La salute prostatica è un aspetto fondamentale della prevenzione maschile, specialmente superati i 45 anni. Comprendere quando iniziare a controllare la prostata consente di intervenire precocemente su eventuali anomalie, aumentando l’efficacia delle cure. Quali sono le indicazioni cliniche per iniziare? Ecco Continua a leggere
Archivi tag: PSA
Esplorazione rettale digitale della prostata: fa male? A che serve?
L’esplorazione rettale digitale (anche chiamata “esplorazione digitorettale” o “esplorazione digito-rettale” o “ispezione rettale digitale” o “ispezione digitorettale” o “ERD“; in inglese “DRE”, acronimo di “digital rectal examination“) è la procedura più semplice, economica, sicura e meno invasiva, per ispezionare varie strutture, tra cui lo sfintere anale, il canale rettale, la prostata (negli uomini) e la vagina e l’utero (nelle donne). Come intuibile dal suo nome, questa proceura consiste nell’inserimento, da parte del medico durante l’esame obiettivo, di un dito all’interno dell’ano del paziente, in modo che egli possa palpare l’ano, il retto, la ghiandola prostatica (nell’uomo) e le strutture vicine.
A che serve una esplorazione rettale digitale?
Questo esame può essere usato:
- per la diagnosi delle appendiciti (un dolore acuto al premere del medico di un certo punto può indicare appendiciti acute);
- per la diagnosi del tumore del retto;
- per valutare la tonicità dello sfintere anale;
- per individuare eventuali malformazioni delle strutture contigue all’ano ed al retto;
- nei maschi, per la diagnosi del tumore alla prostata, soprattutto dell’ipertrofia prostatica benigna e del carcinoma;
- per la diagnosi e/o rottura dei fecalomi.
Leggi anche: PSA totale e free alto: capire i risultati dell’esame e rischio di tumore alla prostata
Perché può essere utile l’esplorazione rettale digitale nella donna?
Molti pensano che una esplorazione rettale digitale sia utile solo nella diagnosi di una malattia che riguarda la prostata, quindi utile solo per i pazienti maschi, ma ciò non è vero. L’esplorazione digitorettale può essere utile anche nella diagnosi di malattie femminili. A tal proposito leggi:
- Esplorazione rettale digitale nella donna: quando si effettua?
- Una ragazza vergine può fare la visita ginecologica?
Esplorazione digitorettale e prostata
Uno dei più importanti scopi di questo esame è senza dubbio lo studio della ghiandola prostatica. Insieme al dosaggio ematico dell’antigene prostatico specifico (PSA), l’esplorazione rettale digitale della prostata rappresenta infatti un’indagine di primo livello per identificare i soggetti che presumibilmente, anche se non necessariamente, hanno sviluppato un carcinoma prostatico. Scopo della procedura è la percezione tattile di ingrandimenti, irregolarità, nodosità ed aumenti di consistenza (durezza) della ghiandola, che consentano di distinguere una prostata sana, da un’ipertrofia prostatica benigna e da un carcinoma della prostata. In tal senso – però – la conferma o la smentita diagnostica può arrivare soltanto dai risultati di ulteriori esame, l’ecografia transrettale e la biopsia prostatica, durante il quale vengono prelevati piccoli campioni di tessuto prostatico da esaminare in laboratorio.
Leggi anche: Ecografia prostatica transrettale: come si svolge, è dolorosa, a che serve?
L’esplorazione digitale rettale è dolorosa?
Se eseguita correttamente dal medico, l’esplorazione rettale digitale della prostata non è dolorosa. E’ sicuramente un’esperienza che molte persone giudicano fastidiosa e imbarazzante, ma non così gravosa, soprattutto se il medico che la esegue ha esperienza e se il paziente non oppone resistenza alla penetrazione. Si esegue in pochi minuti, è sicura ed aumenta concretamente le possibilità di scoprire un carcinoma alla prostata in fase precoce, quindi un lieve fastidio ed un po’ di imbarazo possono essere sopportati, visto che possono salvarvi la vita.
Leggi anche: Prostata ingrossata ed infiammata: ecco cosa fare per mantenerla in salute
E’ un test infallibile?
L’esplorazione rettale digitale non è un test infallibile: nonostante la buona specificità, a causa delle spesso contenute dimensioni tumorali o di una localizzazione non raggiungibile con l’esplorazione rettale digitale, la capacità di identificare i soggetti ammalati è ridotta; mediamente, infatti, su 100 cancri prostatici solo 20 sono riscontrabili alla palpazione. Rimane comunque in ogni caso un esame molto importante, specie per gli uomini di una certa età.
