Dopo il parto: quando ricominciare a prendere la pillola anticoncezionale?

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medicina Chirurgia Estetica Benessere Dietologia Sessuologia Ecografie Tabagismo Smettere di fumare a pillola anticoncezionale aumenta o diminuisce il desiderio sessuale femminile

Avete da poco partorito; quando dovete ricominciare ad assumere la pillola? Dipende se stai o no allattando:

  • se non allatti: appena ritorna il ciclo, circa cinque settimane dopo il parto, puoi iniziare a riprendere la pillola anticoncezionale estro-progestinica;
  • se allatti: gli estrogeni vanno evitati perché potrebbero passare nel latte, anche se in piccole quantità, mentre non c’è nessun problema ad assumere la pillola progestinica, a base di solo progesterone, che non viene rilasciato nel latte. In alternativa si può inserire la spirale, ma occorre aspettare 3 mesi dopo un parto naturale ed almeno 7-8 mesi dopo un cesareo. Nessun problema invece ad usare il preservativo da subito.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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Ho dimenticato di prendere la pillola contraccettiva, cosa faccio? Rischio di rimanere incinta?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO RAGAZZA TRISTE DONNA DEPRESSIONE STANCA PAURA FOBIA PENSIERI SUICIDIO FIUMA PONTELa pillola anticoncezionale, anche chiamata pillola contraccettiva è un contraccettivo statisticamente molto sicuro. Tuttavia la sicurezza dipende dal fatto che la pillola venga assunta regolarmente, ovvero tutti i giorni alla stessa ora, il che sembra una accortezza apparentemente semplice da gestire, eppure ci sono determinate giornate durante le quali si pensa a tutto, meno che alla pillola, specie in periodi di crisi economica come quello che stiamo vivendo che riesce a rendere più stressanti e frenetiche le vite di tutti noi.

Leggi anche questo importante articolo: Perché ho un ritardo del ciclo? Quanti giorni devono passare prima di preoccuparmi? Come mi devo comportare?

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Ogni volta che qualche mia paziente si dimentica di assumere il contraccettivo orale, di solito mi arriva una chiamata e dall’altra parte del telefono c’è sempre una donna spaventata dalle conseguenze di questa dimenticanza. Cara amica, non tutto è perduto! Dovessi esserti dimenticata di ingerire la compressa, l’ultima cosa da fare è perdere le staffe, al contrario la prima domanda che ti devi porre con calma è: “per quanto tempo ho dimenticato la pillola?

Cosa fare se ho dimenticato di assumere la compressa per 12 ore o meno?
La protezione contraccettiva non dovrebbe ridursi se si prende immediatamente la pillola dimenticata e poi si continua a prendere quelle successive come di consueto. Un esempio: Se assumi la compressa sempre alle 7 del mattino, hai tempo fino alle 19 di rimediare alla dimenticanza. La pillola successiva poi la assumerai regolarmente alle 7 del mattino successivo.

Attenzione: questo modo di rimediare alla dimenticanza vale solo per la pillola contraccettiva di tipo combinato chiamata anche estro-progestinica. Non vale per la cosiddetta minipillola composta esclusivamente da progestinici. Con la minipillola la dimenticanza non può superare le 2 ore.

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Cosa fare se ho dimenticato di assumere la compressa (pillola estro-progestinica) per oltre 12 ore?
Se sono trascorse più di 12 ore dall’ora di assunzione abituale, la protezione contraccettiva potrebbe essere ridotta. Il rischio di gravidanza però cambia a seconda della settimana del ciclo, nella quale c’è stata la dimenticanza.

RICORDA: Ad influire molto nelle possibilità di gravidanza è anche il giorno del ciclo in cui si hanno rapporti sessuali completi, a tal proposito leggi anche: In quale giorno e settimana del ciclo è più probabile rimanere incinta?

La cosa migliore è rivolgersi alla propria ginecologa / ginecologo e chiedere di preciso come comportarsi e che provvedimenti adottare. In linea di massima i produttori farmaceutici danno le seguenti indicazioni che però non sostituiscono il consulto medico.

Se la dimenticanza avviene nella prima settimana di assunzione, prendere l’ultima pillola saltata appena ci si ricorda, anche se questo significa prendere assieme due pillole. In seguito continuare a prendere le pillole al solito orario. Usare anche un metodo contraccettivo a barriera, ad esempio un preservativo nei 7 giorni successivi. Se vi è stato un rapporto sessuale nei 7 giorni precedenti, occorre considerare la possibilità di una gravidanza, quindi consultare il medico.

Se la dimenticanza avviene nella seconda settimana, prendere l’ultima pillola saltata appena ci si ricorda, anche se questo significa prendere assieme due pillole. In seguito continuare a prendere le pillole al solito orario. Purché si siano prese le pillole in modo corretto nei 7 giorni prima della pillola dimenticata, non sarà necessario ricorrere ad ulteriori misure contraccettive.

Se la dimenticanza avviene nella terza settimana, prendere l’ultima pillola saltata appena ci si ricorda, anche se questo significa prendere assieme due pillole. In seguito continuare a prendere le pillole al solito orario. Poi, iniziare la confezione successiva immediatamente dopo avere peso l’ultima pillola della confezione attuale, ossia senza lasciare nessun intervallo fra una confezione e l’altra.

In alternativa alla procedura della terza settimana, appena descritta è possibile smettere di prendere le pillole della confezione attuale, osservare un periodo di sospensione di 7 giorni compreso quello in cui è stata dimenticata la pillola. Dopodiché si continua con la confezione seguente.

