramento sarà visibile fin dalla prima seduta, il risultato sarà un viso meno stanco, rassodato, fresco e luminoso. Secondo il  grado di invecchiamento cutaneo e le altre eventuali problematiche estetiche, il medico creerà per voi un protocollo personalizzato, che potrà includere o meno l’uso di farmaci assieme all’ossigeno iperbarico,  che daranno al trattamento un’efficacia del tutto paragonabile alla mesoterapia. È essenziale una valutazione medica per stabilire la durata ed il numero delle sedute, i tempi, gli eventuali farmaci da veicolare,   le eventuali associazioni con altri trattamenti, che renderanno i risultati finali strettamente personalizzati. Solitamente i vantaggi sono visibili e duraturi, dopo alcune sedute di trattamento si noterà un miglioramento di  turgore, elasticità e texture cutanea, oltre che una maggiore luminosità, tono e spessore della cute nella zona trattata. In seguito si noterà una diminuzione delle rughe dinamiche e statiche, un restringimento dei pori cutanei ed un’ involuzione dei processi acneici attivi e degli esiti cicatriziali post acneici. È sempre opportuno ricordare che l’invecchiamento cutaneo è un processo naturale, che non può essere fermato; questo significa che, per mantenere i risultati stabili nel tempo, oltre che effettuare sedute di mantenimento, sarà indispensabile abbinare uno stile di vita sano ed un’alimentazione corretta.

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Needling medico: dite addio a rughe, macchie solari e cicatrici da acne

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI BELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UP ROSAIl needling medico è una tecnica innovativa, che permette la correzione di inestetismi cutanei di varia natura, attraverso la stimolazione del fisiologico ricambio cellulare. Durante la seduta, eseguita ambulatorialmente, la cute è sottoposta a microperforazioni multiple,  effettuate tramite un rullo dotato di piccoli aghi (1,5 mm). Il microtrauma,  innescando i meccanismi di riparazione tissutale, stimola la produzione di collagene, acido ialuronico ed elastina da parte dei fibroblasti. Il trattamento permette di ottenere un  miglioramento della luminosità e della compattezza cutanea,  la diminuzione delle macchie della cute del volto, l’attenuazione delle piccole rughe delle guance, della regione perilabiale e delle cicatrici da acne.

Quanti tipi di needling esistono?

A seconda delle caratteristiche del rullo utilizzato, si possono diversificare tre protocolli di Needling, che hanno le stesse finalità ma, naturalmente, gradi di efficacia diversi:

  • Il needling cosmetico, effettuato tramite un rullo (dermaroller) dotato di aghi di 0,5 mm, è un trattamento che la paziente esegue da sola, a domicilio, può essere ripetuto anche ogni sera, prima dell’applicazione delle creme specifiche, è molto utile per migliorare la penetrabilità della barriera cutanea, e favorire l’assorbimento dei principi attivi delle creme applicate, che non incontrano l’ostacolo dello strato corneo. Il needling cosmetico non danneggia gli strati cutanei sottostanti e non provoca dolore. Oltre ad essere in grado di migliorare spessore e tonicità della cute in 10-12 settimane di uso domiciliare, è molto utile per rinforzare e completare gli effetti del trattamento di needling medico praticati in ambulatorio. Per il needling cosmetico,  il nostro studio consiglia i prodotti Environ®, che hanno un’efficacia dimostrata a livello mondiale in quanto contengono elevati dosaggi di Vitamina A e C freschissime, oltre che di agenti in grado di facilitare la penetrazione cutanea. Poiché è verificato che la sintesi di collagene a livello dermico è proporzionale alle quantità di Vitamina A e C che riescono a raggiungere questo strato cutaneo, una maggiore penetrazione cutanea apporta indubbi benefici.
  • Il needling medico prevede più sedute (da 3 a 4) da effettuare a distanza di 45-60 giorni, è effettuato in ambulatorio con aghi di 1,5 mm, che creano sulla cute dei microfori. Per effetto del microtrauma, si liberano nella pelle i fattori della coagulazione e molte citochine pro infiammatorie, con una reazione di richiamo cellulare, riparazione e formazione di nuovo collagene a livello del derma.
  • Il needling chirurgico, con aghi di 3 mm, viene eseguito in sala operatoria con un’anestesia locale e eventuale leggera sedazione, determina un microtrauma con sanguinamento, che fa si che nella pelle si liberino quantità ancor maggiori di fattori della coagulazione e molte citochine pro infiammatorie.

Finalità del trattamento di needling medico

Durante il needling medico la cute è sottoposta a microperforazioni multiple, le quali determinano un microtrauma,  che innesca i meccanismi di riparazione tissutale, stimolando la produzione di collagene, acido ialuronico ed elastina da parte dei fibroblasti.

