Differenza tra minerale, roccia, cristallo, vetro, metallo, elemento chimico

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Un”geode” cioè una cavità interna ad una roccia ignea con cristalli diffusi

Minerale

Un minerale è un corpo chimico solido costituito da un insieme di atomi disposti, al suo interno,  in modo ordinato e periodico: gli atomi formano strutture ben definite nello spazio che occupano. Le strutture si ripetono conferendo la forma finale al minerale. Gli atomi all’interno del minerale formano i sistemi di cristallizzazione, ovvero una disposizione dei cristalli ben precisa. I minerali vengono classificati in varie tipologie:

  • elementi nativi: oro, argento, platino, rame;
  • solfuri: galena, blenda;
  • solfati: gesso;
  • alogenuri: salgemma (sale da cucina);
  • ossidi: magnetite, ematite;
  • carbonati: calcite, dolomite, aragonite;
  • fosfati: apatite;
  • silicati: quarzo.

La maggior parte dei minerali sono composti da molti cristalli, anche se ciò non è di solito visibile a occhio nudo, perché i singoli cristalli sono di dimensioni microscopiche.

Cristallo e diamante

Un “cristallo” è una struttura solida costituita da atomi, molecole o ioni aventi una disposizione geometricamente regolare, che si ripete indefinitamente nelle tre dimensioni spaziali, detta reticolo cristallino o reticolo di Bravais. I solidi costituiti da un singolo cristallo (detti monocristalli) sono molto rari. Il tipo di struttura assunta dal cristallo gioca un ruolo determinante in molte delle sue proprietà, quali la sfaldatura. Un insiemi di cristalli, ad esempio di quarzo, all’interno della cavità di una roccia, prendono il nome di “geode“. Il diamante è un tipo particolare di cristallo, trasparente e composto da atomi di carbonio a struttura tetraedrica. Viene chiamato cristallo anche un pezzo di vetro forgiato con un taglio così particolare da farlo luccicare in modo similare ad diamante, è ad esempio il caso dei famosi cristalli Swarovski. Tutti i diamanti sono quindi cristalli, mentre non tutti i cristalli sono necessariamente diamanti. I solidi non cristallini (come il vetro) sono detti invece “amorfi”.

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Vetro

Il vetro è un materiale solido amorfo ottenuto tramite la solidificazione di un liquido NON accompagnata dalla cristallizzazione. I vetri dunque, al contrario dei cristalli, non possiedono un reticolo cristallino ordinato, ma una struttura disordinata e rigida composta da atomi legati covalentemente; tale reticolo disordinato permette la presenza di interstizi in cui possono essere presenti impurezze, spesso desiderate, date da metalli.

Roccia

Una roccia è un corpo chimico solido costituito da un insieme di minerali: i minerali hanno una quindi composizione chimica definita, mentre le rocce sono formate da diversi minerali e non hanno una composizione definita. Le rocce vengono classificate prima di tutto per genesi e di qui possono essere magmatiche, metamorfiche o sedimentarie:

  • roccia sedimentaria = costituita da sedimenti;
  • roccia magmatica = deriva dalla solidificazione di un magma;
  • roccia metamorfica = deriva da rocce preesistenti (o magmatiche o sedimentarie).

Esempi di rocce

Marmo e Gneiss sono gli esempi più rappresentativi di roccia di origine metamorfica, laddove il Marmo è un prodotto di metamorfismo di rocce sedimentarie come calcari e dolomie mentre il Gneiss è un tipo generico metamorfico di alte profondità perché prodotto da elevate pressione e temperatura su feldspati e quarzo. La pomice è un prodotto vulcanico (effusivo) per lo più silicatico costituito da minerali non cristallini(o almeno non del tutto cristallizzati) con elevata porosità. La dolomia è una roccia di origine sedimentaria carbonatica data dalla dolomite (un carbonato di calcio e magnesio) mentre il basalto è un prodotto vulcanico (effusivo) povero in silice e ricco di pirosseni, plagioclasi ed olivina.

Elemento chimico

Gli elementi chimici sono sostanze pure dalle quali non è possibile ottenere, mediante gli ordinari mezzi chimici, sostanze più semplici. Se, ad esempio, facciamo l’analisi di un oggetto di ferro, si trova che esso è costituito da solo ferro e non è possibile trasformarlo in una sostanza ancora più semplice. Se una sostanza chimica è costituita da atomi dello stesso elemento viene detta “sostanza semplice”, mentre se è costituita da atomi di elementi differenti viene detta “composto chimico”. Spesso le sostanze semplici vengono impropriamente dette “elementi”.

Metallo

Con “metallo” si intende un particolare elemento chimico che costituisce un materiale conduttore di calore e di elettricità, capace di riflettere la luce (dando luogo alla lucentezza metallica), che può essere attaccato dagli acidi (con sviluppo di idrogeno) e dalle basi, spesso con buone caratteristiche di resistenza meccanica. I metalli possono anche essere attaccati dall’acqua, la quale strappa loro gli elettroni di valenza dando idrogeno attraverso una reazione esotermica. Gli elementi chimici comprendono, oltre al gruppo dei metalli, anche quelli dei semimetalli e dei non metalli, da ciò deriva che mentre un metallo è sicuramente un elemento chimico, non tutti gli elementi chimici sono necessariamente metalli. Esistono vari tipi di metalli, scoperti in epoche distanti nel tempo. I primi metalli storicamente lavorati (il rame e lo stagno) hanno naturalmente una temperatura di fusione relativamente bassa, già ottenibile con gli antichi forni di circa 10.000 anni fa (epoca in cui, presumibilmente, iniziò la lavorazione del rame). Con l’espressione “materiale metallico” si fa riferimento invece ad un materiale che contiene metalli o leghe.