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Cosa fare se ho dimenticato di assumere due o più pillole?
La situazione si fa un po’ più complessa. Le indicazioni appena date si riferiscono infatti ad una sola dimenticanza, se invece durante il ciclo ci si dimentica di assumere più compresse, il rischio di gravidanza aumenta di molto, va consultato il medico, e va usato il preservativo in caso di ulteriori rapporti sessuali.

IMPORTANTE: Capisco che moltissime donne capitino su questa pagina perché hanno paura di essere rimaste incinte, però, essendo questo sito letto mediamente da sessantamila persone al giorno, i messaggi/telefonate che lo staff riceve sono letteralmente centinaia, quindi inevitabilmente capiterà che vi risponderemo in ritardo di settimane ed invece i vostri sono quesiti “urgenti”, che avrebbero bisogno di risposte immediate. Se avete quindi un quesito urgente, vi invitiamo quindi a contattare il vostro ginecologo o il vostro Medico di Medicina Generale.

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Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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La pillola anticoncezionale aumenta o diminuisce il desiderio sessuale femminile?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SESSO SESSUALITA RAPPORTO SESSUALE ATTRAZIONE DONNA UOMO ORGASMO ECCITAZIONE AMORE COPPIAVorrei darvi una risposta netta e definitiva, ed invece la risposta che vi darò è: forse l’aumenta, o forse la diminuisce, o forse non cambia nulla!

La questione è tuttora piuttosto controversa visto che, statistiche alla mano, circa l’ 80% delle donne che assumono regolarmente la pillola afferma di non notare alcun calo di desiderio, il 10% pensa di aver ottenuto un miglioramento della vita sessuale, mentre il rimanente 10% sostiene di aver perso interesse per il sesso. Gli specialisti ritengono che un eventuale calo del desiderio sessuale conseguente all’assunzione della pillola sia dovuto agli estrogeni che essa contiene, sia pure in minima quantità. Gli estrogeni hanno infatti la caratteristica di agire direttamente sulla libido attenuandola. D’altra parte, è un dato di fatto che il numero di estrogeni contenuto è talmente basso da risultare pressoché ininfluente.

Pare quindi che i problemi sessuali legati all’uso della pillola siano più che altro di natura psicologica: alcune donne infatti hanno così paura degli effetti di questo contraccettivo sulla sessualità da concretizzarli; altre invece, pur assumendo la pillola per propria scelta, paradossalmente non riescono più a provare piacere vivendo un rapporto sessuale non più a rischio di gravidanza. Si pensa infatti che , nella maggior parte dei casi, la pillola abbia un’influenza negativa sulla sessualità nel momento in cui nasce nella donna il conflitto tra la volontà, tradotta in pratica, di usare la pillola e il desiderio inconscio di concepire un bambino. Viceversa, per molte altre donne il fatto di non dover più preoccuparsi di una gravidanza indesiderata aumenta il desiderio e la risposta sessuale. A questo proposito pare anche che alcune donne siano riuscite a raggiungere l’orgasmo per la prima volta solo dopo aver iniziato a fare uso della pillola.

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La pillola contraccettiva già qualche anno fa venne salutata come il primo contraccettivo orale che non faceva ingrassare, se non addirittura dimagrire. In occasione del congresso mondiale di ginecologia psicosomatica (Venezia, ottobre 2010) giornali, blog e siti web l’hanno ulteriormente celebrata come la pillola che “riaccende il desiderio” e stimola la libido femminile. Il segreto? Una molecola sintetica, il drospirenone, interessata dal travagliato brevetto di un colosso dell’industria farmaceutica. Ora, a smorzare gli entusiasmi, ci pensa una ricerca italiana pubblicata da The Journal of Sexual Medicine, che mette in discussione le proprietà “afrodisiache” della super-pillola.

Il drospirenone è pur sempre un anti-androgeno e, anche nella donna, gli ormoni androgeni sono associati alla regolazione del desiderio sessuale. I ricercatori hanno sottoposto le donne ad un questionario su comportamento e soddisfazione sessuale, e hanno analizzato per la prima volta gli effetti della pillola sulla morfologia e la funzionalità dei genitali femminili.
I risultati sono apparsi chiari. Dopo tre mesi di assunzione della pillola la frequenza dei rapporti sessuali si è ridotta del 42 per cento, la frequenza dell’orgasmo del 26 per cento, la comparsa di dolore durante i rapporti è aumentata di oltre il 50 per cento, mentre lo spessore delle piccole labbra della vulva e l’ampiezza dell’apertura vaginale, due aspetti legati, secondo gli studiosi, alla “risposta sessuale”, sono diminuiti rispettivamente del 13 e 22 per cento.

A cosa si deve quindi la fama di stimolante del desiderio sessuale della pillola al drospirenone? La risposta è un precedente studio dell’Università di Catania, che aveva prodotto risultati opposti a quelli di Bologna. La ricerca siciliana si era però limitata a sottoporre le donne ad un questionario, senza analizzare i cambiamenti ormonali, e quelli morfologici e funzionali a livello genitale. L’ultimo studio, d’altro canto, sebbene più approfondito, è stato completato su un minor numero di donne: 21, contro le 67 di Catania.
Nonostante i dubbi sulle virtù afrodisiache della nuova pillola, sembrano invece fuori discussione le proprietà contraccettive e i beneficî per la linea, di cui pure Battaglia si mostra persuaso. Pur con i suoi limiti la pillola contraccettiva al drospirenone resta una delle migliori opzioni per il controllo delle nascite tra le giovani donne.

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