Leggi anche: Prostata: ogni quanto tempo fare il controllo del PSA?
Come viene effettuata?
Il paziente viene messo in una posizione in cui l’ano sia accessibile e rilassato, in decubito laterale sinistro (posizione di SIMS, o ginecologica o genupettorale). Il medico indossa un guanto, esegue un “appoggio di confidenza” per evitare la contrazione riflessa dello sfintere anale esterno e successivamente – quando lo sfintere sarà ben rilassato – inserisce il dito indice, ben lubrificato, attraverso l’ano. Valutando così la mucosa del canale anale e la competenza contrattile del muscolo sfintere interno e pubo-rettale in risposta a stimoli riflessi (colpo di tosse o stimolazione puntiforme della mucosa perianale) o a richiesta (ponzamento). Il ponzamento è una contrazione muscolare della parete addominale e del diaframma che porta un aumento di pressione nel cavo addominale e permette la defecazione o la minzione. In pratica è la “spinta” che si da per espellere le feci, quando andiamo di corpo.
Leggi anche: Visita andrologica completa di pene e testicoli [VIDEO]
Ispezione esterna
Prima dell’ispezione digitorettale vera e propria, il medico – dopo aver aperto l’orifizio anale – ad una prima ispezione potrà verificare l’eventuale presenza di:
- perdita di feci;
- ano beante;
- cicatrici/escoriazioni;
- ragadi;
- tramiti fistolosi esterni;
- spasmi riflessi dello sfintere;
- prolasso di base o sotto stimolo;
- emorroidi.
Leggi anche: Ecografia prostatica transrettale: come si svolge, è dolorosa, a che serve?
Palpazione interna
All’esplorazione digitale sarà possibile apprezzare:
- difetti dello sfintere (muscolatura circolare dell’apparato sfinteriale)
- stenosi anali
- patologia prostatica
- rettocele anteriore (cedimento della parete vaginale)
- sanguinamento
- forza di contrazione dello sfintere
Invitando inoltre il paziente ad effettuare una manovra di ponzamento (strain) è possibile verificare l’adeguato rilassamento del muscolo puborettale, l’eventuale prolasso e la sua entità.
Leggi anche: Esplorazione rettale digitale della prostata [VIDEO]
Quando si esegue l’esplorazione digitale rettale
Se hai più di 45/50 anni, specie in presenza di parenti stretti (figli, padri, fratelli) affetti da cancro alla prostata, rivolgiti al tuo medico per valutare l’opportunità di sottoporti annualmente a una visita urologica di esplorazione rettale digitale prostatica, abbinata a dosaggio sierico del PSA.
Non tutti i medici sono concordi nel ritenere utile questo approccio di screening (PSA + esplorazione digitale) nei soggetti asintomatici o privi di fattori di rischio importanti; infatti, tale procedura comporta alcuni rischi non trascurabili:
- il rischio di dover sottoporsi a un’indagine invasiva come la biopsia per un falso allarme (soggetti che in base ai valori di PSA o ai sospetti emersi dall’esplorazione rettale digitale della prostata sembrano essere ammalati, quando in realtà all’esame bioptico si rivelano sani);
- il dover sottoporsi, in caso di positività della biopsia, a un intervento terapeutico per una forma “latente” che sarebbe rimasta inerte per il resto della vita, con tutte le ripercussioni psicofisiche (rischio di disfunzione erettile e incontinenza) legate all’intervento.
Leggi anche: Tumore maligno della prostata (carcinoma prostatico): cause, sintomi e terapie
Integratori alimentari per il benessere della prostata
Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di diminuire infiammazioni e bruciori e migliorare la salute della prostata:
- Equilibra Top Prostata: http://amzn.to/2j0qNfJ
- Serenoa Repens: https://amzn.to/3ZbkIjP
- Saw Palmetto: http://amzn.to/2AxY7FT
- Arginina: http://amzn.to/2yc70Pv
- Citrullina: https://amzn.to/3PyiZlm
- Ortica a foglie: http://amzn.to/2iYLcBu
La valutazione del PSA può essere effettuata anche a casa, usando un test pratico ed affidabile come quello consigliato dal nostro Staff medico: https://amzn.to/44JmBFz
Leggi anche:
- Mi alzo spesso di notte per urinare: quali sono le cause e le cure?