Induce perciò la stimolazione del fisiologico ricambio cellulare, con un visibile miglioramento estetico di:

  • rughe peribuccali e perioculari;
  • cicatrici post-acneiche;
  • anni del fotoinvecchiamento;
  • disturbi pigmentari e macchie solari.

A chi è consigliabile questo trattamento?

Il needling è indicato ai pazienti o le pazienti che desiderano eliminare dal volto inestetismi dovuti alla presenza di rughe nella zona oculare e intorno alla bocca, a danni cutanei e macchie dovute all’esposizione solare, a cicatrici post acneiche, a disturbi pigmentari.

Età consigliata per il trattamento

Il trattamento è indicato per le pelli non più giovani o mature, per rallentare il fisiologico processo di invecchiamento e per ridurre i segni del tempo, riattivando il ricambio cellulare.

Controindicazioni e effetti collaterali

Il trattamento di needling medico non  è indicato in soggetti con patologie cutanee attive, donne in gravidanza, pazienti che presentano difetti di cicatrizzazione, alterazioni della coagulazione o collagenopatie.  Al termine del trattamento, la pelle può presentarsi piuttosto arrossata per due/sei ore, in alcuni casi può presentarsi un lieve edema e micro sanguinamento, con piccole ecchimosi soprattutto sul volto, destinate a risolversi naturalmente entro 2-5 giorni.

Come si svolge la prima visita?

Durante la visita il chirurgo plastico esaminerà il vostro viso e collo, verificando la presenza di eventuali problematiche estetiche della pelle. Vi ascolterà in modo da capire le vostre aspettative e valutare se gli esiti dei trattamenti di needling medico potranno soddisfarle, consigliando eventualmente trattamenti alternativi o complementari a quello di vostro interesse. Vi darà tutte le informazioni relative al ciclo di trattamenti indicato per il vostro caso ed alla loro durata.

Preparazione al needling medico

Il needling medico si esegue in ambulatorio, richiede l’utilizzo di un anestetico topico in occlusione, da applicare sulla parte interessata un’ora prima del trattamento. Il chirurgo plastico applicherà sulla pelle del vostro viso il piccolo rullo, dotato di aghi di 1,5 mm, effettuando un numero di passaggi prestabilito.  Il trattamento, della durata di 15-20 minuti,  terminerà con l’applicazione di una crema lenitiva. Il medico vi ricorderà di evitare l’esposizione alla luce solare diretta fintanto che l’eritema post-trattamento non sia scomparso.

Dopo la seduta ci saranno segni visibili sul viso?

Al termine del trattamento, la pelle può presentarsi piuttosto arrossata per due/sei ore, in alcuni casi può presentarsi un lieve edema e micro sanguinamento, con eventuali piccole ecchimosi, destinate a risolversi naturalmente entro 2-5 giorni.

Quando riprendere le normali attività?

Le normali attività possono essere riprese immediatamente. Il medico vi ricorderà di evitare l’esposizione alla luce solare diretta fintanto che l’eritema post-trattamento non sia scomparso.

Quanto dura il risultato del trattamento di needling medico?

I risultati positivi del needling si osservano già dopo 2-3 mesi, periodo necessario alla formazione di nuovo collagene. La ripetizione dei trattamenti è indicata per intensificare il miglioramento estetico, restituendo alla pelle forza, elasticità e levigatezza. Il needling medico ha effetti paragonabili a quelli del laser, del peeling chimico e della dermoabrasione, ma garantisce tempi di guarigione più rapidi, con minimi rischi per il paziente, essendo una tecnica mini-invasiva. È opportuno ricordare che l’invecchiamento cutaneo è un processo naturale, che non può essere fermato; questo significa che, per mantenere la vostra pelle morbida, elastica e compatta nel tempo sono consigliabili sedute di mantenimento, che sarà il vostro medico a consigliarvi.