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Differenza tra diamante, brillante, zircone, grafite e cristallo

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Diamante e brillante sono sinonimi?

I termini “diamante” e “brillante” sono spesso usati come sinonimi, ma indicano davvero la stessa cosa? No, diamante e brillante NON sono affatto sinonimi. Il diamante è la pietra preziosa usata come materia prima, mentre con “brillante” si indica uno dei possibili “tagli” del diamante, in particolare è un taglio caratterizzato da in 57 faccette (58 se anche l’apice è sfaccettato). Esistono, riguardo al taglio a brillante in particolare, rigidi rapporti geometrici che vanno rispettati dal tagliatore, per ottenere una pietra che offra il massimo in termini di brillantezza. Anche se molto meno diffusi, esistono altri tipi di taglio come il taglio Huit-Huit, taglio Navette o Marquise, taglio Goccia, taglio Smeraldo, taglio Ovale, taglio Carrè, taglio Baguette, taglio a Cuore, taglio Tepper, taglio Princess… (vedi foto in alto). E’ anche vero però che quando però si parla di brillante senza ulteriori specificazioni, si intende nell’uso comune proprio un diamante tagliato a brillante.
Quindi “diamante” e “brillante” in un certo senso coincidono solo se il taglio denominato brillante è eseguito proprio su di un diamante. Non coincidono ad esempio quando il taglio brillante viene fatto su una pietra preziosa diversa, ad esempio uno smeraldo: se il taglio brillante viene effettuato su uno smeraldo, questo prende infatti il nome di “smeraldo con taglio brillante”. Parimenti si parla di “rubino con taglio brillante”, se il taglio a brillante è effettuato su un rubino.

Differenze tra diamante e zircone

In oreficeria viene comunemente chiamato “zircone” quello che in realtà è una “zirconia cubica” il quale, pur essendo anch’esso un minerale dello zirconio come lo zirconio “naturale”, viene invece creato in laboratorio dall’uomo: di conseguenza il suo valore è quindi molto minore del vero zircone naturale ed anche il suo aspetto è diverso, come le sue caratteristiche. Lo zircone possiede un grado di durezza inferiore a quella del diamante, pur con una composizione chimica ed una apparenza estetica abbastanza simili a quelle del prezioso minerale. Usandolo come materia prima ed effettuando un taglio a brillante (vedi paragrafo precedente) otteniamo uno “zircone taglio brillante”. Lo zircone si può trovare in diverse tonalità, che spaziano dal trasparente, al giallo, al rosso, al blu, al verde, fino al marrone.

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Differenze tra diamante e grafite

Sia diamante che grafite (la mina contenuta nelle matite) sono una delle forme allotropiche (elementi chimici che esistono in diverse forme) del carbonio: un elemento, difatti, può esistere in due o più forme fisiche, le quali essenzialmente differiscono per il modo in cui sono legati e quindi disposti gli atomi all’interno del reticolo cristallino. Pur essendo diamante e grafite entrambi costituiti da solo carbonio, sono molto così differenti non solo nell’aspetto, ma soprattutto in termini di proprietà meccaniche.  Entrambi i solidi (diamante e grafite) si differenziano principalmente nel tipo di legame covalente e nella disposizione di atomi all’interno della struttura cristallina: nel cristallo di diamante, il carbonio è disposto lungo i quattro vertici di un tetraedro e TUTTI gli elettroni sono impiegati nel formare dei legami, mentre nella grafite gli atomi di carbonio sono disposti in strati di anelli esagonali e NON tutti gli elettroni formano lo stesso tipo di legame, ma vi è una coppia di elettroni in grado di formare un debole legame in direzione perpendicolare agli strati reticolari. Questo debole legame tra gli strati di atomi, in quella conformazione particolarmente facile da individuare grazie alla caratteristica forma esagonale, giustifica l’estrema facilità con cui la grafite si sfalda (si pensi alla mina della matita, dove scrivendo non fa altro che lasciare strati di grafite sfaldati sul foglio), mentre il diamante è utilizzato per la sua proprietà abrasive, in ogni misura derivanti dall’eccessiva durezza: per sfaccettare un diamante, infatti, è necessario usare un altro diamante. Infine ricordiamo che la grafite può trasformarsi in diamante in determinate condizioni di temperatura e pressione: tale trasformazione avviene naturalmente all’interno del mantello terrestre.

Differenze tra diamante e cristallo

In mineralogia con “cristallo” si intende genericamente una struttura solida costituita da atomi, molecole o ioni aventi una disposizione geometricamente regolare, che si ripete nelle tre dimensioni spaziali in modo indefinito. Tale disposizione forma una struttura detta reticolo cristallino o reticolo di Bravais. Il tipo di struttura assunta dal cristallo gioca un ruolo determinante in molte delle sue proprietà come quelle elettriche, ottiche e meccaniche. Compreso questo, c’è da dire che il diamante è un tipo di cristallo, trasparente e composto da atomi di carbonio a struttura tetraedrica. Viene chiamato cristallo anche un pezzo di vetro forgiato con un taglio così particolare da farlo luccicare in modo similare ad diamante, è ad esempio il caso dei famosi cristalli Swarovski. Tutti i diamanti sono quindi cristalli, mentre non tutti i cristalli sono necessariamente diamanti.

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