- Ipertrofia o iperplasia prostatica benigna: cause, sintomi e cure
- Erezione debole o assente da cause psicologiche: cura e rimedi
- Prostatite batterica ed abatterica: cause e cure dell’infiammazione della prostata
- Prostata: anatomia, dimensioni, posizione e funzioni in sintesi
- Peperoncino, sesso, testosterone e prostata: qual è il legame?
- Uroflussometria: indicazioni, preparazione, come si esegue
- Anorgasmia: quando manca l’orgasmo, cause e rimedi
- Micropene: quanto misura, complicazioni, c’è una cura?
- Eiaculazione retrograda: quando lo sperma non esce o è troppo poco
- Fino a che età un uomo può avere figli?
- Testicoli piccoli: quali sono le cause e le dimensioni normali?
- Testicolo gonfio e dolorante: cause, diagnosi e terapie
- Perché la pelle del pene è più scura rispetto al resto del corpo?
- Composizione, caratteristiche e produzione dello sperma
- Differenza tra sperma, liquido seminale, plasma seminale e spermatozoi
- Differenza tra oligospermia e azoospermia
- Differenza tra eiaculazione precoce e ritardata
- Differenza tra idrocele e varicocele
- Differenza tra testicolo destro e sinistro
- Differenza tra testicolo e scroto
- Differenza tra spermatozoo e cellula uovo
- Perché il glande ha un colore diverso rispetto al resto del pene?
- Due eiaculazioni consecutive sono possibili? Come funziona una eiaculazione?
- Come aumentare il testosterone per migliorare muscoli e rapporti sessuali
- Cos’è il perineo maschile e femminile, dove si trova ed a cosa serve? Perché è così importante per la donna, specie in gravidanza?
- Testicoli e scroto: dimensioni, anatomia e funzioni in sintesi Punto G maschile: trovare e stimolare il punto L per provare orgasmi più intensi ed aumentare la forza dell’eiaculazione
- Quanto deve durare un rapporto sessuale prima che si parli di eiaculazione precoce?
- Masturbazione compulsiva e dipendenza dalla pornografia online causano impotenza anche nei giovani: colpa dell’effetto Coolidge
- Cosa accade e cosa si prova quando si frattura il pene?
- Priapismo: quando l’erezione dura più di quattro ore
- Presenza di sangue nello sperma: cause e terapie dell’ematospermia
- Cancro del testicolo: prevenzione, diagnosi, stadiazione, cure
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, segui la nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Prostata: ogni quanto tempo fare il controllo del PSA?
C’è un’idea abbastanza diffusa (perché istintiva): più controllo la mia salute, più sarò al sicuro da malattie. Quest’idea, semplice e banale, si è diffusa dovunque, soprattutto negli strati della popolazione più attenti alla propria salute ed ovviamente, dove c’è una richiesta, si crea subito un’offerta. I servizi di controllo delle malattie sono aumentati, ambulatori e centri privati, esami del sangue e di altro tipo che controllano tutti gli organi, test che si possono fare anche a casa. Sembra così evidente che mettere in discussione una cosa del genere crea imbarazzo.
Finché qualcuno ha riflettuto. Se faccio molti controlli, ovviamente, ho la possibilità di trovare molti problemi di salute, o meglio, di trovare qualche valore anomalo (che non per forza è segno di un problema di salute). Questi valori anomali mi obbligheranno ad approfondire le cose.
Oltre all’inevitabile perdita di denaro e tempo, oltre allo stress di una “anomalia”, sarò costretto ad effettuare altre analisi e queste analisi, tutte di approfondimento quindi più precise, sono molte volte invasive, anche rischiose. Tutto questo non significa che per forza farò bene alla mia salute, anzi, potrei anche fare molto male. Troverò malattie, disturbi, problemi ma trattarli, curarli, sarà sempre un guadagno di salute?
Alcune volte no. Se per esempio il trattamento fosse molto pesante e ricco di effetti collaterali dovrei metterlo sulla bilancia con il beneficio.
Chi farebbe radioterapia per un nevo cutaneo benigno? Nessuno. Proprio perché il rischio del trattamento sarebbe superiore al beneficio, meglio lasciarlo dov’è.
Chi toglierebbe un angioma al fegato? Nessuno: sottoporsi ad un intervento chirurgico espone a rischi ed effetti collaterali maggiori di quelli che causerebbe un angioma epatico.