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Filler al collagene per riempire le rughe del viso e ridare volume alle labbra

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA ROSSETTO SPECCHIO BELLEZZA TRUCCO MAKEUP LABBRA SPECCHIETTO NASO BOCCA LABBRA ESTETICA VISO CAPELLIIl collagene è una proteina naturalmente presente nell’organismo umano, che fornisce compattezza e sostegno a vari organi e apparati; esistono diversi tipi di collagene umano, tra di essi quello maggiormente implicato nel processo di invecchiamento cutaneo è il collagene presente nel derma, che viene definito di Tipo 1, che dona alla massa cutanea spessore ed elasticità. L’assottigliamento dello strato di collagene è un fenomeno fisiologico che si verifica con il trascorrere degli anni. La pelle del viso, divenuta carente di questa importante proteina di sostegno, tende a perdere compattezza e acquisire un aspetto rugoso e cadente, essendo esposta a radiazioni solari e smog, al continuo trauma della mimica facciale e alla stessa forza di gravità. Il trattamento riempitivo con collagene (filler), permette di dare supporto al collagene naturale residuo presente nella pelle, e di sostituirsi in parte ad esso. Esistono due forme di collagene iniettabile: collagene di origine bovina, con i nomi commerciali di Zyderm e Zyplast,  e  collagene di origine umana, di più recente produzione, che si trova in commercio con i nomi CosmoDerm e CosmoPlast.

  • Il collagene bovino è estratto da derma di bovini controllati, e trova impiego in medicina estetica da molti anni, con grande successo. Essendo lievemente diverso da quello umano richiede un test preventivo di tollerabilità.
  • Il collagene di origine umana, di più recente utilizzo, viene estratto da derma umano, perciò non necessita di alcun test preventivo di tollerabilità. Le aziende farmaceutiche trattano questi prodotti creando legami crociati intramolecolari (“crosslinkaggio”), in maniera da modularne il riassorbimento.

Finalità dell’uso del collagene

Il collagene viene utilizzato da oltre 20 anni come filler iniettabile, per contrastare l’assottigliamento del derma, e la conseguente atonia, che sono le caratteristiche più evidenti della pelle matura. La sua azione restituisce alla pelle del viso un aspetto ed una consistenza più giovane, e ne rimodella i contorni.

A chi è consigliabile questo trattamento?

Il paziente o la paziente adatta a questo trattamento presenta una o più delle seguenti caratteristiche:

  • rughe frontali, interciliari, periorali, perilabiali (“codice a barre”, dovuto al fumo di sigaretta);
  • rughe e solchi glabellari (in mezzo alle sopracciglia);
  • rughe e solchi naso genieni;
  • rughe perioculari (“zampe di gallina”);
  • danni estetici dovuti alla perdita di collagene ed all’esposizione ai raggi solari;
  • perdita di volume e contorno delle labbra;
  • esiti di rinoplastica;
  • esiti cicatriziali di acne.

Controindicazioni e effetti collaterali

l collagene di origine bovina, in quanto proteina naturale, può scatenare, seppure in rari casi, reazioni allergiche o di intolleranza; per questa ragione, prima di effettuare il trattamento, è indispensabile sottoporsi ad un test intradermico. Il test intradermico viene valutato dopo tre giorni, e, di nuovo, dopo 4 settimane. L’iniezione di collagene non va assolutamente praticata se il test dà luogo ad una reazione locale di indurimento, dolorabilità alla pressione, edema con o senza prurito, mentre se il risultato è dubbio il test deve essere necessariamente ripetuto sull’altro braccio, rispettando i tempi prescritti. Le complicanze dopo l’iniezione di collagene sono rare e, in ogni caso, momentanee e reversibili; includono indurimento o rigonfiamento nella sede dell’iniezione, edema, dolore e fenomeni infiammatori. Il trattamento con collagene non si effettua in gravidanza, ed è sconsigliato a pazienti affetti da malattie dermatologiche autoimmunitarie, collagenopatie, disordini della coagulazione sanguigna. Deve essere rimandato se è presente herpes in fase attiva.

Come si svolge la prima visita?

Durante la visita il medico esaminerà la vostra pelle, il tipo di rughe, la loro profondità e posizione, le altre eventuali problematiche estetiche. Vi ascolterà in modo da capire le vostre aspettative e valutare se gli esiti delle iniezioni di collagene potranno soddisfarle, consigliando eventualmente interventi alternativi o complementari a quello di vostro interesse. Vi darà tutte le informazioni relative ai trattamenti da effettuare, alla loro durata, e a come dovrete comportarvi nei giorni successivi.

Preparazione all’iniezione di collagene

Data la necessità del test allergologico preliminare, l’iniezione di collagene di tipo bovino non può essere effettuata durante la prima visita, ma solo quando si avrà a disposizione il risultato. Il trattamento si esegue in ambulatorio; se ritenuto opportuno, ad esempio nel caso si trattino zone particolarmente sensibili, come le labbra,  può esser preceduto da una leggera anestesia locale da contatto, che richiede un tempo di attesa di un’ora circa.

Come si svolge il trattamento?

