Varie affezioni a carico dei più diversi organi ed apparati, riconoscono un’accertata o sospetta etiopatogenesi allergica. Tra queste viene anche inclusa la malattia da siero. La malattia da siero (anche chiamata “reazione da siero”; in inglese “serum sickness”) è una reazione avversa a un antisiero. Un antisiero contiene anticorpi specifici ed è ottenuto dal sangue di un animale cui siano stati precedentemente inoculati i rispettivi antigeni. Un antisiero viene utilizzato per diffondere l’immunità passiva a molte malattie. La terapia sierica, nota anche come sieroterapia, descrive il trattamento della malattia infettiva usando il siero di animali che sono stati immunizzati contro gli organismi specifici o il loro prodotto, a cui la malattia è presumibilmente riferibile. Reazioni avverse alla sieroterapia prende appunto il nome di “malattia da siero”.
Diffusione
La classica malattia da siero è attualmente piuttosto rara a causa dell’impiego sempre più diffuso di immunoglobuline specifiche al posto dei sieri eterologhi. La frequenza della malattia da siero è correlata alla dose, ad esempio sviluppa malattia da siero il 10% di pazienti che riceve 10 mL di antitossina del tetano, mentre la somministrazione di 80 mL o più di siero determina la malattia quasi nel 100% dei pazienti. La frequenza della malattia da siero varia molto in funzione del tipo di antigene, ad esempio la malattia da siero antirabbia ha un’incidenza più alta (16.3%) di quella da antitossina contro il tetano (2.5-5%).
Cause e fattori di rischio
La malattia è causata da immunoreazioni di tipo III, cioè da immunocomplessi determinate dall’assunzione del siero. È da ricordare che manifestazioni analoghe, ad eguale patogenesi, possono essere provocate, oltre che dai sieri antitossici eterologhi, da altri medicamenti. Principali farmaci che possono dar luogo ad una sindrome simil-malattia da siero, sono:
- Globuline anti-linfocitarie;
- Penicillina ed altri antibiotici;
- Sulfamidici (soprattutto ad azione ritardo);
- Tiarnazolo;
- Prodotti estrattivi.
Attualmente una sindrome simil-malattia da siero si riscontra con una certa frequenza in pazienti trapiantati, trattati con globuline anti-linfocitarie per controllare il rigetto del trapianto.
Si ricorda che i sieri eterologhi possono produrre altre reazioni, strettamente correlate a quelle che si osservano nell’anafilassi sperimentale. Si debbono distinguere:
- reazione accelerata da siero, con sintomatologia eguale alla precedente ed a patogenesi analoga, che insorge 1-2 giorni dopo la reiniezione di siero. Il periodo di latenza è più breve, in quanto i soggetti sono già sensibilizzati al siero per un trattamento precedente e la formazione di complessi immuni è pertanto più rapida;
- shock allergico da siero che insorge immediatamente (entro pochi minuti o, al massimo, entro poche ore) dopo la reiniezione di siero in soggetti precedentemente sensibilizzati;
- reazione locale da siero, tipo fenomeno di Arthus (edema, indurimento locale), che si verifica nella sede della reinierione di siero (siero-anafilassi locale).
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Sintomi e segni
La sintomatologia è caratterizzata da:
- febbre presente nella metà dei casi, di entità diversa, della durata di qualche giorno;
- eruzioni cutanee: tipico è il cosiddetto “eritema marginato aberrante” a carattere migratorio.
Talora si osservano:
- orticaria ovvero esantemi morbilliformi o scarlattiniformi;
- manifestazioni articolari (artralgie, con parziale limitazione funzionale, a carico soprattutto delle ginocchia, delle spalle e delle piccole articolazioni delle mani e dei piedi, presenti in oltre la metà dei casi);
- tumefazione dei linfonodi superficiali (linfadenopatia);
- diminuita pressione sanguigna (ipotensione arteriosa);
- aumento di volume della milza (splenomegalia).
Nel 20% dei casi compaiono edemi, soprattutto nella sede di iniezione del siero, ma anche in altre sedi (palpebre, guance, genitali, eccezionalmente glottide). Altri sintomi sono rappresentati da:
- coliche addominali;
- vomito;
- diarrea;
- glomerulonefriti;
- proteinuria (proteine nelle urine);
- cilindruria.
Esordio
La malattia da siero compare 8-10 giorni dopo la prima somministrazione di siero antitossico eterologo; il periodo di latenza tra la somministrazione del siero e la comparsa delle manifestazioni cliniche corrisponde al tempo necessario per la formazione degli anticorpi
Complicanze
Le più temibili complicanze della malattia da siero, sono neurologiche ed includono:
- edema cerebrale;
- neuriti;
- polineuriti;
- radicoliti.
Le complicanze neurologiche sono rare. In rarissimi casi queste complicanze possono determinare la morte del paziente. In rari casi può determinarsi grave ipotensione arteriosa e shock.
Diagnosi
La diagnosi si sospetta in base all’anamnesi ed all’esame obiettivo e può essere convalidata dalla positività dei test allergologici cutanei o sierologici.
Terapie
La terapia si basa sulla somministrazione di antistaminici di sintesi e, nei casi più gravi, di glicocorticoidi, oltre che su un adeguato trattamento sintomatico.
Prognosi
Anche se di raramente si hanno forme molto gravi e potenzialmente mortali, risultato di glomerulonefriti, grave ipotensione arteriosa e/o gravi complicanze neurologiche, la malattia da siero di solito si autolimita e la prognosi è generalmente molto buona.
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