Un esempio pratico
Se facessi continuamente un test del PSA (antigene prostatico, un esame che si usa per controllare anomalie della prostata), rischierei di trovare più frequentemente un valore anomalo, questo mi porterebbe ad eseguire altri esami, da quelli solo fastidiosi (visita, ecografia) a quelli più invasivi e pericolosi (biopsia). Se trovassi una malattia (per esempio un tumore) rischierei di dovermi sottoporre ad intervento chirurgico (e quelli sulla prostata possono essere molto invasivi ed invalidanti) ed a terapie anch’esse importanti e con effetti collaterali. A prima vista si potrebbe pensare che, vista la presenza di una malattia, l’intervento e le terapie siano giustificate ma non è sempre così. Nel caso della prostata, ad esempio, sappiamo che alcuni tipi di tumore hanno un’evoluzione molto lenta, lentissima, nell’ordine dei decenni e che, se per esempio la diagnosi la ricevessi a 70 anni, discutere sull’opportunità di operare o meno non sarebbe una cattiva idea, perché di fronte ad un grande intervento chirurgico, c’è la possibilità che la malattia diventi mortale quando la mia età sarà di 85 anni e quindi forse, morirò prima per altri motivi, dipende da tante cose. Insomma, la “linea di condotta” non sarebbe così scontata e lineare ma avrebbe bisogno di informazioni, valutazioni, confronti. Sono oltretutto tanti i fattori che possono influenzarla.
Per questo motivo non ha senso fare ogni anno – come consigliano alcuni medici – il dosaggio del PSA una volta superati i 50 anni, ma converrebbe farlo ogni tanto, per esempio ogni due anni o anche di più a meno che non si appartenga a particolari classi di rischio (parenti con tumore alla prostata) o compaiano dei sintomi come la pollachiuria. L’idea che convenga fare le cose spesso e non quando è giusto è sempre più diffusa nella medicina moderna, in tutti i suoi campi, ma questo non è sempre il cammino più adatto.
Integratori alimentari efficaci nel migliorare il benessere della prostata
Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di diminuire infiammazioni e bruciori e migliorare la salute della prostata. Ogni prodotto viene periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:
- Serenoa Repens: http://amzn.to/2ykWFRs
- Saw Palmetto: http://amzn.to/2AxY7FT
- Arginina: http://amzn.to/2yc70Pv
- Citrullina: http://amzn.to/2ybVQtR
- Ortica a foglie: http://amzn.to/2iYLcBu
- Equilibra Top Prostata: http://amzn.to/2j0qNfJ
- Carnitina: http://amzn.to/2islmFV
- Zinco: http://amzn.to/2iupUvz
- Taurina: http://amzn.to/2AU6lrp
- Vitamine e sali minerali: http://amzn.to/2iXrBW4
- Acido folico: http://amzn.to/2ycaCRA
La valutazione del PSA può essere effettuata anche a casa, usando un test pratico ed affidabile come quello consigliato dal nostro Staff medico: http://amzn.to/2nV1m4h
Leggi anche:
- Visita andrologica completa di pene e testicoli [VIDEO]
- Esplorazione rettale digitale della prostata [VIDEO]
- Ecografia prostatica transrettale: come si svolge, è dolorosa, a che serve?
- Ipertrofia o iperplasia prostatica benigna: cause, sintomi e cure
- Differenza tra ipertrofia ed iperplasia con esempi
- Esplorazione rettale digitale della prostata: fa male? A che serve?
- PSA totale e free alto: capire i risultati dell’esame e rischio di tumore alla prostata
- Prostatite batterica ed abatterica: cause e cure dell’infiammazione della prostata
- Prostata: anatomia, dimensioni, posizione e funzioni in sintesi
- Differenza tra poliuria e pollachiuria
- Peperoncino, sesso, testosterone e prostata: qual è il legame?
- Erezione debole o assente da cause psicologiche: cura e rimedi
- Anorgasmia: quando manca l’orgasmo, cause e rimedi
- Micropene: quanto misura, complicazioni, c’è una cura?
- Eiaculazione retrograda: quando lo sperma non esce o è troppo poco
- Fino a che età un uomo può avere figli?
- Testicoli piccoli: quali sono le cause e le dimensioni normali?