Attraverso una  siringa dotata di ago sottilissimo, il chirurgo plastico inietta piccole quantità di collagene nell’area interessata, senza lasciare segni visibili, salvo, in alcuni casi, un lieve rossore o un piccolo livido nel sito di iniezione, che dopo poche ore sarà possibile coprire con il trucco. Il trattamento ha una durata di circa 15 minuti, e al termine si possono immediatamente riprendere le normali attività, senza alcuna medicazione. Il medico indicherà alcune norme da osservare nelle prime ore successive alla seduta.

Dopo la seduta ci saranno segni visibili sul viso?

In alcuni casi, nelle prime 24-48 ore dopo l’iniezione di collagene, la zona trattata potrebbe apparire leggermente più gonfia di come sarà in seguito; potrebbe presentarsi un lieve rossore o un piccolo livido nella zona di iniezione.

Quando riprendere le normali attività?

Le normali attività possono essere riprese immediatamente.

Quando si vede il risultato e quanto dura l’effetto?

Il risultato è ben visibile ed apprezzabile fin da subito; la durata varia da individuo a individuo, in base a vari fattori, come la tecnica di impianto che il chirurgo ha adottato, la sede, l’età e le abitudini di vita del paziente; in media il trattamento di collagene ha una durata di circa 4 mesi.

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Peeling chimico per una pelle nuova

Che cosa sono i peelings?

I peelings sono delle soluzioni chimiche che consentono di migliorare e levigare la cute del volto rimuovendo gli strati più superficiali danneggiati da eventi patologici (cicatrici, esiti da acne, lesioni precancerose, ecc.), da iperpigmentazione o dagli effetti dell’invecchiamento (rughe, perdita di elasticità e tonicità della pelle, ecc.).

Vari tipi di peelings
Esistono diversi tipi di peelings che si distinguono in:
Peelings superficiali e molto superficiali (derivati degli alfaidrossiacidi AHA).
Peelings intermedi (derivati dell’acido tricloroacetico TCA).
Peelings profondi (derivati del fenolo).

Come agiscono
I peelings chimici agiscono sulla cute rompendo i legami intercellulari dei vari strati dell’epitelio. L’azione dipende dal tipo di peeling usato:

molto superficiale (assottigliamento o rimozione dello strato corneo)
superficiale (necrosi di una parte o di tutta l’epidermide fino allo strato basale)
medio (necrosi dell’epidermide e di una parte o di tutto il derma papillare)
profondo (necrosi dell’epidermide fino al derma reticolare)

Scopo del peeling chimico

Lo scopo del peeling chimico è quello di rimuovere gli strati cutanei superficiali per migliorare e correggere le rughe sottili del viso, migliorare la pigmentazione cutanea (macchie), rendere meno visibili le smagliature. Oltre alle rughe del viso, il peeling chimico può essere utilizzato in altre aree corporee sia per il miglioramento della qualità cutanea, sia per la riduzione della visibilità delle smagliature.

Quali difetti estetici possono essere corretti con i peelings superficiali?

I peelings superficiali derivati degli alfaidrossiacidi (AHA) come l’acido glicolico, l’acido lattico, ecc, consentono di eliminare le rughe più superficiali del volto e delle mani, restituire tonicità alla cute, rimuovere piccole macchie della pelle e migliorare la qualità della cute acneica e gli esiti da acne.

Quali difetti estetici possono essere corretti con i peelings intermedi?

I peelings intermedi derivati dell’acido tricloroacetico (TCA), utilizzati a varie concentrazioni, permettono di eliminare le rughe meno superficiali del volto e di rimuovere le macchie della cute e piccole cheratosi.

Quali difetti estetici possono essere corretti con i peelings profondi?

I peelings profondi derivati del fenolo, usati a varie concentrazioni, consentono di eliminare le rughe più profonde del volto, rinnovare completamente la cute, rimuovere le macchie anche più estese e le lesioni precancerose, migliorare le cicatrici e gli esiti da acne e ottenere un notevole ringiovanimento del volto senza ricorrere alla chirurgia estetica (si parla in questo caso di lifting non chirurgico).

Pre peeeling

Per la preparazione della pelle si consiglia, nelle due settimane precedenti il peeling, l’uso di formulazioni domiciliari contenenti alfa – idrossi – acidi, allo scopo di ottenere un risultato più evidente e una più rapida riepitelizzazione. Tale più rapida riepitelizzazione diminuisce il rischio di infezioni e complicanze. L’uso di cosmetici contenenti acido glicolico assicura allo stesso modo una più veloce guarigione della pelle, riducendo l’incidenza di iperpigmentazioni post-infiammatorie. Anche l’uso di sostanze depigmentanti (idrochinone, acido cogico, acido azelaico) può essere consigliabile per prevenire ed attenuare la comparsa di iperpigmentazioni post-infiammatorie.

