Dislessia: cos’è, come riconoscerla, come affrontarla e superarla

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO TRISTE TRISTEZZA DEPRESSIONE BAMBINI VETRO TRENO VIAGGIOLa dislessia (anche chiamata “disturbo della lettura“, in inglese: “dyslexia” o “reading disorder”), è una condizione che fa parte dei disturbi specifici dell’apprendimento o DSA. La dislessia è caratterizzata da una certa difficoltà:

  • nella lettura;
  • nella pronuncia delle parole,
  • nella lettura veloce;
  • nella memorizzazione delle definizioni;
  • nella memorizzazione dei termini specifici;
  • nella scrittura a mano;
  • nella copiatura di un testo;
  • nella pronuncia delle parole durante la lettura ad alta voce;
  • nella comprensione di ciò che si legge (testo e numeri).

Chi ne soffre ha solitamente un’intelligenza normale e una buona volontà di apprendere. La dislessia comporta difficoltà di grado lieve, medio o severo; in caso di compromissione totale delle capacità di lettura si parla di alessia (alexia in inglese). La dislessia può essere di tipo fonologico o visivo. Le persone con dislessia hanno frequentemente scarse capacità ortografiche, una caratteristica a volte chiamata disortografia e disgrafia. Non si parla di dislessia quando la difficoltà di lettura è dovuta ad un insegnamento insufficiente o a problemi di udito o di vista.

Dislessia e deficit dell’attenzione

Il disturbo dislessico e la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), comunemente si verificano insieme: circa il 15% delle persone con dislessia presenta anche ADHD e il 35% coloro con ADHD hanno la dislessia. A tale proposito, leggi anche: Dislessia: le condizioni più frequentemente correlate

Cause di dislessia

La dislessia sembra essere causata da un’inferiore attività elettrica in alcune parti l’emisfero sinistro del cervello, coinvolte con la lettura, come ad esempio la circonvoluzione frontale inferiore, il lobulo parietale inferiore e la corteccia temporale media e ventrale. Diversi geni sono stati associati con la dislessia, tra cui DCDC2 e KIAA0319 sul cromosoma 6, e DYX1C1 sul cromosoma 15. Per approfondire, leggi: Dislessia: quali sono le cause?

Sintomi e segni della dislessia

Non è facile individuare sintomi e segni della dislessia nelle sue prime fasi. Nella prima infanzia, i sintomi che comportano la formulazione di una diagnosi di dislessia comprendono:

  • un’insorgenza ritardata di parola,
  • difficoltà nel distinguere la sinistra dalla destra,
  • difficoltà con la direzione,
  • la mancanza di consapevolezza fonologica,
  • la facilità di essere distratti da un rumore di fondo.

I bambini con dislessia spesso hanno difficoltà di linguaggio nei primi tre anni di vita: può trattarsi di bambini che hanno imparato a parlare verso i due anni, altre volte invece hanno imparato verso l’anno ma poi il loro linguaggio è rimasto povero, oppure non hanno mai pronunciato bene le parole, o hanno continuato ad usare frasi costruite in modo non del tutto corretto. L’inversione delle lettere o delle parole e la scrittura specchio sono comportamenti che a volte si riscontrano nelle persone con dislessia, ma non sono considerati caratteristiche proprie del disturbo. I bambini in età scolare con dislessia possono mostrare segni di difficoltà nell’individuare o generare parole in rima o contare il numero di sillabe; entrambe le capacità dipendono dalla consapevolezza fonologica. Essi possono anche mostrare difficoltà nel segmentare le parole in singoli suoni o fondere suoni nella produzione di parole, indicando una ridotta consapevolezza fonemica. Anche la difficoltà nel nominare gli oggetti o ricercare la parola giusta è una caratteristica correlata con la dislessia. Per approfondire, leggi anche: Dislessia: i problemi più diffusi nella decodifica del testo e ripercussioni su scrittura ed apprendimento

Ripercussioni sul bambino

La dislessia può avere un impatto fortemente negativo sul bambino, a tal proposito approfondisci con: Il disagio psicologico nel bambino con dislessia

Diagnosi nel bambino dislessico

La dislessia viene diagnosticata attraverso una serie di test di memoria, di ortografia, di visione e di capacità di lettura.

Quando il bambino dislessico cresce

I problemi persistono nell’adolescenza e nell’età adulta e possono accompagnarsi con difficoltà nel riassumere storie, nella memorizzazione, nella lettura ad alta voce o nell’apprendimento delle lingue straniere. Gli adulti con dislessia spesso sono in grado di leggere con una buona comprensione del testo, anche se tendono a farlo più lentamente di altri, senza tuttavia presentare una difficoltà di apprendimento e hanno prestazioni peggiori nei test di ortografia o durante la lettura di parole senza senso – una misura della consapevolezza fonologica. Un mito comune circa la dislessia è che la sua caratteristica distintiva è nella lettura o nella scrittura di lettere o parole al contrario, ma questo è vero per molti bambini che imparano a leggere e scrivere.

Come affrontare la dislessia?

A tale proposito leggi:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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