- Testicolo gonfio e dolorante: cause, diagnosi e terapie
- Uroflussometria: indicazioni, preparazione, come si esegue
- Tumore maligno della prostata (carcinoma prostatico): cause, sintomi e terapie
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
PSA totale e free alto: capire i risultati dell’esame e rischio di tumore alla prostata
Il PSA (acronimo di Prostatic Specific Antigen, in italiano Antigene Prostatico Specifico, anche chiamato semenogelasi), è un enzima, appartenente alla classe delle idrolasi, che viene prodotto dalla prostata, la ghiandola posta lungo l’uretra che produce la parte liquida dello sperma. L’esame del PSA è un esame che viene utilizzato per individuare precocemente gli uomini che possono sviluppare il carcinoma della prostata, uno dei più diffusi tumori maligni del sesso maschile, essendo il PSA un formidabile marker tumorale. I marker tumorali o marcatori tumorali sono quelle sostanze riscontrabili nel sangue o nel liquido ascitico che presentano un aumento significativo della loro concentrazione in presenza di alcuni tipi di tumore. Un aumento di uno specifico marker, può far scattare nel medico un “campanello d’allarme” ed indurlo ad effettuare ulteriori analisi per individuare il tumore correlato all’aumento di quel determinato marker. L’aumento di un dato marker, non basta comunque da solo per poter fare diagnosi di tumore.
Che funzioni ha il PSA?
La funzione fisiologica del PSA è la dissoluzione della gelatina che serve a intrappolare gli spermatozoi e che è composta di semenogelline e di fibronectina. Il PSA catalizza la proteolisi di queste due proteine e favorisce la liquefazione del coagulo, lasciando che gli spermatozoi siano liberati.
Perché eseguire il PSA?
Il PSA è una proteina presente nel sangue dell’uomo e che risulta essere elevata in varie situazioni, tra cui la presenza di tumore della prostata. Conoscere il PSA può essere quindi utile per sospettare o meno la presenza di un tumore prostatico, soprattutto nei pazienti considerati più a rischio.
Leggi anche: Prostata: anatomia, dimensioni, posizione e funzioni in sintesi
PSA alto significa cancro alla prostata?
All’inizio dell’articolo avevo scritto chiaramente che l’aumento di un marker tumorale, non basta da solo per poter fare diagnosi di tumore ed il PSA, nonostante sia senza dubbio uno dei marker più “capaci” nell’indicare la reale presenza di un tumore prostatico, non fa differenza. E’ quindi importante sottolineare il fatto che alti valori di PSA non sono necessariamente sinonimo di cancro prostatico.
Leggi anche: Visita andrologica completa di pene e testicoli [VIDEO]
In quali altri casi il PSA aumenta?
Il PSA può aumentare non solo in caso di cancro prostatico, ma può risultare elevato anche in presenza di:
- ipertrofia prostatica benigna (adenoma prostatico): l’ipertrofia prostatica benigna (più correttamente denominata “iperplasia prostatica benigna“) è una patologia benigna che si presenta solitamente dopo i 50-60 anni, e consiste in un ingrossamento della parte centrale della prostata, che può diventare anche 2-3 volte più grande del normale.È dovuta all’aumento degli estrogeni che si ha in età avanzata, ed essendo la prostata ricca di recettori per gli estrogeni, subisce facilmente l’influsso di questo cambiamento ormonale. L’ingrossamento della prostata, pur essendo una neoplasia benigna, dà origine a problemi soprattutto di origine meccanica. La pressione della prostata ingrossata contro vescica e uretra rende difficoltosa la minzione, addirittura risulta difficile iniziare ad urinare e svuotare completamente la vescica. Di conseguenza, i residui che rimangono nella vescica possono essere la causa di infezioni secondarie, conseguenti all’ipertrofia prostatica.Le difficoltà nel controllo dell’urina possono portare a casi estremi in cui sia necessario l’uso del catetere. Le cure vanno dai rimedi farmacologici e fitoterapici fino all’intervento chirurgico. Per approfondire: Ipertrofia o iperplasia prostatica benigna: cause, sintomi e cure
- infezione urinaria;
- infiammazione (prostatite): la prostatite è l’infiammazione della prostata, può essere dovuta a svariate cause e le diverse forme di prostatiti colpiscono circa il 14% della popolazione nazionale.