Che tipo di anestesia viene praticata?

Il trattamento con peelings superficiali e intermedi non richiede alcun tipo di anestesia, mentre i peelings profondi necessitano di una anestesia locale con sedazione e vengono effettuati in regime di day hospital o con ricovero in clinica per una notte.

Metodo

Una soluzione acida (generalmente acido glicolico a varie concentrazioni, ma possono essere impiegati, in base alle necessità, altri prodotti più aggressivi, come l’ acido tricloroacetico o il fenolo) viene applicata sul viso per pochi minuti. Il trattamento, che va normalmente ripetuto più volte, elimina lo strato superficiale ed invecchiato dell’ epitelio, rigenerandolo e donando nuova lucentezza alla pelle. Il peeling chimico viene effettuato in ambulatorio, richiede circa 15-20 minuti e non è doloroso. Poichè i peeling chimici assottigliano gli strati cutanei superficiali, il trattamento non è consigliabile nei mesi estivi, e richiede l’ applicazione di crema protettiva dopo l’ effettuazione.

Post peeling

La pelle deve essere detersa con un detergente delicato, risciacquata con cura ed estrema delicatezza. E’ necessario asciugare la cute evitando qualsiasi tipo di sfregamento o irritazione per non provocare l’esfoliazione precoce. Mantenere la cute costantemente protetta con un prodotto emolliente. Ma soprattutto, evitare in maniera assoluta esposizioni al sole o a lampade UVA – UVB per almeno due mesi dopo l’applicazione del peeling.

Periodo di guarigione

Successivamente al peeling chimico si nota un lieve rossore nelle aree trattate per circa 24 ore (più a lungo nel caso dei peeling con agenti più potenti dell’ acido glicolico). Nei giorni successivi al trattamento è possibile notare una desquamazione superficiale nelle zone trattate. La ripresa delle normali attività dopo il peeling chimico con acido glicolico è immediata.

Dopo il trattamento con i peelings chimici residuano postumi significativi?

Quando vengono utilizzati peelings superficiali, gli unici postumi consistono in un lieve rossore che permane per 1-2 ore e, talvolta, nella formazione di qualche piccola crosticina che scomparirà dopo 3-4 giorni.
Quando vengono usati peelings intermedi, oltre ad un rossore iniziale, dopo 3-4 giorni si avrà un’esfoliazione che si completa dopo 6-7 giorni.
Nel caso di peelings profondi, invece, la zona trattata risulterà gonfia ed edematosa, andrà incontro a desquamazione, e nei 7-10 giorni successivi al trattamento si avrà il completo rinnovamento di tutti gli strati cutanei.

Durata del risultato

La durata del risultato è temporanea, poichè il peeling non interrompe il normale invecchiamento cutaneo. Il peeling va ripetuto periodicamente per il mantenimento del risultato.

Quali sono i rischi e le complicanze di questo tipo di trattamento?

Il trattamento estetico mediante peelings chimici è generalmente molto sicuro. Si tratta comunque di una procedura delicata dove le complicanze (difetti di pigmentazione, infezione e cicatrici anomale) sono rare ma possono accadere ed essere agevolmente risolte solo se il trattamento è eseguito da uno specialista in chirurgia plastica.

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La couperose (rosacea): cause, rimedi naturali e laserterapia

MEDICINA ONLINE VOLTO OCCHI AZZURRI FIDUCIA SE DONNA CAPELLI SPAZZOLA SGUARDO RAGAZZA BELLEZZA PETTINE MORA PELLE SKIN OCCHI TERAPIA TRATTAMENTO EYES BELLEZZA VISO RIMEDI SEXY SEX HAIR LLa rosacea è una dermatosi cronica, ovvero un’alterazione patologica della cute, che interessa di solito l’area centrale del volto e si manifesta con eritema, con teleangectasie e con lesioni infiammatorie di tipo acneiforme (cioè con papule e pustole simili a quelle dell’acne). Quest’ultima caratteristica l’ha fatta chiamare in passato anche “acne rosacea”, denominazione in disuso per non confonderla con l’acne. È anche chiamata con il termine desueto copparosa o, più comunemente, con il francese couperose.

Cause

La precisa eziopatogenesi della malattia è tuttora sconosciuta. Fra i tanti possibili fattori patogeni studiati, vi sono l’esposizione ai raggi ultravioletti i radicali liberi come superossido e radicale idrossile, una aumentata reattività dei vasi sanguigni, alcuni neuropeptidi, catelicidine, fattori infettivi. In particolare è stata studiata una possibile correlazione con l’infezione intestinale da Helicobacter pylori e con la presenza di alte concentrazioni di Demodex sulla pelle.

