Argumentum ad lapidem: la fallacia logica che blocca ogni discussione

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO COPPIA AMORE LITIGIO TRISTE RABBIA NERVOSO SEPARAZIONE DIVORZIO LITIGARE (2)Con “argumentum ad lapidem” (che tradotto dal latino significa “appello alla pietra“; in inglese “appeal to the stone“) in logica e in retorica si intende una fallacia logica che respinge un argomento come falso o assurdo, senza però fornire ulteriori argomentazioni sul motivo per cui tale argomento sia effettivamente falso o assurdo. Questa teoria è strettamente legata alla prova per asserzione a causa della mancanza di prove dietro l’affermazione e del suo tentativo di persuadere senza fornire alcuna prova. Di fatto, l’appello alla pietra, mette una “pietra tombale” su qualsiasi discussione e non permette una costruttiva continuazione del dialogo tra due persone che la pensano diversamente su qualcosa.
L’argumentum ad lapidem è un errore logico di tipo errore informale, il che significa che si basa sul ragionamento induttivo in un argomento per giustificare un’affermazione. Gli errori informali contengono un ragionamento errato nel contenuto dell’argomento e non la forma o la struttura di esso, al contrario degli errori formali, che contengono un ragionamento errato nella forma dell’argomento. L’argumentum ad lapidem è simile alla fallacia dell’ignoranza invincibile.

Esempi

L’argumentum ad lapidem segue quattro passaggi:

  • affermazione;
  • smentita;
  • messa in discussione del rifiuto;
  • rigetto della domanda.

Prendiamo questa situazione:

  • persona A: Le malattie infettive sono causate da microrganismi minuscoli che non sono visibili a occhio nudo.
  • persona B: La tua affermazione è falsa.
  • persona A: Perché pensi che la mia affermazione sia falsa?
  • Interlocutore B: Sembra una sciocchezza.

Il pratica la persona B nega l’affermazione della persona A senza fornire prove a sostegno della negazione.

Cenni storici

La denominazione “appello alla pietra” ha origine da una discussione tra il dottor Samuel Johnson e James Boswell sulla teoria dell’idealismo soggettivo di George Berkeley (nota in precedenza come “immaterialismo”). L’idealismo soggettivo afferma che la realtà dipende dalle percezioni del mondo di una persona e che gli oggetti materiali sono intrecciati con le proprie percezioni di questi oggetti materiali.

Dopo che siamo usciti dalla chiesa, abbiamo parlato insieme per un po’ dell’ingegnoso sofisma del vescovo Berkeley per provare la non esistenza della materia e che ogni cosa nell’universo è semplicemente ideale. Ho osservato che, sebbene siamo convinti che la sua dottrina non sia vera, è impossibile confutarla. Non dimenticherò mai l’alacrità con cui Johnson rispose, colpendo con forza il suo piede contro una grossa pietra, finché essa non rimbalzò: “Lo confuto così”.
James Boswell, La vita di Samuel Johnson

L’intento di Johnson, a quanto pare, era quello di insinuare che fosse assurdo da parte di Berkeley chiamare una tale pietra “immateriale”, quando in realtà Johnson poteva prenderla a calci con il piede.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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