Principalmente, le prostatiti acute e croniche sono di origine batterica e si curano con antibiotici sistemici. Le forme acute iniziano con un dolore che aumenta velocemente e si risolvono, se ben curate in pochi giorni: i sintomi sono febbre, brividi, problemi o dolore a urinare, urgenza e difficoltà nella minzione, nausea e vomito, dolori diffusi.Nelle forme croniche il dolore aumenta più lentamente e per la guarigione completa possono volerci anni: anche in questo caso vi è urgenza di urinare spesso ma con risultati poco soddisfacenti, dolore nella zona pelvica che aumenta con l’eiaculazione.Esistono poi anche prostatiti che non sono causate da batteri e vengono chiamate prostatosi. Vi è poi un particolare tipo di prostatite, particolarmente dolorosa, detta prostatite cronica o sindrome del dolore pelvico cronico: in questo caso le cause della patologia sono sconosciute e generalmente vengono imputate ad una qualche forma di prostatosi (dove l’agente patogeno è un microbo ma non un batterio) o ad un problema nel sistema nervoso o stress psicologico. Il dolore coinvolge anche schiena, pene e addome e può aumentare durante o subito dopo l’eiaculazione e la minzione, con gravi conseguenze sulla qualità della vita della persona che viene colpita.Infine, esiste la prostatite infiammatoria asintomatica, che non necessita generalmente di trattamento e viene scoperta casualmente quando si va ad indagare su altre affezioni dell’apparato urinario o riproduttore maschile; - manovre o solleciti dell’apparato urinario per esempio, dovuti al posizionamento di un catetere, cistoscopia;
- un recente rapporto sessuale con eiaculazione;
- una recente masturbazione con eiaculazione;
- eiaculazioni frequenti;
- una visita con esplorazione digito-rettale, a tal proposito leggi anche: Esplorazione rettale digitale della prostata: fa male? A che serve?;
- un’ecografia transrettale;
- minimi traumatismi ripetuti, dovuti all’uso della bicicletta o alle vibrazioni da guida prolungata di moto.
Per i motivi sopra esposti , se possibile è sempre meglio effettuare il test del PSA a distanza di qualche giorno dalle condizioni sopra menzionate (quelle evitabili ovviamente).
Leggi anche: Prostatite batterica ed abatterica: cause e cure dell’infiammazione della prostata
Che significa PSA totale e PSA free (libero)?
Il PSA totale è la somma della quantità di PSA libero e di PSA legato a proteine di trasporto, misurato in nanogrammi per millilitro, disciolti nel plasma.
Se il valore di PSA totale risulta elevato, il laboratorio procede in automatico al calcolo del ratio (cioè del rapporto) tra il PSA totale ed il PSA free, cioè il PSA libero, analisi che viene eseguita sullo stesso siero già prelevato. Infatti, se il rapporto tra il PSA-totale e il PSA-free è ancora alterato, aumenta la probabilità che l’anomalia sia dovuta a tumore della prostata maligno e, quindi, il medico consiglierà ulteriori esami di approfondimento, come, per esempio, una ecografia transrettale e una biopsia, al fine di arrivare alla certezza della diagnosi. Va ricordato che non esistono sintomi specifici del tumore del carcinoma della prostata, se non quelli dovuti all’ostruzione determinata dall’ingrossamento della ghiandola che è causa di indebolimento del getto delle urine, aumento della frequenza ad urinare sia di giorno che di notte e stimolo impellente ad urinare, sintomi che non sono distinguibili da quelli dell’ipertrofia prostatica benigna.
Leggi anche: Esplorazione rettale digitale della prostata [VIDEO]
Da che età è consigliabile controllare il PSA?
E’ un esame utile a titolo di prevenzione e deve essere effettuato dai 40 anni di età in poi, insieme alla visita urologica. In caso di patologie tumorali in famiglia, soprattutto a livello prostatico, i controlli dovrebbero essere anticipati di almeno cinque anni.
Ogni quanto fare l’esame?
E’ consigliabile effettuarlo una volta ogni due anni (anche meno in soggetti a rischio, con casi di tumore in famiglia e con frequenti sintomi di malattia urinaria).
Leggi anche: Il peperoncino e gli altri cibi che irritano la tua prostata e possono causarti eiaculazione precoce
Come si fa l’esame del PSA?
Il PSA si valuta grazie ad un semplice prelievo di sangue venoso in cui non è necessario il digiuno, anche se è consigliabile perché in questo modo il siero è più fluido. Nelle ventiquattro ore precedenti l’esecuzione dell’analisi, è necessario non andare in bici o in motocicletta (il sellino, infatti, stimola la prostata), non avere rapporti sessuali o altri stimoli di alcun genere sulla prostata (per esempio l’esplorazione manuale rettale durante la visita dall’urologo). Tutto questo perché se la ghiandola viene stimolata comincia a produrre PSA e, quindi, l’analisi potrebbe risultare falsata in eccesso.