Sintomi

L’eritema (arrossamento della pelle), con distribuzione tipicamente simmetrica, è la prima tappa evolutiva e interessa la parte centrale del volto, in particolare guance, naso e fronte, ma può presentarsi, meno spesso, anche su collo e torace. Un elemento piuttosto caratteristico della malattia è il rinofima, una alterazione patologica della cute che riveste il naso, in seguito alla quale quest’ultimo assume una forma globosa e irregolare e un colorito intensamente rosso come nell’eritema. Se tale alterazione interessa aree cutanee diverse da quella del naso si parla più genericamente di fimatosi. In questi casi la cute appare notevolmente ispessita, con pori visibili. Un interessamento oculare è presente nel 60% circa dei pazienti. Spesso le manifestazioni più evidenti riguardano le congiuntive, ma anche le cornee (in stadi avanzati) e le palpebre possono essere interessate. In caso di interessamento della cornea, una diagnosi tardiva potrebbe comportare una compromissione della capacità visiva. Le telangectasie (dilatazione dei vasi sanguigni superficiali del viso) sono un elemento costante riscontrabile in tutti i pazienti. Le papule, di colore rossastro, tendono a disporsi in piccoli gruppi e sono spesso accompagnate da pustole. È possibile anche il riscontro di noduli cutanei. mentre la presenza di comedoni, pur non escludendo la diagnosi di rosacea, deve far pensare ad altri tipi di acne. La malattia può essere confusa e/o coesistere con l’acne comune e con la dermatite seborroica.

Trattamento

Il trattamento della rosacea prevede sia un approccio di tipo comportamentale (modifica dello stile di vita) per eliminare o ridurre i fattori scatenanti, sia uno farmacologico. Nel primo gruppo rientrano misure quali l’evitare l’esposizione alla luce solare e l’uso di prodotti per la pelle contenenti alcol, laurilsolfato di sodio e alcuni oli essenziali, come quelli di eucalipto, menta piperita e chiodi di garofano. La terapia farmacologica si suddivide a sua volta in topica (locale) e sistemica (generale). La terapia topica, che rappresenta generalmente la prima scelta, è basata principalmente su metronidazolo e acido azelaico. Entrambi sono considerati efficaci (sebbene l’acido azelaico non abbia dimostrato effetti sulle teleangectasie) e con scarsi effetti collaterali. La terapia sistemica, al contrario, è indicata in casi più gravi ed esistono poche evidenze sperimentali sulla sua efficacia.. Essa comprende prevalentemente antibiotici appartenenti alle classi dei macrolidi, come claritromicina e azitromicina, e delle tetracicline, in particolare la doxiciclina; un altro farmaco utilizzato è l’isotretinoina per via orale o topica, sotto forma di crema. Tra i possibili rimedi sono stati studiati anche estratti di piante come il Chrysanthellum indicum, ottenendo buoni risultati in termini di efficacia e tollerabilità nelle forme moderate. Recentemente è stato introdotto un nuovo trattamento dimostratosi efficace nella quasi totalità dei casi, un farmaco in gel a base di brimonidina tartrato 3 mg/g.

Laser

Il laser vascolare per uso dermatologico, a lunghezza d’onda singola, oppure la luce pulsata (in inglese: intense pulsed light, IPL), a spettro più ampio, offrono uno dei migliori trattamenti per la rosacea, in particolare per l’eritema della pelle. Questi macchinari utilizzano la luce per penetrare nell’epidermide e centrare i capillari nel derma. La luce con lunghezza d’onda inferiore ai 900 nm è assorbita dai principali cromofori del sangue: emoglobina, ossiemoglobina, bilirubina più che dall’acqua. Per riscaldamento selettivo le pareti dei capillari possono superare i 70 °C, danneggiandosi, per venire poi assorbiti dal meccanismo di difesa naturale del corpo. Focalizzando l’energia in aree ristrette si può ottenere la cauterizzazione dei vasi. Con un numero sufficiente di trattamenti, questo metodo può anche eliminare del tutto l’arrossamento, sebbene dei trattamenti periodici aggiuntivi saranno probabilmente necessari per rimuove i nuovi capillari riformati.

I laser ad anidride carbonica, chiamati anche laser CO2, possono essere utilizzati per rimuovere il tessuto in eccesso causato dalla rosacea fimatosa. Questi laser emettono una lunghezza d’onda nel lontano infrarosso che viene assorbita direttamente dalla pelle ed in particolare dai tessuti ricchi di acqua. Non può generare un riscaldamento selettivo verso i cromofori del sangue. Il fascio laser può essere focalizzato in un fascio sottile e usato come un bisturi o sfocato per vaporizzare più ampie aree di tessuto. Per il trattamento della rosacea papulo pustolosa sono state utilizzate anche terapie con luce a bassa energia in particolare alcune apparecchiature a luce blu, già utilizzate nella fototerapia dell’acne.

