Carne umana: aperto ristorante giapponese dove mangiarla?

MEDICINA ONLINE CARNE UMANA COMMESTIBILE MANGIARE MAIALE RISTORANTE GIAPPONESE CINESE ORIENTALE CANI GATTI UOMO FACCIA FOTO VENDUTA CADAVERE SCHIFO DISGUSTO BUFALA FALSO FACEBOOK.jpgNegli ultimi tempi sta girando su Facebook un post che recita più o meno così così:

“Dal 2014 la legislazione giapponese consente il consumo di carne umana, anche se a determinate condizioni. “Resu ototo no shokuryohin” è il nome del primo ristorante del mondo, situato in Giappone, dove uno dei piatti principali è la carne umana. I piatti costano circa 1200 euro, e il loro prezzo alto è dovuto al fatto che la carne umana è ottenuta da cadaveri di persone che prima di morire hanno deciso di vendere i loro corpi allo lo scopo di essere consumati: per tale motivo tali persone ottengono circa 30 mila euro ma la cifra oscilla in base al fatto se il soggetto è più o meno giovane e sano. Alcuni specialisti argentini che hanno mangiato a questo ristorante assicurano che la carne umana ha un gusto simile a quello della carne di maiale”.

Il post è correlato di varie foto abbastanza disgustose, come quella che vedete in alto. Il fatto descritto nel post è una bufala, cioè è un falso clamoroso, architettato solo per sconvolgere lo spettatore ed ottenere visibilità, condivisioni e like. Non esiste alcun ristorante giapponese che vende carne umana ed il Giappone non ha autorizzato la commestibilità dei cadaveri umani. Non fidatevi MAI ciecamente delle notizie che girano sui social network, specie se provengono da siti poco attendibili, in cerca di facili click!

Le foto della “carne umana”

Le sensazionalistiche immagini della “carne umana” sono in realtà foto delle opere di un’artista di food art thailandese che le crea con pasta di pane. Il suo negozio si chiama Body Bakery, cioè la “panetteria dei corpi” e si trova a Ratchabury, a 100 km da Bangkok, in Thailandia. Il fornaio artista – diventato ormai famoso – si chiama Kittiwat Unarrom, ha 35 anni, e, quando andate a trovarlo nel suo negozio, vi arriva subito la sensazione di essere capitati nel rifugio di un serial killer: nelle vetrine sono in esposizione teste, braccia, mani, intestini, attaccati a ganci come se fossero pezzi di carne in esposizione in una macelleria. Kittiwat li rende simili a vera carne di cadavere umano grazie alla sua abilità nel manipolare ingredienti come cioccolato, resine, coloranti naturali, uvetta, anacardi e sciroppi gustosi. Insomma, seppur disgustosi alla vista, quei pezzi di “carne umana” sono davvero buonissimi: basta solo superare l’idea di essere diventati cannibali. «Quando i miei clienti vedono i miei lavori – racconta Kittiwat – scappano via, non vogliono nemmeno provare a mangiarli. Però, se li assaggiano, scoprono che sono solo pane farcito e ne traggono una saggia lezione: mai giudicare dalle apparenze!».

Ecco alcune foto dei suoi incredibili prodotti, che senza dubbio si meritano di essere usati in qualche film horror:

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L’incredibile caso delle pillole dimagranti contenenti carne umana in polvere

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO MEDICINA ONLINE FARMACI FARMACIA FARMACISTA BUGIARDINO BLISTER COMPRESSE CAPSULE PILLOLE FARMACOLOGIA ANTIBIOTICI ANSIOLITICI DROGHE DRUGS TERAPIA CHIMICA EFFETTI COLLATERALIPillole dimagranti contenenti carne umana in polvere. E’ l’oggetto di un incredibile sequestro compiuto dalla polizia della Corea del Sud. Due studenti cinesi di 21 e 26 anni sono stati trovati in possesso di circa 3mila capsule che promettevano miracoli per la perdita di peso ma che, in realtà, rischiavano di causare gravi danni alla salute degli assuntori. I farmaci fasulli venivano venduti dai due giovani ad altri studenti allo scopo di pagare le proprie quote di iscrizione e contenevano carne umana in polvere prodotta dal corpo senza vita di feti e bambini. Il materiale è stato sequestrato dai funzionari doganali della Corea del Sud e in seguito analizzato dal Servizio forense nazionale. Nelle pillole è stata riscontrata la presenza di fenolftaleina e sibutramina. Non è la prima volta che le autorità coreane scoprono un traffico illegale di farmaci alle frontiere. C’è bisogno, dunque, per contrastare il fenomeno, di nuove leggi.

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