Leggi anche: Ecografia prostatica transrettale: come si svolge, è dolorosa, a che serve?
I valori normali di PSA
I valori normali di PSA per un uomo adulto, sono:
- PSA totale 0-4 ng/ml (ng/ml si legge “nanogrammi per millilitro di sangue)
- Rapporto PSA free/PSA totale superiore a 0,20
Interpretare i valori
Per interpretare i valori del PSA totale e libero ed il loro rapporto, serve tener presente che:
- se il valore del PSA totale è inferiore a 4 nanogrammi per millilitro di sangue, non vi è nulla da segnalare. Il PSA, infatti, viene prodotto normalmente dalla prostata, per cui un valore, anche se basso, di questa proteina è sempre presente nel sangue.
- se il suo valore è uguale o superiore a 4 nanogrammi per millilitro di sangue, siamo in presenza di una anomalia che potrebbe essere causata da una infezione delle vie urinarie, ipertrofia prostatica benigna oppure dal più preoccupante carcinoma della prostata. Il laboratorio in automatico esegue il PSA-free, cioè il PSA-libero, che è la quota di PSA che generalmente circola libero nel sangue:
- se il PSA libero / PSA totale ha unrapporto basso, inferiore a 0,2: in questo caso abbiamo un PSA totale di cui la maggior parte è costituita da PSA legato, quindi prodotto probabilmente da cellule tumorali. In questo caso la diagnosi è di un’alta probabilità di tumore maligno;
- se il PSA libero / PSA totale ha rapporto normale o elevato, maggiore di 0,2: in questo caso abbiamo un PSA totale di cui la maggior parte è costituita da PSA libero, prodotto da una ghiandola prostatica che difficilmente presenta un tumore maligno.
Leggi anche: Prostata: ogni quanto tempo fare il controllo del PSA?
Valutare il PSA a casa
La valutazione del PSA può essere effettuata anche a casa, usando un test pratico ed affidabile come quello consigliato dal nostro Staff medico: https://amzn.to/44JmBFz
Valore del PSA e probabilità di tumore
Più è alto il valore di PSA, maggiore sarà il rischio di tumore prostatico:
- PSA totale 0-4: c’è il 10% di probabilità di avere un tumore alla prostata, che nel 90% dei casi coinvolge solo la prostata senza aver fatto metastasi;
- PSA totale 4-10: c’è il 25% di probabilità di avere un tumore alla prostata, che nel 70% dei casi coinvolge solo la prostata senza aver fatto metastasi:
- PSA totale >10: c’è il 50% di probabilità di avere un tumore alla prostata, che nel 50% dei casi coinvolge solo la prostata senza aver fatto metastasi.
Leggi anche: Mi alzo spesso di notte per urinare: quali sono le cause e le cure?
Il tumore della prostata
Il cancro alla prostata è la neoplasia maschile più diffusa: in Italia ne vengono colpiti più di 40.000 uomini ogni anno, principalmente individui che abbiano superato i 50 anni di età. È un tumore strettamente legato all’età anagrafica, tanto che quasi tutti gli over 80 presentano l’inizio di una neoplasia alla prostata, anche asintomatica. La buona notizia riguardo a questo tumore maligno è che nella maggior parte dei casi si tratta di un tipo di cancro poco aggressivo per due motivi: tende a non dare metastasi (fatto che migliora la prognosi) od a produrle molto tardivamente e tende a progredire piano, crescendo con estrema lentezza. Ne esistono tuttavia forme aggressive con crescita rapida e facilità nel produrre metastasi, che viaggiano attraverso i vasi sanguigni e i vasi linfatici andando ad attecchire soprattutto come metastasi ossee, rilevabili con la scintigrafia ossea. I fattori di rischio per il cancro alla prostata sono l’età superiore a 40 anni, l’appartenenza all’etnia afro-americana, la predisposizione familiare (parenti con cancro alla prostata o al seno), il fumo di sigaretta, l’obesità e consumo di alimenti ricchi di grassi saturi, frequenti infezioni alla prostata. Inizialmente, il tumore alla prostata può essere asintomatico, cioè a non dare al paziente alcuna manifestazione della sua presenza, almeno fino a quando la sua dimensione non induce i primi sintomi e segni, del tutto simili a patologie benigne, come difficoltà nella minzione (urgenza, frequenza, sensazione di svuotamento incompleto della vescica), seguiti da un aggravamento del quadro generale con possibilità di:
- sangue nelle urine o nello sperma;
- eiaculazionedolorosa;
- minzione dolorose;
- disfunzione erettile;
- dolori diffuso in zona pelvica e addominale;
- spossatezza e perdita di appetito;
- incontinenza urinaria;
- perdita di peso nelle fasi avanzate.