Anche il fotoringiovanimento può essere utilizzato per migliorare l’aspetto della rosacea e ridurre il rossore associato.

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Combattere le macchie cutanee sul viso: rimedi naturali, cosmetica e laserterapia

Tra i segni dell’invecchiamento, procurati dall’avanzare dell’orologio biologico, spiccano le macchie sulla pelle del viso che rappresentano sicuramente uno tra gli effetti più sgradevoli e meno accettati dalle persone.

Cause
Le macchie sul viso sono la conseguenza di alterazioni nel funzionamento dei melanociti – le cellule addette alla produzione del pigmento melanico – che con l’avanzare dell’età tendono ad “incepparsi” e così la distribuzione di melanina non appare uniforme ed il viso si macchia di chiazzette più chiare o più scure e decisamente antiestetiche.
Quello delle macchie sulla pelle del viso è talvolta un grosso ed evidente problema, che affligge molte donne: in tal caso, solamente il dermatologo potrà indirizzare il paziente verso il trattamento più consono alle esigenze del soggetto.
Prima di analizzare quali sono i possibili accorgimenti da tenere in considerazione, analizzeremo i fattori eziologici che deturpano la pelle del viso provocando macchie: l’età non è infatti l’unica causa che le determina:

  • Couperose
  • Lentiggini
  • Efelidi
  • Macchie bianche sulla pelle

Perché compaiono?
L’invecchiamento cutaneo è un evento naturale e biologico, che non può essere evitato; nonostante quanto detto, ci sono alcuni fattori che possono potenziare il decadimento della pelle. Sicuramente, le radiazioni solari, il fumo, lo smog ed il vento possono accelerare il fenomeno dell’invecchiamento cutaneo: i radicali liberi danneggiano la pelle, rendendola più delicata e fragile. I meccanismi che regolano la produzione di melanina si indeboliscono e il risultato è una produzione irregolare del pigmento: compaiono le macchie senili, molto evidenti a livello delle mani e del viso: appaiono di colore scuro, solitamente di forma tondeggiante, causate da un’iperpigmentazione che coinvolge non solo lo strato superficiale della pelle (strato corneo), ma anche quelli più profondi. Se all’avanzare dell’età si associano anche le radiazioni UV, che danneggiano la cute ed ossidano la cheratina, l’epidermide tende ad apparire sempre più spessa e massiccia.

Le macchie sulla pelle possono essere la conseguenza di un’eccessiva esposizione alle radiazioni solari: si parla di lentigo solari, che appaiono nel viso e nelle zone maggiormente interessate dal sole. Sono di colore giallo scuro o nocciola: in tal caso, le macchie solari non rappresentano un vero e proprio problema (se non un inestetismo temporaneo) e non è indispensabile il parere del dermatologo.

Leggi anche: Rimuovi definitivamente le macchie cutanee in modo veloce e sicuro con la Luce Pulsata Medicale

Anche chi fa uso di estrogeni – come la pillola contraccettiva – potrebbe presentare questo problema, in particolare a livello del viso: le modificazioni ormonali sono percepite, infatti, anche dai melanociti, che potrebbero alterare il ritmo di produzione del pigmento (disturbo noto come melasma). Proprio per questo sbalzo ormonale, anche le gestanti potrebbero presentare alcune macchie scure color grigio o marrone (“macchie da gravidanza”): in tal caso, la condizione è reversibile, poiché la scomparsa delle chiazze coincide quasi sempre con il periodo post-parto.
Similmente, le donne che entrano in menopausa hanno più probabilità di sviluppare macchie sulla cute a causa delle alterazioni ormonali correlate: cloasma è il termine tecnico che indica le macchie senili causate da menopausa.

Anche alcune sostanze chimiche irritanti che si trovano in alcuni profumi o cosmetici in generale potrebbero favorire la comparsa di macchie sulla pelle del viso.
Talvolta persino l’acne può provocare la comparsa di macchie rosse ed antiestetiche sulla pelle del viso, problema molto diffuso tra gli adolescenti.

Proprio come le unghie rispecchiano la salute della persona, anche la pelle riesce ad esprimere attraverso alcune manifestazioni la presenza di un pericolo o un disturbo per l’organismo: infatti, è stato registrato che i soggetti che soffrono di disfunzioni a carico delle ghiandole surrenali esternano la patologia anche con l’apparizione di macchie sulle pelle ( vedi Morbo di Addison).

