Differenza tra epilessia parziale e generalizzata

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COME FATTO CERVELLO SERVE FUNZIONA MEMORIA Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio PeneIn linea generale esistono due tipi di crisi epilettiche: quelle generalizzate e quelle parziali, anche chiamate focali. La differenza sta nel fatto che, mentre le crisi generalizzate interessano tutta la superficie del cervello, quelle focali si originano generalmente in una parte circoscritta (anche se a volte si estendono poi a tutto il cervello e si trasformano in crisi generalizzate).

Crisi epilettiche generalizzate

Interessano tutta la superficie del cervello.

  • Crisi generalizzata tonico-clonica. Durante queste crisi, si ha sempre una perdita di conoscenza per cui se la persona si trova in piedi cadrà irrimediabilmente al suolo. È caratterizzata da due fasi: la prima, la fase tonica, nella quale il corpo si irrigidisce, e la seconda, la fase clonica, nella quale si hanno una serie di convulsioni, di movimenti ritmici. Anche se sono le crisi più spettacolari, oggi sono molto rare grazie ai trattamenti attuali.
  • Crisi generalizzata di assenza. Durante un’assenza (come viene chiamata colloquialmente questa crisi), la persona è assorta e immobile, con lo sguardo fisso per alcuni secondi, tra 10 e 15. A volte si producono anche dei movimenti oculari o ammiccamenti. Anche se il recupero è veloce, questo tipo di crisi è si verifica molto frequentemente, anche più volte al giorno.
  • Crisi generalizzata mioclonica. Questo tipo di crisi è accompagnato da una scossa brusca e istantanea di tutto il corpo (o solo di una parte, generalmente gli arti superiori). Queste crisi durano molto poco, al massimo alcuni secondi, quindi spesso passano inosservate.
  • Crisi generalizzata atonica. Improvvisamente, la persona colpita da questa crisi perde conoscenza e forza muscolare, questo provoca una caduta se la persona si trova in piedi. Generalmente dura pochissimi secondi e il recupero è istantaneo. Spesso, è accompagnata da altri tipi di crisi.

Crisi epilettiche focali (parziali)

Dipendono dalla zona del cervello nella quale si produce la scarica elettrica e se questa si espanda o meno ad altre parti del cervello. In base al punto in cui si origina la crisi, possono svilupparsi uno o più sintomi.

  • Crisi parziale semplice (senza alterazione della coscienza). Si tratta di una crisi epilettica focale con sintomi motori (scosse ritmiche di una parte del corpo che durano alcuni secondi o minuti). Altre volte, questo tipo di crisi provoca una sensazione strana, senza che nessuno all’esterno possa accorgersene.
  • Crisi parziale completa (con alterazione della coscienza). In questo caso la persona perde conoscenza ma non la forza muscolare. Succede che la persona resti immobile e in silenzio per alcuni secondi o minuti. Sono frequenti movimenti della bocca e delle mani (come se la persona stesse masticando o deglutendo o come se si stesse vestendo o abbottonando). Altre volte è possibile che si muova come se fosse cosciente ma in modo strano e che dica cose incoerenti.
  • Crisi parziale con generalizzazione secondaria. Si ha quando una crisi parziale (semplice o completa) si estende dal fuoco epilettico a tutta la superficie cerebrale.
  • Spasmi epilettici. Si hanno generalmente nei bambini molto piccoli, spesso di un solo mese. Sono caratterizzate da una flessione o estensione brusca del corpo e della testa per pochi secondi, da 1 a 5.

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Differenza tra eclissi totale, parziale, anulare e penombrale

MEDICINA ONLINE STARS SOLAR ECLIPSE TOTAL ECLISSE TOTALE DI SOLE LUCE STELLA CADENTE LUNA FACCIA VISIBILE LIGHT SIDE MOON APOLLO PIANETA LIGHT SPEED TERRA EARTH SPACE SPAZIO HI RESOLUTIOIn astronomia una “eclissi” si verifica quando un qualsiasi corpo celeste, frapposto tra una fonte di luce e un altro corpo, proietta su quest’ultimo la sua ombra, oscurandone totalmente o parzialmente la visione.