La conseguenza più grave è data dalle metastasi ossee, che portano ad una eccezionale fragilità dello scheletro, che è indolenzito e indebolito al punto tale per cui anche i traumi più lievi causano fratture (fratture patologiche). La rimozione chirurgica della prostata è un rimedio risolutivo nella maggioranza dei casi, ma può condurre a disfunzione erettile permanente, salvo gli interventi chirurgici detti di “nerve sparing“, che conservano la funzionalità erettiva del pene perché permettono di asportare la ghiandola prostatica i fasci di nervi responsabili dell’erezione peniena. Per approfondire: Tumore maligno della prostata (carcinoma prostatico): cause, sintomi e terapie
Ho il PSA elevato, che faccio?
Nel caso di PSA elevato, è SEMPRE IMPORTANTE eseguire una visita urologica o andrologica con analisi attenta di eventuali sintomi urinari presenti, come la minzione frequente. Durante la visita, il medico provvederà ad una esplorazione digito-rettale e – se necessario – una ecografia transrettale che analizzi la prostata e calcoli il suo volume: il volume prostatico associato al valore di PSA è infatti molto utile al medico per fare una corretta diagnosi.
Leggi anche: Prostata ingrossata ed infiammata: ecco cosa fare per mantenerla in salute
Integratori alimentari per il benessere della prostata
Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di diminuire infiammazioni e bruciori e migliorare la salute della prostata:
- Equilibra Top Prostata: http://amzn.to/2j0qNfJ
- Serenoa Repens: https://amzn.to/3ZbkIjP
- Saw Palmetto: http://amzn.to/2AxY7FT
- Arginina: http://amzn.to/2yc70Pv
- Citrullina: https://amzn.to/3PyiZlm
- Ortica a foglie: http://amzn.to/2iYLcBu
Leggi anche:
- Due eiaculazioni consecutive sono possibili? Come funziona una eiaculazione?
- Finasteride per ipertrofia prostatica ed alopecia androgenetica
- Finasteride e disfunzione erettile: la Sindrome post finasteride
- Propecia (Finasteride): collaterali e foglietto illustrativo
- Come aumentare il testosterone per migliorare muscoli e rapporti sessuali
- Presenza di sangue nello sperma: cause e terapie dell’ematospermia
- Cancro del testicolo: prevenzione, diagnosi, stadiazione, cure
- VES alta o bassa: cause, sintomi e valori normali della velocità di eritrosedimentazione
- Com’è fatto il pene al suo interno?
- Micropene: quanto misura, complicazioni, c’è una cura?
- Testicolo ritenuto (criptorchidismo): terapia e complicazioni
- Ipospadia nel bambino e nell’adulto: sintomi, diagnosi e cure
- Ipospadia nel bambino e nell’adulto: terapia chirurgica e post-operatorio
- L’autopalpazione del testicolo ti salva dal cancro testicolare
- Torsione del testicolo: sintomi, cure, conseguenze, neonati. E’ doloroso?
- Esplorazione rettale digitale della prostata: fa male? A che serve?
- Cos’è il perineo maschile e femminile, dove si trova ed a cosa serve? Perché è così importante per la donna, specie in gravidanza?
- Testicoli e scroto: dimensioni, anatomia e funzioni in sintesi Punto G maschile: trovare e stimolare il punto L per provare orgasmi più intensi ed aumentare la forza dell’eiaculazione
- Quanto deve durare un rapporto sessuale prima che si parli di eiaculazione precoce?
- Masturbazione compulsiva e dipendenza dalla pornografia online causano impotenza anche nei giovani: colpa dell’effetto Coolidge
- Cosa accade e cosa si prova quando si frattura il pene?
- Priapismo: quando l’erezione dura più di quattro ore
- Presenza di sangue nello sperma: cause e terapie dell’ematospermia
- Cancro del testicolo: prevenzione, diagnosi, stadiazione, cure
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, segui la nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!