Rimedi naturali “antimacchia”
Le macchie sulla pelle del viso possono essere un disturbo temporaneo; se così non fosse, in commercio sono disponibili moltissimi cosmetici studiati proprio per attenuare le macchie. I prodotti depigmentanti e schiarenti si sono conquistati un ruolo di rilevante importanza nel trattamento delle macchie: questa categoria di cosmetici è in grado di esprimere la propria azione stimolando il ricambio cellulare della cute che ha assunto una colorazione diversa. Così, la pelle della zona apparirà più omogenea e i melanociti non saranno più capaci di espandere il pigmento melanico nelle cellule vicine.
Spesse volte accade che le persone che fanno uso di questi prodotti schiarenti non percepiscano risultati immediati, abbandonando anzitempo il trattamento: in realtà, affinchè le creme esercitino la loro azione, deve passare un periodo di tempo relativamente lungo, stimato attorno ai due mesi. Il ricambio cellulare può essere favorito solamente in questo modo.
L’attività depigmentante è stata riscontrata nella liquirizia, che sembra capace di inibire l’attività dell’enzima tirosinasi (responsabile della produzione di melanina). Anche il tè verde e la camomilla sembrano rispondere in modo positivo alla risoluzione del problema macchie: il tè verde probabilmente potenzia l’inibizione della tirosinasi e la camomilla è giudicata capace di indebolire il processo che conduce alla melanogenesi stimolata dai raggi UV. La camomilla riuscirebbe ad antagonizzare le citochine prodotte dai cheratinociti, senza intaccare l’azione dell’enzima tirosinasi.
Particolare è anche l’azione depigmentante dell’estratto di semi dell’uva ursina, grazie alla sua capacità di inibire la produzione della melanina attraverso la competizione di legame con i recettori della tirosinasi.
A questa categoria di cosmetici potrebbe essere associato anche un trattamento con creme levigant, i che facilitano il ricambio delle cellule eliminando quelle superficiali: la cute apparirà così più brillante e lucente. Le macchie causate dal sole si possono prevenire utilizzando dei cosmetici ad alta protezione nei confronti dei raggi UV: è opportuno applicare i cosmetici solari non solo nei mesi estivi, ma durante tutto l’anno, poiché le radiazioni ultraviolette sono sempre presenti. Anche l’idrochinone, l’acido citrico, l’acido lattico, l’acido glicolico, l’acido tricloroacetico, l’acido retinoico, l’acido azelaico, L’a-tocoferolo, l’acido cogico e l’acido ascorbico si prestano ad essere validi agenti depigmentanti. Cleopatra e Poppea avevano visto giusto: l’abitudine di fare bagni di latte di capra e d’asina, grazie all’azione idratante e chiarente dell’acido lattico, era già all’epoca una pratica decisamente positiva per mantenere la pelle liscia e morbida, prevenendo la comparsa di macchie sulla pelle del viso.

Laserterapia

La laserterapia delle macchie cutanee ha come finalità l’eliminazione di anomale concentrazioni di melanina. Il raggio laser penetra lo strato cutaneo e, grazie alla sua lunghezza d’onda specifica, viene selettivamente assorbito dalla melanina, frammentandone le concentrazioni anomale che verranno successivamente eliminate dal sistema immunitario del nostro organismo. Le macchie cutanee compaiono solitamente nelle persone più anziane , soprattutto sul dorso delle mani e sul volto, aree tipicamente più esposte ai raggi ultravioletti.

Cosa ci si aspetta durante e dopo il trattamento con laserterapia?
La laserterapia moderna è senza dubbio più rapida ed efficace nell’eliminazione di questi inestetismi rispetto ai sistemi tradizionali come peelings o dermoabrasione. Gli effetti collaterali sono praticamente assenti. I pazienti rivelano solo una piccola sensazione di calore e un leggero rossore sarà presente sulla zona trattata, ma scomparirà gradualmente nell’arco di qualche giorno.

Quante sedute sono necessario per un risultato ottimale?
Generalmente le lesioni pigmentate vengono eliminate con una sola seduta di trattamento. Se la quantità di melanina dovesse essere particolarmente numerosa si renderà necessaria una ulteriore seduta a distanza di un paio di mesi dalla precedente. Il trattamento laser ha oggi una percentuale di successo superiore al 90%. È possibile che alcune macchie possano ricomparire, se non viene prestata particolare attenzione alla protezione dai raggi ultravioletti con un adeguato filtro solare.

FONTE 1

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Lo staff di Medicina OnLine

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