A volta, mentre la Terra orbita attorno al sole, si interpone fra il sole e la Luna. Quando questo succede, la Terra getta la propria ombra sulla Luna, rendendola oscura. Questa viene detta “eclissi di Luna“. A volte invece è la Luna a interporsi fra noi e il Sole. La Luna blocca la luce solare e proietta la sua ombra sulla superficie della Terra. Questa è un’eclissi di sole.

Ci sono tre tipi di eclissi solari: totale, parziale e anulare.

  • Eclissi totale: la Luna copre completamente il disco solare. Un’eclissi totale è visibile soltanto da una parte molto piccola della superficie terrestre, una striscia di terra larga circa 150 km in ogni istante. Dalle zone al di fuori di questa striscia il sole appare coperto solo parzialmente dalla Luna.
  • Eclissi parziale: avviene quando il sole, la Luna e la Terra non sono allineati esattamente.
  • Eclissi anulare. L’eclissi non può essere totale nemmeno se il vertice dell’ombra lunare non è in grado di sfiorare la Terra, perché la Luna si trova troppo lontana da essa. Il tipo di eclissi che avviene in questo caso si chiama eclissi anulare. La Luna appare, vista da Terra, troppo piccola per coprire tutto il disco del Sole, perciò ne copre solo la parte centrale, lasciando vedere l’anello esterno.

Leggi anche: Differenza tra eclissi solare e lunare (spiegazione semplice)

L’eclissi lunare può essere:

  • Eclissi lunare totale: si verifica quando la Luna transita completamente attraverso l’ombra della Terra. La Luna attraversa prima la penombra, poi l’ombra e infine, dopo esserne uscita, interessa di nuovo la fascia penombrale. A causa degli effetti di colorazione rossastra che assume con la rifrazione dei raggi solari attraversanti l’atmosfera terrestre e per l’oscuramento parziale prima dell’entrata in ombra e durante l’uscita, è il tipo di eclissi lunare più osservata. Presenta sempre una grandezza (magnitudo in latino) del 100% o superiore, sia sotto che sopra l’eclittica. Un’eclissi lunare totale è totale per tutti i luoghi interessati (ad eccezione dei punti di transizione). L’ultima eclissi lunare totale è avvenuta il 28 settembre 2015 e in Italia è stata visibile dalle 2:12, scomparendo verso le 4:10 circa, ed è stata soprannominata “la luna di sangue” poiché ha assunto proprio quella tonalità. un’altra eclissi che sarà visibile alla massima oscurità avverrà il 27 luglio 2018 alle ore 20:22 (massima oscurità) e il 21 gennaio 2019 alle ore 05:12 (massima oscurità).
  • Eclissi lunare parziale: si verifica quando la Luna non è abbastanza vicina all’eclittica da poter transitare per l’intera ombra terrestre, quindi viene occultata solo in parte mostrando un profilo falcato. È di minore interesse scientifico rispetto alle totali.
    Fra le più recenti eclissi lunari parziali, visibili anche dall’Italia, si ricorda quella del 7 settembre 2006 (con magnitudo del 18,3%) durante la quale fu possibile osservare solo l’uscita dall’ombra dopo che la Luna sorse; la successiva, anch’essa visibile dall’Italia, si verificò nella notte fra il 16 e il 17 agosto 2008 presentando una magnitudo dell’80,6%;[4] ancora più recente è quella del 31 dicembre 2009, praticamente un’eclisse totale di penombra con solo una breve fase di eclisse parziale d’ombra (solo il 7,6% del diametro lunare ne è stato interessato).
  • Eclissi lunare penombrale: si verifica quando la Luna transita solo ed esclusivamente per la penombra della Terra, senza essere occultata dall’ombra: il fenomeno si mostra poco appariscente. Potrebbe essere visibile una piccolissima parte dell’ombra, ma solo se la Luna transita completamente all’interno della penombra: in questo caso, l’eclissi penombrale è totale; se invece ne viene oscurata solo una parte, l’eclissi penombrale è parziale. Come per le eclissi d’ombra esiste ugualmente una grandezza (magnitudo) penombrale. L’ultima eclissi penombrale totale ha avuto luogo il 9 febbraio 2009 e fu l’ultima eclissi penombrale totale di questi anni; da quella data tutte le successive saranno parziali fino al 20 febbraio 2027, quando ce ne sarà un’altra totale di penombra, visibile dall’Italia. L’ultima eclissi penombrale parziale ebbe luogo il 7 luglio 2009, ma non fu visibile dall’Italia.

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