Differenze tra diritti patrimoniali, non patrimoniali, assoluti e relativi

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In giurisprudenza i diritti possono essere distinti in varie categorie. La prima distinzione da studiare è quella tra i diritti patrimoniali e i diritti non patrimoniali.

Sono diritti patrimoniali quelli che attribuiscono al titolare un ‘utilità di carattere economico; quindi una somma di denaro, oppure qualcosa il cui valore possa essere indicato con una somma di denaro. In altre parole, i diritti patrimoniali hanno a oggetto un qualcosa che ha o può avere un valore di scambio. Per esempio, chi ha prestato la somma di 50 euro a un amico ha un diritto patrimoniale a ottenerne la restituzione; chi è proprietario di una bicicletta ha un diritto patrimoniale su di essa, poiché la bicicletta ha un valore che può essere indicato con una somma di denaro, diversa naturalmente secondo il tipo di cui si tratta e lo stato in cui si trova.

Sono diritti non patrimoniali quelli che attribuiscono al titolare un vantaggio o una qualità di carattere non economico: quindi qualcosa il cui valore non può mai essere espresso in una somma di denaro. In altre parole, i diritti non patrimoniali hanno a oggetto un qualcosa che non può avere un valore di scambio, o per la sua stessa natura, oppure per disposizioni inderogabili di legge. Sono diritti non patrimoniali i diritti della personalità come, per esempio, il diritto di ogni persona di ottenere il rispetto della propria integrità fisica, e molti dei diritti dipendenti da vincoli familiari come, per esempio, il diritto del figlio minorenne di essere mantenuto, educato e istruito dai propri genitori.

I diritti assoluti ed i diritti relativi

La seconda distinzione da studiare è quella tra i diritti assoluti ed i diritti relativi.

Sono diritti assoluti quelli che possono essere fatti valere nei confronti di qualsiasi persona; il titolare di un diritto assoluto può esigerne il rispetto da parte di chiunque. Per esempio, il diritto del proprietario è un diritto assoluto, poiché chiunque è tenuto a rispettare la proprietà altrui; il diritto di ogni persona alla propria integrità fisica è anch’esso un diritto assoluto, poiché chiunque è tenuto a rispettare l’integrità fisica altrui.

Sono invece diritti relativi quelli che possono essere fatti valere soltanto nei confronti di una persona determinata; il titolare di un diritto relativo può esigerne il rispetto soltanto da parte della persona che ha l’obbligo di dare soddisfazione al suo diritto. Per esempio, il diritto di ottenere in restituzione la somma di denaro che si è data in prestito è un diritto relativo, poiché soltanto la persona che l’ha avuta in prestito è tenuta a restituirla.

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